domenica 27 settembre 2009

Vacanze e divertimenti

Qualcuno di voi già lo sapeva, altri forse si sono un po' meravigliati di vedere improvvisamente interrotte le attività del blog: non mi è successo nulla, sono semplicemente in quel di Tokyo per il Tokyo Game Show 2009 visto stamane e per il Tamashii Nation in programma ad inizio ottobre ^_^ Tutto questo senza dimenticare vacanze, shopping ed un po' di sano entertainment ad amici vari desiderosi di conoscere le sfumature di questo fantastico Paese: tornerò in Italia il 5, fino ad allora credo che posterò molto poco da qui... un po' come accadde a marzo, spero capiate e possiate augurarmi ogni bene! A presto!

mercoledì 23 settembre 2009

Tears to Tiara - Episodio 25

L'episodio in pillole: i nostri scambiano 4 colpi con lo Spirito Bianco Lector che però decide di sacrificarsi al grande Merkadis, servo delle divinità ed ENORME mostro informe che rappresenta il boss finale della serie;

Highlights: una ferita e tutto cambia... ^^''''''';

Giudizio: 4/10

E lo strazio continua. La logica, questa sconosciuta: uno scontro a senso unico dove i nostri non hanno chiaramente nessuna possibilità di replica contro uno Spirito Bianco vengono rimessi sulla retta via dal solito, telefonatissimo, orgoglio delle divinità che appena vengono lievemente ferite iniziano a sclerare al grido di "LESA MAESTA'!!!" e compiono gesti insulsi per ottenere una vittoria di Pirro che non si possono nemmeno godere. Senza fare altre considerazioni di sorta riguarda ad un boss finale di un anonimato che ha dell'incredibile... è pari solo alla sua bruttezza grafica (forse): che cavolo di bisogno c'era di farlo COSI' grosso?! Ah, non dimentichiamo la ciliegina sulla torta: Taliesin scampato (ovviamente non si sà come) alla valanga di neve che - in sella a dei dragoni ed anche lui dentro la Torre (anche qui, zero spiegazioni) - salva i nostri dal finire prematuramente nell'apparato digerente di Merkadis...

Nel giardino di fiori bianchi i nostri fanno la conoscenza di Lector, uno dei 12 Spiriti Bianchi responsabile, fra le altre cose, della morte del padre di Arthur. Ovviamente il ragazzo vuole vendicarsi e parte all'attacco ma lo Spirito gioca con lui schivando facilmente i suoi fendenti e prendendo in giro Arawn ed Ogam per la loro volontà di aiutare una razza inferiore come quella umana: i due rispondono alle accuse spiegando che gli umani hanno le potenzialità per vivere senza dipendere dagli dèi ma il ragazzo scoppia a ridere e decide di smettere di giocare ed iniziare a fare sul serio: aprendo un varco col mondo del cielo, Lector evoca una magia con cui fa scomparire il giardino bianco (illusorio) e rivela la zona per quello che è: un cimitero di scheletri! I non-morti si rianimano ed attaccano i nostri che si difendono ed avanzano colpo dopo colpo fino ad arrivare dal nemico. Gli attacchi con spada, arco e frecce, magia e martelli vari non danno alcun risultato finché Arthur non inizia ad attaccare menando fendenti a tutto spiano... finendo per ferire leggermente lo Spirito alla guancia: sconvolto per aver subito uno sfregio sulla sua pelle perfetta, Lector dà di matto ed evoca Merkadis, bestia delle divinità e "cane da guardia" della torre che arriva dai piani bassi della stessa rivelando le sue enormi e mostruose forme. Lector si lascia divorare per poter sciogliere l briglie della animale e farlo attaccare senza pietà i nostri, che vengono salvati dall'imprevisto arrivo di Taliesin in sella alla testa di un esercito di draghi: la torre crolla e Merkadis ne prende il posto lanciando la sfida ai suoi nemici.

Non c'era più niente da dire da un pezzo, con alcune trovate geniali del calibro di un big boss uscito dal nulla e di un personaggio redivivo non si sà bene per quali ragioni, la serie si avvia alla sua triste conclusione di battaglia tutti contro uno a suon di magie e power up. I 12 Spiriti sono personaggi assolutamente piatti e senza ragion d'essere, evil lords messi lì perché c'è bisogno di un ostacolo da affrontare ma assolutamente incapaci di rappresentare un vero nemico... perlomeno non con le premesse di caratterizzazione ed introduzione che hanno avuto finora. Lo strazio stà per finire, solo 7 giorni alla fine...

martedì 22 settembre 2009

Phantom - Requiem for the Phantom - Episodio 25

L'episodio in pillole: Cal e Reiji si affrontano nella battaglia decisiva per decidere chi dovrà vivere mentre Helen difende il perimetro preoccupandosi che nessuno interferisca con il loro destino;

Highlights: one shot, one kill;

Giudizio: 10/10

Un preludio di ben due settimane ma alla fine ci siamo arrivati: la "tempesta" che da settimana aleggiava sulla serie ha finalmente deciso di scatenare la sua ira funesta... e i risultati sono al di là di ogni immaginazione! Una conduzione degli eventi assolutamente non convenzionale che porta con incredibile calma al cliffhanger che tutti sapevamo sarebbe arrivato, l'uno contro uno di Reiji e Cal che chiude definitvamente ogni aspetto della storia lasciando al finale solo la probabile vendetta di Ein e Zwei verso il loro creatore. Un finale alternativo e imprevisto che non cade nel cliché del duello all'ultimo sangue ma sublima nella naturale ribellione delle vittime verso il carnefice: se Helen uccide Scythe Master per vendicare la morte di Reiji, questa serie si guadagna decisamente il diritto di sfidare "Tokyo Magnitude 8.0" per un posto sul podio 2009.

Recuperata da Shiga e dai suoi uomini, Mio sviene e si ritrova nel suo letto cambiata e sistemata: tutta la vicenda di Cal e del rapimento le appare quasi come un sogno tremendo ma i segni dei lacci e delle polsiere le rammentano la triste verità. Scesa a parlare con la madre, la ragazza scopre la verità sul conto del padre ancora vivo e membro attivo di una nota banda Yakuza e dello zio Daisuke che in realtà è il fratellastro figlio del padre e della moglie di primo letto. La notizia turba la ragazza ma non al punto che sarebbe lecito supporre, tanto che la prima cosa che deicde di fare è correre in camera a chiamare Reiji per informarlo che Helen e Cal stanno per sfidarsi all'ultimo sangue in un luogo che entrambe conoscono molto bene: ringraziandola per l'informazione e pregandola di non preoccuparsi per lui, Reiji saluta la ragazza che a sua volta si raccomanda di essere prudente. Raggiunta la chiesa della scuola nonostante sia piena notte, Reiji trova Helen intenta a pregare e le chiede di lasciare che sia lui ad occuparsi della faccenda di Cal ma la ragazza è certa che non abbia il coraggio di ucciderla e lo invita caldamente a farsi da parte senza considerare il desiderio dei Reiji di poter troncare definitvamente col passato: convinta a lasciare tutto nelle sue mani, Helen abbraccia il ragazzo e accetta di lasciare a lui il completamento della missione.

Shiga ed i suoi nel frattempo hanno raggiunto il luogo designato per lo scontro finale e la raccomandazione dell'uomo è quella di non esitare nonostante ci sia da combattere con dei ragazzini: Cal deve mettere a tacere i fantasmi del suo passato prima di entrare in scena armata di Steyr AUG e semiautomatica ma scopre immediatamente di non essere di fronte alla Helen che credeva di rimandare al creatore bensì all'oggetto proibito dei propri desideri, quel Reiji che non vedeva l'ora di uccidere per vendicarsi dei torti subiti. Gettando a terra il fucile, la ragazza invita l'avversario a giocare al solito schema dello sparo al termine della canzone nell'orologio e Reiji accetta ben conscio che niente li disturberà: Helen, nel giardino che ciroconda l'edificio, sta eliminando tutti gli uomini portati dai Godo per eliminare sia Reiji che Cal. La musica scorre e i ragazzi continuano a fissarsi intensamente negli occhi finché non arriva il momento di estrarre le piastole e sparare: per Cal non c'è possibilità di scampo ed il proiettile di Reiji la centra con precisione dandole solo pochi attimi di vita per confessargli che avrebbe tanto voluto un futuro assieme e che se solo si fossero conosciuti in altre cirocstanze avrebbero potuto coronare quel sogno che per poco tempo li aveva uniti. Mentre Cal si spegne fra le braccia di Reiji, fuori Helen ha ucciso tutti tranne Shiga che però viene salvato dal mellifluo Scythe Master e dalle Zahlenschwestern che sono pronte ad entrare in azione contro "il prototipo".

Il desiderio d'amore: ecco cosa redime Cal in un finale sicuramente drammatico ed imprevisto che dà alla serie - una volta in più - quel tocco di imprevidibilità che la rende unica. In questo genere di situazioni è facile cercare una via di mezzo equilibrata che possa soddisfare entrambe le parti ma gli sceneggiatori hanno deciso di far morire Cal (probabilmente uno dei finali del gioco lo prevede) fra le braccia dell'amato dandole la possibilità di redimersi e guadagnare quello che si potrebbe anche etichettare come "happy ending", almeno per la bionda motociclista (che dà alle fiamme la sua Ducati facendo venire un infarto al qui presente Mu >_<). Il ruolo di Ein è ora in bilico: l'ultima puntata è tutta per lei ed il rischio di morte per salvare Reiji è altissimo, anche se ammetto che sarebbe molto meglio assistere allo scambio dei ruoli: Reiji che elimina le Zahlenschwestern ma muore mentre Helen uccide Scythe Master vendicandosi di quanto subito negli anni ma pagando quella "libertà costruita sui cadaveri" di cui parlavano entrambi in chiesa a carissimo prezzo. Il messaggio veicolato sarebbe che mettendosi a fare affari col diavolo non ci guadagni nient'altro che sofferenza, e credo per quanto dimostrato dalla serie sarebbe una ending assolutamente d'impatto.

lunedì 21 settembre 2009

Saki - Episodio 24

L'episodio in pillole: la fine del torneo individuale coincide con la sessione estiva degli esami scolastici e le ragazze si devono prendere una pausa dal loro gioco preferito ma Hisa stà già lavorando ad un nuovo training camp...;

Highlights: gioco di squadra!;

Giudizio: 8/10

Una puntata atipica rispetto a quelle che siamo abituati a vedere da molti mesi a questa parte con la tensione del torneo di turno sempre a dominare la scena ma è già successo di calare le ragazze nella parte delle "normali" ragazzine ed il risultato funziona: il primo training camp, il relax in piscina ed ora questa nuova pausa di gruppo sembra essere il preludio ad un finale di stagione decisamente "chill out" in cui la serie possa raggiungere un finale coerente con quanto visto fin'ora e pronta (si spera) ad una seconda stagione tutta incentrata sul mitico Campionato Nazionale che occupa sogni e speranze di Saki & Co. C'è anche natsumatsuri a completare l'atmosfera di fine estate, cosa volete di più? Touka likes to read picture books. Wait, scratch that.

Mentre Touka è costretta a leggere una fiaba alla "cuginetta" Touka per farla addormentare, le sue compagne del club di mah jong al pari delle rivali di Kazekoshi e Tsuruga hanno ricevuto una lettera firmata Hisa e Kiyosumi in generale che le invita a partecipare ad un training camp collettivo in vista delle Nazionali che inizieranno di lì ad una settimana: lo scopo non è certo quello di vantarsi della loro recente vittoria bensì quello di allenarsi affrontando rivali di un certo peso senza la pressione del risultato... ora che sono tutte quasi amiche, la cosa è davvero possibile. Touka non è esattamente entusiasta di dover andare allo stesso camp dell'odiata rivale per un posto da idol ma la voglia di Koromo di giocare con le sue amiche Saki e Nodoka costringe tutti ad accontentarla e Ryuumonbuchi è il primo club che accetta l'invito della presidentessa Hisa. Alla Tsuruga, Yumi è entusiasta praticamente da subito e accetta l'invito per dare la possibilità alle nuove leve del club di migliorarsi e poter imparare giocando contro avversarie di peso... anche Momoko è contenta ed appoggia le decisioni del suo capitano, non prima di averle fatto i complimenti per i suoi progressi nel nuoto ^^. L'unica scuola un po' restia a rispondere è Kazekoshi: Kana è entusiasta all'idea di un training camp collettivo ma le altre ragazze le spifferano che Mihoko pare non abbia intenzione di accettare per non metterle in imbarazzo nel giocare contro avversarie più forti che andranno alle Nazionali individuali ed a squadre: colpite dalla nobiltà d'animo del loro Capitano, le ragazze vogliono però darle la possibilità di allenarsi al meglio per la sfida individuale e la invitano ad aderire all'iniziativa della Kiyosumi. Sfruttando la cosa come occasione per rivedere Hisa, Mihoko và alla Kiyosumi per informare l'amica della decisione e - dal tetto del club di mah jong - entrambe guardano i fuochi d'artificio del festival in svolgimento.

Parallelamente alle vicende del training camp, le ragazze di Kiyosumi hanno un piccolo problema... che si chiama Yuuki ^^'. Nonostante gli sforzi e l'impegno messo nello studio, la rori-player non ha passato il test di metà anno di matematica e dovrà quindi sostenere a breve un esame di riparazione che - se non venisse passato - le impedirebbe di partecipare al training camp e ne limiterebbe la possibilità di allenarsi e prendere parte ai tornei durante l'anno. Desiderose di aiutare l'amica in difficoltà, Saki e Nodoka la supportano con lo studio di funzioni e derivate... con scarsi risultati, la povera Yuuki ha proprio un pessimo rapporto con la materia. Decidendo di andare in biblioteca per studiare con un po' più di calma, le ragazze vengono colte da un improvviso acquazzone che le bagna fino alle ossa: chiuse nella stanza studio e pronte a dare il massimo, le nostre partono ad aiutare l'amica in difficoltà preparandola al meglio per l'esame del giorno dopo... al cui termine Yuuki è devastata ^^' Pronte per andare al natsumatsuri Kyou non vede l'ora di vedere Nodoka in kimono ma viene "rapito" da Yuuki che ha visto uno stand di tacos (LOL!) lasciando sole Nodoka e Saki che vivono un breve attimo di intimità prima di assistere tutte assieme allo spettacolo dei fuochi d'artificio che illumina il cielo di una delle ultime notti d'estate. Il giorno seguente Yuuki scopre di aver passato l'esame di riparazione e tutte assieme raggiungono le terme sede del training camp dove Touka, Mihoko, Yumi e le altre sono già arrivate...

Con la pratica Yuuki ampiamente archiviata, le nostre sembrano essere pronte per potersi concentrare solo ed esclusivamente sulla preparazione al torneo, e la decisione di allestire un training camp collettivo è ampiamente nelle corde di Hisa, stratega di larghe vedute come sempre. Saki, Nodoka e Mihoko saranno le principali beneficiarie delle giornate-studio ma anche le "seconde linee" di Kiyosumi dovranno dare il massimo per poter avere qualche speranze contro le campionesse del torneo a squadre: per tutte le altre, un'occasione per stare assieme e portare a casa qualche approfondimento in più a livello di caratterizzazione dato che l'economia dei tornei ha fatto si che le protagoniste venissero analizzate in ogni aspetto della loro personalità e le altre... beh, venissero lasciate decisamente in disparte. Nodoka e Touk sicuramente saranno una delle coppie più esilaranti della prossima puntata, prevedo già scene di rosicamento alle onsen per la bionda ereditiera... ^^

domenica 20 settembre 2009

Bakemonogatari - Episodio 11

L'episodio in pillole: Tsubasa racconta a Koyomi i problemi familiari che la assillano e che tenta di nascondere dissimulando un'apparente normalità dietro la quale cerca di nascondersi; Shinobu entra nel vivo della storia uscendo dall'anonimato dell'aula di Oshino;

Highlights: la kawaii-ness di Sengoku;

Giudizio: 8/10

La storia continua, un nuovo arco si apre eppure rimangono nitide le sensazioni percepite settimana scorsa: c'è qualcosa di diverso nell'atmosfera che aleggia per le puntate e non è semplice da spiegare, eppure è una presenza costante e ben definita. Ci sono i soliti dialoghi lunghi e complessi, ci sono le solite scene al limite del visionario, c'è la solita regia frammentaria e discontinua che alterna primissimi piani a campi lunghi in giustapposizione sincopata... tutto nella norma, eppure qualcosa non torna. Sarà la storia-nella-storia, essendo tutto raccontato da Tsubasa in un flashback dei giorni della Golden Week, sarà che manca Senjougahara da TROPPO tempo, ma le prime puntate della serie erano qualcosa di nettamente diverso... Godiamoci la performance di Horie Yui, attivissima questa stagione e qui decisamente ispirata.

La scena è un flashback, il giorno è indefinito ma sappiamo che è la fine di aprile poiché la Golden Week è ormai alle porte: Tsubasa e Koyomi stanno andando a scuola come ogni mattina e la ragazza ha un vistoso cerotto in faccia che colpisce l'attenzione di chiunque la guardi. Dopo qualche frase interlocutoria con cui entrare nella normalità delle discussioni fra capoclasse e studente, Koyomi le chiede cosa le sia accaduto e la ragazza le spiega che è stato il padre... o meglio, il padre adottivo dato che lei non ha alcun legame di sangue con i genitori che hanno avuto un giro pazzesco di seconde, terze, quarte e quinte nozze. Per loro Tsubasa è un impiccio e a volte può scappare qualche parola di troppo o - peggio - qualche ceffone ben assestato come è accaduto quella mattina durante una dimostrazione di affetto troppo sentita da parte della ragazza e non ben recepita dall'altra parte: facendo promettere a Koyomi di non fare parola con nessuno dell'accaduto, i due si dirigono verso la scuola ma sulla strada si imbattono nel cdavere di un gattino bianco che Tsubasa raccoglie e vuole seppellire con l'aiuto del compagno di classe. Nuovamente ai giorni nostri, Koyomi esce da scuola e trova Sengoku ad attenderlo con il costumino usato per il rituale che voleva dare a Kanbaru ma che non è riuscita a consegnarle perché era troppo di fretta. L'arrivo di Tsubasa spaventa la piccola che si imbarazza e scappa via di frettissima.

Sulla strada di casa con Tsubasa, Koyomi le racconta di come lui e Kanbaru abbiano risolto la questione del serpente di Sengoku ma la ragazza spiega che tutti gli aspetti soprannaturali della vita di Koyomi poterbbero avere delle brutte ripercussioni sia su sé stesso che su Hitagi: non ha modo di approfondire il suo pensiero perché un improvviso male alla testa colpisce la povera Tsubasa costretta ad accasicarsi a terra con la testa fra le mani ed un grandissimo dolore che cerca di dissimulare dicendo di star bene ma Koyomi ricorda che la stessa cosa accadde proprio nei giorni della Golden Week quando un forte mal di testa assalì la ragazza che si trasformò, ottenendo capelli bianchissimi ed orecchie da gatta: consultando Oshino a riguardo, l'esorcista riconobbe immediatamente i sintomi del sawarineko e dello sdoppiamento della personalità causato da forte stress. Vittime della violenza di Tsubasa-neko sono stati i genitori ed anche Shinobu, la piccola vampira in classe di Oshino che però ha saputo difendersi ed attaccare a sua volta morsicando la ragazza e facendola tornare normale. Nuovamente ai giorni nostri, Tsubasa sembra essersi ripresa e tranquillizza Koyomi che non è successo niente.

Parlando di animazioni, dopo la débâcle di settimana scorsa le cose sembrano essere tornate al loro posto: personaggi e scenari hanno una buona resa complessiva e sono caratterizzati dalla solita presenza di dettagli e sfumature che hanno caratterizzato lo stile della produzione SHAFT fin dal pilot di luglio. Speriamo che rimanga tutto invariato anche con gli episodi online-exclusive che seguiranno il termine della trasmissione televisiva la prossima settimana. Shinobu che attacca Tsubasa e la stessa Tsubasa versione evil-nekomimi sono le sorprese di una puntata che, come dicevo in apertura, risulta essere decisamente atipica e ancorata ai binari del dualismo temporale flashback - present day: è una tecnica nuova per la serie, vediamo se paga proprio nel finale.

CANAAN - Episodio 12

L'episodio in pillole: dopo il termine degli eventi alla Factory i nostri protagonisti tornano in città e riposano in albergo prima di raggiungere nuovamente Shanghai ma un guasto alla macchina obbliga Minoru a separarsi dalle ragazze, che dovranno affrontare il lungo viaggio in treno;

Highlights: la bomba sul treno: vero esplosivo o nuovo fake?;

Giudizio: 7,5 /10

Episodio carino ma un po' lento nel ritmo tranne nel finale, dove riesce a regalare una buona sequenza di combattimento: paga sicuramente la mancanza di appeal dopo la conclusione degli eventi legati a "Hebi" e la Factory che sono stati sempre ampiamente sviluppati nel corso dello svolgimento della storia relegando il duello fra le due Canaan a "storia nella storia" che ora profuma di conclusione fatta solo perché necessaria. Il personaggio di Alphard continua ad essere il più interessante del gruppo e CANAAN oggi è davvero inguardabile, trincerata dietro delle battute prevedibili ed un comportamento assolutamente non in linea con il suo personaggio: nutro qualche speranza per un finale apocalittico grazie alla presenza di un simpatico ordigno che mi auguro non sia finto come quello usato per il rapimento di Maria...

Al ritorno dall'incidente della Factory CANAAN, Mari, Yunyun e Minoru alloggiano in un hotel della vicina cittadina dove trascorrono la notte prima di fare ritorno a Shanghai: CANAAN è tormentata dai pensieri e l'immagine di Hakko morente non le esce dalla testa finché Maria non la trova in un vicoletto semi-illuminato e la accompagna nuovamente all'hotel. Sulla strada le ragazze vorrebbero parlarsi e raccontarsi il fiume di emozioni che le sta sommergendo ma nessuna di loro ha il coraggio di iniziare ed entrambe mantengono una finta calma apparente sul volto. L'indomani mattina è tempo di tornare in città ma il motore del fuoristrada è rotto e non ne vuole sapere di partire, costringendo Minoru a chiedere alle ragazze di tornare in treno da sole mentre lui si occuperà della faccenda: poco dopo aver iniziato il viaggio, il treno si ferma e dei colpi di arma da fuoco attirano l'attenzione di CANAAN che và ad investigare trovando, poche carrozze più avanti, i fantasmi del proprio passato recente e remoto! Siam, Hakko, Santana e tutte le sue vittime recenti sono sedute ad aspettarla ed a ricordarle che la colpa della morte è esclusivamente sua e la ragazza, per farli tacere, spara a tutti. Mentre Siam le ricorda di concentrarsi solo su ciò che vede realmente e non sui suoi sensi, CANAAN scopre di aver fatto una strage di innocenti. Nel mentre, nel vagone di Maria e Yunyun, Alphard raggiunge le ragazze e spiega loro che non ha intenzione di ucciderle... solo di usare Maria come molla per atttivare il vero potere dell'amica: la ragazza accetta ma chiede di poter scattare una foto alla terrorista. Sentendo uno sparo, CANAAN torna da Maria ma trova Alphard e delle tracce di sangue dell'amica.

Facile intuirlo, Alphard ha sparato a Maria e l'ha rinchiusa con Yunyun in una carrozza assieme ad una bomba il cui timer è pericolosamente vicino allo 0. Informata della situazione, CANAAN inizia a combattere con la sua rivale ma lo scontro è a senso unico e Alphard ha ben presto la meglio su una rivale desiderosa di fare tutto in fretta per salvare l'amica. Durante le sparatorie nella carrozza Alphard prende in giro CANAAN parlandole di come anche lei sia Canaan e dell'unione di intenti rappresentata da lei e Siam e puntando il dito sul fatto che non sarebbe morto se lei non fosse arrivata a cercare di salvarlo. Messa letteralmente con le spalle al muro la rivale, Alphard le spiega che non ha intenzione di uccidere lei in quanto persona ma "il concetto" di Canaan in quanto espressione di disperazione: mentre le due combattono, Maria chiede a Yunyun di uscire dalla carrozza tramite finestrino e separarsi dal resto del treno per mettersi in salvo.

L'aspetto meglio riuscito della puntata sono le animazioni, con i ragazzi di P.A. Works nuovamente sul pezzo e pronti per regalarci una bella sequenza di combattimento: non all'altezza del primo scontro CANAAN VS. Alphard ma sicuramente ben realizzato. Il problema è che manca tutto il resto: dialoghi scadenti o prevedibili ed una trama che sta paurosamente cadendo nello scontato. Speriamo nella bomba: se è vera e scoppia, potremmo avere anche una Maria arrosto che garantirebbe alla serie un notevole balzo in avanti sulla graduatoria finale.

Kemono no Sou Ja Erin - Episodio 35

L'episodio in pillole: Ekku, un nuovo Ouju catturato dalle guardie di Kazarumu nella foresta, viene portato alla riserva per essere educato alla vita in cattività ma la costrizione allo spazio di una gabbia lo mandano in besta e toccherà ad Erin risolvere la situazione come accaduto con Liran: l'incontro fra i due animali farà si che in quel di Kazarumu si debba accogliere presto una cicogna...;

Highlights: il rituale dell'accoppiamento;

Giudizio: 10/10

Un'altra svolta importante nella storia di Erin, e come ormai è tradizione della serie lo capiamo fin dall'inizio dove la sigla lascia spazio ad un'introduzione più lunga ed i titoli di testa scorrono a puntata già partita. La sensazione di essere arrivati ad una puntata speciale è avvalorata anche dal titolo, "Una nuova vita", che suggerisce l'idea di un cambio di rotta o quantomeno di prospettiva per le puntate che seguiranno: un cambio decisamente importante ma che non riguarda Erin né i personaggi umani della storia bensì gli Ouju, protagonisti non certo secondari ma che difficilmente avrei immaginato potessero godere di un approfondimento così minuzioso e narrativamente imprevisto. Chissà se alla riserva hanno mai affrontato la gravidanza di un animale...

Durante un'escurisone notturna per prelevare i cuccioli di Ouju e portarli alla riserva l'addestramento e l'utilizzo da parte delle guardie imperiali, i guardiacaccia si imbattono in un Ouju selvatico che minaccia di attaccarli e che viene immediatamente sedato con l'uso del fischietto: legato e messo in gabbia, il grande animale viene immediatamente portato alla corte di Esaru ma dà ben presto segnali di rabbia ed impazienza poiché insofferente alla vita in cattività. Le testate ed i tentativi di abbattere le assi di legno della gabbia con zampe e denti fanno preoccupare il consiglio docenti che chiede consiglio ad Esaru la quale, di riflesso, chiede ad Erin di occuparsi della faccenda con l'arpa e la sua grande pazienza, proprio come fatto anni addietro con Liran. La ragazza raggiunge immediatamente la gabbia e trova l'animale inviperito e scorbutico, assolutamente restio a qualunque tipo di contatto con le persone che lo circondano: spaventati per il timore di un crollo del tetto della struttura, gli insegnanti abbandonano Ekku e lo lasciano con Erin che tenta di calmarlo parlandogli e portandogli un po' d'acqua... ma senza risultati soddisfacenti. La rabbia dell'animale dura fino a notte inoltrata finché capisce che la ragazza che ha di fronte, che si è seduta con lui per fargli compagnia e tranquillizzarlo forse non è così cattiva come pensava: smettendo di ringhiare, l'animale si adagia sulla paglia ed Erin inizia a suonare l'arpa con la melodia giusta per calmare gli Ouju e l'animale risponde finalmente ai comandi, avvicinandosi e senza più segni d'ostilità rispondendo con il suo richiamo alla nota suonata da Erin. E' l'alba, ma la nottata è stata produttiva.

"L'impresa" di Erin con il nuovo Ouju stupisce un po' tutti alla riserva ma chi non aveva dubbi sulla buona riuscita dell'addestramento era Tomura, che avvicinatosi alla ragazza si congratula per l'ottimo lavoro svolto: ora che Ekku risponde perfettamente ai comandi, l'animale inizia a mangiare e dormire con continuità e si lascia anche avvicinare dalle altre persone dando modo ad Esaru di medicargli le ferite ed i tagli causati dalla caduta la notte della cattura. Il povero Liran non viene certo dimenticato ed Erin pensa anche a lui, dandogli da mangiare e spazzolandogli il pelo finché l'animale non le mostra una piuma di Ekku facendole chiaramente capire che sente l'odore di un altro Ouju e vorrebbe incontrarlo: Erin è felice della cosa ma nota che il collo di pelo che circonda l'animale ha stranamente assunto una colorazione rosata, ma anche parlandone con Esaru non riescono a capirne il motivo. L'indomani mattina è tempo di passeggiata ed i due Ouju vengono liberati nel parco della riserva dove hanno modo di correre e giocare un po': l'incontro fra i due avviene quasi per caso ed i timori della vigilia svaniscono quando i due animali si annusano e si scambiano i saluti. Tutto sembra andare bene ma all'improvviso il pelo di Liran diventa improvvisamente rosa ed i due animali iniziano una sequenza di movimenti e canti che culmina con l'ascesa al cielo ed un volo all'unisono: hanno dato inizio al rituale dell'accoppiamento ed una nuova vita nascerà presto fra i prati di Kazarumu! Inutile dire che tutti assistono alla scena a bocca aperta...

Che Liran fosse un Ouju femmina credo che nessuno avrebbe mai potuto ipotizzarlo seriamente, anche perché finora il sesso di questi grandi animali rari e quasi mitologici non ha avuto importanza alcuna per la trama ma ora, alla luce degli ultimi intensi minuti, le ripercussioni sulla vita di Erin e di tutta la riserva si faranno certamente sentire: non credo che Esaru o il consiglio docenti abbia mai avuto esperienza diretta di gravidanze Ouju ed anche Erin dovrà improvvisarsi ostretica alle prime armi ^^ Tutto questo senza dimenticare che probabilmente a palazzo vorranno avere dei resoconti dettagliati sull'avanzamento della gravidanza...

sabato 19 settembre 2009

Tokyo Magnitude 8.0 (recensione)

A volte rimpiango di non essere più un appassionato "sbarbato" di animazione perché certe emozioni le perdi crescendo ed imparando a distinguere il bello dall'inutile e la magia di trovarti fra le mani un capolavoro inaspettato sfugge come sabbia fra le dita e si adagia sul litorale spazzato dal vento che viene dal mare: spero che ci sia ancora qualcuno fra di voi lettori che sia ancora alle prime armi in questo magico mondo, spero sinceramente che qualcuno abbia scoperto questo gioiello quasi per caso e l'abbia amato con tutto l'ardore che merita perché, davvero, siamo di fronte ad una serie destinata a rimanere per anni negli occhi e nei cuori degli appassionati. "Tokyo Magnitude 8.0" è un capolavoro imperdibile, uno di quei titoli che raramente appaiono sul palinsesto televisivo, ma quando lo fanno stabiliscono nuovi standard del genere a cui appartengono: mi dispiace non averne vissuto la magia figlia dell'insperato, ma aspettare, seguire e commentare serie come questa sono le gioie dell'aver aperto questo blog

Grande Terremoto del Kanto, cent'anni dopo. La storia di "Tokyo Magnitude" prende il largo da un'ipotesi che purtroppo per i giapponesi è una spada di Damocle con la quale convivono da anni: la quasi certezza di vivere un sisma di magnitudo 7.0+ che nonostante le rigidissime misure antisismiche con cui sono costruiti gli edifici nella capitale, causerà un ingente numero di danni e vittime. La prima parte della serie è un'analisi realistica di come una città preparata ed attrezzata come la capitale giapponese si troverebbe comunque di fronte a situazioni di caos e distruzione da una parte aggravata da scene di panico e psicosi collettiva dall'altra: in questa tragica situazione si sviluppa la storia di Mirai e Yuuki, due fratellini andati sull'isola artificiale di Odaiba per visitare un'esposizione di robotica avanzata e che si troveranno a dover tornare verso casa... dall'altra parte di Tokyo. L'incontro con un terzo personaggio, Mari, che li aiuterà a raggiungere il loro quartiere poiché anche lei deve tornare dalla figlia e dalla madre completa il quadro d'insieme della "storia nella storia" che si andrà ad aggravare con il proseguimento della serie, che andrà a sfociare in un finale agrodolce di cui spero vivamente non abbiate letto nulla se non avete visto la puntata.

Spazio per tutti. Durante la prima parte della serie i nostri 3 protagonisti non dominano completamente la scena perché i ragazzi di BONES riescono a realizzare delle fantastiche scene collettive dove ogni singolo personaggio / comparsa che si mostra a video riesce ad assumere una propria identità singola differenziandosi dalla massa di cloni che soltamente abbondano in questo tipo di situazioni e che altro non sono se non riempitivi dello schermo: qui ognuno è un'identità con un vissuto, ognuno dei personaggi a video potrebbe avere o non avere a casa qualcuno che li aspetti e potrebbe aver perso tutto come essere in città per puro caso e trovarsi suo malgrado vittima degli eventi... sotto questo punto di vista, il lavoro svolto dai ragazzi in cabina di regia è qualcosa di assolutamente degno di lode. Dove la serie cambia decisamente rotta è nella seconda parte, quando l'analisi oggettiva del disastro naturale e delle sue conseguenze sulla popolazione diventa un "dramma personale" dei 3 protagonisti che devono affrontare la morte improvvisa ed inaspettata del piccolo Yuuki, il fratello di Mirai, morto per emorragia cerebrale. Si potrebbe quasi parlare di un'altra serie...

Ghost. In questi giorni che seguono la scomparsa del grande Patrick Swayze, citiamo uno dei film che l'hanno reso celebri al grande pubblico per introdurre il tema più combattuto e controverso della serie che da settimane anima il dibattito sulla serie e su eventuali "derive" di dubbia natura. Ad un occhio esperto appare subito evidente che qualcosa non funzioni immediatamente dopo la sequenza in ospedale con il "sogno" di Mirai ma la gestione dell'ambiguità da parte di BONES ha fatto si che in molti abboccassero al tranello non si rendessero conto di alcuni indizi appositamente inseriti ma camuffati sotto mentite spoglie per trarre in inganno lo spettatore e che si palesano solo una o due puntate dopo con la vera rivelazione per bocca dello stesso Yuuki: questo "giocare" con Mirai e le proprie allucinazioni rappresenta - per qualcuno - una forzatura dei temi realistici della serie ed una contaminazione anime/sovrannaturale di un prodotto che non avrebbe mai dovuto puntare su questo genere di aspetti focalizzandosi esclusivamente sulla gestione del post-terremoto. Un'obiezione sensata, ma se prendiamo un attimo in analisi la primissima puntata della serie vediamo che BONES ci presenta una ragazzina spocchiosa ed arrogante che chiaramente avrebbe vissuto un processo di maturazione ed altrettanto chiaramente avrebbe dovuto vivere un evento traumatico per potersi "evolvere": il fatto è che tutti pensammo che il terremoto ed il viaggio per tornare a casa sarebbero stati la pena da scontare mentre in realtà il cammino sulla via della crescita è guidato - ironia della sorte - dal fratellino minore che le appare saltuariamente come sostegno in un momento difficile per tutta la popolazione ma anche e soprattutto per Mirai che con lui ha sempre avuto un rapporto conflittuale. La trovata finale della mail e delle lettere come mezzo per vincere le paure e crescere "soffrendo" è da antologia del perfetto anime.

Tirando le somme, che cosa ci lascia questo "Tokyo Magnitude 8.0"? Sicuramente una storia fantastica, con delle ambientazioni da panico (specie per chi come me ha camminato davvero nelle aree rappresentate dalla serie), dei personaggi fantastici ed una storia razionale ed avvincente che lanciano la serie nell'olimpo dei grandi dell'animazione: potrebbe anche diventare un "classico" nonostante le sorprendenti lacune in termini di disegno ed animazione che solitamente sono una delle frecce nella faretra BONES e che invece stavolta hanno più di un momento di sbando... senza di queste mancanze, a mio avviso avremmo un nuovo titolo sul gradino più alto del podio 2009 che invece è ancora appannaggio di "Higashi no Eden" e della sua storia avvincente e realizzazione tecnica impeccabile. "Tokyo Magnitude 8.0" conquista un meritatissimo 2° posto con il gagliardetto della miglior serie estiva in assoluto, un merito guadagnato sul campo ma che in tutta onestà sembrava già in mano sua ben prima di arrivare ai blocchi di partenza.

GIUDIZIO: 94/100

NARRAZIONE: 9/10

PERSONAGGI: 10/10

PRODUZIONE: 7/10

AMBIENTAZIONE: 10/10

MOMENTO MIGLIORE: la sequenza di crollo della Tokyo Tower e l'addio di Yuuki;

MOMENTO PEGGIORE: l'insofferenza di Mirai in treno;

Shangri-La (recensione)

Ho deciso di prendermi un paio di giorni per riflettere accuratamente sulla serie e poter tirare delle conclusioni ponderate alla luce di un epilogo non esattamente all'altezza delle aspettative ma mettendo sulla bilancia aspetti positivi e negativi scopro - con un certa sorpresa - che i primi sorpassano nettamente i secondi. Come numero, non certo come peso nell'economia della serie: il grande inghippo è proprio qui: pochi difetti ma importanti possono essere bilanciati da un'ampio raggio di pregi non esattamente determinanti? I più curiosi avranno già sbirciato il voto, per tutti gli altri (spero la maggior parte ^^) c'è ancora qualche riga prima delle fredde valutazioni numeriche. Spiegare perché credo che "Shangri-La" valga la pena di essere visto al di là delle gravi ed oggettive carenze tecnico-tattiche... non esattamente un compito semplice per quella che è forse la recensione più complessa fra tutte quelle scritte finora...

In medio stat vitus. Non ho mai avuto un gran rapporto d'amore con la lingua dei nostri antenati ma devo ammettere che per molte situazioni hanno coniato espressioni brevi ma concise che riassumono perfettamente un concetto: "Shangri-La" è un calderone in cui si mischiano aspetti opposti e contrastanti che - dopo essere stati amalgamati con un buon mix di trama originale e un po' visionaria e personaggi che certamente non passano inosservati - vengono serviti caldi con contorno di finale GONZO altamente indigesto. Se mi avete concesso la metafora culinaria, sappiate che esprime al meglio l'aroma ed il sapore del prodotto: in equilibrio tra le lacune narrative ed una qualità tecnica traballante per più di metà della sua lunghezza, la serie porta avanti un cast di personaggi eccentrici, eclettici ed assolutamente originali che non si vergognano di essere uno dei punti di forza della serie. La Kuniko protagonista della vicenda è una ragazzina geniale e piena di vita che viene suo malgrado catapultata in un mondo che le appartiene solo in parte e che presto dovrà fare suo, Karin è una bambina-prodigio che vuole solamente cenare coi genitori che non vede da anni e Ryouko è il cattivo meglio riuscito che mi capita di vedere da anni a questa parte: equilibri, dicevamo, che non sempre si riescono a mantenere. A metà strada starebbe la perfezione, a metà starebbe sarebbe utile che la serie stazionasse: beh, sappiate che cercando lì in mezzo difficilmente troverete qualcosa... ma anche l'originalità è una delle forze della serie e stazionare dove non sarebbe logico farlo diventa - sotto questa prospettiva - un punto a favore.

Orgoglio e pregiudizio. Tutta la storia ruota attorno ad un nocciolo di puntate, principalmente quelle iniziali, dove vengono gettate le basi per quello che sarà il fulcro di tutta la corrente politica della serie: l'economia carbonifera. Leggendo commenti ed analisi di illustri colleghi del web ho avuto modo di comprendere che proprio questo aspetto è fonte di divergenze d'opinioni e qualche contrasto più aspro del dovuto poiché si incolpa questa nuova forma di economia mondiale nata per sostenere uno sviluppo ambientale rigoroso di essere troppo complessa per essere introdotta come sfondo in un anime sostanzialmente avventuroso dove l'idea articolata rimane semplicemente "di sfondo" agli eventi della storia principale. Tecnicamente sarebbe anche vero, ma l'abbondanza di corollari e side stories nati da questa idea di fondo è talmente ricca e variegata che a mio avvisa compensa e supera ampiamente le legittime paure pregiudiziali di aver gettato alle ortiche un'idea geniale, peccato che si debba arrivare praticamente a ridosso della fine della storia per giungere a questa conclusione e molti di costoro credo abbiano abbandonato la nave ben prima della sirena d'allarme: lo sviluppo di un personaggio come Karin, che dall'economia carbonifera riceve tutto e viene poi privata di tutto tranne di ciò che realmente voleva è la sintesi perfetta di quel mix di opposti che sono il DNA della serie. E che se è anche possibile non amare, di certo non merita di essere cassato senza essere stato visto fino in fondo.

Gioco delle parti. Come avrete ben capito, l'aspetto a mio avviso meglio riuscito della serie è la trama: originale, avvincente, a tratti assolutamente fantastica e che anche quando spiega qualche suo segreto pone subito nuovi e più complicati interrogativi ai quali rispondere: mi sono lanciato in una fantasiosa teoria su un rapporto di parentela fra i "Digma" e Ryouko che è totalmente infondato ma che vi fà capire quanto tempo sia stato investito dai ragazzi di GONZO su questo aspetto, puntando forte sul mistero e la suspence che in alcune puntate raggiungono vette altissime... il problema è che a pari passo con la suspence di cui sopra è assolutamente necessario tenere a riposo la suspence of desbelief che grida allo scandalo praticamente dall'inizio alla fine, puntando il dito contro le evidenti lacune e mancanze di cui la serie è clamorosamente colpevole: il crollo verticale si ha tutto nel 24° ed ultimo episodio dove, a fronte di un arco di puntate dalla 19 alla 23 in cui tutto lasciava presagire una epic ending, la serie forza una sequenza di eventi troppo rapida ed abbondante per lasciare una bella impressione e, fra un deus ex machina e l'altro, porta ai titoli di coda con circa due puntate in meno... non ho ben capito perché non si sia andati per le canoniche 26 (credo per questioni economiche) ma di certo gli eventi del finale potevano essere sviluppati nell'arco di 50' con conseguente guadagno stilistico-narrativo. Regia e qualità della CG sono quasi sempre di alto livello, specialmente le seconde sono dei veri e propri capolavori e marchio di fabbrica dello studio che speriamo non vada perso con il fallimento: da parte mia c'è la contentezza di aver seguito una serie originale ed innovativa con tanti spunti interessanti che spero molti di voi vorranno seguire tutta d'un fiato ma dall'altra non si può nascondere delle gravi ed evidenti mancanze "artistiche" che vanno a minare insindacabilmente il giudizio finale. Chi avrà la forza di mantenere una costante s.o.d sarà ricompensato con una storia epica e dei personaggi carismatici, per tutti gli altri un prodotto originale ma inconcludente da conservare negli archivio dei "visti" solo per poter fare numero.

GIUDIZIO: 81/100

NARRAZIONE: 8/10

PERSONAGGI: 8/10

PRODUZIONE: 7/10

AMBIENTAZIONE: 8/10

MOMENTO MIGLIORE: Himiko e la religiosità Shinto;

MOMENTO PEGGIORE: la fine di Takehiko;

venerdì 18 settembre 2009

Tokyo Magnitude 8.0 - Episodio 11

L'episodio in pillole: Mirai riesce a tornare a casa guidata dallo "spirito" di Yuuki e ritrova i propri genitori sani e salvi e la sua casa miracolosamente illesa;

Highlights: l'e-mail di Yuuki;

Giudizio: 10/10

Finale agrodolce ma di una tenerezza incredibile che non mancherà di commuovere e lasciare a bocca aperta chi ha capito la necessità di mettere da parte la ricerca del realismo ad ogni costo e risvegliando la sospensione dell'incredulità, aspetto di fondamentale importanza per poter dare un giudizio obiettivo. Questa è la puntata della riconciliazione finale Mirai - Yuuki e del ritrovo con i genitori che chiude il cerchio degli eventi e fà si che la vita possa continuare. Le grandi discussioni attorno al finale sono da attribuire all'opinione di ognuno di voi sulla "gestione" del fantasma di Yuuki: per me elemento fondamentale per la maturazione della sorella, per altri elemento di disturbo nell'economia di una serie che fà del realismo il suo asso nella manica: è innegabile che la prima parte della serie ponga le sue radici in questo aspetto di rappresentazione realistica della vita dopo il "big one", ma è altrettanto vero che nella seconda parte della serie dall'incidente con i robot, la stessa cambi prospettiva e voglia mostrare uno studio approfondito del personaggio di Mirai che soffre, si abbatte e sembra sconfitta dal peso della realtà ma trova la forza di continuare e metabolizzare la morte del fratello per diventare una persona migliore. Benché abbia io stesso speso parole di lode per la volontà di rappresentare tutto il setting più realisticamente possibile, non posso negare che un finale di questo tipo ha una valenza emotiva spaventosamente superiore a quella che avrebbe avuto se ci si fosse limitati a portare a casa i ragazzi senza la creazione di una storia nella storia.

Sulla strada del ritorno verso casa, Mirai sente il peso di dover tornare senza il fratellino e decide di prendersi un attimo di pausa in un piccolo parco giochi del quartiere dove - seduta su un'altalena - si ritrova faccia a faccia col fantasma del fratellino che la invita a tornare a casa assieme. Sorpresa e ancora confusa sulla vera natura di ciò che stà vedendo Mirai accetta ma, complice la luce del tramonto, nota che l'unica ombra riflessa sulla strada è la sua e non ci sono speranze che il piccolo Yuuki lì con lei non sia qualcosa di più di un parto della sua mente: in lacrime, la ragazza non sà cosa fare ed il piccolo le porge la mano invitandola a tornare assieme un'ultima volta. Di fronte al loro piccolo condominio Mirai nota che il palazzo non ha praticamente subito danni, ad eccezione di qualche crepa e qualche ciottolo caduto, ma entrata in casa sperando di trovare la madre vede invece che TV, condizionatore e mobili sono distrutti o comunque sparsi per l'appartamento: in cameretta, Mirai darà l'ultimo saluto al fratellino che inizia a sparire lentamente sussurrandole quanto le abbia voluto bene e facendola scoppiare in un pianto ancora più intenso finché l'arrivo della madre, anche lei in lacrime nel vedere la figlia sana e salva, non fà scoppiare entrambe in un pianto liberatorio con Mirai che osserva lo spirito di Yuuki eclissarsi all'ombra del tramonto.

Un mese dopo il terremoto la città si stà riprendendo e la ricostruzione è già ben avviata, con la maggior parte delle arterie del traffico sistemate e le case in abbattimento (se pericolanti) o in ristrutturazione (se ancora agibili): anche il Rainbow Bridge è in ricostruzione mentre la Tokyo Tower giace ancora sdraiata a terra. Agosto è quasi finito e le scuole stanno per ricominciare ma Mirai non ha ancora superato lo shock per la morte del fratellino e vive una vita di apatia e solitudine non molto diversa da quella della Mirai pre-terremoto, che i genitori non sapevano come prendere e che anche ora si sforzano di trattare normalmente dandole tutto il tempo necessario: l'incontro che "sconvolgerà" la giornata arriva a colazione quando Mari suona il campanello per vedere come stà la ragazza e per portarle un sacchetto... In cameretta, le due hanno modo di parlare di Yuuki e di quanto ora si senta sola Mirai, sensazione che Mari capisce bene avendola provata dopo la morte del marito ma che ha saputo affrontare e vincere con la forza di volontà e l'aiuto della madre e di Hina: l'aiuto di Mirai arriverà dallo zainetto di Yuuki che Mari le ha riportato e dal telefonino che lei gettò alle ortiche nel parco della Tokyo Tower e che il fratellino recuperò ed usò per scriverle una mail nella quale le dice che non vede l'ora di avere un cellulare così da poter scrivere alla sorellona che tanto ama di modo da poterla sentire anche quando non si possono parlare di persona. Leggere la "lettera d'addio" di Yuuki fa scoppiare entrambe in lacrime ma fa anche capire a Mirai come superare il trauma della morte: invece che soffrire tenendo dentro tutto quanto, scrivere lettere aperte al fratellino raccontando le sue paure.

Alla luce di questo toccante finale, la relazione Mirai - Yuuki sarebbe da rivedere completamente e rianalizzare col senno di poi perché - è evidente - la profondità che si attribuiva al loro rapporto dell'inizio non è per nulla paragonabile a ciò che vediamo in questa puntata: che la spocchiosa Mirai sarebbe evoluta in una ragazza con un po' più di sensibilità e buon senso era chiaro fin dall'inizio, che a portarla per mano su questa strada sarebbe stata la morte del fratellino che molti avevano già etichettato come "ancora più spocchioso e rompiballe della sorella maggiore" è era una scommessa da 6 al Superenalotto. Diventa determinante, quindi, l'evento al parco della Tokyo Tower in cui prima litigano, poi si riapacificano e poi scampano miracolosamente al crollo della torre dando il via ai primi problemi del bambino con lo shock da impatto. E poi c'è l'aspetto simbolico di Yuuki, da analizzare cercando di capire cosa volessero fare di lui i ragazzi di BONES: guardiano della sorella? Angelo custode? O semplice proiezione della mente di una Mirai sconvolta ed incapace di scendere realtà e realtà che vorrebbe? Tutte opzioni che col realismo non hanno nulla da spartire, ma che trovano la loro perfetta dimensione in ambito narrativo.

giovedì 17 settembre 2009

Shangri-La - Episodio 24

L'episodio in pillole: Kuniko e Ryouko combattono la battaglia finale per la salvezza del mondo mentre Himiko tenta di risorgere, Zeus implode e Karin ferma MEDUSA prima che porti il mondo all'inverno nucleare;

Highlights: battaglia fra divinità;

Giudizio: 7/10

Cala il sipario anche sulla serie più originale e, per certi aspetti, controversa della primavera/estate 2009: il finale non ha mantenuto le grandi aspettative della vigilia e l'amaro in bocca rimasto dopo la visione fa male e difficilmente passerà in tempi brevi perché la sensazione di aver gettato alle ortiche un titolo potenzialmente fantastico c'è e non si cancella con un colpo di spugna. L'epilogo è banale e prevedibile, con Kuniko che elimina tutte le minacce rimaste e salva il mondo dal delirio di onnipotenza di MEDUSA mentre la maggior parte delle side stories giunge a conclusioni affrettate e troppo desiderose di essere buoniste per il gusto di esserlo... mancando clamorosamente un bersaglio fin troppo facile da centrare. Il tanto temuto "GONZO bad ending" è arrivato ed ha lasciato il sengo.

Kuniko arriva alla catacomba di Himiko ed inizia lo scontro con Ryouko che prende immediatamente in ostaggio Mikuni obbligando Kuniko a starsene buona e non tentare giochetti strani se non vuole vedere saltare le cervella della sorellina. Chiedendo spiegazioni e volendo combattere solo in 1 VS. 1 la leader di Metal Age spera di far cambiare idea alla Primo Ministro di Atlas che però non molla la preda e incalza le due Digma spiegando che non sono altro che cloni frutto della mutazione genetica del DNA di Hiruko portato a compimento nella fusione con quello di Himiko: in partica, le due ragazze sono cloni delle divinità! Dalla sala di comando tutti stanno ascoltando le spiegazioni di Ryouko e rimangono esterrefatti ma l'allarme ritorna su MEDUSA che ha ormai crackato l'intero sistema di controllo dei missili nucleari ma una luce si diffonde dalla tomba di Himiko quando Kuniko estrae la lancia ingioiellata e Ryouko crede che lo spirito dell'antica divinità si sia reincarnato nella ragazza ma rimane stupita nel vedere che non è così e che la sua rivale è pronta a combattere. Mentre Ryouko spara a raffica Kuniko evita i proiettili nascondendosi e spostandosi velocemente nella grotta finché non trova un'apertura nella guardia della nemica e riesce a piantarle la sacra lancia nel petto, uccidendola.

L'energia vitale della Primo Ministro viene risucchiata da Zeus che cerca di resuscitare lo spirito della vera Himiko e Atlas inizia ad oscillare pesantemente sotto la carica del suo cuore pulsante: mentre Mikuni ritrova Sayoko miracolosamente (ed inspiegabilmente) sopravvissuta al volo dall'ascensore... e Miko, nuovamente venuta a darle l'ultimo saluto prima di portare con sé gli spiriti dei bambini morti negli esperimenti di Atlas e dopo averla abbracciata liberandola dalla malattia e dal potere di uccidere chiunque le menta. La lancia anela il ritorno dalla legittima padrona e sale ai piani alti di Atlas attirata come un magnete dal ferro portando Kuniko con sé che - nella stanza dove iniziò a combattere con Ryouko, ritrova Momoko e gli otaku di Akiba che assieme a Furukawa hanno costruito una replica della lancia per permetterle di combattere con la divinità: raggiunta la stanza di Zeus, Kuniko si trova di fronte all'ologramma vivente della vera Himiko che è uguale in tutto e per tutto a sé stessa! Desiderosa di ucciderla per poter risorgere a nuova vita, la divinità sfoggia diversi cloni ed inizia ad attaccare la ragazza con la lancia ingioiellata mentre Kuniko si difende e risponde ai fendenti avversari cancellando gli ologrammi multipli e lanciando il suo boomerang contro lo stesso Zeus che - ferito - zampilla il sangue della dea che si sbriciola sotto gli occhi di Kuniko e di tutti coloro che osservano dalla stanza di controllo dalla quale capiscono che l'hacking di MEDUSA è fallito grazie a Karin che ha riscritto il codice sorgente del serpente per autodistruggerlo: il mondo è salvo e ora che Atlas non è più necessaria tutti ritornano sulla terra per poter ricominciare in una nuova "Shangri-La" dove Kuniko sarà la leader di tutta la popolazione.

Tante domande senza risposta nella storia, tante piccole cose che non tornano al loro posto e non capisco il motivo visto e considerato che la gestione di trama e personaggi era stata decisamente convincente. GONZO ha evidentemente un rapporto tormentato con i finali e pensare che posa chidere la sua carriera in animazione con un titolo così originale ma rovinato dall'approssimazione che domina incontrastata in questo 24° episodio è davvero triste: c'era anche un bellissimo riferimento grafico a Miko vestita come vediamo spessissimo rappresentata Amaterasu, segno evidente che il collegamento religioso và aldilà del folklore di Himiko e Hiruko , ma non c'è il tempo materiale per approfondire e tutto si spegne in un abbraccio che sa tanto di deus ex machina di terz'ordine... Peccato, davvero.

mercoledì 16 settembre 2009

Phantom - Requiem for the Phantom - Episodio 24

L'episodio in pillole: Helen e Reiji si preparano ad affrontare la minaccia Cal, con Mio che finalmente crede alle parole della ragazza e ne capisce la veridicità. Scythe Master, per controllare la situazione, schiera in campo le "Zahlenschwestern"...;

Highlights: le ferite sul cuore di Cal;

Giudizio: 9/10

Un marchio di fabbrica della serie, gli episodi di calma prima della tempesta. Bee-train ha dimostrato di saper costruire questo genere di episodi con un perfetto equilibrio di rivelazioni, azione e tensione verso l'episodio successivo: i nostri due ex-Phantom sono ormai pronti alle ultime battute sul palco della loro drammatica esistenza e sembrano avere tutte le intenzioni di non delure il pubblico in sala, desideroso di avere un finale col botto. Cal mostra il fianco al suo lato tsundere mentre Mio viene svergognata solo per non aver mai dovuto soffrire le pene della bionda assassina che vuole semplicemente far provare a qualcuno il dolore che prova nel cuore sperando, in un complesso gioco di rimandi, di poter riavere per sé Reiji. Helen le proverà che ciò non è proprio possibile...

E' tempo di risolvere la minaccia Cal e Helen sembra averne tutte le intenzioni ma Reiji vuole potersi occupare lui della faccenda che tante rogne sta causando a tutte le persone care che lo circondano: il pragmatsismo della ragazza, tuttavia, lo mette alle strette costringendolo a capire se - in tutta onestà - se la sente di sparare in fronte alla ragazza alla quale aveva giurato di trascorrere il resto della vita assieme. Chiedendo un paio d'ore per riflettere, Reiji si fa promettere di non agire sconsideratamente e di darle una risposta di lì a poco. A scuola Sanae invita il ragazzo a pranzare con lei e l'amica dato che sia Helen che Mio sono assenti e Reiji trasale avendo accompagnato "la sorella" a scuola proprio poche ore prima: quando prova a contattarla e scopre che ha il cellulare spento capisce che non ha aspettato la sua risposta ed ha deciso di risolvere la situazione da sola, a modo suo. Dicendo di non sentirsi molto bene e tornando a casa, la ragazza ha preso il proprio revolver e sta andando alla ricerca di Mio che - in quelle ore - è prigioniera e vittima della crudeltà sadica di Cal che le rinfaccia tutte le atrocità vissute negli anni che una "principessina" dalla pelle morbida e curata come lei neanche può immaginare e per farla vergognare ancora di più le strappa la camicetta dell'uniforme scolastica lasciandola praticamente nuda sul pavimento freddo dell'edificio dove la tiene prigioniera. Con il calare della notte, Cal chiama Helen dal cellulare di Mio e le dice di scegliere un luogo per la resa dei conti fra loro due: Reiji non deve essere presente.

La notte è portatrice di brutte notizie e strani incontri: alla villa dei Godo, Shiga informa il capo clan che la figlia è stata rapita ma che tutta la famiglia si sta mettendo in movimento per ritrovarla ed uccidere il responsabile di quesl grave gesto e chiede se sia possibile informare gli alleati di "Inferno" per velocizzare le ricerche ma l'anziano capostipite spiega che se qualcosa dovesse andare storto tutto il Paese saprebbe dell'alleanza fra la Yakuza e i mafiosi stranieri, perdendo la faccia e la reputazione: assicurandosi di occuparsene personalmente senza fare troppo rumore, Shiga lascia le stanze del "boss". Nel mentre, Reiji và a casa di Mio per portarle i compiti - dato che oggi era assente - trovando la madre di lei agitata e che credeva fosse la figlia e invece scopre che quel giorno non si è nemmeno presentata alle lezioni. Helen intanto ha raggiunto l'edificio abbandonato dove trova Mio spaventata ma viva: seguendo i consigli di Cal le ha portato dei cambi di vestito ma la ragazza ora è più interessata a sapere se ciò che le ha detto la sua rapitrice corrisponde o meno a verità ed Helen non le nasconde che lei e Reiji sono in realtà degli assassini. Sconvolta, Mio non sà cosa rispondere e l'amica le lascia vestiti e cellulare per chiamare la polizia prima di andare all'appuntamento con Cal ma la ragazza ama veramente Reiji e lo confessa anche ad Helen chiedendole se ciò non basti a poterle dare un futuro felice con lui e la nostra Ein, con la freddezza e distacco che le sono tanto caratteristici, spiega che i sentimenti da soli non bastano a uccidere la loro rivale e che se non andrà lei a fermarla, quello che morirà sarà proprio Reiji.

Scythe Master: non ne ho parlato approfonditamente in sede di riassunto perché compare poco ma anche lui si stà preparando per il "finale" - tanto per usare un termine teatrale italiano a lui tanto caro - in cui il carnevale delle maschere da lui create inizierà a cantare e ballare sul palco del teatro dell'opera. Come se Ein, Zwei e Drei non fossero già abbastanza assassini in giro per il Paese, il nostro scienziato pazzo non se ne è rimasto con le mani in mano in questi anni con Cal ed ha dato il via alla "produzione seriale" di macchine da guerra senza anima né sentimenti che rappresentano l'apice del suo progetto di creazione del soldato perfetto: signore e singori ecco a voi Vier, Funf, Sechs, Sieben, Acht e Neun: le Zahlenschwestern. Al punto in cui siamo arrivati, -2 dalla fine, non sò che apporto di sostanza possano dare alla serie ma alcune di loro sono già a caccia di Ein che riconoscono come loro prototipo... e che sembrano intenzionate a mettere a tacere senza pietà.

Senjou no Valkyria - Episodio 24

L'episodio in pillole: battaglia finale fra Alicia e Selvaria con rivelazione sulla vera identità di Cordelia e "evil mode: ON" per Maximilian, che si prepara alla battaglia finale sul Marmota;

Highlights: la PESSIMA trovata registica per svelare il segreto di Cordelia;

Giudizio: 5/10

Un passato inventato, un duello inesistente ed un ritmo forzatissimo: ecco cosa caratterizza il terzultimo episodio di una serie che - me ne convinco - ho sopravvalutato fin dall'inizio. Forse senza avere negli occhi il meraviglioso finale del gioco potrei applaudire alla trovata del "travestimento" di Cordelia ma non potrei certo lasciar passare inosservata la pessima gestione dei tempi narrativi, che dall 'inizio e per tutta la puntata sembrano essere costantemente impostati su "fast forward"... con buona pace di chi voleva avere un finale semplicemente coerente con quanto visto fino a prima di Naggiar e che invece si stà incanalando sui binari dell'ovvietà, con tutti i componenti del Settimo pronti ad anadare a dire alla loro amica quanto le volessero bene. Fail ending is fail, c'è poco da fare.

Di fronte alle mura di Ghirlandaio è tempo per le Valkyria di Gallia e dell'Impero di affrontarsi per decidere chi delle due sterminerà l'esercito avversario. Lo scontro parte subito forte e violento con Selvaria che sale in cattedra e mena fendenti a destra e a manca che Alicia può solo parare e deviare con il proprio scudo, limitandosi a rispondere di tanto in tanto trovando delle microscopiche aperture nella guardia della nemica. La foga negli occhi di Selvaria - però - stupisce Alicia che si chiede da dove le provenga e ben presto realizza che la sua determinazione nel combattere è figlia della volontà di proteggere e dare soddisfazioni a qualcuno di importante: qualcuno che Alicia non ha. Persa nei meandri di queste considerazioni, Alicia ricorda un'altra scena dei tempi dell'orfanotrofio "scoprendo" che la ragazza che ora si trova di fronte e che sta cercando di ucciderla è la stessa bambina che anni addietro le diede la sua pagnotta quando alla mensa finirono le porzioni disponibili! Parlandone con la rivale capisce di essere nella ragione e le chiede i motivi che la spingono ad agire... portandoci a vedere un flashback in cui degli scienziati scoprirono i suoi poteri Valkyrur e la rinchiusero in prigione per studiarla ma quando riuscì a scappare venne salvata quasi per caso da Maximilian che fece di lei il suo braccio destro. Qualcuno per il quale adesso combatte rischiando la vita.

Lontano dal campo di battaglia e più precisamente al castello di Randgriz, Cordelia e Borg si stupiscono nel sentirsi riportare la notizia che Maximilian si sta recando a palazzo per chiedere un' udienza con oggetto la negoziazione dei trattati di pace fra Gallia e l'Impero. Entrato nelle stanze reali, il giovane viene accolto con sospetto dalla principessa e dal Primo Ministro i quali chiedono di spiegare le sue vere intenzioni... e Maximilian non si fà pregare: il documento per l'armistizio è già pronto per essere firmato poiché i popoli di entrambi i paesi coinvolti stanno soffrendo terribilmente da quando sono scoppiate le ostilità ma la condizione imposta dal reale invasore è inaccettabile: sposare Cordelia per mettere le mani sul trono di Gallia ed assicurarsi una discendenza con sangue Valkyrur nelle loro vene! Avendo capito le intenzioni dell'uomo, Cordelia rifiuta rivelando che anche se avesse accettato il matrimonio per il bene del paese, lei non avrebbe mai potuto dare alla luce eredi con il potere degli Antichi poiché - levandosi quella che scopriamo essere una parrucca - Cordelia è una Darcsen! Oltraggiato da questa scoperta, il reale dà ordine al Marmota di entrare in città e l'enorme carro da guerra sfonda porte d'accesso alla città e portone del palazzo andando a schiantarsi contro la torre più alta del castello... Nuovamente a Ghirlandaio, lo scontro fra titanesse (se si può dire ^^) prosegue e Selvaria ha pesantemente la meglio ma Alicia si rende conto di dover combattere per il bene di Welkin, per gli amici e per il bene di Gallia e quindi, rialzandosi e dando sfogo alla sua potenza, si scambia un ultimo fendente con la rivale che capitola e, in un ultimo "atto d'amore" per il suo Maximilian, si fà eslodere portando con sé Damon e tutte le armate di Gallia in arrivo da Naggiar. Sul Marmota, il reale uccide a sangue freddo Karl che aveva osato chiedere come potesse non provare dolore per la morte della ragazza.

Borg che si mostra sorpreso per la venuta a palazzo di Maximilian è - dopo la parrucca di Cordelia - la cosa più ridicola della puntata: avendo mantenuto la stessa linea dell'anime sull'ambigua alleanza con la Federazione, avrebbe avuto ancora più senso far si che il Primo Ministro fosse assolutamente favorevole al matrimonio politico fra la ragazza ed il discendente dei Von Reginrave. Ma veniamo ora al momento comico della rivelazione di Cordelia: cioè, questa se ne va in giro con una parrucca da ANNI e nessuno ne sà niente?! Le serve che la pettinano che fanno, pettinano un parrucca e non se ne accorgono? E che sono, idiote fatte e finite? Ma poi se ne anche a letto con la parrucca? Ha molto più senso quando - nel gioco - si leva il cappello proprio nella scena di Maximilian a palazzo e rivela di avere i capelli neri da Darcsen: averla fatta andare in giro prima senza il simbolo Valkyrur ha contribuito solo alla nascita dell'ennesima cazzata inventata di sana pianta. Ora arriva il combattimento sul Marmota dopo "il problemino" con la Valenkof... vediamo se fanno diventare il reale imperiale una specie di Devilman o se almeno nel finale la smettono di inventare ridicolaggini senza senso...

martedì 15 settembre 2009

Tears to Tiara - Episodio 24

L'episodio in pillole: mini boss eliminati, riunione del party e via verso la battaglia finale... wow -.-

Highlights: grandissime animazioni... per pessime battaglie;

Giudizio: 6/10

Ma porca miseria. Ero convintissimo che la serie avrebbe salutato in grazia al 24° episodio e invece tocca avere altre 2 settimane di sofferenza con questa scempio di trama ormai abbondantemente andata a farsi un giro e senza nessuno voglia di tornare a salutare, neanche per il finale. Cioè, mi mandi uno dei migliori e più potenti draghi rimasti dalle ere passate a combattere la battaglia dove lasci credere che tiri le cuoia... e il suo nemico è una fottutissima ROCCIA?! T3works, siete scemi o avete bevuto troppi saké alla festa dell'altra sera? Seriamente, non è possibile inscenare delle situazioni così comiche e spacciarle per roba seria e triste... perché fa ridere ancora di più! E poi, 'sto angioletto che dovrebbe essere? Il portavoce dei 12 che una volta pwnato a sangue si fa da parte e apre le porte di Annwn ad Arawn? Ma per piacere...

Drwc tenta di dare del filo da torcere a Riannon e Arthur ma la coppia di Gael ha la meglio ed inizia a pestare forte sul redivivo clerico oscuro che cerca di difendersi sparando raffiche energetiche a nastro ma finendo per fare, al solito, la figura dell'idiota. Tirando fuori un cilindro dal cappello si ricorda di avere una potentissima magia che blocca Arthur e lo incatena a dei sigilli magici: portandolo di fianco a sé si prepara ad ucciderlo ma Riannon si frappone alzando una barriera magica che fà sbellicare Drwc il quale asserisce di non vedere l'ora di uccidere entrambi i fratelli con la trivella magica che ha evocato e che scaglia sui due... ma che finisce per conficcarsi nella sua schiena! La barriera non era uno scudo ma un apertura di distorsione spazio temporale che fa si che - tramite un apertura magica aperta alle spalle del nemico - Riannon lo mandi al creatore con i ringraziamenti della casa. Ogam e Arawn intanto raggiungono l'obelisco di "Gravitas" e l'anziano mago decide di trasformarsi in drago per distruggere la pietra: indebolito dall'attacco, l'obelisco emana nuovi poteri prima che le fiamme di Ogam lo mandino in frantumi... peccato che "Gravitas" sia aumento d'intensità, con Rusty e Lyrl costretti alla difensiva contro i Golem al Calderone mentre Octavia e Morgan eliminano tutti i mostri nell'arena e si preparano ad asfaltare il capo della baracca quando gli stessi riprendono vita e sembrano essere ancora più forti. Anche Drwc risorge come mostro ed attacca i fratelli ma la distruzione della pietra fà si che i poteri magici dei 12 svaniscano e tutti e 3 i party abbiano la meglio sui rispettivi mini-boss e conquistino la possibilità di ritrovarsi nel giardino celeste dove uno dei 12 li attende per sfidarli ed eliminarli una volta per tutte...

Ora ESIGO che qulcuno mi spieghi cosa straca...cchio c'entra il latino (si, QUEL latino) con la storia di "Tears to Tiara"! Ma dai, Primula che parla in nippolatino pronunciato con tutte le difficoltà del caso mentre sputtana Ogam e le sue magie a base di biscotti di zucchero e storie raccontate come un nonno sulla sedia a dondolo davanti al caminetto: indegno, e si che è uno dei grandi e riveriti draghi antichi delle ere passate... se fosse stato un vecchio chierico qualunque lo perculavano dall'epoca di Pwyll ai discendenti di Arthur! Perché si prende 6 la puntata? Perchè tecnicamente è una gioia per gli occhi... peccato che le battaglie siano indegne di questo nome: ma mettere Lydia nello scontro di Octavia e Morgan e Gaius VS. Riannon/Arthur non sarebbe stato molto meglio? Bah...