domenica 5 aprile 2009

Kemono no Sou Ja Erin - Episodio 9

L'episodio in pillole: durante il suo soggiorno nelle montagne lontane da casa, Erin impara da John tutti i segreti nell'arte di allevare le api e trarne dell'ottimo miele ^^. Ma si renderà anche conto che vivere da qualcuno comporta sacrifici e doveri...;

Highlights: vetErinaria! ^^;

Giudizio: 9/10

Fa piacere tornare dalle vacanze e vedere che non tutte le cose belle sono rimaste prima del check-in di Narita ^^. Nell'incredibile mole di lavoro arretrato portato avanti a ritmi serrati per non perdere le coincidenze con le nuove serie pronte a lanciarsi a tutta velocità sui primaverili binari delle varie emittenti, la visione degli episodi arretrati delle avventure di Erin si è rivelata un'oasi di pace nella frenesia delle recensioni a tempo di record. Dopo essere stata salvata da quello strano omone che risponde al nome di John, tanto bonario all'apparenza quanto intelligente e preparato in veterinaria alla prova dei fatti, Erin si renderà conto che le sue conoscenze non contemplano il magico mondo delle api e della loro scala sociale, patrimonio che John le insegnerà in preda all'entusiasmo lasciandosi però scappare una battuta che metterà -suo malgrado - Erin di fronte ad un aspetto della realtà che non aveva mai preso in considerazione...

La mattinata di Erin inizia con la conoscenza di Sochi e Noro, due animali di John che ovviamente la piccola non aveva mai visto ad Ake e che inizialmente la spaventano. Con in mano il necessario per avvicinarsi alle api senza farsi pungere, Erin segue John nello spiazzo dietro la capanna dove sono allineate in bell'ordine le "case" delle api di John alle quali Erin si avvicina ignara del pericolo di essere punta: dopo essere stata "ripresa" dal nostro apicoltore, la piccola indossa la retina ed i guanti pronta per dare una mano al suo amico nella raccolta del prezioso nettare. Dopo aver prelevato le cassette dagli alveari, i due iniziano la raccolta della produzione giornaliera ed Erin non resiste alla tentazione di assaggiare un po' del prezioso nettare, col benestare di John che la invita a dirgli che ne pensa: ovviamente soddisfatta, Erin corre però improvvisamente verso i fiori per succhiarne il nettare e verificare una sua teoria. Dopo aver realizzato che effettivamente il sapore del fiore e del miele è simile ma non uguale, John si stupisce dell'intelligenza della sua piccola ospite e le promette di spiegarle tutto quanto sulle api di lì a poco.

Dopo qualche giorno (e notte allegra ^^) in cui John insegna ad Erin tutto quanto della complessa vita di relazione e di lavoro delle api operaie e della loro regina, la piccola inizia a farsi una discreta cultura in materia finché una mattina, al lavoro agli alveari, Erin informa John che qualcosa non va in uno di essi: giunti sul posto i nostri apicultori trovano la colonia di api agitata ed in volo a spirale sull'alveare di legno finché la regina non si posa sul ramo di un albero e le operaie le si stringono attorno per formare un "vero" alveare dove poter portare avanti il lavoro della nuova colonia. John spiega che l'evento è normale e frequente nella vita di questi insetti poiché quando la colonia diventa troppo numerosa, la Regina crea una nuova regina per la metà delle operaie che avranno il permesso di migrare in una nuova casa. Erin è stupita dalla nuova nozione appresa ma John ha del lavoro da fare ora che la colonia si è divisa, ed ha bisogno dell'aiuto della piccola. Raggiunta la capanna degli attrezzi, l'uomo chiede ad Erin di aiutarlo a portare fuori un alveare di legno ma la piccola è già concentrata su un utensile per vaporizzare i liquidi che le ricorda una lezione di Soyon sulla pulizia dei Touda nella caverna del villaggio. Vedendo spruzzare il dolce liquido sulla "casa" delle api, Erin crede che John lo stia facendo per attirare le api ma stavolta non ha indovinato, e l'uomo la sfida a capire perché stia agendo a quella maniera ^^

Decisa a non tradire le aspettative del suo benefattore, Erin inizia a pensare seriamente alla domanda che le è stata sottoposta e si ricorda di una scena vista ad Ake con protagonista Lulu, il piccolo Touda visto nei primi episodi. Erin si ricorda che le guardie delle piscine gli spruzzarono una sostanza per annullarne l'onore di Touda infante per permettergli di vivere senza problemi assieme agli adulti e, dato che utilizzarono lo stesso tipo di vaporizzatore, Erin prova a spiegare a John la sua teoria finendo per indovinare su tutti i fronti, sorprendendo il nostro bonario apicoltore una volta di più: l'uomo infatti spiega che durante il lavaggio dell'ultimo utilizzo potrebbero essere rimaste tracce di veleno anche piccolissime che però il sensibile olfatto delle api percepirebbe al volo, impedendo il "trasloco" della colonia. Dopo aver diligentemente sistemato tutte la cassette dell'alveare, John spruzza l'acqua zuccherata per attirare gli insetti e insacca l'alveare appena creatosi sull'albero aprendolo solo in prossimità della struttura in legno: con grande sorpresa di Erin, l'unica ad uscire è l'ape regina che si guarda intorno, annusa e va ad insidiarsi dentro alla nuova casa, dove di lì a poco la seguiranno tutte le api operaie. Ben fatto, John! ^^

Dopo essersi praticamente infilata sotto l'alveare (spaventando John a morte ^^'), Erin si prende una seconda ramanzina dall'uomo salvandosi però dietro la dimostrazione di curiosità ed interesse sincero per il mondo delle api. Erin non si capacita di come le api si siano fatte trasportare nella nuova casa senza obiettare quando avevano impiegato tanti sforzi per andarsene e costruire l'alveare sull'albero, ma John spiega che la decisione non spetta alle api, bensì esclusivamente alla regina, che è anche la loro madre. Sapere che tutto lo sciame è figlio della stessa ape sconvolge oltremodo Erin, che però si trova nella posizione di chiedere, giustamente, come mai anche le altre api non diventino regine. E qui John decide di mostrarle qualcosa di veramente speciale: nella capanna degli attrezzi mostra alla piccola un barattolo contenente una specie di miele (che le fa assaggiare e che fa veramente schifo ^^') che in realtà è la chiave per la creazione delle api regine. Preoccupata che possa succedere qualcosa alla sua lingua, John prende in giro Erin dicendole che si trasformerà in ape regine entro la mattina e siccome la piccola non ha ancora capito che l'uomo dice sempre per scherzare, si imbroncia alla rivelazione dello scherzo.

L'ilarità di John è però anche causa di un piccolo malinteso che mette Erin di fronte ad una realtà a cui non aveva ancora pensato: dopo averle detto che il miele speciale l'ha fatta guarire e vale un mucchio d'oro, la piccola si rende conto di non avere soldi con sé per ripagarlo di tutti gli sforzi perpetrati per farla guarire ed averle insegnato tutto quanto sulla vita delle api, arrivando sul punto di piangere. Dispiaciuto per non aver riflettuto prima di parlare, e assicurandole che mai e poi mai avrebbe chiesto dei soldi ad una bambina, per di più così brava e desiderosa di apprendere, l'uomo spiega che l'unica cosa in cui spera è che le api producano più miele ora che non devono nutrire più solo lui ma anche la sua piccola ospite. Erin si sente un po' meglio ma non troppo tanto che la sera, agli alveari nel boschetto dietro casa, la piccola continua a riflettere sulla troppa bontà gratuita di John ma l'uomo le spiega che - così come l'ape regina ha lasciato la casa per permettere alle figlie di vivere meglio - un giorno anche lei potrà vivere una vita senza preoccupazioni e rimpianti: la frase finisce per ricordare ad Erin le ultime parole della madre ("vivi una vita felice!") mentre il Touda la portava via, urlante. Vinta dai sensi di colpa, Erin crolla in ginocchio e supplica John di volerla tenere con sé nonostante non abbia nulla da offrirgli al di là di una modesta capacità culinaria, poche abilità sartoriali e la voglia di accudire Sochi e Noro. Con fare serio, John prende in giro ancora una volta Erin dicendole che andrà a venderla in città ma subito la rassicura che, se si accontenta di vivere di agricoltura, allevamento, e moderato commercio con la città, per lui va bene così com'è. In lacrime ora di gioia, Erin è finalmente felice.

Ah, che bel rapporto che sta nascendo fra Erin e John! Padre e figlia che entrambi non hanno mai avuto, per uno strano intreccio del destino si ritrovano a condividere conoscenze, vissuto ed un passato dal quale voler fuggire senza dimenticare i numerosi insegnamenti che porta con sé. Il ricordo di Soyon è ancora accecante nella mente e nel cuore di Erin ma l'amore e la semplicità bonaria di John possono permetterle di elaborare il dolore della sua grande perdita sfruttandola per diventare una ragazza forte e determinata più di quanto non sia già ora. Il suo acuto spirito di osservazione ora le ha garantito un tetto sopra la testa per la positiva impressione lasciata sull'apicoltore delle montagne ma in futuro potrebbe causarle anche qualche problema, specialmente quando si romperà l'idillio bucolico della vita di campagna e la Storia - quella con la "s" maiuscola - irromperà prepotentemente nella vita di Erin e, per proprietà transitiva, di John. Goditi l'amore di John finché il destino te lo concede, piccola Erin...

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