martedì 2 dicembre 2008

Kurozuka - Episodio 8

L'episodio in pillole: Kuro & Co. sono vittime degli attacchi illusori dell'uomo-rana e dei rampicanti impazziti della donna, sua compagna d'armi;

Highlights: quando si dice psycho-drama! Che spettacolo!

Giudizio: 9/10

Senza dubbio il miglior episodio assieme al primo. Grande suspance, grande senso di alienazione e smarrimento che sfocia in terrore puro, quello che ti paralizza le gambe, ti ferma il cuore e raggela il sangue: ecco i capisaldi di un episodio che rende omaggio al grande horror psicologico tanto apprezzato in prodotti cinematografici come "The ring" e "Dark Water".

La puntata si apre con una lunga, lunghissima allucinazione di cui è vittima Kuro. Solo in una grande città, il nostro vampiro gira senza meta per i vicoli finché non incontra un uomo su una motocarrozzetta, che per pochi soldi è disposto a dargli informazioni utili. All'inizio Kuro dubita della sincerità dell'uomo, che però riesce a convincere l'erede dei Minamoto a dargli una moneta: l'invalido è sorpreso della generosità del ragazo e decide di rivelargli che 2 persone lo stanno seguendo, un uomo deforme che cammina a 4 zampe come una rana e con un grosso scudo sulla schiena ed una donna dal sorriso ammaliante ma estremamente pericolosa. Kuro (e noi con lui) associamo immediatamente le figure ai sottoposti del Generale eliminato da Kuro e Kuon, che evidentemente lo hanno seguito fin lì. Ringraziato il vecchio invalido, Kuro si volta per andarsene ma l'uomo ha ancora un ultimo favore da chiedergli: aperto il cassetto della motocarrozzetta, chiede a Kuro di gettare il sacchetto di plastica contenente le feci degli ultimi 3 giorni (bleah! NdiMu, abbastanza schifato >_>). Sorpreso dalla richiesta, Kuro ci riflette ma decide che le informazioni fornitegli dal vecchio possono compensare questo oneroso incarico: raccolto il sacchetto, Kuro lo lancia nel fiume. Dopo di ciò, la scena ritorna nella foresta fuori dal villaggio di Kagura, dove l'uomo-rana ringrazia Kuro di essersi preso cura delle proprie feci. Sconvolto, Kuro si rende conto di essere involontariamente caduto vittima di un'allucinazione colossale dalla quale è uscito solo grazie al grilletto facile di Kuon che mette in fuga l'uomo.

Raggiunta Saniwa, Kuro scopre che la donna responsabile della morte di tutti gli abitanti del villaggio ha crocefisso anche l'anziana donna con i rampicanti della foresta e ora entrambe le donne condividono lo stesso corpo, quello della giovane assassina. Inscenata una specie di rappresentazione teatrale, Saniwa e Kagetsu (la Poison-Ivy giapponese ^^) spiegano le loro ragioni in merito alla difesa e la distruzione del villaggio in rapporto alla presenza di Kuromitsu all'interno dello stesso: presenza benigna e quasi divina per Saniwa, inutile e da debellare per la soldatessa dell'Esercito. Finita la scena, Kuro attacca Kagetsu che però evita facilmente i colpi del giovane vampiro che si sposta in una radura li vicino: attirata la donna sul posto Kuro la ferisce gravemente, facendola gridare di dolore. L'urlo è talmente lancinante che spaventa anche l'uomo-rana, costretto ad andare a vedere che succede prima che la sua illusione portasse al doppio suicidio di Rai e Karuta, anche essi vittime come Kuro in precedenza dei poteri mentali dell'uomo. Sul punto di uccidere Kagetsu, Kuro esita quell'attimo che basta per permettere alla donna di attaccarlo con i rampicanti e prenderlo in trappola: incapace di reagire, il giovane non sa che fare quando in suo soccorso arriva Kuromitsu che prende Kagetsu di sorpresa, uccidendola. La donna ringrazia anche Saniwa (per gli sofrzi compiuti promettendole una ricompensa quando la sua anima sarà pronta a reincarnarsi) e Kuro, con il quale però non è ancora tempo di ricongiungersi: la loro destinazione finale è il castello dell'Imperatore Rosso, meta a cui il gruppo ora anela.

L'apparizione di Kuromitsu fa molto Deus ex-machina ma dopo molti episodi in cui se ne parla senza vederla, c'era il dubbio che potesse ormai esistere solo nella mente annebbiata dall'amore di Kuro. Non che ora non ci siano più perplessità sul suo conto, dato che la sua fugace apparizione ha comunque una connotazione onirica, quasi mistica direi dato che per entrambi ha lo stesso effetto della Madonna apparsa a portare conforto a delle anime in pena. L'appuntamento finale al castello introduce di fatto l'ultimo arco narrativo (5 episodi) in cui i nodi si spera vengano al pettine e in cui gradirei capire chi cavolo è l'uomo mascherato che compare alla rivelazione della prima illusione di Kuro e che già si era visto nella parte "medievale" della serie.

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