sabato 28 febbraio 2009

To Aru Majutsu no INDEX - Episodio 20

L'episodio in pillole: "Accelerator" si impegna al massimo per salvare "Last Order" dalle grinfie di Amai e relativi loschi piani;

Highlights: la redenzione di "Accelerator";

Giudizio: 6/10

"Embè?". Più o meno credo che la mia espressione facciale al termine della puntata esprimesse questo profondo concetto filosofico. Perché diavolo mi sono preoccupato di personaggi che si sono rivelati assolutamente inutili? "Accelerator" aveva un senso in quanto protagonista, ma gli altri? Amai è il tipico cattivo di turno piatto e monotematico senza né capo né coda, Yoshikawa un'insicura con sogni infantili repressi e "Last Order"... lei che poteva risultare un po' più caratterizzata si perde via da metà puntata in poi diventando semplicemente il tramite passivo per la redenzione di "Accelerator": un grandissimo spreco, visto e considerato che non c'è manco mezzo indizio che suggerisca un possibile ritorno in scena della ragazza.

A poco meno di 4 ore dalla scadenza del termine per l'attivazione del virus, "Accelerator" è al ristorante dove aveva lasciato "Last Order" qualche ora prima ma della quale ora non c'è più traccia. La cameriera lo informa che un uomo (Amai) l'ha portata via spacciandosi per suo padre e non sapendo dove andare a cercarla, il ragazzo chiama la Yoshikawa che lo informa della altissime probabilità che entrambi siano ancora in città. Dopo aver ispezionato un paio di zone poco trafficate, "Accelerator" trova l'auto sportiva dello scienziato sulla quale si trova anche la piccola MISAKA n° 20001: terrorizzato dal vedersi comparire la sagoma di "Accelerator" nello specchietto, Amai cerca di investirlo ma i poteri di cambiamento vettoriale del ragazzo fermano la macchina distruggendo completamente la parte sinistra dell'abitacolo. Amai prova a scappare ma "Accelerator" lo ferma e, al telefono con Yoshikawa, cerca di capire cosa deve fare con "Last Order". Prima di poter ricevere dettagliate spiegazioni, la piccola inizia a fornire sequenze di errore del sistema e la ricercatrice capisce che il virus è in pre-attivazione e che l'unico modo di fermare la situazione è uccidere la ragazza.

Prima di eseguire ciecamente l'ordine ricevuto da Yoshikawa, "Accelerator" analizza razionalmente la situazione e riflette su cosa ha in mano: la ricercatrice gli ha fornito un palmare con i dati della personalità di "Last Order" prima dell'infezione informatica quindi ora, controllando i dati emessi dalle onde cerebrali alterate, può correggere gli errori e riportare la situazione a prima dell'infezione. Nell'eseguire l'operazione si rende però conto che eliminando tutti i files corrotti eliminerà anche quelli legati alla memoria del loro incontro, cercando di autoconvincersi che quella sia comunque la soluzione migliore. Nel mentre dell'operazione, Amai riprende conoscenza e punta la pistola al ragazzo che non può interrompere la procedura di bonifica degli errori e non avendo nessuna capacità di usare un algoritmo di calcolo per il cambio vettoriale, viene centrato in pieno volto dalla pallottola. Amai tenta di uccidere anche "Last Order" ma "Accelerator" non è ancora morto e riesce a creare un vettore di deviazione del proiettile che torna al mittente e ferisce lo scienziato alla mano.

Amai è stupito della reazione del ragazzo e soprattutto del fatto che sia ancora vivo e che abbia desiderio di salvare qualcuno. "Accelerator" è esattamente d'accordo, definendo addirittura "ridicolo" che un essere come lui possa pensare di salvare qualcuno ma "Last Order" è diversa, non fa parte del loro mondo corrotto e non deve essere coinvolta (né lei né le Sisters) nelle lotte di quartiere che ne derivano. Il problema è che il ragazzo sta perdendo molto sangue e non riesce a fermare Amai prima di cadere a terra svenuto o forse addirittura morto. Di nuovo pronto a far calare il sipario, Amai tenta di sparare a "Last Order" ma viene a sua volta raggiunto da un proiettile nella schiena sparato da Yoshikawa, finalmente arrivata sul posto (come avrà fatto poi, lo sa solo lei ^^). Dopo aver messo in sicurezza la piccola in una camera d'incubazione, la donna parla con Amai evitando di preoccuparsi per "Accelerator" poiché un medico bravissimo con la faccia da rana (^^) noto come "Heaven Cancelor" può riportarlo in vita senza problemi.

Dopo la discussione i due si confessano i rispettivi sogni nel cassetto prima di spararsi reciprocamente nel petto, Dopo un tempo indefinito, Yoshikawa si risveglia nel letto dello studio medico di "Heaven Cancelor" che si è preso cura di lei ma che deve ringraziare anche il provvidenziale intervento di "Accelerator" che ha usato la sua capacità di controllo vettoriale per fermare l'emorragia causata dalla ferita del proiettile. In lacrime per la gioia, Yoshikawa apprende che il ragazzo ha subito gravi danni alla parte frontale del cervello che probabilmente accuserà gravi danni alla facoltà di parola e di creazione dei cambi vettoriali: la situazione però migliorerà sensibilmente a causa del link creato dal dottore col MISAKA Network delle 10.000 Sisters rimaste vive e vegete.

Come dicevo in apertura, nota positiva per "Accelerator" ovvero l'unico personaggio che è maturato ed ha avuto una discreta evoluzione anche a livello di importanza nella storia. Ironico il "come" si sia potuto salvarlo, ovvero unendolo al network cerebrale che tanto disperatamente aveva cercato di distruggere fino a poche settimane prima: questo dottore sembra poter fare miracoli ed in effetti anche lui è un personaggio degno di interesse, poiché con una capacità curativa talmente altisonante come "Heaven Cancelor" ha discrete possibilità di ripresentarsi sulla scena. Cosa che spero accada anche a Touma ed Index, fuori dai giochi da un paio di puntate e a -6 dalla fine sarebbe ora di far capire quale senso si vuol dare all'ultimo arco narrativo e soprattutto alla storia della serie...

Kemono no Sou Ja Erin - Episodio 7

L'episodio in pillole: processata sommariamente da un giudice di parte e con la sentenza già ben chiara in testa, Soyon viene condannata ad essere gettata nel lago dei Touda selvaggi per essere divorata viva: Erin tenterà l'impossibile per salvarla;

Highlights: la tristissima morte di Soyon. Soshite arigatou, Soyon-san...

Giudizio: 20/10

No. Non è un errore di battitura. Venti decimi è un valore volutamente fuori scala per una puntata che E' fuori da qualsiasi scala di giudizio. Una puntata che commuove, fa riflettere, provoca, disturba, emoziona, affligge ed esalta in soli 24 minuti non si può descrivere con parole normali ma l'arduo compito a cui sono chiamato è dare un resoconto dettagliato della tragica sequenza degli eventi. Pronti? Preparate i fazzoletti di carta...

L'inizio non lascia presagire nulla di drammatico per i protagonisti poiché riprende 3 personaggi un po' accantonati dalla loro prima apparizione: Damiya ed i due figli del Granduca, Nugan e Shunan. I ragazzi si stanno allenando con le spade di legno in riva ad un lago impreziosito dalle foglie di acero rosso che ne stanno imperlando la superficie dell'acqua quando Damiya emerge dalla boscaglia facendo i complimenti ad entrambi per le loro abilità come spadaccini, anche se il suo vero scopo è parlare della recente morte di draghi al villaggio di Ake. I ragazzi sono consapevoli della questione ma devono limitarsi a riferire che il padre è fuori a caccia: dopo che Damiya si è allontanato, i ragazzi si scambiano opinioni sull'alto dignitario concordando che "dietro ad una grandissima luce si nasconde sempre l'ombra più nera".

Ospite a casa di Saju, Erin si sforza di mangiare con le lacrime agli occhi mentre al villaggio, Soyon e Hasson sono pubblicamente accusati di negligenza nella cura dei Touda sacri del Granduca. Hasson viene anche accusato di aver lasciato la cura dei preziosi draghi in mano ad una Kiri ma il capovillaggio la difende asserendo che nessuno al villaggio vanta conoscenze mediche migliori delle sue: le sue scuse ovviamente non bastano e contribuiscono solo a far aumentare la rabbia dei soldati verso colei che non riescono a vedere come veterinaria ma solo come immigrata da un villaggio popolato da persone dedite alle arti arcane. Nel tentativo di fornire una spiegazione logica, Soyon rivela che la morte dei Kiba è stata causata da avvelenamento ma la notizia non fa altro che aumentare la rabbia de suo inquisitore che non esita ad accusarla di essere lei la responsabile dell'avvelenamento dell'acqua e se non fosse per l'intervento del suocero Hasson, il suo viso verrebbe sfigurato dalle fustigate. Dopo aver deciso che Soyon è l'unica responsabile della morte dei draghi, l'inquisitore ordina l'esecuzione per mano degli stessi Touda.

La notte, i genitori di Saju discutono della crudeltà della sentenza senza accorgersi che Erin è fuori dalla finestra ed ha sentito tutto. Sconvolta, la piccola sviene e i genitori dell'amica escono per sincerarsi dell'accaduto trovando Erin a terra in lacrime: nel tentativo di rincuorarla, la piccola fugge verso casa per recuperare il braccialetto ricevuto in regalo dalla madre alle terme ed un coltello, che può sempre essere utile. Dopo che la piccola riesce a scappare evitando l'arrivo dei genitori di Saju, la scena si sposta sul corteo che comprende Soyon, Hasson, Wadan e le guardie reali in marcia verso la valle dei Touda selvaggi. Hasson si scusa con Soyon per averle concesso il diritto di sposare il figlio Hassun poiché se si fosse rifiutato ora non si troverebbe in questa situazione ma la donna risponde che avergli dato il permesso di sposare suo figlio stia stata la cosa più bella mai capitatale dopo la nascita di Erin, la cui crescita ripone nelle sue mani ora che la fine è vicina.

Erin corre a perdifiato nella foresta seguendo il percorso che le aveva mostrato la madre quando conobbe per la prima volta gli Aurolu e ragiunge un ponte di legno sospeso che però è rotto ed inattraversabile: scendendo lentamente a valle, la piccola spera di poter raggiungere l'area dove vivono i Touda selvaggi prima dell'esecuzione ma inciampa e finisca a terra nell'erba. La rabbia unita alla paura ed alla stanchezza la fanno addormentare con le lacrime agli occhi ma dopo un tempo indefinito un suono taglia l'aria e giunge all'orecchio della piccola che si rende conto - dalla presenza di statue raffiguranti i Touda - di aver raggiunto l'area dell'esecuzione, residenza dei draghi selvaggi. Il gong serve ad agitare i Touda che infatti vengono prematuramente svegliati ed iniziano ad agitarsi intuendo che qualcosa sta per accadere. Dopo aver raccomandato a Wadan di prendersi cura dei Touda del villaggio, le guardie portano Soyon sul bordo di un pilastro a picco sul lago dal quale verrà gettata in pasto ai draghi.

Il sole sta per sorgere ed Erin è ben consapevole di cosa ciò significhi quindi inizia a correre a perdifiato verso il lago per salvare la madre dall'esecuzione: dall'alto del dirupo tutti si accorgono della presenza di Erin ma ormai non si può più far niente. Dopo aver notato Nason (il ragazzo Kiri già visto nella puntata dello scambio del pettine per le medicine di Soju, NdiMu), Soyon viene gettata in acqua legata e pronta per finire in pasto ai Touda ma Erin la raggiunge a nuoto in barba al pericolo dei Touda. Soyon le ordina di tornare indietro ma la figlia non ne vuole sapere ed anzi taglia le corde per permetterle di nuotare fino alla riva e salvarsi: questo gesto di estremo amore commuove Soyon che però sa di non poter disobbedire alle leggi del villaggio ma non è disposta a sacrificare la figlia per un "crimine" suo: emettendo uno stranissimo fischio, i Touda dell'area si immobilizzano tranne uno di essi che arriva tranquillo da loro e sul quale Soyon carica la figlia per permetterle di fuggire dopo averla abbracciata un'ultima volta. Erin chiama a gran voce la madre mentre il Touda nuota verso l'orizzonte la Soyon ha già fischiato una seconda volta, rimuovendo la paralisi dagli animali che si gettano su di lei, divorandola. Mentre Erin viene portata via verso l'alba, la sua gioiosa infanzia viene tragicamente mandata in frantumi da un destino immensamente più grande di lei.

E questi sono i momenti in cui, asciugate le lacrime per quanto visto (complice una colonna sonora il cui testo e musiche non sarebbe davvero potuto essere più azzeccate) si è "obbligati" ad andare oltre alla trama, che perde definitivamente la sua componente maggioritaria alla voce "heartwarming slice of life" per cederla a titolo credo definitivo ad aspetti più drammatici. Che qualcosa dovesse accadere a Soyon era largamente immaginabile, che la separazione da Erin fosse addirittura necessaria per la crescita della piccola era quasi scontato: assistere impotente al sacrificio della madre per un comandamento Aurolu che Erin è troppo piccola per capire è qualcosa di davvero crudele, benché a livello registico la scena che va dall'apparizione di Nason alla fine sia veramente impeccabile, sia nei cambi di visuale che nei "tagli" metaforici sulle piante che perdono i fiori alternate ad Erin in corsa verso la madre. Se tutta la serie andrà avanti così rischio l'infarto ogni domenica...

RIDE BACK - Episodio 7

L'episodio in pillole: Rin e Kenji vengono catturati dal GGP ed i loro destini sembrano destinati ad essere separati per sempre ma durante il trasferimento della ragazza un blitz del BMA la libera per invitarla a combattere con loro;

Highlights: la depressione di Rin nel fronteggiare la crudezza della realtà;

Giudizio: 9/10

Alla fine dello scorso post speravo di vedere inseguimenti mozzafiato e sparatorie al profumo di "The Matrix" e invece troviamo i fratelli Ogata nelle mani degli interrogatori del GGP che stanno cercando di ottenere false dichiarazioni tramite mezzi non esattamente leciti. Pare inoltre che Rin sia un "pezzo pregiato" tanto per la polizia quanto per i terroristi perché stanno facendo tutti carte false per averla dalla loro parte: manovrare bene "Fuego" è davvero così importante? A che scopo? La parte positiva di questa gara all'averla dalla propria parte è che sperimenterà solo pochi giorni di prigionia prima di venire liberata: chi scommette che si getterà anima e corpo nel salvataggio del fratello in barba a GGP, BMA, polizia e soprattutto buonsenso? ^^'' E non dimentichiamo la provocante Tamayo pronta a consegnare il giocattolo preferito all'amica in difficoltà: magie all'orizzonte...

Kenji ata subendo delle atroci torture tramite un'apparecchiatura che gli spara nelle orecchie dei suoni ad altissima frequenza che lo stanno portando a livelli di sopportazioni inarrivabili mentre Rin è costretta ad assistere al supplizio tramite il vetro che divide le stanze. La ragazza implora i carcerieri di fermarsi ma i poliziotti stanno tentando di forzare una confessione di Kenji nella quale lui ammetta di aver ucciso il suo senpai, liquidando la responsabilità dei piloti dello Shiro Ride i quali sono i veri assassini del ragazzo. Sulle prime il giovane sembra resistere ma le frequenze sempre più alte della macchina ad ultrasuoni e la minaccia di riservare la stessa tortura anche all'amata sorella lo costringono ad alzare bandiera bianca e confessare ciò per cui in realtà non ha nessuna colpa. Alcune ore dopo, dalla sua cella Rin osserva Kenji venir portato via da alcuni soldati del GGP: sforzandosi di sorridere, il ragazzo le assicura che andrà tutto bene.

Al club dell'università Shouko, Haruki, Suzuri e Douta stanno ascoltando al TG le ultime notizie sulla cattura della "RIDE BACK girl" e di un gruppo di hooligans per mano delle forze speciali del GGP. Shouko è molto preoccupata e non riesce a staccarsi dal cellulare perennemente in composizione del numero di Rin che però non può rispondere dalla prigione: incapace di sopportare l'aria che tira, Suzuri cerca di rianimare l'ambiente invitando tutti a non perdersi d'animo e continuare le attività del club proprio in nome di Rin, che non avrebbe certo gradito certi musi lunghi. La "number one fan" di Rin chiede ad Haruki il permesso di guidare "Balon" nel percorso ad ostacoli per esercitarsi un po', e le peripezie per stare in piedi fra i coni del percorso suscitano l'ilarità generale di tutti, anche se alla fine Douta ed Haruki devono andare ad aiutare l'amica rovinosamente caduta a terra ^^.

Nell'ufficio di Okakura, la bella Tamayo gli riporta le ultime notizie apprese per bocca del fratello, ovvero che Rin era fra gli arrestati del raid della notte precedente sull'autostrada bloccata dal GGP per le sperimentazioni degli Shiro Ride. L'uomo non sembra essere molto colpito dalla notizia, tanto che continua a scrivere sul suo PC come se nulla fosse stato detto finché Tamayo, esasperata, non gli chiede chi diavolo sia in realtà. Negli uffici del GGP, Ryuunosuke ed il suo assistente irrompono da Karenbak furiosi per non essere stati informati di tutte le pratiche legate al caso Ogata ed in particolare al trasferimento non autorizzato di Rin dagli uffici della polizia giapponese alle prigioni di sicurezza dell'organo militare: con un sorriso beffardo in volto, l'ufficiale si limita a ricordare al bel poliziotto che è lui quello che comanda e non deve dare spiegazioni a nessuno se non ne ha voglia. Costretto a masticare amaro, Ryuunosuke si ritira meditando di chiarire al più presto la questione.

In prigione, Rin riceve la visita della nonna Miyuki. Dopo i giorni trascorsi lì dentro e dopo aver visto portar via Kenji senza avere più nessuna sua notizia, la ragazza è tormentata da incubi atroci che la privano di qualsivoglia energia e spirito di iniziativa e Miyuki cerca di raccontarle quanto successo ultimamente a casa, con la visita/perquisizione degli investigatori del GGP che però non hanno trovato nulla né in casa né in camera di Kenji. La ragazza è totalmente sfiduciata ma la nonna le intima di non arrendersi e di pensare positivo poiché non ha nulla da temere, non avendo fatto niente di male. Allo scadere del tempo concesso per il colloquio Rin ritorna nella sua piccola cella salvo venire informata che dovrà recuperare le sue cose e prepararsi per il trasferimento in un'altra prigione ma la ragazza non ha voglia di muoversi: la decisione però non è sindacabile e deve solo prepararsi. Nel frattempo Megumi guarda il TG tramite il maxischermo in centro chiedendosi come mai il GGP non proclami trionfalmente la cattura della tanto nominata "RIDE BACK girl". Caricata sul furgone per il trasferimento, Rin ripensa a quanto accadutole finora ed al desiderio di non essere più coinvolta in queste situazioni al limite della follia quando il mezzo si ferma e degli spari fendono l'aria. Dopo pochi secondi i poliziotti sono tutti morti e qualcuno apre le porte del blindato per blindarlo: il BMA ed il suo leader sono lì per lei. Circa venti minuti dopo il TG annuncia la cattura e l'evasione della "RIDE BACK girl" tramite la diffusione del comunicato diffuso sul web dallo stesso BMA: furioso, Karenbak ne ha per tutto lo staff finché non gli viene riportata la notizia del ritrovamento di Okakura e della sua posizione.

In un cimitero di automobili, Okakura si arrampica su una pila di auto in attesa di rottamazione fino ad arrivare ad un particolare container fornito di lucchetto elettronico che l'uomo sblocca per poter accedere al contenuto. Prima di farlo però, l'uomo urla a qualcuno di smetterla di nascondersi e dalla pila di auto emerge... Tamayo, che ha seguito l'uomo fin lì. Sorpresa di essere stata scoperta, la ragazza chiede quando si sia accorto del pedinamento senza ottenere risposta (facile intuire che se ne sia accorto subito ^^). Nel container, guardacaso, riposa tranquillo "Fuego", che Okakura affida alla ragazza mettendogli in mano le chiavi e ricordandole di "farne un buon uso". Ritornato al club, l'uomo si accorge di essere stato seguito da alcuni membri del BMA che gli fanno capire che è ora di seguirli senza fare troppe storie: intuendo che Rin è solo un'esca usata per arrivare a lui, Okakura decide di stare al gioco e farsi condurre da Kiefer, il loro leader (il ragazzo coi capelli bianchi responsabile dell'abbattimento dell'elicottero del GGP nel 5° episodio, NdiMu). Ripresasi dallo shock dell'evasione, Rin incontra faccia a faccia Kiefer che sembra sinceramente contento di vederla sana e salva.

Okakura miglior personaggio della puntata, senza dubbio. Iniziamo a capire che è davvero pericoloso come si poteva immaginare e forse anche di più, visto il soprannome "Goblin" probabilmente retaggio di qualche missione sul campo di battaglia che probabilmente ci verrà mostrata in qualche flashback più in là. Flashback che probabilmente coinvolge anche Kiefer, come da tradizione di ogni anime in cui i personaggi condividono un passato nelle file militari: entrambi ex-membri del GGP? Probabile, anche se è evidente che i due non provino rispetto reciproco e se potessero ammazzarsi subito lo farebbero con grande piacere ^^' Anche se non credo alla frase di Okakura sul rapimento di Rin solo come esca: per me Kiefer crede in lei. Nota "rosa" in chiusura: ma Shouko e Haruki?!? Love Story in crescita? Avrei scommesso su Suzuri... ^^

venerdì 27 febbraio 2009

Zoku Natsume Yuujinchou - Episodio 8

L'episodio in pillole: durante un ritiro in montagna da dedicare allo studio, Natsume ed i suoi amici sono ospiti di un'anziana signora che vive nelle vicinanze di un lago, residenza di una sirena;

Highlights: ero convinto che la sirena sarebbe stata dolce e simpatica, invece...;

Giudizio: 9/10

Una puntata simile a tutte le altre della serie in cui Natsume aiuta qualcuno a risolvere un problema del passato scoprendo che anche lui ne ha ricavato qualcosa di importante ma che, per certi aspetti che ancora fatico a spiegarmi, c'è un fascino tutto nuovo e particolare che traspare dalla visione della puntata che stupisce, ma in maniera differente. Sarà che mi aspettavo tutt'un altro tipo di approccio con la sirena, sarà che Chizu-san è molto diversa dalla Tohko-san che siamo abituati ad avere come riferimento per quel ruolo ma le sensazioni che ci regala la puntata sono nuove e decisamente sorprendenti.

Natsume e gli amici hanno in programma un ritiro di studio in una piccola località di montagna isolata da tutto e perfetta per il riposo: Tohko-san ha fatto incetta di dolciumi e viveri necessari per tutti e 3 (con grande gioia di Nyanko che aiuta a modo suo ad alleggerire il carico ^^) e Natsume non sa come ringraziarla per il gentile gesto. Dopo il lungo viaggio in pullman i ragazzi raggiungono la località montana e si incamminano verso la casa dove trascorreranno il fine settimana passando però sopra il ponticello di un piccolo lago dove Natsume vede nuotare una grossa ombra che fa a tratti capolino dal pelo dell'acqua: poiché Nishimura non vede nulla di sospetto, Natsume intuisce che si tratti di uno Youkai e porta via gli amici con una scusa e tutti raggiungono l'abitazione meta del loro viaggio. Apparentemente non sembra esserci nessuno in casa e dopo aver richiamato l'attenzione i ragazzi decidono di entrare a vedere se effettivamente non ci sia nessuno in casa e scoprono che la padrona di casa è fuori... mentre Nyanko-sensei si era intrufolato nella borsa dei viveri!

Dopo essersi messi a studiare, è il momento del bagno e della cena con conseguente serata all'insegna della battaglia dei cuscini in camera ^^. La notte sembra trascorrere tranquilla ma Natsume sembra inquieto ed infatti nella stanza irrompe uno Youkai che afferra il ragazzo per il collo e gli intima la consegna dello Yuujinchou: dopo essere caduti fuori dalla veranda nella lotta Natsume sembra sopraffatto dalla sirena-Youkai quando Nyanko salva la situazione morsicando la donna-pesce sulla coda e facendola urlare, cosa che richiama l'anziana Chizu-san in giardino la cui presenza spaventa la Youkai e la mette in fuga. Dopo aver inventato una scusa sulla base dell'insonnia, il ragazzo e l'anziana si siedono sulla panchina e la signora racconta al nostro protagonista la storia della sirena che si dice viva nelle acque del lago, sirena che stando alle parole della signora le si presentò davanti quando lei era bambina e le consegnò una fiala contenente il suo prezioso sangue in grado di curare e rendere immortale l'amico d'infanzia di Chizu-san, gravemente malato. Ora però la donna è convinta che aver reso immortale questo ragazzo sia stato un gravissimo errore poiché l'avrebbe costretto a veder morire tutti i suoi cari senza poter fare niente.

Deciso ad aiutare la donna, la mattina seguente Natsume incontra la sirena che però è interessata esclusivamente allo Yuujinchou. Dopo un acceso scambio di opinioni col ragazzo, la Youkai fugge e i nostri rimangono con un palmo di naso. Dopo aver dato il permesso agli amici di tornare senza di lui, Natsume decide che non può lasciare Chizu-san con il dubbio di aver fatto del male ad una persona che amava e ritorna al lago, chiamando la sirena ed obbligandola a raccontargli la verità su quanto accadde anni prima. Dopo essere apparsa, Natsume si getta nel lago per bloccarla e parlarle ma la Youkai è decisamente forte e mette sotto il ragazzo che non riesce a reagire alla pressione e che nella foga della lotta lascia cadere lo Yuujinchou a terra: dopo essersi aperto, Natsume capisce che il nome della sirena è contenuto nel Libro e con l'aiuto di Nyanko/Madara riese a perfezionare il rito della restituzione davanti agli occhi stupefatti di Chizu-san, che può finalmente ascoltare per bocca della stessa Sasafune (il nome della sirena) la verità. Quella notte di tanti anni fa lei consegnò alla giovane Chizu un flacone contenente solo del succo di lampone non il suo miracoloso sangue, cosa che non contribuì alla guarigione dell'amico di Chizu-san in alcun modo. Risollevata dalla notizia, l'anziana donna può ora fare la conoscenza del nipote del suo amico d'infanzia (morto da qualche mese) e raccontargli tutto della loro amicizia giovanile.

Come sempre, il finale è obbligatoriamente agrodolce: la sequenza di Chizu-san che incontra il nipote dell'amico Keiichi è molto toccante nella sua dolcezza, così come l'addio di Sasafune e il pensiero di Natsume su come l'esistenza immortale di Nyanko sia indubbiamente legata all'aver visto morire tanti amici senza poter fare nulla (Reiko anyone?) la dice lunga sulle tematiche decadenti che compongono in egual misura la quintessenza della serie. Se la freschezza della serie estiva era legata alla gioia della stagione di trasmissione, anche qui si deve sottolineare come la decadenza e la solitudine predominanti nei primi episodi stiano lasciando il posto alla speranza ed alla riconciliazione con gli amici, il mondo ed il vissuto personale di Natsume come il freddo dell'inverno lascia giorno dopo giorno il posto ad un sole determinato a riscaldare con i suoi raggi il futuro che si staglia limpido sul nostro cammino. Come si può non amare una serie così?

mercoledì 25 febbraio 2009

Zoku Natsume Yuujinchou - Episodio 7

L'episodio in pillole: dopo essere stato rapito dallo Youkai della settimana scorsa, Natsume perde temporaneamente la capacità di vedere gli Ayakashi e toccherà ad uno svogliatissimo Nyanko risolvere la situazione;

Highlights: il timore di Natsume di non poter più vedere i suoi amici soprannaturali;

Giudizio: 9/10

Terminano qui le disavventure di Natsume e Taki iniziate nel sesto episodio, e nonostante le difficoltà delle premesse, la storia finisce bene per tutti. Mi è sempre piaciuto e credo continuerà a piacermi il modo in cui gli sceneggiatori stanno avvicinando sempre di più Natsume alla nonna Reiko, cosa di cui il ragazzo non si rende conto ma che noi da spettatori esterni possiamo vedere con grande chiarezza: la determinazione con cui Natsume decide di aiutare Taki nonostante il problema alla vista ricorda tantissimo la sicurezza con cui la nonna si gettò nel lago per recuperare il fermacapelli di Hinoe nel 5° episodio. Come però fa notare giustamente Nyanko-sensei, il suo modo di agire di testa propria senza chiedere mai aiuto agli amici l'ha messo e probabilmente lo metterà ancora in situazioni abbastanza pericolose e facilmente evitabili: il fatto che però Nyanko si limiti a richiami verbali denota che - in fondo - adora il suo padrone anche e soprattutto per quello che fa... ^^

Il grosso Youkai che ha lanciato la maledizione sui ragazzi ha portato Natsume nella sua grotta nel bosco, poco lontano dal laghetto in cui Nyanko è caduto. Lo Youkai ha legato una corda al collo del ragazzo e lo tiene "al guinzaglio" fermandola col piede e facendo cadere a terra Natsume ogni volta che tenta di rialzarsi. Il vero problema dello spirito è che odia il fatto che Natsume possa vederlo senza problemi e, per vendicarsi, oltre a confermare la maledizione lanciata a Taki, gli si avvicina e gli lecca gli occhi: impaurito ed arrabbiato, Natsume sferra un cazzotto allo Youaki che cade a terra e permette al ragazzo di prendere un pezzo di legno vicino al suo giaciglio, tagliare la corda che lo legga allo Youkai e correre a perdifiato verso l'uscita, inseguito dagli improperi dello spirito. All'esterno, Natsume incontra (o meglio, si scontra ^^) con Nyanko e Taki che si erano resi conto che l'improvvisa sparizione del loro amico doveva essere in qualche modo legata allo Youkai che è la causa dei loro problemi. Lo scontro col suo micio fa cadere entrambi in un piccolo avvallamento del bosco, ma permette a tutti di riunirsi e parlare a quattro'occhi.

Dopo essere stato ampiamente rimproverato e ricoperto di improperi da Nyanko-sensei, Natsume racconta la sua storia al gruppo ma nel sentire i commenti dello Youkai baffuto (se si era detto il nome scusate ma non lo ricordo ^^'') il ragazzo trasale, non capendo perché non si faccia vedere: quando Nyanko lo rimprovera di smetterla di scherzare (poiché lo Youkai è seduto di fianco a lui), Natsume si rende drammaticamente conto di essere nella stessa situazione di Taki, ovvero non riesce più a vedere gli Youkai! Nyanko ripensa al racconto del ragazzo e capisce che probabilmente la "cecità" di Natsume è dovuta alla leccata dello spirito, nella cui saliva è evidentemente contenuto un veleno responsabile di questo handicap.

In camera di Natsume cercando di valutare più precisamente l'entità del danno, Nyanko si trasforma in Madara davanti ai suoi occhi che però... non lo vedono più. Per la prima volta dopo diverse puntate (non accadeva dall'episodio delle lucciole, NdiMu) Natsume viene colto dal panico di non poter più vedere gli spiriti con i quali ha da tempo deciso di convivere pacificamente e senza dei quali sente di aver perso un'importante parte di sé. Non vedendo più il suo gatto nella stanza, Natsume lo chiama a gran voce finché l'imponente essere soffia gentilmente sui capelli dell'amico umano, facendogli capire che è ancora lì con lui e non ha intenzione di abbandonarlo proprio ora che ne ha bisogno. La ricerca dello Youkai responsabile di tutti questi spiacevoli inconvenienti continua quando Natsume e Taki si rincontrano per disegnare sempre più cerchi a terra, anche se ora sono entrambi consapevoli che senza la vista del ragazzo diventa tutto più complesso: a risolvere tutto, ovviamente, ci pensa Nyanko ^^.

Il nostro simpatico micione ha ottenuto da un compagno di bevute (ROTFL!) uno specchio con cui sigillare lo spirito della maledizione. Il piano è semplice: usare Natsume come esca in quanto possessore dello Yuujinchou (la cosa lo rende più "appetibile" ^^), farlo catturare dallo Youkai in un cerchio e fargli riflettere lo sguardo nello specchio mentre si recita il mantra di cattura. Più facile a dirsi che a farsi... ^^''. Il piano - per motivi diversi - non è esattamente gradito ai due ragazzi e Taki vorrebbe sapere qualcosa di più su questo libro ma prima che Nyanko possa spiegare qualcosa viene letteralmente calciato via e lo scontro inizia. Senza vedere nulla ed improvvisamente trovatosi legato a terra, Natsume non può dare una mano a Taki che però ha iniziato a correre cercando di attirare le attenzioni dello Youkai su di sé. raggiunto il più vicino cerchio, la ragazza riesce finalmente a rivedere lo spirito che la maledì un anno addietro ed a bloccarlo nella zona di visibilità piantandogli un bastone nella veste e conficcandolo nel terreno. Convinta di aver vinto la scommessa, Taki abbassa la guardia per sincerarsi di Natsume ma lo Youkai proferisce in una grassa risata, spiegando che non ha alcuna intenzione di mantenere la promessa fatta: prigioniera nella morsa della sua mano, Taki sta per venire stritolata quando Natsume si libera con l'aiuto di Madara e, arrivati entrambi nel cerchio, riflettono l'immagine dello spirito mentre Natsume recita il mantra del sigillo che imprigiona lo Youaki nello specchio e libera, di conseguenza, Taki.

Dopo essere collassati entrambi ed essersi ripresi (con sarcastici commenti del micione ^^), Taki ringrazia Natsume dell'immenso aiuto fornito e lo invita a non esitare a chiederle aiuto qualora si trovasse in difficoltà e fosse in cerca di qualcuno su cui fare affidamento: sorpreso e piacevolmente colpito dal gesto della ragazza ora sua amica, Natsume la invita a chiamarlo semplicemente per nome (non lo dovrà più chiamare Natsume-kun ma solo Natsume, segno di evoluzione della loro amicizia) e la rassicura che in caso di difficoltà sarà la prima a saperlo. La sera Natsume ha già recuperato la facoltà di vedere Madara ma la vera forma di Nyanko non è convinta e per sicurezza dorme con lui in forma di lupo: Nyanko ha proprio paura di perdere il suo migliore amico ^^. Pare che ora la giovane Taki sia entrata a far parte del ristretto circolo di amicizie dei nostri due protagonisti: la scena finale in cui tutti (compreso Nishimura ^^) si dirigono assieme a scuola credo sia abbastanza eloquente ^^.

La cosa che mi è piaciuta di più: la sensazione accennata dagli autori di come si sarebbe sentito perso Natsume senza la sua "famiglia". E' stato solo un momento, ma la determinazione a volersi liberare a tutti i costi dalla corda, il voler aiutare Taki nonostante fosse stata la causa dei suoi grossi guai ed il sollievo con cui riesce nel finale a rivedere tutti testimonia il grande attaccamento del nostro protagonista a tutto il mondo soprannaturale che ha imparato ad amare da molte puntate a questa parte: per un ragazza che è solo fin dall'infanzia e che solo ora è riuscito a capire l'importanza dei "nonni" adottivi, degli amici di scuola e di quelli invisibili, perdere il contatto anche con solo una parte di essi avrebbe avuto esiti troppo devastanti sul suo già fragile "io". Ed ora prepariamoci per la prossima puntata, dove la protagonista sembra essere... una sirenetta! ^^

martedì 24 febbraio 2009

Tytania - Episodio 18

L'episodio in pillole: ora veramente prigioniero dei Tytania, Fan rischia di passare il resto della sua (breve, a giudicare dai piani di Theresa) vita in una inespugnabile prigione-fortezza orbitante;

Highlights: grande realismo e spirito di critica: ottima puntata!;

Giudizio: 9/10

Ultimo episodio prima della pausa di settimana prossima e poi andremo avanti al ritmo di due episodi a settimana fino al gran finale. E che episodio, ragazzi! C'è la voglia di vendetta di Zarlish, la paura di non farcela di Fan, la temerarietà di Miranda & Co. ancora costretti ad inventarsi un piano folle per salvare il loro amico e gli intrighi/corruzioni di palazzo che dimostrano con malcelato anticipo il probabile motivo per il quale il secolare ed enorme impero dei Tytania giungerà inevitabilmente al termine.

Dopo essere stato scortato da Zarlish nella stanza dei reali del penitenziario di Ester, Fan apprende che il Tytania è il fratello di Alses e che il destino più prossimo che lo aspetta non è l'umidità di una fredda e buia prigione di un pianeta dimenticato da Dio ma l'ira e la voglia di vendetta di una madre che ha intenzione di fare a lui ciò che ha dovuto subire il suo figliolo prediletto, ovvero vedersi deturpare il volto ed essere gettato in una vasca di pesci carnivori. La prospettiva non sembra spaventare molto l'Ammiraglio che si trincera dietro la sua proverbiale ironia, chiedendo a Zarlish di riferire alla madre se potesse cambiare idea... ^^''. Il presidente del pianeta Ester, intanto, è in trattativa con Ajman per la gestione dell'autorità sul prigioniero: i Tytania lo vorrebbero in quanto forza politica dominante della galassia, Ester ne reclama i diritti in quanto pianeta sotto la cui giurisdizione è stato portato e - soprattutto - lo vogliono sfruttare per ottenere una valanga di privilegi e benefici. Il Clan Lord ne è ben consapevole e si mette all'opera per la preparazione di un documento ufficiale ma Zarlish ha un piano più veloce...

Sulla nave di Miranda, i nostri amici non riescono a darsi pace per aver perso di vista Fan durante lo scontro con Kyle ed i suoi uomini. L'unico tranquillo sembra essere, come sempre il Dottor Lee che sta già preparando un piano anche se è solo alla fase di studio: girovagando un po' in città ed ascoltando le conversazioni dei cittadini, i nostri vengono a sapere che Fan è stato portato sulla "Kronos", una prigione spaziale satellitare in orbita attorno al pianeta, nella quale i prigionieri vengono custoditi in microcelle a gravità zero dove fluttuano praticamente tutto il giorno, tranne l'ora di educazione fisica che gli viene concessa quotidianamente per non atrofizzare i muscoli. Il luogo non è dei più confortevoli anche per i galeotti che lo popolano: Fan fa subito "amicizia" con due di essi che hanno intenzione di far capire in fretta chi comanda lì dentro. Anche se un altro prigioniero, per ora silenzioso ed anonimo, sembra voler entrare in contatto con l'Ammiraglio Hyulic...

Il piano del Dottor Lee nel frattempo ha preso corpo e sono tutti pronti a fare la loro parte: dopo aver fatto scoperto che su "Kronos" di sta per tenere uno cambio di équipe medica, i nostri fanno irruzione in casa del nuovo responsabile medico e travestono il solito Mahdi (mitico! ^^) per poterlo infiltrare a bordo della prigione orbitante e dare una chance di fuga all'Ammiraglio. I ragazzi potrebbero ricevere un insperato supporto da Zarlish, che in barba alle convenzione diplomatiche entra nell atmosfera di Estar con 200 navi blindando lo spazioporto e circondando "Kronos" con un altra flotta di 350 navi... senza considerare che i sensori a lungo raggio del Palazzo Governativo rilevano altre 500 navi a 500.000 KM dal pianeta! Con le spalle al muro, sembra che il Governatore Kanak dovrà consegnare il prigioniero con le buone o con le cattive...

Incompetenza. Ecco cosa mi viene da pensare guardando tutta la gestione della vicenda da parte dei piani alti, Ajman in testa. Il potere dei Tytania si è consolidato negli anni ma ora tutte le amministrazioni locali sono corrotte e pronte a tutto pur di ottenere benefici più o meno estemporanei: la volontà di usare Hyulic come merce di scambio e la conseguente invasione militare è la dimostrazione di come nessuno, Ajman in testa, abbia ormai esperienza di trattative e guerra sul campo, avendo sempre delegato ad altri la gestione od essendosi troppo abituati a vedersi obbedire per forza. Sembra di vedere lo scenario della rivoluzione francese, in cui gli idioti di corte si sono fatti sgozzare perché a Versailles si spendevano milioni di franchi per le feste mentre la gente moriva di fame: qui è uguale, perché quelli di Uraniborg mandano flotte immense per spargere il caos su un pianeta senza considerare che quel caos sarà probabilmente l'elemento che darà possibilità di fuga a Fan e i suoi. Sono terribilmente curioso di sapere come va a finire ^^

Shikabane Hime: Kuro - Episodio 6

L'episodio in pillole: Makina ed Ouri affrontano le apparizioni di Keisei; nel frattempo a scuola succedono cose strane e gli Schichisei ne sono, come ovvio, i protagonisti...;

Highlights: consapevolezze e timori;

Giudizio: 9/10

Ecco una serie che non delude, anzi, che tiene la scena fin dall'inizio! Il duello con gli Schichisei continua ed è sempre più interessante perché da una parte ci rivela le tante e subdole abilità di questi pericolosi individui e dall'altra aumenta la complicità di Makina ed Ouri, portando il loro rapporto ad una completa maturazione che gli permette di lasciarsi il passato ed i suoi fantasmi alle spalle.

Le molteplici entità di Ena in forma di Keisei spingono Ouri ad attaccare selvaggiamente pur di levare dalla faccia dello Schichisei quel sorriso compiaciuto ma così facendo non fa altro che sprecare forze. Richiamato da Sadahiro a concentrarsi sul bastone piuttosto che menare fendenti a caso, Ouri focalizza tutta la sua rabbia sull'arma e carica il nemico, che a sua volta è pronto a riceverlo brandendo un pugnale: la forza spirituale del fratellino di Keisei è però troppo dirompente e il giovane sgozza senza difficoltà la prima replica del fratello. Senza la loro "guida", gli altri Shikabane sembrano inermi ma uno di essi sfrutta un calo di concentrazione di Ouri per afferrarlo per la camicia e tentare di strozzarlo: ci penseranno Makina e gli altri ad aiutare il ragazzo ad eliminare completamente la minaccia. Colto di sorpresa, Ena è costretta ad usare il suo vero corpo e chiama in causa anche Touya, che gli fornisce un piccolo aiuto.

Ouri vorrebbe eliminare definitivamente lo Schichisei ma è Makina che sale in cattedra per gestire lo scontro. Ena attacca lanciando una specie di sonaglio esplosivo che quasi centra Sadahiro e la sua Hime, costringendo Makina ad estrarre la sua pistola ed attaccare per difendersi. La Shikabane Hime capisce che per eliminare Ena deve distruggere la sua arma ma l'impresa non sembra destinata ad essere semplice: nel tentativo di bloccarne la vorticosa rotazione, la ragazza è costretta ad assorbire potere dal suo Prete Contraente che, non essendo abituato come Keisei, vacilla e quasi sverrebbe se non intervenisse Sadahiro a tenerlo cosciente. Scusandosi per dovergli chiedere uno sforzo così immane, Makina richiama a sé tutte le sue capacità e riesce prima a bloccare la sfera e poi a mandarla in frantumi: privata della sua arma, Ena rivive alcuni episodi traumatici della sua vita finendo per impazzire ma Makina, imbracciato il fucile di Akira, elimina il nemico senza rimorsi.

Nella foresta Touya incrocia la giovane Kasuga, arrivata in zona per controllare che Ouri (di cui è innamorata) stia bene nella sua nuova veste di Prete ma dopo averlo visto fra le braccia di Makina si è depressa e le parole dello Schichisei sulla bellezza della morte e sui "lati positivi" che porta con sé il suo arrivo la convince ad accettare uno dei suoi palloncini che la strozza, uccidendola. Risorta come Shikabane, la ragazza arriva a scuola con un look decisamente provocatorio che fa girare molte delle teste dei ragazzi: uno di essi, che ha avuto il coraggio di approcciarla riesce addirittura ad avere un "momento privato con lei" durante il quale i due si scambiano delle effusioni che sono in realtà il test dei nuovi poteri di lei, in grado di eliminare chiunque emanando degli "effluvi" dal naso e dalla bocca. L'ultimo che entrerà in contatto con la ragazza sarà proprio Ouri, che se la ritrova a casa: dopo essergli saltata addosso con dichiarati intenti sessuali, Kasuga lo supplica di ucciderla...

Altro giro, altro morto: oggi è toccato ad Ena, probabilmente nei prossimi due episodi ci lasceranno sia Kasuga che Touya, il cui nuovo "rapporto" mi ha particolarmente colpito: è proprio la dimostrazione che essere troppo attaccati alle cose terrene risulta essere una calamita per gli Shichisei. Il nuovo setting di horror-scolastico ammetto che mi ispira tantissimo, così come gli atteggiamenti provocatori di Nozomi ^^. Tutto considerato, il tasso di horror della serie rimane sempre alto senza mai scadere nel volgare o nello splatter da una parte né andando troppo sullo psicologico dall'altra: GAINAX ha trovato un buon equilibrio sia all'interno degli "stili" horror sia a livello di paragone con gli altri aspetti della trama, a volte comica ed altre - come già detto - puramente fanservice: chi fra di voi si limita a leggere questi commenti probabilmente non riesce a farsi un'idea precisa di come questo amalgama funzioni terribilmente bene ma giuro che è la verità!

domenica 22 febbraio 2009

Tales of the Abyss - Episodio 20

L'episodio in pillole: Asch se la prende con Luke perché non aveva capito niente di quanto stesse accadendo ad Absorption Gate e forse la chiave per salvare il mondo è ora in mano al nemico; Arietta decide di sfidare Anise in un duello mortale per vendicare la morte di Ion;

Highlights: grande battaglia e ottimo finale;

Giudizio: 8,5/10

Oltre i 2/3 della serie e ormai pronti per entrare nella fase finale, la side story di Ion termina oggi con questa bella puntata in qui Arietta ed Anise dominano la scena sotto il profilo umano e narrativo, decidendo di sfidarsi all'ultimo sangue per vendicare il buon nome di colui per il quale vivevano e nutrivano - per motivi diversi - un grande rispetto. Tutto il resto, benché quasi determinante a livello narrativo, passa ampiamente in secondo piano venendo saggiamente posticipato a settimana prossima.

Fuori dalla cattedrale di Daath, i nostri discutono sul da farsi in prospettiva della non completamente sicura fine di Van ma prima di poter elaborare un piano concreto il gruppo viene raggiunto da Arietta in groppa a "Mommy" che accusa pubblicamente Anise di essere unica responsabile della morte di Ion e lanciandole un guanto di sfida per poter ottenere la vendetta a cui anela fortissimamente. La giovane guardia del corpo non ha alcuna intenzione di tirarsi indietro e accetta di recarsi dovunque le verrà comunicato per porre fine al perdurare di questa diatriba. Ritornati ad Absorption Gate, il gruppo trova inaspettatamente Asch intento a sondare l'area alla ricerca di qualcosa: poiché Van ha intrappolato dentro di sé lo spirito di Lorelei (!), la divinità fece dono al principe e a Luke dei mezzi per poterlo aiutare a liberarsi della prigionia terrena. Asch ricevette la spada di Lorelei e Luke avrebbe dovuto ricevere il Gioiello... cosa che non è successa e l'erede dei Von Fabre, non sapendo più dove cercare, insulta pesantemente la sua copia accusandolo di totale incompetenza (e non ha torto ^^''). Difeso dagli amici, Luke si sente comunque responsabile di aver fatto cadere in mano nemica l'unica chiave per la salvezza definitiva del mondo.

La digressione sul passato di Arietta serve da introduzione alla nuova location che vede protagonisti i nostri nel vivo della scena, sull'isola di Feres. L'isola ora abbandonata - oltre ad essere la patria di Arietta - è anche un piccolo territorio che stava esattamente di fronte a Hod e che ora Mohs ed i suoi scagnozzi usano come base segreta per la creazione di repliche ma i nostri individuano la struttura e la fanno esplodere, come i piani del Grand Maestro. Giunti sulla scena richiamati dall'esplosione, Mohs e Dist attaccano il party col potere del Settimo Fonstone grazie al quale il prelato spera di ottenere i poteri che furono di Ion ma non essendo naturalmente predisposto per la ricezione di questo enorme ammasso di energia, il prelato si trasforma in un orribile mostro sotto lo sguardo compiaciuto di Dist, ben conscio della fine che avrebbe fatto il Grand Maestro che in un momento di delirio di onnipotenza crea una replica perfetta di Hod lasciando a bocca aperta tutti i personaggi, in particolare Guy.

Hod (o meglio, Eldrant) ora è protetta dal flusso del Planet Storm che crea una barriera indistruttibile per le armi convenzionali e quindi è di fatto invulnerabile, stando alle considerazioni di Jade che non sembra avere per le mani un piano efficace per attaccare la struttura volante. Mentre il gruppo cerca di trovare una soluzione, Anise viene raggiunta da uno degli animali di Arietta che le porta un biglietto con indicato il luogo dove si dovrà svolgere il duello finale fra di loro. Accettando la sfida, Anise vorrebbe andare sola ma Luke e gli altri glielo impediscono poiché non si lascia mai solo un amico e Anise, commossa, capisce che tutti loro le vogliono ancora bene nonostante quanto tramato alle loro spalle per conto di Mohs. Nella foresta luogo dello scontro, Arietta ha chiesto a Largo di fare da giudice ed il God General infatti non interferisce nello scontro fra le bestie ed il party. Dopo un inizio sostanzialmente equilibrato, gli animali di Arietta finiscono tutti annientati e Anise, in lacrime, attacca l'amica-rivale dandole il colpo di grazia che la manda al suolo: agonizzante, Arietta chiama il nome di Ion e ormai in punto di morte lo rivede vicino a lei tenderle la mano ed invitarla nel mondo di pace dove lui la sta aspettando, felice. Portando via il cadavere della giovane, Largo promette al gruppo che la prossima volta che si rivedranno vendicherà la morte della piccola.

E come sempre quando si sta per entrare nell'ultima parte della serie, alcuni personaggi iniziano a lasciare il palcoscenico preparando gli scontri veri per il gran finale. Oggi è toccato ad Arietta, personaggio tutto sommato minore e fuori dai giri importanti di trama che però nutriva un affetto (e forse qualcosa di più) per Ion e la cui morte non solo prova la sua grande forza di volontà nel combattere per ciò in cui crede(va) ma serve anche per lanciare una delle sfide finali a Luke & Co, che dovranno vedersela con Largo in odore di vendetta. Chissà come reagirà Natalia, che ormai credo proprio di poter dire che è sua figlia stando al ritrovamento del medaglione poco fuori da Absorption Gate...

sabato 21 febbraio 2009

To Aru Majutsu no INDEX - Episodio 19

L'episodio in pillole: dopo una lunga pausa narrativa ritroviamo "Accelerator" alle prese con una strana "Sister" ed una missione decisamente sopra le righe...;

Highlights: dopo un arco narrativo passato ad odiarlo, ora ce lo ritroviamo come personaggio buono...;

Giudizio: 6,5/10

Previsione verificata: stando alle news che mi erano involontariamente capitate sottomano (dannati spoiler >_<) "Accelerator" diventa uno dei buoni, cambiando radicalmente la sua personalità rispetto all'arco narrativo delle MISAKA e dell'esperimento per diventare "Level 6". Se questo cambio in corsa si rivelerà una scelta azzeccata oppure un azzardo giocato senza motivo lo sapremo solo fra un paio di settimane o, meglio ancora, alla fine della serie: per ora mi limito a segnalare la totale assenza di Touma (salvo qualche flashback) ed Index ma soprattutto l'introduzione di 3 personaggi potenzialmente interessanti, nonostante la generale piattezza della puntata.

Non più considerato il più forte della città dopo che l'esperimento per evolvere a "Level 6" è stato abbandonato, "Accelerator" vive una vita quasi normale se non fosse per alcuni teppisti che cercano di fargli la pelle ma che finiscono inevitabilmente per rimanerci secchi ^^'. Durante queste piccole scaramucce, il nostro si rende conto che qualcosa nell'aria è cambiato e sulla strada di casa si trova pedinato da una bambina con indosso solo uno straccio strappato che dopo lungo peregrinare si identifica come MISAKA numero 20.001 - nome in codice "Last Order" - che ha deciso di seguirlo fino al suo appartamento e più in generale stare con lui. La piccola sa che il ragazzo è stato in contatto con gli scienziati che l'hanno creata e siccome l'esperimento è stato abortito, lei è stata "abbandonata" ed è riuscita ad uscire dall'incubatrice; peccato che il processo di crescita non fosse ancora terminata e lei è "incompleta" (infatti parla ancora un po' male). Arrivati a casa di lui, i ragazzi trovano tutto distrutto e messo a soqquadro, cosa che spaventa la piccola ma lascia indifferente il proprietario di casa, che si sdraia sul divano per dormire ed invita la piccola MISAKA a fare altrettanto sul letto. Il giorno dopo, i due vanno a pranzare in un fast food della zona e mentre MISAKA continua imperterrita a parlare, "Accelerator" vede dalla finestra una persona, Amai Ao, salire in fretta in macchina e darsi alla fuga il più in fretta possibile...

"Last Order" si gode il suo pranzo mentre "Accelerator" la incalza chiedendole come possa stare con lui consapevole di quanto ha fatto nei mesi scorsi alle sue "Sisters". La piccola risponde che è ben consapevole di quanto fatto dal ragazzo ma poiché le MISAKA sono connesse a livello neurale, lei ha imparato dall'ultimo scontro che le vite della singola sono importanti tanto quanto quella del "concetto" di MISAKA, ed è stato proprio l'ultimo combattimento con Touma a far apprendere alle cloni il significato della parola "anima". Il ragazzo farfuglia una risposta assolutamente non convincente e "Last Order" continua la sua spiegazione arrivando a dire che il ragazzo non avesse alcuna intenzione di portare a termine l'esperimento, portando ad esempio le parole di sfida lanciate alle sue "Sisters" per cercare di spaventarle preventivamente e non dover arrivare a scontrarsi con loro. Stufo di sentire quelle che lui chiama "cretinate", il ragazzo si alza per andarsene dal ristornate quando dalla finestra nota una persona che conosce, uno scienziato di nome Amai Ao, salire in macchina in fretta ed allontanarsi dal parcheggio lì vicino. Prima di uscire, "Last Order" sviene ma "Accelerator" non pare preoccuparsene più di tanto ed infatti esce lasciandola così com'è sul tavolo e dirigendosi ai laboratori scientifici dove si è sempre tenuta la creazione di cloni e dove trova Yoshikawa, una scienziata alla quale chiede il kit di ripristino per "Last Order". La cosa però non è così semplice...

La scienziata spiega ad "Accelerator" che "qualcuno" (Amai Ao) ha inserito nel codice sorgente di MISAKA una stringa di codice sbagliata e che il sistema di difesa del clone ha riconosciuto l'errore, decidendo di allontanarsi anzitempo dall'incubatrice pur di non diventare irrimediabilmente compromessa. Il programma, o meglio il virus, è settato per attivarsi ed entrare in funzione alla mezzanotte, costringendo di fatto "Accelerator" a scegliere di che male morire: proteggere la pucciola nonostante sia sempre stato più bravo a menare che a difendere oppure gettarsi all'inseguimento del traditore, pestarlo a sangue e farlo parlare su come fermare l'attivazione del programma-virus. La scelta sembrerebbe scontata ma "Accelerator" decide di proteggere "Last Order": mi sa che Touma entrerà in scena a breve...

Episodio tutto sommato accettabile, se non fosse per il ritmo lento... troppo lento! Un sacco di tempo viene perso per introdurre "Last Order" con un minimo di caratterizzazione, senza dimenticare di farci vedere la nuova versione "good guy" di "Accelerator", pronto a schierarsi sul campo di battaglia come paladino del bene (più o meno ^^). Il lavoro di caratterizzazione sul ragazzo secondo me è fatto meglio di quello di "Last Order", che non si distanzia molto dai canoni della bimbetta rompiballe e preoccupata di essere aggredita dal pedobear di turno: si poteva fare meglio come inizio, magari evitando di dimenticarsi Touma ed Index per strada -_-''. Sarebbe bello vedere il virus entrare veramente in funzione ed attivare su tutte le MISAKA il programma di attacco sconsiderato verso tutta l'umanità ma il bene, si sa, deve sempre trionfare e questi rimarranno solo bei propositi in attesa che qualcuno di più spregiudicato possa metterli in pratica.