Highlights: LA serie della Spring Season, con le carte in regola per essere LA serie del 2009
Giudizio: 10/10
Chiunque abbia anche solo un minimo dubbio sulla qualità complessiva di questa serie, si limiti pure a guardare le sigle di apertura e chiusura: bastano quelle a far cadere fragorosamente a terra la mascella. Sulle note del nuovo singolo degli Oasis (non esattamente degli sconosciuti), Falling Down, la combinazione di CG e grafica normale di immagini in giustapposizione regala un'effetto unico ed irripetibile, perfetto per la sigla di quella che è - a ragione - la serie più attesa della stagione. La ending usa la cosiddetta "papermation" in cui si vedono i due ragazzi protagonisti e quella che sembra essere la parodia dell'attacco missilistico sulla capitale giapponese che si vede nel telegiornale al termine della puntata. Nonostante la bontà di quest'ultima, la opening è la vera chicca aggiunta: prendere il nuovo singolo di un CD che non sarà disponibile fino a fine anno, di uno dei gruppi più amati e seguiti al mondo (benché tifino per la squadra sbagliata di Manchester ^^) è una scelta coraggiosa, dispendiosa ma di sicuro impatto: tutto quello che ci aspettavamo da un maestro come Kenji Kamiyama e dal suo staff, che sembrano seriamente intenzionati a fare di "Higashi no Eden" quello che gli è già riuscito nel 2007 con "Seirei no Moribito".
Sui 24 minuti di puntata posso solo dire una cosa: impressionante. Oltre le mie più rosee aspettative, è scontata come frase ma è la pura e semplice verità. "Higashi no Eden" è una calamita che ti tiene allo schermo e non ne vuole sapere di lasciarti andare... o meglio: prima che ci si possa rendersene conto, non si ha alcuna voglia di alzarsi dalla poltrona! E' "divertimento" nel senso più aperto del termine: c'è l'ambientazione più originale, i personaggi più affascinanti (si, ben oltre il già alto livello di Ein e Zwei di "Phantom"), la miglior gestione del concetto di mistero, un uso del concetto di amnesia e di gestione dei ricordi veri/indotti che suona già ambiguo ed ossessivamente affascinante, la miglior combinazione fra scene in cui succede poco (e che sono anche comiche, in un paio di circostanze) ad altre il cui peso narrativo appare già ben evidente nonostante sia solo il primo episodio. Il setting americano poi, è reso ancora meglio poiché i personaggi sono doppiati da attori madrelingua, il cui vero inglese esalta il contesto di un doppiaggio già assolutamente esaltante in cui Kimura Ryohei e Hayami Saori si confermano due scelte sensate e già in sintonia fra loro e con le controparti animate, frutto del sapiente lavoro alle matite di Umino Chika (altro pezzo grosso dello staff). Production I.G - come sempre - al top delle serie di qualità.
Arrivato nell'appartamento, il ragazzo trova una casa molto anonima e anche fatiscente nel cui armadio a muro si nasconde però un arsenale militare di prim'ordine, completo di munizioni, caricatori extra, mirini, ottiche e parti di ricambio nonché un discreto ammontare di passaporti falsi. Il giovane inizia a sospettare di essere un terrorista ma il flusso dei suoi pensieri si ferma quando sente suonare il campanello: è Saki, miracolosamente riuscita ad inseguirlo poiché si era dimenticata il portafogli ed il passaporto nel cappotto: il giovane la fa aspettare un attimo e recupera gli averi della ragazza prendendo anche uno dei suoi passaporti finti per sé, prendendo l'identità di Takizawa Akira e anche i pochi vestiti e accessori presenti nella stanza. Mentre aspetta in corridoio, Saki viene avvicinata da una poliziotta che l'ha identificata su segnalazione degli agenti alla Casa Bianca: a risolvere la situazione ci pensa ancora una volta Akira con un'invenzione decisamente geniale ^^.
Poiché Saki ha un volo da prendere per il Giappone, Akira decide di seguirla fino in aeroporto e magari tornare in patria con lei. Andando al gate, Saki domanda al suo nuovo amico cosa diavolo ci facesse nudo di fronte alla Casa Bianca, suggerendo che forse stava protestando con qualche gruppo organizzato ma il ragazzo le risponde che lui, in realtà, è un terrorista. Vedendola trasalire, la prende in giro per averci creduto ed entrambi i fanno una risata, mentre Akira finisce per spiegare che in realtà andare in giro nudi è un gioco che fanno gli studenti stranieri in America (LOL!) e chiedendo a sua volta perché Saki fosse nella capitale, sentendosi rispondere che quel posto - per lei - è il centro del mondo. Quasi arrivati al gate, i due si presentano formalmente scambiandosi i passaporti e Saki nota che Akira è nato il 7 gennaio del 1989, due giorni dopo di lei ed entrambi a ridosso del passaggio di epoca, da Heisei a Shouwa: la scoperta la esalta e le fa apprezzare il ragazzo sempre di più, finendo per autoconvincersi che sia il suo principe azzurro. L'atmosfera viene bruscamente annientata dal maxischermo dell'aeroporto che mostra Tokyo colpita da un missile nucleare.
4 commenti:
questo non me lo perdo...
avevi ragione su sh:aka, le cose già dalla 4-5 puntata decollano alla grande. anche non considerandolo nel suo genere (azione-mistero) regge benissimo!
Trovato chi subba in ita!!!
chi lo subba?
I "kereoteamworld"... o KTW, come preferiscono farsi chiamare ^^
Buon lavoro ragazzi!
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