martedì 30 dicembre 2008

Bounen no Xamdou - Episodio 20

L'episodio in pillole: l'esercito del sud attacca pesantemente Tessik mentre Nakiami e Yango hanno già abbandonato il villaggio: ci penserà Kujireika a difendere la montagna a caro prezzo...;

Highlights: la trasformazione di Kujireika: grandissima sequenza e grandissimo design;

Giudizio: 10/10

Dopo il sesto episodio di "Mōryō no Hako", il secondo episodio che si prende un bel 10 netto è questa ventesima puntata di "Bounen no Xamdou", la migliore dall'inizio della serie e probabilmente la prima delle puntate finali "thrilling" in cui tutti i nodi vengono al pettine e la storia giungerà alla sua epica conclusione. Le premesse ci sono tutte poiché Tessik viene raso al suolo dagli ASP dell'esercito, rendendo di fatto le terre di Lady Sannova e la fantomatica "Camera della Rinascita" l'unico rifugio per i pochi superstiti. Dall'altra parte, Akiyuki e Haru arrivano alla meta finale del loro viaggio e incontrano un soggetto che potrebbe essere una vecchia conoscenza...

Iniziamo con il padre di Akiyuki nella camera di Nazuna: la ragazza è ancora in coma ma riesce a cogliere i sentimenti di sconforto del dottor Ryuzo e gli comunica il pensiero del fratello rinchiuso in cella da Kagisu: la ragazza che si sta sottoponendo agli esperimenti al posto di Nazuna è Midori, la sorella di Haru, ed il dottore ha il compito di salvarla. Poco dopo assistiamo ad una scena con protagonista proprio la ragazzina distesa sul letto e sommersa dal liquido verde per la sincronizzazione con la Humanform. Il dottor Kanba informa il comandante che per il completamento dell'esperimento ci vorrà ancora un po' di tempo ma il comandante non vuole sentire ragioni ed intima allo scienziato di stringere i tempi (massimo 10 giorni) se non vuole finire in prima linea a combattere.

E proprio sulla linea del fronte c'è la seconda, lunga sequenza di questa puntata: Nakiami e Yango hanno lasciato da un pezzo la montagna di Tessik ed il bambino comincia a lamentarsi perché ha fame. Prima che lui e la compagna di viaggio possano discutere la questione notano un gruppo di navi del Sud avanzare sopra Tessik e sganciare sul villaggio le unità d'assalto ASP. Vedendo il suo villaggio in pericolo, Nakiami decide di ritornare indietro ma viene fermata da Yango il quale la mette di fronte alla dura realtà dei fatti: benché desiderosa di libertà ed indipendenza, Nakiami si sta comportando come una bambina orfana alla disperata ricerca della madre. La ragazza è colpita dalla fermezza del piccolo che però alla fine scoppia in lacrime al pensiero di cosa gli accadrebbe se lei tornasse indietro e morisse, ipotesi che non aveva considerato e che la spinge a riflettere e rimanere con Yango sulla via per le terre di Sannova. All'interno del villaggio, Kujireika si è accorta che Nakiami e Yango sono partiti col favore della notte, ma prima di potersene rammaricare un messaggero si reca nel santuario interno informando che dall'alta torre è stato mandato il segnale d'allerta e che le navi del Sud stanno per attaccare il villaggio. La discepola di Kujireika chiede alla sua padrona di dare l'ordine di prepararsi per la difesa ma la principessa rifiuta, decretando che è necessario aspettare e vedere cosa succede: nel mentre è necessario accendere i fuochi della resa e sperare nella clemenza del nemico, cosa che la ragazza ritiene essere un errore ma che Kujireika spiega essere null'altro che una strategia volta a guadagnare un po' di tempo. L'unico ordine impartito dalla principessa è di far evacuare anziani e bambini alla Tatsumi Hill in attesa degli eventi ma il messaggero invita la sua regnante a ripensare alla strategia e considerare che un'eventuale morte della loro guida sarebbe la rovina per il villaggio, ma Kujireika si limita a rispondere che il rispetto degli ospiti è tutto a Tessik e lei - in qualità di regnante - deve prepararsi ad accoglierli. Mentre gli abitanti del villaggio accendono i falò della resa, dalle navi vengono sganciate le bombe e le unità robotiche che iniziano l'invasione e la distruzione a cannonate del villaggio, segno che della volontà di resa dei Tessikiani al Sud non interessa minimamente: mentre il piccolo esercito del villaggio tenta inutilmente la resistenza, dall'alto della collina il Consiglio degli Anziani vede la rovina del villaggio e si domanda cosa stia facendo in questo momento la loro principessa.

Nei momenti dell'attacco Kujireika è nel Santuario vestita in abito cerimoniale davanti all'urna funeraria della madre con la quale "è a colloquio" e dal cui monologo apprendiamo che Nakiami non è la vera sorella di Kujireika bensì la figlia di un'infermiera di palazzo adottata segretamente dai genitori di Kujireika: la ragazza non è arrabbiata ma spiega alla madre che ha sempre saputo tutto ma che ora dimostrerà il suo valore anche in un momento così delicato: mangiato il seme di Ututu ottenuto col sangue delle Tamayobi, Kujireika si prepara ad affrontare a viso aperto gli ASP, che hanno ricevuto dalle navi di supporto l'ordine di attaccare il Santuario difeso solo da uno sparuto drappello di soldati che decide di barricarsi all'interno con la principessa. Raggiunto il piazzale del Santuario, le unità aprono il fuoco proprio mentre Kujireika, ormai completamente impazzita, esce invitando i genitori (morti) a guardare lo splendore del villaggio (ormai ridotto ad un cumulo di macerie) e da il benvenuto al nemico, invitandoli a giocare con lei (!): spogliatasi del kimono cerimoniale, Kujireika si trasforma completamente in Xam'd ed annienta in un attimo tutte le unità nemiche presenti nel villaggio.

A Sentan intanto la vita prosegue e mentre Ryuzo ed il padre di Haru si incontrano sulla collina del tempio per discutere come i loro figli fossero destinati fin da piccoli a stare assieme ma soprattutto per ringraziarlo di tutto quanto fatto per la figlia. In quegli attimi, Fusa riceve l'invito dell'anziana vecchietta paziente del marito a mettere da parte le divergenze e rimettersi assieme e il nonno di Akiyuki fiuta qualcosa di strano riguardo gli esperimenti segreti di Kagisu e il suo scienziato Tessikiano, ma prima di poter capire cosa succede viene allontanato da Aide, giunta nella sala degli esperimenti per puro caso.

Nel mentre, alle Terre Sacre (o perlomeno, credo siano lì...) Akiyuki e Haru indagano su dove si trovi esattamente l'ingresso della Camera della Rinascita con scarsi risultati. L'unica notizia che hanno l'ha ottenuta Haru da un anziana provenuta dal villaggio di Sange che recitava una preghiera su come le porte si apriranno ed un raggio di luce illuminerà il sentiero: un indizio molto poco concreto, ai pragmatici occhi di Akiyuki che spiega ad Haru come non gliene importi nulla della Camera della Rinascita e del Pellegrinaggio, poiché l'unica cosa che ha provato da quando è custode dell'Hiruko era essere su quella terrazza, davanti a quel paesaggio con Haru al suo fianco. Che bella scena! ^^. La sera, i ragazzi stanno per addormentarsi sulla spiaggia quando un ragazzo dai capelli bianchi li avvicina chiedendogli se sono loro coloro i quali sono alla ricerca delle porte d'accesso alla Camera della Rinascita: domanda retorica, poiché poco dopo invita Akiyuki a seguirlo sul sentiero che lo aspetta.

Innanzitutto: Kujireika! Grandissima gestione di un personaggio complesso ed intrigante, gravata dal peso di un destino beffardo ed un passato non certamente facile che l'ha portata alla pazzia ed al gesto estremo che compie per difendere il suo villaggio: quale sarà il suo destino non è una cosa facilmente pronosticabile, certo è che l'interpretazione recitativa dell'immensa Paku Romi in sala di doppiaggio contribuisce in maniera eclatante alla resa finale così liricamente drammatica del personaggio, che pur non essendo in linea con le sue ultime performance recitative è forse il suo miglior doppiaggio del 2008. Sublime. Poi senza dubbio Akiyuki e Haru, la coppia viaggiante più innamorata degli ultimi tempi ormai a pochi passi dalla meta ma che da l'impressione di avere ancora tanto da imparare, ed il ragazzo coi capelli bianchi sembra essere lì a fare il "Virgilio" della situazione, elemento che contribuisce a rafforzare una mia idea su un tema particolare della serie che analizzerò più in dettaglio in sede di recensione. A proposito del ragazzo-guida: e se fosse una versione "trascesa" di Furuichi?

lunedì 29 dicembre 2008

Tytania - Episodio 11

L'episodio in pillole: Fan, Lee e gli altri ragazzi dell'equipaggio di Miranda organizzano un piano per salvare la donzella dell'ammiraglio;


Highlights:
qualcuno dica ad Alses di pronunciare bene il cognome di Fan!!! >_<;

Giudizio:
8,5/10

OK, quindi niente pesanti avanzamenti di trama ma ancora una solida ed efficiente puntata di caratterizzazione e definizione dei personaggi: speravo in movimenti più concreti di Fan & Co. ma bisognerà aspettare almeno un'altra settimana. Nel frattempo, complimenti alle capacità pokeristiche (e da baro ^^) di Alan: mai come stavolta si è reso utile alla causa del gruppo ^^.

L'inizio della puntata ci mostra Fan ed i suoi luogotenenti a colazione nel ristorante dell'albergo dopo la notte brava nei locali della città. Fan è stanco e ha un forte mal di testa, cosa che spinge i suoi amici a prenderlo in giro millantando una nottata di fuoco del loro ammiraglio. A smorzare i toni ci pensa però la escort/cameriera amica di Fan che arriva con un omelette, una richiesta di Fan la sera precedente: inutile dire che i due amici sono senza parole ^^. La scena viene però interrotta dal neo-proprietario dell'edificio che ha intenzione di smantellare l'albergo (licenziando anche la ragazza) per costruire un grattacielo adibito a centro congressi. La situazione economica del pianeta preoccupa anche Miranda ed il dottor Lee, consapevoli dei problemi che avranno nel trovare personale per la riparazione della nave e soprattutto per poterli pagare una volta compiuti i lavori.

Nella residenza di Alses ad Emmental, i soldati della guardia portano Lyra al cospetto del Conte affinché possa dichiararla prigioniera dei Tytania ma parlando con la ragazza si lascia sfuggire il suo "Hyulen" che suscita lo scherno di Lyra, assolutamente non intimorita dell'autorità del ragazzo su di lei. Prima che Alses possa risponderle a dovere, un suo paggio lo informa di una chiamata di Lord Idris in attesa di risposta nelle stanza private del Conte, che subito si dirige a rispondere. Prima di poter vedere la conversazione con Idris, tuttavia, assistiamo alla videochiamata fra lo stesso Idris e Zarlisch, il quale ha saputo del lavoro congiunto di Alses e Idris e vorrebbe capire quale piano si nasconde dietro all'evidente messa in scena del biondo Duca, che mai si abbasserebbe a lavorare con un nobile di seconda fila se non per ottenere fini assolutamente personali. Idris glissa la domanda suggerendo al cugino di badare direttamente alle volontà del fratellino, il quale ha agito di testa propria: così facendo, Idris riesce in un colpo solo a pararsi la schiena in caso di fallimento del piano (nessuno sa del suo coinvolgimento) ma si assicura la gloria di essere stato colui che ha catturato Hyulic se l'espediente della cattura di Lyra si rivelasse un successo.

Il secondo step del complotto è spargere la voce che Lyra sarà giustiziata: balzata in cima a tutte le "breaking news" interplanetarie, la notizia giunge sia all'orecchio di Fan (che trasale e decide di partire per soccorrere la raazza che ama) sia al duo Jouslain/Ariabart, che criticano pesantemente l'operato di Alses ed Idris sulla gestione dei prigionieri come esche per far uscire allo scoperto i nemici ma si rendono conto che il piano di Idris è subdolamente bastardo (come l'autore, del resto) poiché non solo Alses rischia di fare la figura dello sciocco ma anche Fan, poiché qualora decidesse di non intervenire passerebbe per vigliacco di fronte alla comunità degli anti-Tytania mentre se intervenisse e venisse catturato, le sue capacità strategiche subirebbero un drastico ridimensionamento: insomma, l'unico che ci guadagna in entrambi i casi è Idris.

Nelle stanza private con il generale Berthier, Alses mostra qualche dubbio sull'utilizzo di Lyra come esca ma il generale lo rassicura promettendogli che la sicura riuscita della missione di cattura di Hyulic gli garantirà il titolo di Duca nonché un posto fra le alte camere di Uraniborg, cosa che renderebbe felicissima la madre Theresa e garantirebbe ad Idris un nuovo e (abbastanza) potente alleato. Inebriato dall'idea di avanzare di rango e poter rivaleggiare con il fratello Zarlisch nella corsa al titolo di Clan Lord, Alses scaccia i cattivi pensieri etici e domanda impaziente quando arriverà Hyulic: dopo avergli ricordato che non è Hyulen (>_<), Berthier spiega che l'ammiraglio sta pianficando una strategia d'intervento ed il suo arrivo su Emmental non è previsto a breve. Il piano per il salvataggio di Lyra è pronto ed approvato da tutti (benché a noi non venga detto nulla, come al solito >_<) peccato che manchino i soldi, e anche i costi di riparazione della nave sono una cifra esorbitante. Mentre Miranda si lamenta disperata di non sapere come far fronte alle spese, Alan suggerisce un modo molto semplice quanto complicato di portare a casa un gruzzoletto consistente: trovare un povero pollo da spennare al casino. Detto fatto, il nostro Alan si agghinda come un ricco banchiere navigato nell'arte del gioco al tavolo da poker e invita a giocare nientepopodimeno che l'industriale che ha deciso di demolire l'albergo dove lavora la escort amica di Fan per costruire un grattacielo. L'uomo, che non ha alcun problema economico, punta forte e vince grosse somme, suscitando la disperazione di Miranda convinta che Alan abbia messo in scena un ruolo che non è in grado di gestire ma Fan le spiega che sta deliberatamente perdendo per spingere l'avversario a puntare ancora più forte e spennarlo di tutti i suoi averi, forte del fatto che l'accendino che ha in mano è in raltà un dispositivo che gli permette di vedere le carte virtuali dell'avversario. Detto fatto, la situazione si rovescia e Alan porta a casa molto più di quanto sperato da Miranda ed il gruppo riesce a far fronte a tutte le spese oltre che a mettere da parte una discreta somma per la "cassa" in caso di esigenze impreviste. Prima di lasciare il pianeta, Fan chiede a Pages di spargere la voce che sta organizzando una flotta per salvare la sua donna e la notizia giunge immediatamente all'orecchio di Idris e Berthier, che però hanno visioni differenti: più cauto Idris consapevole delle capacità di Hyulic e quindi più prudente nello schieramento delle forze, più sicuro e spaccone Berthier, convinto che la sola flotta di Alses schierata a difesa di Emmental possa bastare a fermare le quattro navi di Hyulic. Individuata la flotta di Hyulic al largo di Emmental, Berthier informa Alses dell'approssimarsi della flotta: ottenuto il permesso dal Conte di comandare l'"Aurora" (la sua nave... rosa >_>) ed il resto della flotta, il generale di Idris si prepara allo scontro.

Nonostante la mancanza di azione devo dire che l'episodio è comunque godibile, forse perché finalmente Fan si decide a muoversi e FARE DAVVERO qualcosa di concreto oltre che vivere di rendita sulla vittoria ai sistemi Cerberus. Il piano rimane un mistero insondabile, ma tutti sono entusiasti quindi sarà sicuramente qualcosa di grosso: la flotta è pronta ma l'"Onesto vecchietto" non è fra le navi al largo di Emmental quindi è presumibile che Fan voglia sfruttare la furia della battaglia per entrare di soppiatto nella villa di Alses e rapire Lyra sotto al naso del padrone di casa. Interessante come al solito lo studio psicologico dei personaggi: Idris è il solito sfruttatore opportunista e stavolta sembra che a farne le spese sarà il neo-eletto generale Berthier, che sembra avere le carte in regola per cadere dritto dritto nella trappola di Hyulic e prendersi lui tutta l'onta della sconfitta...

To Aru Majutsu no INDEX - Episodio 12

L'episodio in pillole: Touma trova Mikoto a meditare sul suo destino sopra un ponte della città: deciso ad aiutarla nel "Sister Project", Touma cercherà di farle capire che lui è dalla sua parte;

Highlights: Index e l'esperimento di Schrödinger ^^;

Giudizio: 8/10

Una puntata bella e interessante sotto il profilo tecnico, che mi lascia qualche piccolo dubbio sulla coerenza interna. Appurato (purtroppo) che Index e Himegami per questo arco narrativo sono personaggi secondari, rimane il focus costante su Touma e Mikoto, con le relative Sisters: un rapporto che, per quanto si vede nell'episodio, non sembra giustificare le azioni del nostro protagonista.

Nonostante la nostra piccola suora e rispettive amiche non abbiano un ruolo di vertice al momento, la puntata si apre con il trio di ragazzine a casa di Komoe dove la moe-sensei cerca di spiegare a Index il paradosso del gatto di Schrödinger per farle capire il ruolo degli esper nelle vicende che stanno avendo luogo in città, con il solo risultato di farla incazzare perché non ci ha capito un bel niente ^^. Nel mentre, Himegami si mangia tutte le pietanze sulla griglia. Entrando nel nocciolo dell'episodio vediamo Mikoto ferma su un ponte con lo sguardo perso nel vuoto mentre si ricorda di quando - da piccola - le venne detto che le sue abilità esper avrebbero potuto salvare migliaia di persone affette da handicap di varia natura e come, alla fine, sia finita a lavorare per i militari ed abbia messo al loro servizio il suo DNA per produrre cloni sperimentali di sé stessa. La ragazza sussurra una disperata richiesta di aiuto e, come nelle migliori favole, il principe azzurro Touma compare al suo fianco. Stupita, la ragazza chiede come mai lui sia lì e quindi Touma le mostra le cartelle trovate nell'orsacchiotto di peluche sotto al letto dove si parla di "Accelerator", del "Sister Project" e soprattutto della stima fatta dal Tree Diagram secondo cui "Accelerator" dovrà uccidere 2o.ooo cloni-replica di Mikoto (o 128 cloni originali) per evolvere al tanto agognato e mai raggiunto "Level 6". Mentre Touma chiede perché non gliene abbia mai parlato e perché non gli abbia mai chiesto aiuto, Mikoto rivela che da tempo sta mettendo fuori uso molti centri ricerca salvo però essere subito rimpiazzati da altri più grandi e con capacità di creazioni di cloni molto maggiori rispetto a quelli eliminati, in barba alla normativa internazionale sulla creazione di cloni umani. L'unico piano che la ragazza è riuscita ad organizzare è quello di farsi uccidere da "Accelerator" prima che possa aver raggiunto il target di uccisioni necessarie all'evoluzione: la sua prematura scomparsa unita al fatto che Index ha distrutto il Tree Diagram (episodio 6, NdiMu) renderebbe di fatto impossibile per gli scienziati ricalcolare il numero di uccisioni che dovrebbe compiere "Accelerator", annullando l'esperimento e salvando le sue cloni.

Sentendo queste parole, Touma non può restare con le mani in mano e decide di porsi davanti alla ragazza a braccia spalancate in segno di assoluta mancanza di desiderio di combattere. Mikoto però è fermamente decisa a portare avanti il suo piano e intima al ragazzo di togliersi di mezzo se non vuole prendersi una scarica elettrica in pieno petto. Immobile, Touma invita ad attaccarlo se è fermamente decisa nei propri intenti e la ragazza, senza farselo dire 2 volte, lancia il suo railgun attack contro Touma, che non usa la mano per fermarlo e lo prende in pieno petto. Convinta di averlo ucciso, Mikoto inizia ad abbandonare il ponte ma Touma si rialza sicuro e risoluto nell'invitare Mikoto ad attaccare ancora, con maggiore convinzione: stupita dalla volontà del ragazzo, Mikoto rilancia una seconda scarica di railgun che centra nuovamente il bersaglio, il quale puntualmente si rialza. Decisamente alterata, Mikoto ignora i suoi sentimenti che le suggeriscono di accettare l'aiuto del ragazzo e carica una potente scossa elettrica che rilascia tutta assieme sul ponte, che nelle sue intenzioni dovrebbe portare alla morte istantanea di Touma. Cosa che puntualmente non si avvera. In lacrime, Mikoto spiega di non essere una brava persona e di non meritare l'aiuto così coraggioso di Touma, il quale ancora provato dagli attacchi si limita a spiegare di non avere ancora un piano, ma questa non deve essere una scusa per permetterle di sacrificarsi per niente.

Probabilmente la vincitrice della palma d'oro come serie più strana del "fall 2008", "Index" rilancia il proprio anticonformismo puntando su un arco narrativo strano ma al contempo appassionante, minato però da alcune piccole incongruenze interne. Tutta la vicenda di "Deep Blood" è stata interessante e narrativamente necessaria all'introduzione di Himegami, ma ancora aspetto una spiegazione logica dei molteplici dialoghi di quelle puntate; qui per contro ci troviamo di fronte ad un'arco meno "pesante" a livello narrativo ma con qualche lacuna di troppo, a mio avviso. Basta prendere questo episodio per capirlo: tutta la puntata si svolge sul ponte ed è - di fatto - un lungo dialogo a 2 fra Mikoto e Touma. Nulla da dire contro i dialoghi (basta vedere i miei commenti su certe serie) però qui erano davvero così necessari? Touma perché agisce così, dal momento che ha perso la memoria e non prova niente (se non un grande rispetto) per Mikoto? Voglio dire, prendersi in faccia 2 railgun + final attack per il solo scopo di far ragionare una ragazza che conosci a malapena mi pare un filino eccessivo: o c'è sotto qualcosa che sta per emergere, oppure torniamo al solito discorso che "To aru Majutsu no Railgun" è una lettura obbligata per capire appieno certe scene...

Ga Rei: Zero - Episodio 11

L'episodio in pillole: Yomi elimina praticamente tutta la squadra operativa ministeriale, lasciando in vita solo un devastato Noriyuki e Kagura, che perde il padre ferito a morte durante lo scontro Ranguren/Byakuei;

Highlights: Byakuei in mano a Kagura: guai in vista...;

Giudizio: 8,5/10

La puntata che segna il definitivo passaggio al lato oscuro di Yomi, assolutamente decisa ad eliminare tutti i suoi "nemici", coloro che secondo la sua distorta visione della realtà le hanno causato solo sofferenza e meritano di morire. Molto ben fatti i combattimenti, con una nota in particolare per l'originalità delle armi impiegate (la sedia a rotelle di Ayame su tutte ^^) anche se l'attenzione narrativa della puntata si divide equamente tra questi combattimenti e la riapacificazione fra Kagura e suo padre, che in punto di morte chiede scusa alla figlia per la dura vita a cui è stata sottoposta in questi anni dell'adolescenza e a cui sarà ancora più pesantemente sottoposta ora che sarà lei la custode di Byakuei.

L'inizio dell'episodio ci mostra la battaglia fra Garaku e Yomi con le rispettive bestie sacre, i cui poteri sembrano essere assolutamente equivalenti. Combattendo con le catene, Garaku sembra svantaggiato ma con grande abilità riesce a legare Yomi ed esorta Kagura ad usare un pugnale per eliminarla definitivamente. Ovviamente la ragazza non è i grado di eliminare colei che vede ancora come sorella e Yomi riesce a liberarsi con un guizzo, sorprendo e attaccando Garaku con la sua katana mentre ordina a Ranguren di attaccare Kagura. Garaku manda Byakuei in difesa ma la bestia si prende la potente onda energetica sul corpo, causando la stessa dolorosa lacerazione sul corpo del suo padrone, che in preda agli spasmi non vede l'attacco di Yomi, che gli provoca un profondo taglio dal naso alla pancia. Prima che la ragazza possa dargli il colpo di grazia, il provvidenziale intervento di Kiri permette a Kagura di soccorrere come può il padre e chiamare un'ambulanza. Stremata dallo scontro, Yomi si fa portare via da Ranguren dando appuntamento a tutti molto presto. Decretando lo stato di massima allerta, Ayame chiama a raccolta tutti i superstiti nella caccia a Yomi.

Nel mentre a casa di Kagura, Garaku è sotto controllo di molte apparecchiature mediche che gli permettono di rimanere aggrappato alle ultime speranze di vita. In lacrime Kagura supplica il padre di non morire e di non lasciarla definitivamente sola, ora che non ha più né la madre né colei che amava come una sorella. Le condizioni di Garaku però sono gravi tant'è che un improvviso abbassamento del battito cardiaco gli provoca uno spasmo quasi fatale e che quasi lascia scappare Byakuei, pronto ad approfittare della debolezza del padrone per fuggire e non essere più al servizio degli Tsuchimiya. Con un grandissimo sforzo per, Garaku recita un sutra che richiama indietro la mitologica bestia e ristabilizza leggermente la situazione ma comprende di essere ormai al limite e quindi chiede scusa alla figlia per il destino a cui dovrà sottostare prendendo il controllo di Byakuei. Il destino però pare non aver voglia di far morire subito il padre di Kagura che approfitta di queste ultime ore concessegli per parlare con la figlia come un vero padre e non come il severo tutore che finora è stato: la lunga conversazione permette ai 2 di appianare le divergenze e vivere un intenso momento padre-figlia che dura fino a tardo pomeriggio, quando Garaku muore consegnando il suo frammento della Pietra della Morte in mano alla figlia, dandole la chance definitiva di eliminare Yomi una volta per tutte.

Quella stessa notte, i superstiti della squadra ministeriale (ad eccezione di Noriyuki) attaccano Yomi e Ranguren, che però hanno pesantemente la meglio sul piccolo gruppo: Yomi fronteggia direttamente Ayame ma l'approccio è decisamente blando e la ministra sfoggia un discreto apparato bellico: un gatling in una gamba artificiale, due katana fuoriuscite dalle ruote della sedia a rotelle e le gomme con impressi gli ideogrammi per creare il kekkai (gli stessi usati nelle prime puntate). Yomi si sorprende di tante risorse ma è comunque più forte e attacca a testa bassa nonostante Kiri sia andata in soccorso della sua direttrice. L'attacco congiunto delle due ragazze è massiccio ma la potenza di Yomi è oltre ogni immaginazione e infatti schiva tutto e contrattacca mirando alla direttrice, che viene salvata da Kiri che le fa da scudo umano immobilizzando anche Yomi: invitandola a ricongiungersi a loro nel Nirvana, Ayame fa esplodere la bomba che c'è nella carrozzina a rotelle ma Yomi è ancora salva: nel mentre Ranguren ha ucciso Iwahata e uno dei gemelli Nabuu. La disfatta è quasi completa.

E ovviamente il dodicesimo e ultimo episodio vedrà Kagura e Yomi scontrarsi. Le loro ambizioni, i loro sentimenti, le loro personalità, i loro desideri ed i loro rimpianti si mescoleranno per dare vita allo scontro finale decisivo. Questa puntata ha assolto a dovere il suo compito preparando il terreno psicologico delle due duellanti e preparandole a dare il meglio delle rispettive capacità: Kagura disperata per la morte del padre ma nello stesso tempo desiderosa di vendetta e redenzione per una ragazza che amava come una vera sorella e per la quale si ritiene responsabile del cambiamento occorsole, dall'altra una Yomi ormai preda del devastante potere della Pietra e desiderosa di annientare non solo le persone che è convinta abbiano agito col solo desiderio di darle sofferenza, ma tutta l'umanità. Se il finale tiene le aspettative e l'"hype" fornito da questo episodio, la valutazione complessiva potrebbe essere sorprendentemente alta.

domenica 28 dicembre 2008

Chaos; Head - Episodio 11

L'episodio in pillole: parlando con Shogun, Taku comprende la gravità della situazione ed il perché il ragazzo abbia deciso di crearlo come illusione;


Highlights:
Takumi come Neo, "Chaos; Head" come "The Matrix";

Giudizio: 8/10

Il percorso evolutivo del personaggio di Takumi si chiude sostanzialmente con questo episodio, nel quale il giovane acquisisce piena coscienza di sé e del suo ruolo di illusione però paradossalmente "concreta" e necessaria al vero sé stesso per porre fine ai deliri di Genichi e della sua azienda: l'agognata conquista della Di-Sword ne è una prova oggettiva.

Dopo aver parlato con Shogun ed aver capito che è stata la vera versione di sé stesso a creare lui e l'equazione Ir2, Takumi comprende come Rimi si sia consegnata al nemico per salvare lui: un gesto grazie al quale il ragazzo capisce di amare la compagna di classe che tanto ha fatto per lui in queste settimane. Assistiamo ad un flashback in cui vediamo che Shogun in passato salvò la stessa Rimi dalle proprie paure dell'oscurità facendola fuggire dal mondo di tenebra dov'era tenuta prigioniera con un'illusione sincronizzata capace di annullare gli effetti del "Noah": questo gesto ha fatto si che la ragazza si occupasse di lui (e di Takumi). Takumi però prova ancora dei sentimenti di odio verso Shogun ed è convinto che la decisione di averlo creato sia frutto di un egoistico desiderio di onnipotenza a cui decide di rispondere trovando a sua volta una ragione di vita: la scarica emotiva che gli provoca questa improvvisa sensazione fa si che Taku possa finalmente evocare la sua Di-Sword: con essa è deciso a salvare Rimi. In mezzo all'incrocio di Shibuya con Shogun, Taku segue i consigli del vero sé e parte alla ricerca dei "Porter" della N.O.Z.O.M.I nascosti nella zona e che stanno diffondendo il panico fra la folla: dopo averne eliminati un buon numero, Hazuki compare di fronte al ragazzo e lo sfida a leggerle nella mente: proiettando sul megaschermo i pensieri della giovane infermiera, ci viene spiegato come sia stata lei a commettere tutti gli omicidi della New Generation. Ma non c'è tempo per rivelarlo a nessuno, poiché la ragazza si sgozza con uno dei pugnali usati per la crocifissione del secondo omicidio causando il "Third Melt", un terremoto di magnitudo 7.8 che devasta la città.

Camminando in mezzo alle macerie del terremoto con Yua, Ayase incontra Nanami e le ragazze riunite discutono di come Rimi abbia cercato di fermare il "Noah II" da sola, nel disperato tentativo di non risvegliare Takumi, decisione che le ragazze e Ayase in particolare non condividono. Cadute in un buco a seguito di un'altra scossa, le 3 sono salvate proprio da Takumi accorso sul posto con i suoi nuovi poteri che gli permettono di spostare i massi con scioltezza. Sistemata la situazione, Takumi accompagna Nanami dal suo vero fratello (Shogun) il quale la ringrazia di tutti gli sforzi fatti ma la incita a non dimenticarsi di Takumi poiché entrambi sono parte integrante della stessa persona. Rinnovata l'unione delle ragazze sotto il vessillo di Ayase e le sue storie sulla caduta del Gladior per mano dei Cavalieri, le ragazze incitano Takumi a fronteggiare Genichi e la minaccia rappresentata dal suo "Noah II", non prima di aver combattuto un aspro scontro con le molteplici mutazioni inviate dalla stessa N.O.Z.O.M.I per fermare il Takumi neo-risvegliato. Nei sotterranei della città, Sena e Kozupii si stanno dirigendo alla sede dell'azienda per debellare una volta per tutte la minaccia della macchina per le illusioni ma incontrano per caso il padre della stessa Sena, il quale spiega alla figlia che morire per mano sua sarebbe un bel modo di ripagarla per tutte le atrocità commesse: Sena ricorda dolorosamente i ricordi della madre e della sorella durante l'esperimento della N.O.Z.O.M.I Technology e insulta il padre per i peccati del passato ma il gruppo viene attaccato da Suwa che spara alla ragazza, salvata in extremis dal padre che si sacrifica per lei. Giunto sul posto, Takumi impedisce a Sena di combattere con l'ex collaboratore di Ban poiché spetta a lui il compito di debellare la minaccia di Genichi e relativi tirapiedi. Suwa attacca con un attacco illusorio volto a crocifiggere Takumi portandolo all'attenzione della massa come nuovo caso della New Generation ma il ragazzo sfrutta i propri poteri di Gigalomaniax e sincronizzando una propria illusione opposta, diventa lui stesso l'assassino di Suwa, rivoltandogli contro i suoi stessi pugnali. In lacrime, Sena supplica Takumi di eliminare il "Noah II" una volta per sempre: sebbene le motivazioni sono diverse, Taku ha tutte le intenzioni di soddisfare il desiderio della ragazza.

Takumi come Neo, dicevo nell'highlight, ed in effetti le somiglianze sono abbastanza nette: manca solo il fascino magnetico e le capacità recitative di Keanu Reeves ^^. Scherzi a parte, sembra davvero di trovarsi di fronte all'oracolo della trilogia dei fratelli Wachowski poiché il nostro protagonista padroneggia lettura mentale, telecinesi, psicocinesi e fra un po' non mi sorprenderei di vederlo teletrasportarsi qui e la per la città. Unico appunto, dalla conquista della Di-Sword simbolo della piena padronanza di sé stessi e la piena interattiva con una miriade di nuovi poteri passano circa 4,5 secondi... ^^' Un po' forzato ma manca una sola puntata, quindi ci può anche stare. Bella anche la rivelazione sull'identità di Hazuki/Grim come assassina di tutti gli omicidi della New Generation: la giovane infermiera passa veramente dall'anonimato causato dall'essere un personaggio secondario ed introdotto nella storia dopo diverse puntate all'essere l'ultimo nodo narrativo sciolto dagli autori: non c'è che dire, una grande ascesa! A questo punto direi che i giudizi sono quasi definitivi, dato che l'ultima puntata riserverà quasi esclusivamente Taku VS. Genichi con qualche comparsata delle ragazze: una buona serie che dalle premesse pareva devastante ma che alla resa finale non va oltre un ottima normalità: vediamo se il finale incrementa o abbassa questo giudizio "prematuro".

Kurozuka - Episodio 11

L'episodio in pillole: Kuro rivaleggia con Hasegawa e Kuon per poter finalmente raggiungere le stanze private dell'Imperatore e - forse - Kuromitsu;


Highlights:
Kuro: gran finale per un personaggio complesso;

Giudizio: 8,5/10

Una puntata decisamente fuori dagli schemi, come da tradizione Madhouse, nella quale di fatto non succede nulla se non la preparazione per l'incontro finale e relativo epilogo della vicenda. Hasegawa in "Berserk Mode" grazie al cielo dura poco, così come il ruolo di Rai nell'economia generale della serie è veramente scarso: poco più di una comparsa sexy, viene decisamente sovrastata (non solo qui) dal ruolo via via più dominante di Kuon specie dopo le rivelazioni del precedente episodio. Qui arriviamo al vero climax narrativo e di caratterizzazione.

Appena trasformatosi in un orribile creatura, Hasegawa attacca Kuon avvelenandolo agli occhi e causandone la temporanea impossibilità ad attaccarlo, situazione che lo mette in svantaggio e lo chiude sulla difensiva: a fargli guadagnare tempo è la bella Rai, che dal lettino dove è immobilizzata spiega a Kuro come sta per essere attaccato, sfruttando la ricetrasmittente che ha ancora all'orecchio. Il vampiro riesce ad evitare gli attacchi dello scienziato e contrattacca al meglio della sua precaria condizione di salute, con discreti risultati. Il mostro però si rende ben presto conto che la ragazza sta aiutando Kuro nel combattimento e allora decide di inveire su di lei mentre lui cerca di riprendersi, sfruttando così la situazione e facendo montare la rabbia di Kuro. Nella sua delirante tortura di Rai, Hasegawa non si accorge che Kuro ha preso una spranga di ferro e gli si è portato alle spalle: trafiggendogli la gola e gettandolo nel tritacarne, Kuro pone fine alla vita dell'ultimo soldato di alto rango dell'esercito imperiale.

Raggiunto l'ascensore per gli ultimi piani del castello con la ragazza ferita fra le sue braccia, Kuro ricorda tutti i secoli trascorsi dal primo, magico incontro con Kuromitsu: secoli nei quali ha conosciuto l'amore e la morte, la gioia e la sofferenza, l'incontro e l'abbandono, sentimenti sempre contrastanti uniti solo da un unico filo conduttore che è il ricordo di un passato di cui non ha ricordi (pare strano, ma è così ^^). Raggiunto l'ultimo piano la ragazza viene uccisa con un preciso colpo alla testa da Kuon, impazzito dopo l'incontro con il "vero" Kuon da cui è stato generato e dalle rivelazioni sul proprio rapporto con Kuromitsu. Sulle prime il giovane si limita a distruggere le vetrate del piano (giù dalle quali lancerà il cadavere di Rai), ma ben presto attacca a testa bassa l'erede dei Minamoto sfruttando le proprie abilità di spada e quelle con la pistola. Durante il combattimento ci sono molte pause, la più importante delle quali ci mostra la delusione di Kuon nell'apprendere che il prescelto di Kuromitsu è stato Kuro fin dal principio, e per lui non ci sarà mai posto. Un esplosione improvvisa cambia radicalmente gli equilibri dello scontro, mettendo Kuon letteralmente in mano a Kuro che lo tiene dal precipitare dalla cima del castello e sfracellarsi al suolo. Raggiunta la sala dell'Imperatore, scopriamo che questi non è nient'altro che lo Shite dell'apertura di ogni puntata: evocato dai flauti e dai kakegoe, Kuro irrompe sul palcoscenico.

Questa serie mi ha stregato fin da subito per il suo dichiarato legame con il simbolismo del teatro Noh, ma questa puntata trascende ogni puro riferimento estetico desiderando porsi all'attenzione dello spettatore come recitato di una vera opera Noh, rendendo di fatto incomprensibile ai più il simbolismo legato alle maschere presente in molte scene. Il luogo dello scontro con Kuon è di fatto il palcoscenico del teatro, le cui enormi maschere appese al muro simboleggiano l'uguaglianza dei duellanti, che lottano entrambi per lo stesso motivo, benché spinti da motivazioni diverse. Difficile capire chi dei 2 sia lo Shite (l'attore principale), anche se nelle vere recitazioni Noh è l'unico autorizzato a portare la maschera quindi la scena dovrebbe essere dominio di Kuon, che indossa la maschera di sofferenza alla comprensione di non essere mai stato nulla più di un burattino per Kuromitsu, colei che ha capito troppo tardi di amare. Il loro duellare, poi, è la rappresentazione tipica del balletto dello Shite con gli Tsure: qui ci scappa il morto, nelle opere teatrali "vere" non sempre ^^' Interessante sottolineare anche l'importanza delle musiche e l'aderenza che è stata mantenuta rispetto ai lavori teatrali: i tamburi sono usati con costanza per evocare la "trance" dell'eroe ed i flauti, uniti ai kakegoe simboleggiano la discesa degli dèi sulla scena, in questo caso l'arrivo di Kuon nelle stanze dell'ultima battaglia. L'utilizzo della metrica di canto sette-cinque, cara alla poesia tradizionale giapponese non è un particolare di questa puntata poiché tutte le "cantate" prima della sigla mostravano questa caratteristica.

sabato 27 dicembre 2008

Tales of the Abyss - Episodio 13

L'episodio in pillole: l'aiuto mandato da Peony si chiama Noelle e, grazie al suo velivolo, Luke & Co. riescono a mettere in salvo McGovern e scorta; Mohs però trama alle spalle e darà dei seri grattacapi al gruppo...

Highlights: l'amore del popolo per Natalia;

Giudizio: 7/10

L'ennesima puntata di costruzione della psicologia dei personaggi, stavolta però con degli interessanti risvolti di trama che movimentano le acque della politica fra i 2 regni delle Terre Esterne ed i piani segreti di Mohs da una parte e Van dall'altra. Gli sforzi dei ragazzi nel tentativo di far ragionare i rispettivi regnanti non hanno successo e la scelta di far entrare in scena Mohs proprio ora che la situazione è destabilizzata può dare uno sconvolgimento abbastanza netto degli equilibri visti finora, benché Luke non sia più il pavido e viziato principe delle prime puntate ma un leader riconosciuto e desideroso di riparare agli errori del passato.

L'"Albiore" è l'aereo di supporto pilotato da Noelle che Peony ha inviato a St. Binah per aiutare Luke nell'evacuazione. L'arrivo della bionda aviera non avrebbe potuto essere più provvidenziale poiché permette al gruppo di planare sulla città in caduta libera verso il Qliphoth e salvare il governatore McGovern e tutti i suoi fedelissimi rimasti intrappolati sul fazzoletto di terra isolato dal terremoto dello scorso episodio. Disperato di assistere ancora una volta impotente (benché stavolta non sia colpa sua) al crollo di un altro Sephiroth e relativa porzione di terra, Luke cerca di ingegnarsi per trovare un modo di salvare la città dal suo destino di distruzione ma mentre Jade gli urla che ormai non c'è più niente da fare la città si schianta nel mare sotterraneo, venendo totalmente sommersa. Rincuorato dagli amici, Luke cerca di convincersi che hanno fatto il massimo ma prima di poterne gioire, dall'alto dell'Albiore i nostri assistono ai primi scontri fra Kimlasca e Malkuth, combattuti tra piccoli gruppi di soldati e navi corazzate simili al Tartarus, supportate da eserciti di stregoni. Mentre Natalia e Jade cercano un modo di convincere i rispettivi regnanti su come fermare gli scontri, Tear si rende conto del viscido e subdolo piano del fratello per catturare 2 piccioni con una fava: sfruttando la caduta di 2 Sephiroth, Van conta di far cadere anche l'albero che sostiene la pianura dello scontro fra gli eserciti, annientando così in un colpo solo entrambe le fazioni in lotta e traendo il massimo vantaggio col minimo sforzo: è così che il gruppo si divide decidendo di andare a parlare con i rispettivi regnanti: peccato che Jade, Ion e Anise non riescano a convincere Peony su come dietro a tutto ci sia Mohs, ma d'altra parte nemmeno Natalia, Luke e Guy convincono il padre della principessa a fermare la mobilitazione delle truppe, e anzi vengono arrestati per ordine dello stesso Mohs, improvvisamente apparso in scena.

L'alto capo dell'Ordine di Lorelei accusa esplicitamente la principessa Natalia di essere una "finta principessa", portando a testimonianza della veridicità delle propri affermazioni una serva che spiega come la vera figlia del re morì durante il travaglio della madre, la quale svenne per lo sforzo. Resasi conto della gravità di una simile perdità per il regno, la serva decise di donare la propria figlia (Natalia, appunto) alla regina per farne la sua legittima consanguinea ed erede al trono del regno, a Baticul. Luke e la stessa Natalia rimangono ovviamente attoniti dall'apprendere questa notizia ed il giovane cerca di convincere lo zio del fatto che Mohs stia mentendo per approfittare della situazione ma il padre di Natalia, seppur con riluttanza, autorizza l'alto prelato a far arrestare Luke e la figlia e preparare il plotone per l'esecuzione. Sicuro di aver vinto la partita, Mohs convoca 2 dei suoi God Generals (Dist e Largo) per l'esecuzione ma i boia vengono fermati dall'inaspettato intervento di Asch, che libera i ragazzi nel frattempo "invitati" a suicidarsi con onore bevendo del veleno: scelta che ovviamente i 2 rifiutano con sdegno. Compreso che convincere il padre è impossibile, Natalia ed il resto del gruppo fugge per le strade di Baticul inseguite dalla Guardia Reale che però viene inaspettatamente fermata dal popolo, che comprende l'ingiustizia di una simile scelta e in nome dell'amore per la principessa fermano le guardie ed aiutano i ragazzi nella fuga per organizzare un nuovo piano.

Posso che mi sembra tutto un pochino troppo forzato? Allora, la storia della finta principessa potrebbe avere anche avere dei risvolti interessanti, soprattutto se ci ricamano sopra qualche intreccio legato a Jade ed alla sua arte di replicare le persone... tuttavia un padre (re, per giunta!) tanto idiota da sacrificare la figlia perché un alto capo religioso glielo ordina, mi pare troppo idiota come cosa. Sarà un tentativo di mostrare la cieca devozione del sovrano verso la religione o questo benedetto Score di Yuljia, ma continuo a pensare che sia troppo forzata come scelta, messa lì solo per far rientrare in scena Asch. Anche se prima di ordinarne l'esecuzione, il padre di Natalia tentenna (caspita, facciamo progressi... >_>) e quindi forse una piccola speranza che prenda a calci Mohs c'è. D'altra parte bisogna vedere se la storia della principessa finta è vera o meno, perché l'ipotesi che Mohs abbia inventato tutto per ottenere il controllo delle alte sfere del regno è più che concreto: rimane il fatto che ogni volta che Largo incrocia Natalia, le sue espressioni ed il suo tono di voce cambiano... uhm...

giovedì 25 dicembre 2008

Vampire Knight: Guilty - Episodio 11

L'episodio in pillole: chiuso in cella a meditare con i suoi incubi, Zero affronta il destino che Kaname gli ha preparato con un aiuto giunto proprio da chi non avrebbe mai sperato...

Highlights: episodio decisamente troppo yaoi >_> benché giustificato dalle esigenze dell'imminente epilogo;

Giudizio: 7/10

La puntata che finalmente fuga gli ultimi dubbi sul perché Rido abbia un così forte desiderio di vendetta verso Kaname e Yuuki e soprattutto ci fornisce le ultime rivelazioni sul rapporto fra Shizuka e Ichiru, chiarificando il perché di molte azioni passate del gemello di Zero. Sostanzialmente sono i gemelli degli hunters i protagonisti dell'episodio, con qualche lampo sulla Night Class che cerca di tenere a bada gli sgherri di Rido e Kaien che incorocia la spada con il capo della gilda il cui ruolo è - assieme a quello dello zio di Ichijou - l'unico filo non riannodato della vicenda. Con un titolo come "Sekai no hate" (la fine del mondo) per il 12° episodio, la speranza è che Studio DEEN non ci metta troppo a spiegare tutto...

Nel dormitorio della Night Class, Shiki riprende i sensi dopo aver ospitato l'anima di Rido ed immediatamente decide di sincerarsi delle condizioni di Rima, reduce dalla battaglia con "lui" e Hayabusa. Raggiunta la camera della ragazza, il vampiro trova l'amica a letto ancora provata dallo scontro e desiderosa di riposare per riacquistare le forze. Shiki ricorda come sia stata proprio lei a spronarlo a combattere la possessione del Signore dei Vampiri e come senza il suo aiuto non avrebbe esitato a concedere a Rido la facoltà di ucciderla: benché ospite impotente di sé stesso, non si sarebbe mai potuto perdonare un simile gesto. Il dolce sussurro di ringraziamento è sufficiente a destare la giovane vampira dal suo sonno, cosa che turba Shiki il quale non avrebbe mai voluto svegliarla. Rima taglia corto dicendo che non stava proprio dormendo e che comunque vuole sapere come sta Ichijou ma Shiki non ha idea di dove sia andato l'amico e che quindi non può risponderle con precisione. Proprio in quel momento la regia ci mostra il biondo vampiro entrare in un oscuro edificio che pare nelle vicinanze della scuola, con una spada in mano.

Mentre loro chiaccherano e Ichijou si avventura in pericolose missioni solitarie Kain, Ruka e Seirei continuano la loro battaglia con i vampiri intrusi nel territorio scolastico richiamati dal risveglio del loro signore o desiderosi di bere il suo sangue. Amici o nemici, resta il fatto che tutti i "Level E" attaccano ma i ragazzi sono avversari totalmente fuori della loro portata e riescono facilmente ad avere la meglio sul gruppo, seppur con qualche affanno. Al termine della battaglia, quando la zona è tranquilla arriva Aidou bello rilassato che saluta gli amici e chiede come va. Dopo essersi preso una lavata di capo per non aver dato una mano nella mattanza, Ruka chiede come mai non sia con Yuuki come ordinatogli da Kaname ma il bel vampiro racconta che la principessa è scappata. Ma comunque aveva già dichiarato di fare tutt'altro di quanto ordinatole da Kaname quindi cercare di farla ragionare era impossibile. Mentre i 3 si interrogano su quale metodo sceglierà Kaname per uccidere il disobbediente Idol-senpai (^^), vediamo Yuuki aggirtarsi nei dintorni dei dormitori con un piano ben in mente, ignara del fatto che lo zio Rido stia portando avanti un'orgia degna della miglior festa alla villa delle conigliette di Playboy, nella quale decine di belle donne sono vittime sacrificali della sete di sangue (ed altro ^^) del bel vampiro. In barba ai suoi 300 e rotti anni segnati sulla carta d'identità! LOL.

In tutto questo tripudio di scontri e orgie, l'unico che non si diverte pare essere il povero Kaien, che incontra il capo della gilda degli hunters il quale gli ordina di consegnare immediatamente Zero. Ovviamente il preside rifiuta, scatenando l'ira dell'uomo (il sesso di costui/ei è ancora indefinito...) che lo attacca costringendolo ad estrarre la spada e fronteggiare l'avversario con cognizione di causa. L'arma del capo dell'associazione sono dei coltelli nascosti nel ventaglio che continuamente usa per nascondere le proprie espressioni agli interlocutori. Mentre Kaien risponde con forza lanciando un'ondata energetica che devasta il suolo e costringe il capo dell'associazione sulla difensiva (saltando su un albero), l'uomo si rende conto che non c'è storia nel loro duello e lo invita ad andarsene all'inferno, sparendo nel vento come da miglior tradizione ninja. Gli ultimi minuti prima dell'eyecatch ci mostrano l'impazienza di Kaname e Rido, zio e nipote che si augurano entrambi il completo risveglio di Zero. Ovviamente le ragioni sono ben diverse, ma rimane il fatto che a catalizzare la sofferenza del giovane è il gemello Ichiru, che entrato nella cella afferra "Bloody Rose", l'arma anti-vampiro, e gli spara dritto alla spalla sinistra facendolo accasciare dal dolore. Tutti i vampiri della scuola sentono il profumo del sangue di Zero ma solo Yuuki (guardacaso ^^) decide di andare in suo soccorso, venendo però fermata prima ancora di partire dal fratello che entra alla finestra (mai un'entrata non scenica...). La ragazza stavolta non ha intenzione di starsene lì ad ascoltare le belle parole di Kaname sul come debba lasciare che le cose seguano il loro corso ma stavolta il ragazzo non è lì per fermarla, ma per raccontarle tutta la verità su Rido, Zero, Ichiru e Shizuka fin dall'inzio.

Nella cella con il fratello, Zero rivive alcuni flashback dell'infanzia e si rende conto di sentirsi colpevole per la sua forza paragonata alla salute cagionevole ed all'incapacità di Ichiru di imporsi all'attenzione della comunità degli hunters nonostante anche lui faccia parte di una delle famiglie più rispettate della gilda. Il ragazzo si autoconvince che in parte sia stato lui la causa dei mali del fratello, rubandogli "qualcosa" prima ancora che nascessero: addirittura nel ventre della madre (come i vampiri) gli avrebbe rubato nutrimento e amore, risultando lui forte ed in salute ed il gemello debole e senza futuro. Ichiru racconta come pensasse di essere riuscito a tenere segreto l'odio che provò per la famiglia ma Zero gli risponde che lui capì tutto la notte in cui Shizuka uccise i genitori e rapì lo stesso Ichiru, che di fianco alla vampira purosangue e di fronte ai cadaveri dei genitori non riusciva a trattenere un sorriso di trionfo. Mentre Ichiru gli confessa la veridicità di quei sentimenti, Zero si accorge che lui non è l'unico a sanguinare per la ferita alla spalla ma anche Ichiru è in una pozza di sangue! Il ragazzo chiede perché sia ferito e Ichiru spiega come sia stato lui a decidere per questa fine: poco dopo il risveglio di Rido, che il giovane aspettava con ansia, sfruttò un momento di distrazione del vampiro per traffigerlo al cuore con la katana ma la sua mancanza di poteri non ha fatto praticamente nessun danno allo zio di Yuuki che anzi colpisce a sua volta Ichiru con un fendente a mano nuda, che sta per essergli fatale. Stanco ed orami allo stremo delle forze, il ragazzo si accascia sulla spalla del fratello sovrastato dal nauseabondo odore di sangue grondante dalle loro ferite che sta permeando la stanza. Esortando Zero a bere gli ultimi afflati di vita, mettendo il sigillo finale sulla tanto decantata maledizione dei gemelli, Ichiru si consegna definitivamente nelle sue braccia (>_>) invitandolo ad acquisire l'ultimo tassello mancante del puzzle per ottenere la vittoria su Rido. Ma Zero rifiuta categoricamente. Dichiarando come non voglia perdere così l'amato fratello, Zero piange lacrime amare ripensando al conflitto che li ha visti avversari e non alleati in queste ultime settimane e se ne rammarica di cuore ma Ichiru è felice perché convinto di essere morto da tempo nel cuore del fratello, che invece gli sta dimostrando amore incondizionato: benché convinto che quella non sia la giusta conclusione del loro rapporto, Zero piange la morte del fratello e accondiscende al suo desiderio di essergli da nutrimento e ultimo "step" per diventare l'arma finale voluta da Kaname per eliminare lo zio. Salendo le scale della cella, l'ombra proiettata dalla luna su Zero ci mostra un mostro avido di potere che si annida dentro di lui, mentre Kaname entra in un edificio oscuro (lo stesso di Ichijou?) esortando Zero a compiere il suo destino e diventare il vero "Vampire Knight".

E così ci siamo. Con il redento Ichijou ormai nella pace della morte e Zero, ironicamente, avvolto nella spirale violenta della morte la serie si lancia verso 2 puntate finali che si preannunciano cariche di violenza. E' evidente che Kaname non è fisicamente in grado di eliminare lo zio, altrimenti non avrebbe architettato tutto questo giro di vendette per spingere Zero a diventare il mostro che è ora, quindi il vampiro purosangue credo sarà "spettatore non pagante" - concedetemi l'espressione - nel finale. Anche Yuuki non dovrebbe poter essere della partita, anche se il suo ruolo sarà fondamentale nella redenzione di uno Zero che probabilmente piallerà con poco sforzo Rido ma che verrà assorbito dallo stesso male che si annida dentro di sé e che lo porterà sull'orlo del baratro dove Yuuki, parafrasi della dantesca Beatrice, lo riporterà sulla retta vianegli ultimi istanti di lucidità mentale. Troppo prevedibile? Forse, ma Ichijou e zio possono giocare una variabile importante a questo finale...

mercoledì 24 dicembre 2008

Bounen no Xamdou - Episodio 19

L'episodio in pillole: Haru riesce ad incontrare finalmente Akiyuki salvandolo dal destino che Hiruken gli aveva riservato, Nakiami e Yango lasciano Tessik con destinazione la residenza di Lady Sannova;

Highlights: il ricongiungimento dei protagonisti;

Giudizio: 9/10

L'ultimo episodio di questo lungo arco narrativo che permette alla serie di riannodare i fili sparsi della trama, far ritrovare i protagonisti nella storia e nei loro rapporti personali permettendo di chiudere col passato e rilanciarsi come persone nuove verso l'epilogo del loro travagliato destino. Nessuno meglio di Akiyuki è consapevole di questo aspetto della sua nuova vita.

La puntata inizia con uno sguardo veloce a Sentan, dove Midori firma il contratto di sperimentazione che la lega all'Autorità ed il Dottor Kanba prega con il suo giovane conterraneo supplicandolo di concedergli il perdono per i gesti che ha dovuto compiere al servizio del Comandante Kagisu. Il ragazzo lo rassicura sul fatto che dèi del Ruikonesimo sanno che quello che ha fatto non è stato ciò che egli voleva ma solo l'imposizione di un'autorità esterna e non lo puniranno per quello, ma dopo le parole di conforto il giovane annuncia che la piccola Midori soffrirà le pene dell'inferno e toccherà allo scienziato far si che non soffra inutilmente. Parlando di persone che soffrono, ad Amau Akiyuki ed Hiruken sono sulla cima dell'acquedotto ("l'alta torre" profetizzata da Nazuma ad Haru) e l'Imperatore cerca di convincere Akiyuki a ricordarsi il proprio nome avvicinandolo però passo dopo passo al bordo della struttura e quindi alla rovinosa caduta di decine di metri: Hiruken afferma che chi è senza nome non è degno di vivere ma Akiyuki replica che lui un nome ce l'ha, solo che non se lo ricorda "E allora... salta!" è l'ordine che il giovane riceve dall'occhio e si preparebbe anche ad affrontare il tragico destino se non comparisse di sotto Sumako, che ignara di tutto richiama i ragazzi dal loro "gioco" sperando si ricordino di scendere per il pranzo...

A Tessik, Kujireika ha iniziato il party per il rientro nella comunità della sorella maggiore, Nakiami, salutata come una benedizione degli dèi in prospettiva dell'imminente viaggio che tutto il paese dovrà affrontare verso le terre sacre della Camera della Rinascita. Asserendo che un ritorno tanto imprevisto quanto portatore di felicità non può che essere un buon segno per il futuro di Tessik, Kujireika invita tutto il clan partecipante alla celebrazione ad alzare il calice in segno di rispetto a Tenjo Nakiami, la quale però si alza e fronteggia a viso aperto la sorella spiegando che lei non è una Tenjo poiché non ha deciso di sottostare al rito della purificazione di Lady Sannova abbandonandola per trovare da sola la propria strada. La rivelazione non subisce gli effetti che Nakiami si auspicava poiché Kujireika afferma che l'unica cosa veramente importante è che ora la sorella sia di nuovo a casa. Ma Nakiami non è stupida e sa come suscitare l'attenzione della platea, dichiarando che lei non la seguirà mai come guida, alla luce delle scoperte fatte nel precedente episodio (la guerra per la riconquistà delle terre sacre, NdiMu): Nakiami attacca Kujireika dichiarando che la Terra Sacra è per il viaggio di Ruikon, il Grande Pellegrinaggio di fedeli che da qualche tempo sentiamo nominare e che Sannova si sta preparando a dichiarare. Nakiami continua spiegando come Sannova stia spargendo il seme degli Xam'd nel mondo al solo scopo di osservare la Rinascita. Ma Kujireika non è sorpresa dalle affermazioni della sorella maggiore, alla quale replica che senza l'aiuto di una Tamayobi niente di tutto ciò sarebbe possibile, suscitando i consensi di tutto il clan degli anziani che chiedono a Nakiami di avere fiducia nella saggia guida di Kujireika, tronfia di aver portato la sorella in un vicolo cieco: nonostante abbia tutti contro, Nakiami insiste nel non voler sottostare al folle piano di Kujireika che stavolta si arrabbia sul serio e trasforma il suo braccio destro in Xam'd e afferran Nakiami per il collo, cercando di strozzarla. A quel punto interviene Yango, anche lui trasformato in Xam'd ed il cui braccio destro è diventato un'affilata lama puntata al collo di Kujireika. La ragazza ordina a tutti di riporre le armi e lascia parlare il piccolo che chiede come mai lei abbia attaccato Nakiami invece di esserle amica e perché - se è vero che Nakiami è "a casa" - non abbia mai sorriso neanche una volta da quando sono giunti a Tessik: entrambi vogliono semplicemente che finiscano le morti innocenti. Dichiarando che il vino ha perso il suo gusto, Kujireika se ne va ed ordina alla sorella di tornarsene in camera. Ma di notte lei e Yango decidono di lasciare Tessik: le parole di Kujireika hanno in qualche modo avuto effetto su Nakiami, che ora ha capito di dover affrontare Lady Sannova senza paura alla Camera della Rinascita. Ovviamente anche Yango sarà della partita ^^.

Dopo aver lasciato il porto di Sentan seguendo le direttive del nonno di Akiyuki, Haru raggiunge un venditore di kayak dal quale acquista uno di questi mezzi per andare a salvare Akiyuki e completare la profezia di Nazuma. L'uomo avverte la giovane che il viaggio non sarà semplice, dal momento che ha deciso di usare la via più breve ma anche la più pericolosa: l'attraversamento del canyon di Zauka. Questo luogo è famoso per essere la "nursery delle Humanforms" oltre che una base sorvegliatissima dell'esercito: riemergere dal pelo della roccia significherebbe essere identificata immediatamente e quindi bersaglio di un pesante cannoneggiamento, volare nel canyon espone al rischio di incidenti mortali ma soprattutto ad eventuali contatti con le stesse Humanforms e relative armi. Haru è sicura di affrontare l'interno del canyon e si lancia a tutta velocità per superarlo indenne, ricordando a sé stessa come coraggio e determinazione le saranno sufficienti per affrontare e vincere la sfida. Peccato che al momento di accelerare il motore ceda e con esso il kayak che atterra (rovinosamente) proprio fra le Humanforms. Terrorizzata, Haru cerca di non fare rumore ma le bestie la notano e si risvegliano, costringendo la ragazza a richiamare tutte le proprie conoscenze di arti marziali e concentrarle in un calcio sulla sella del mezzo, che si rimette in moto. Salita in sella, Haru scappa più veloce che può evitando anche un colpo della bestia che trancia di netto parte del canyon: determinata ad usare meglio coraggio e determinazione (in futuro ^^), Haru da gas e si allontana dalla zona più velocemente possibile.

Ormai siamo al tramonto, e Hiruken sta ancora cercando di spingere Akiyuki al suicidio facendogli ricordare il proprio nome: ogni tentativo che sbaglia è un passo in avanti verso il precipizio. Ormai il ragazzo ha ricordato tutti gli amici di un tempo, dai compagni di scuola ai ragazzi della Zanbani e anche la famiglia ma non il proprio nome: dimenticanza che lo porta veramente sull'orlo del baratro in lacrime, poiché è convinto di fare un torto a coloro che hanno perso tanto tempo sia per incoraggiarlo che per sgridarlo. " E allora... muori!" è ancora l'esortazione di Hiruken che stavolta convince il ragazzo a gettarsi nel vuoto. Cadendo, Akiyuki ripensa ancora a come lo chiamava la ragazza che aveva il brutto vizio di ficcare il naso nei suoi affari e che all'epoca non voleva ammetterlo, ma non ha rimpianti ora nel dire che gli faceva piacere essere l'oggetto di quelle attenzioni. "Akiyuki!!!" sente urlare il ragazzo e d'improvviso si ricorda il proprio nome, facendo sparire finalmente la maschera che gli copriva il viso! A salvarlo è proprio la ragazza impicciona, Haru, che arrivando sul suo kayak afferra al volo Akiyuki e insieme si rilanciano verso il cielo al tramonto di una serata speciale per entrambi: per Akiyuki, che ora ha delle ali dietro la schiena e per Haru, che ora ha ritrovato il ragazzo che ama ed è pronta ad affrontare qualunque sfida al suo fianco. Anche Hiruken ha ricordato il nome di Akiyuki, e mentre lui ed Haru planano in cima alla torre, lo invita sottovoce ad andare a ucciderlo... La sera, Haru e Akiyuki aiutano Sumako ad andare a letto e le riparano qualcosa in casa per ringraziarla dell'ospitalità fornita, ma l'anziana signora è felice che il suo amico abbia ritrovato una persona così importante per lui e benedice la loro unione invitandoli ad andare dove il destino li voglia condurre. Lasciata la casa, vediamo Sumako guardare una vecchia foto in cui si augura che il figlio (che credevamo morto) possa trovare presto una brava ragazza come Haru e tornare a casa da lei. Quando la telecamera inquadra la foto, vediamo che il figlio non è nient'altro che il Comandante Kagisu!

Una puntata che strizza l'occhio ad "Eureka Seven", e non poteva essere diversamente vista la paternità di entrambe le opere. Leggendo in giro su molti forum/blog si parla male di questo episodio per la scopiazzatura dall'altro anime di cui sopra e sopratutto per l'incontro fra Akiyuki e Haru, troppo casuale / forzato e soprattutto finalizzato solo a farli ritrovare, senza badare alle esigenze della coerenza interna (come diavolo faceva Haru a sapere che Akiyuki sarebbe caduto proprio da lì). Sebbene sia in parte d'accordo con questo pensiero, devo però dire che in quel momento sono altri gli aspetti che la scena vuole sottolineare, in particolare la presa di coscienza di sé stesso da parte di Akiyuki: diventato una persona "completa", acquisisce le ali. E vola. Vola perché anche in E7 era così, evidentemente in BONES pensano di rappresentare così l'autocoscienza del sé, e non mi pare sia una scelta più criticabile di altre anche perché in questa serie l'idea del volo è dominante: i kayak, la Zanbani, la nave di Zaygend, le Humanforms, gli Xam'd... è dall'attacco di Sentan che vediamo duelli aerei: è lecito supporre che rappresentare un momento chiave della serie legandolo ad un tratto caratteristico della stessa sia stata una scelta coerente. Ho letto anche di come questo episodio inficerebbe l'intera serie a causa di questa scena e delle derive sentimentali che ne discendono (l'accelerazione con le mani di lui e lei unite, l'abbraccio ed il quasi bacio, il pianto di lui sul generoso ed accogliente "davanti" di Haru... ): ragazzi ma sono innamorati! E si ritrovano dopo un numero imprecisato di puntate in cui ne hanno passate di tutti i colori! Ma viva i sentimenti e viva "Bounen no Xamdou"! Largo all'incontro con Sannova e Hiruken, i giudizi li daremo alla fine.

martedì 23 dicembre 2008

Ga Rei: Zero - Episodio 10

L'episodio in pillole: Yomi, ora pienamente conscia dei nuovi poteri e della visione della vita regalatale dallo shinigami, attacca ed uccide i suoi ex-compagni;


Highlights:
il sottotitolo della serie: forse qui si spiega a chi è riferito;

Giudizio: 7,5/10

Siamo all'atto finale della serie, con questo decimo episodio che chiude il cerchio con quanto visto all'inizio e prepara l'ascesa alla battaglia finale che avrà luogo nei prossimi due episodi. Per quanto sia ottimamente resa la cattiveria di Yomi e l'impotenza di tutti nel fronteggiarla, non si può non sottolineare la pessima caratterizzazione data a Noriyuki, che se prima era già etichettabile come "codardo", qui dimostra di avere ancor meno spina dorsale lasciando il suo più caro amico in mano a colei che lo sta supplicando di ucciderla pur di fermarne il delirio di onnipotenza: un test che colui che sarebbe dovuto diventare marito di Yomi fallisce miseramente.

Ignari dell'incidente occorso a Yomi, dal Ministero informano Kagura dell'apparizione di un "Category B: Kasha" ad Ikebukuro con immediato ordine di recarsi sul posto e bonificare l'area. La piccola però informa Ayame e tutto il team all'ascolto degli ultimi avvenimenti, chiedendo supporto all'ospedale per iniziare le ricerche della sorella. Una squadra di ricercatori arriva sul posto mentre Kagura è ancora in lacrime al telefono, nel disperato tentativo di parlare con Yomi e farla ragionare; nel frattempo la squadra d'intervento è intrappolata sull'Hummer di servizio nel traffico del centro di Tokyo intasato dall'apparizione del Ga Rei. Noriyuki è in moto e affiancandosi ai compagni suggerisce di trovare vie alternative, suggerimento che viene subito accolto ed il marciapiede diventa immediatamente la nuova strada del mezzo militare che raggiunge in breve tempo il luogo dello scontro.

Mentre il Kasha impegna seriamente le squadre d'intervento ministeriali, Yomi è tornata a quella che fino a poco tempo addietro era casa sua e che ora è la dimora dello zio Yuu, intento proprio in quei momenti alla compilazione di alcune carte alla scrivania che appartenne al fratello. L'uomo si accorge immediatamente dell'ingresso di qualcuno e si volta per guardare: grande è il suo stupore nel vedere la nipote - che in teoria dovrebbe essere paralizzata a vita - in piedi (nuda ^^) e perfettamente in grado di camminare. Chiedendo che succede, l'uomo cerca di prendere Shishou per difendersi ma Yomi lo afferra per il collo e lo inchioda alla libreria sollevandolo da terra, chiedendo che implori in lacrime per avere salva la vita: non vedendo accontentate le proprie richieste, la ragazza strangola lo zio e si riprende la sacra spada dirigendosi proprio ad Ikebukuro.

Nell'affollato quartiere di Tokyo, lo scontro col Kasha imperversa senza tregua ma la squadra di Noriyuki riesce ad intrappolare la creatura in una gabbia spirituale fino all'arrivo di Kagura, che ha il compito di eliminare l'animale con i propri poteri da esorcista. La ragazza sta tentando continuamente di contattare Yomi ma senza successo, cosa che la spinge a concentrarsi sul lavoro e nella fattispecie sull'eliminazione del Kasha: raggiunto Ikebukuro, la giovane entra nella gabbia suscitando l'ira della bestia, che attacca a testa bassa ma viene diviso a metà da "Micheal 12", la spada di Kagura. Eliminata la minaccia, Kagura insiste nel chiamare Yomi al cellulare ma la sorella non risponde. Raggiunta da Noriyuki, la giovane viene confortata dal ragazzo che la invita a non preoccuparsi per la sorella, una ragazza forte e sicura di sé che tornerà sicuramente da loro al più presto. Prima che la discussione possa procedere, i cadaveri nella zona si rianimano uno dopo l'altro (Category: D) e attaccano in gruppo la squadra, costringendo Noriyuki e Kagura ad unirsi a Kazuki e & Co. nello scontro. Quando anche l'ultimo essere sembra eliminato, dalle rovine emerge un altro nemico che però è molto più pericoloso: la stessa Yomi, che sta chiamando la sorella al telefono per sbeffeggiarla. Raggiunti via radio da una comunicazione del Ministero che li informa della trasformazione in "Category: A" della ragazza, Kiri ordina di eliminarla ed esorcizzarla.

Il resto dello scontro è quanto già visto nell'episodio 2, fatto salvo che ora comprendiamo molto meglio le vicende mostrateci molte settimane fa. La cattura (ed uccisione) di Kazuki di fronte agli occhi di Noriyuki che non muove un dito per salvare l'amico è emblematico del come il "Will you kill someone you love, because of love?" sia riferito a questa scena in cui il bel custode delle Kizuna sia in realtà un povero vigliacco impaurito ed indeciso, che non ha ancora capito (o non ha voluto capire) la gravità della situazione ed il livello di compromissione di Yomi, ormai abbondantemente "Jenseits von Gut und Böse", per dirla con Nietzche. Vediamo che Yomi non uccide Kagura, ma solo perché il padre Garaku interviene sulla scena e la salva: costretta ad usare Nue contro l'evocazione dell'immenso Byakuei, si prevedono grandi fuochi d'artificio nell'undicesimo episodio!