sabato 7 febbraio 2009

Shikabane Hime: Kuro - Episodio 4

L'episodio in pillole: sulla via per raggiungere lo Shikabane comparso al termine dello scorso episodio, Takamasa (ci) racconta un po' del suo passato...;

Highlights: sidestories: non sempre sono inutili;

Giudizio: 8/10

In un momento totalmente inaspettato, dove la serie aveva preso un'interessante piega action dopo un inizio scoppiettante ma più all'insegna del fanservice che delle sparatorie (non che sia un male ^^), ecco che i ragazzi di GAINAX ci regalano un episodio digressivo, che a livello di narrazione interna dura lo spazio di una corsa in auto dal tempio al parcheggio in città ma che prende di fatto tutti i 24 minuti dell'episodio. Dopo che avevo aspettato tutta settimana di vedere lo scontro con lo Shikabane... ecco che mi tocca aspettare ancora: credo, però, che il racconto della simbiosi nata fra Takamasa e Itsuki potrà essere utile per la crescita di Ouri.

Protagonisti di tutta la puntata sono, come ho già detto, la coppia più bella della serie (dopo i protagonisti, of course) ovvero Sougi Takamasa e la sua Hime, Itsuki. Mentre viaggiano per raggiungere i monaci intrappolati dallo Shikabane, Takamasa insiste nel tentativo di convincerlo che le Hime sono dei mostri in forma umana, con i quali non deve condividere alcun sentimento ma solo un freddo rapporto di cooperazione per eliminare la minaccia rappresentata dagli Shikabane. Al tempio, Makina viene addormentata da Honda e gli altri monaci con un incantesimo e messa in quarantena: mentre la ragazza viene portata via, tutti si chiedono dove diavolo siano andati Takamasa, Itsuki ed Ouri ora che c'era bisogno di loro.

In macchina, Sougi inizia a raccontare la storia di come lui e Itsuki iniziarono a lavorare assieme: mentre lei non riusciva a capacitarsi di aver stretto un Patto con un Genpaku che ignorava completamente tutto quanto inerente gli Shikabane, le Hime e la lotta contro gli Schichisei. Si apre così un lungo flashback intervallato da sequenze in auto in cui Sougi ci racconta il suo passato recente: vediamo Itsuki alle prese con uno Shikabane durante la sua prima missione di esorcizzazione di demoni, e le difficoltà abbondano sia perché non ha idea di come uccidere l'essere sia perché il suo Prete Contraente non ha la più pallida idea di come darle una mano. Dopo un paio di colpi di pistola, lo Shikabane sembra fuori dai giochi ed i due raggiungono a fatica il tempio/abitazione di Takamasa dove Itsuki lo cura alla meno peggio: vedendo le ferite di lei, ben più gravi delle proprie, il ragazzo suggerisce alla Hime di curarsi se non vuole avere delle brutte infezioni ma lei gli ricorda che essendo già morta non corre alcun pericolo. Sorpreso dalla notizia (lei gliene aveva già parlato ma lui non ci aveva creduto) Takamsa chiede informazioni facendo arrabbiare Itsuki, la quale si sente accusata di avergli mentito: il battibecco viene interrotto dallo Shikabane di poco prima che li ha seguiti fin lì con il preciso scopo di ucciderli ora che hanno abbassato la guardia. Mentre Sougi segue la situazione da terra, la Hime e lo Shikabane combattono sul tetto del tempio dove lei continua a sparare ma lui non ne vuole sapere di morire finché lo stesso Sougi, sfruttando le sue abilità di tiro con l'arco tradizionale centra con millimetrica precisione il cuore del mostro, mandandolo all'altro mondo: in quel mentre, Itsuki spiega che quando lei avrà ucciso 108 Shikabane potrà anch'ella ascendere al paradiso.

La mattina dopo, il povero Takamsa si trova la bella Itsuki in classe, come studentessa appena trasferitasi ^^''. Dietro a tutto c'è ovviamente il Kougonshuu, che ha stabilito per lei la frequenza scolastica come metodo di apprendimento per future missioni da infiltrata: Sougi da una parte è felice di averla accanto tutto il giorno ma dall'altra teme che a scuola possano diffondersi strane voci su di loro, dato che Itsuki non ha nessuna intenzioni di staccarsi dal fianco del suo Prete Contraente. Dopo un po' di tempo, tutti pensano di aver capito che ci sia del tenero fra i due e Tomoharu, l'amico più intimo di Sougi, lo rimprovera di non essersi ancora dichiarato ma il nostro si trincera dietro un classico "è difficile...", bocciato dall'amico come la classica paura da rifiuto. Mentre Sougi borbotta delle improbabili scuse, la bella Itsuki fa capolino sul tetto della scuola, sicura che lì avrebbe trovato i due inseparabili amici: deciso a dare una mano all'amico, Tomoharu saluta lasciando soli i ragazzi, spiegando che deve andare a casa a preparare la valigia poiché andrà con la famiglia a trovare i nonni defunti al cimitero nel piccolo paesino originario del padre: nessuno sa che quel saluto sarà l'ultimo del povero Tomoharu, che morirà con tutta la famiglia in un incidente d'auto.

Arrivati finalmente sul luogo dove i Preti sono "imprigionati" dai poteri dello Shikabane, capace di muovere i veicoli a suo piacimento, Ouri e Sougi con la sua Hime raggiungono i compagni per dargli una mano. Sougi riconosce immediatamente queste particolari abilità poiché già in passato ha combattuto e perso contro questo stesso Shikabane... che altri non è se non Tomoharu! Il ragazzo in passato aveva già attaccato un gruppo di ragazzi che gareggiava in strada con le loro auto sportive e li aveva uccisi scagliandogli contro le stesse auto poiché responsabili della sua morte con quella della famiglia. Itsuki non aspettava altro che l'ordine di uccidere lo Shikabane ma Takamasa non ebbe la forza di far uccidere da colei di cui era innamorato ciò che era rimasto del suo più caro amico: a causa della sua negligenza pagò tutto a caro prezzo, poiché Itsuki attaccò di sua iniziativa ma Takamasa si mise in mezzo e venne ferito lui al posto di Tomoharu, che si diede alla fuga. Ora Sougi ha superato le sue insicurezze ed è pronto a dare la pace eterna al suo amico.

Oh, si! Questo è ciò che mi piace di "Shikabane Hime": intrattenimento. Si certo, c'è la storia strappalacrime di Sougi e Itsuki condita dal triste destino di Tomoharu, così come la tormentata relazione a tre Makina-Ouri-Keisei ma ciò che rende grande questa serie è il magnetismo che trascende il monitor e tiene lo spettatore incollato alla poltrona fino alla fine. Nonostante questo episodio rasenti l'etichetta "filler", stranamente non è inutile ma anzi da un po' di profondità alla coppia del momento, che finora appariva come il tipico duo protagonista di uno shounenata di quart'ordine in cui lei è la fighetta innamorata e lui l'idiota timido e impacciato, cosa che era all'inizio ma dopo lunghi allenamenti e meditazioni ora non è più (per fortuna ^^). Interessante il diverso taglio narrativo dato a Makina e Itsuki: accecata dalla vendetta tanto da non distinguere più realtà e desideri la prima, ossessionata da un dramma più subdolo la seconda, che non riesce ad urlare in faccia a Sougi quanto creda si stia sbagliando sul vedere le Hime come oggetti e non come persone. Il prossimo episodio è a rischio: la "riapparizione" di Keisei può fare grossi danni...

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