lunedì 22 dicembre 2008

Ga Rei: Zero - Episodio 9

L'episodio in pillole: portata in ospedale dopo "l'incidente" con Mei, Yomi viene salvata ma i medici pronosticano una vita dove sarà completamente paralizzata e muta: il destino, però, come al solito mischierà le carte;

Highlights: hentai-shinigami ^^;

Giudizio: 8/10

Ecco a voi la puntata della nascita (con giustificazione) della evil Yomi. Contrariamente a quanto scritto settimana scorsa, Yomi non viene fatta resuscitare dallo shinigami: non è proprio mai morta ^^''. Chiedo scusa, ma con 108 shuriken conficcati nel corpo non credevo si potesse sopravvivere, evidentemente avevo sottovalutato con ampio margine i poteri della suspension of desbelief. Ad ogni modo, le motivazioni che portano alla trasformazione votata al lato oscuro sono molto interessanti, e gettano profonde radici nel rapporto fra le due sorelle, che da idilliaco passa a drammatico in una rapida spirale del peccato (vedasi titolo) alimentata... indovinate da chi? Unico indizio: è circondato di farfalle azzurre...

La scena prima della sigla ci mostra l'arrivo in ospedale di Yomi a bordo di un'eliambulanza che immediatamente accompagna la ragazza in sala operatoria. Tutti i membri del Ministero sono in sala d'attesa quando arriva anche Kagura, in lacrime. Cercando di confortarla, tutti le assicurano che la sorella si salverà. L'inizio vero della puntata, invece, è un flashback di un paio di ore prima che ci mostra come è stata ritrovata Yomi: una squadra operativa sta fronteggiando assieme al team del Ministero un "Category B: Kasha" in mezzo all'autostrada quando il mostro decide di aumentare la potenza delle proprie fiamme che sommate alla forte pioggia causano la dispersione di una grande quantità di vapore che annebbia la vista dei soldati permettendogli di fuggire. Dalla sede ministeriale, la squadra viene informata della presenza di un nuovo punto di accumulo a 2,5 KM più a nord della loro postazione, segno che l'attività spirituale nella zona non si è ancora placata. Una volta raggiunto il posto, il gruppo (o meglio, proprio Noriyuki) scopre il corpo dilaniato di Yomi riverso sotto il diluvio torrenziale.

Di nuovo all'ospedale, il primario informa Kagura che le lame hanno ferito Yomi in 108 punti ma hanno tutte evitato lesioni fatali agli organi, cosa che però non gli ha impedito di lacerare praticamente ogni tendine o muscolo importante (compreso l'occhio destro e la faringe) impedendole di fatto sia di muoversi che di parlare. La situazione è difficile per tutti: Kagura è sconvolta, al Ministero indagano su chi possa essere stato in grado di ferire così seriamente un'esorcista del livello di Yomi, Noriyuki è arrabbiato col padre che non ha intenzione di concedere il suo unico figlio in matrimonio con un' invalida che non potrà mai né generare un erede, né fornirgli l'ascesa sociale agli alti gradi della famiglia Isayama né tantomeno renderlo felice. Il ragazzo però è innamorato e non vuole sentire ragioni, cosa che non tocca più di tanto il padre il quale ha già preso la propria decisione. Mentre tutti cercano di capire cosa sia meglio fare per superare la situazione, Yomi è ancora in coma e sogna il giorno in cui ebbe lo scontro con la cugina.
Sogna come la uccise.
Sogna come chiese pietà fino all'ultimo.
Sogna lo shinigami che la prende in giro per essere diventata ciò che più odiava. Ovvero ciò che lui voleva.
E poi si sveglia. Sono passati 2 mesi.

Dopo le visite di rito è tempo delle prime visite. Le primissime sono la Ministro Ayame con la segretaria Kiri, seguite a ruota dall'arrivo di Kagura, che in lacrime abbraccia la sorella di nuovo vigile e cosciente. Mentre Kagura sale sul tetto dell'edificio per telefonare a Noriyuki ed informarlo del risveglio della sorella (Nori non risponderà al telefono), Ayame è costretta a porgere delle domande a Yomi pur consapevole della delicatezza del momento. La ragazza accenna che non ci sono problemi e le 2 instaurano un metodo per rispondere "si" o "no" alle domande che saranno poste a Yomi. Andando per esclusione, Ayame chiede a Yomi se è stata lei ad uccidere Mei e la risposta è "si", benché le successive domandi suggeriscano implicazioni particolari legate alla famosa chiamata che Mei fece a Yomi e del cui contenuto non sappiamo nulla. Prima che la conversazione possa proseguire (nonostante la confessione Ayame non pare avere particolari intenzioni verso la ragazza) nella stanza irrompe Takkou Ishimori, il padre di Mei, che urla alla ragazza se sia lei la causa della violenta morte della figlia. Non sapendo che ora Yomi è muta, l'uomo estrae Shishou dal fodero e lo punta a pochi millimetri dal viso di Yomi per intimarle, inutilmente, di rispondere. A risolvere la situazione ci pensa Kagura che prende la spada a mani nude procurandosi un profondo taglio ma facendo capire allo zio di Yomi che se non se ne andrà saranno guai.

In un altro flashback inerente il dialogo con lo shinigami prima dell'attacco, il ragazzo spiega che la pietra che porta al posto dell'occhio sinistro non è una normale Pietra della Morte, ma una versione particolarmente potente e ben cristallizzata che lo stesso ragazzo trovò in Vaticano qualche anno prima e che stava per essere spedita proprio in Giappone. Appresi i poteri dell'oggetto, il giovane ha cominciato a cercare soggetti compatibili per i propri esperimenti e sembrava aver trovato in Mei l'esemplare perfetto, peccato che la ragazza abbia rivelato delle falle nella gestione dei poteri curativi della pietra. Ma Yomi ha la giusta forza fisica e spirituale per gestire un'oggetto del genere e quindi è stata scelta per questo arduo compito: il resto è storia. Tornando all'ospedale, Yomi chiede (scrivendo con il cellulare) a Kagura di dire a Noriyuki di passare a trovarla ma la sorella taglia corto sull'argomento millantando che il ragazzo è impegnato in missione e che passerà più in là. Perplessa, Yomi dice che va bene e saluta Kagura. L'ultimo visitatore della mattinata è Norisada, il padre di Noriyuki. Non sappiamo cosa le dica in verità perché le parole dette dallo shinigami rimbombano nella mente di Yomi e di riflesso su quelle dell'uomo: noi non le sentiamo ma la ragazza si e scoppia in lacrime: facile ipotizzare come le sia stato rivelato che il loro fidanzamento è da considerarsi rotto.

La sera Kagura passa a trovare la sorella per darle da mangiare ed aiutarla a lavarsi e vestirsi per la notte, ma Yomi non sembra intenzionata a mangiare. Kagura chiede se c'entri Nori ma la sorella "dice" di no. Come interpretando i pensieri della sorella, Kagura chiede se ora stesse pensando qualcosa del tipo "non buttare la tua vita per me", "non sprecare così il tuo tempo" e altre frasi del genere e Yomi lascia intendere che la sorellina ha indovinato. Kagura in tutta risposta le dice che se non la smette di pensare a certe scemate e non inizia a mangiare non avrà i dolci che le ha comprato: sorridendo, Yomi inizia a mangiare e far contenta la sorella ma al momento del tanto sospirato biscotto al cioccolato (quello artefice del bacio nei primi episodi) Kagura scoppia in lacrime urlando la sua rabbia al mondo per come sia toccata solo a Yomi questa sfortuna e sul perché non siano nate come semplici sorelle in una famiglia normale slegata da vincoli di sangue ed obblighi dinastici. Non potendo risponderle, Yomi si sforza e muove una mano per accarezzare la sorella sulla guancia, suscitando la felicità della sorellina. A letto insieme per un ultimo istante di tenerezza prima di tornare a casa, Kagura chiede a Yomi se sia stata davvero lei ad uccidere la sorella (se ne parlava all'Agenzia) dato che Kagura è convintissima dell'impossibilità della cosa. Non vedendo risposte di nessun tipo intuisce che evidentemente si sbagliava ma non dice nulla a Yomi, anzi le sorride: si scusa solo per dover andare un attimo al bagno. Prima di uscire però Yomi nota le lacrime sul viso della sorella e capisce che non le ha voluto dire nulla pur avendo compreso la verità. Nella mente di Yomi risuonano le profetiche parole dello shinigami, che si materializza nella stanza ed offre il suo supporto e quello della Pietra a Yomi. In un bel momento di fanservice (sempre gradito ^^), il ragazzo spoglia Yomi e le passa la pietra sopra ogni parte del corpo per curare le sue ferite e rigenerarla completamente. Dal piazzale dell'ospedale Kagura nota un bagliore rosso accecante nella stanza della sorella e corre subito indietro per vedere cos'è successo, ma ormai Yomi se n'è già andata.

C'è voluto un intero episodio, ma finalmente sappiamo cosa disse lo shinigami a Yomi prima di colpirla pesantemente: in pratica le ha rivelato come non sarà lei la causa del dolore che dovrà sopportare, ma le sconsiderate azioni e la scarsa considerazione che nutriranno verso la sua "nuova" versione proprio le persone che credeva più vicine. La loro malcelata pietà sarà la causa dell'accumulo di odio che la porterà ad accettare - come Mei - la Pietra della Morte. Col prossimo episodio dovremmo arrivare al famoso episodio 2 e capire un po' di più quanto visto allora, che sicuramente sarà ampliato ed integrato: DEVO sapere se Kagura muore o no!

Nessun commento: