mercoledì 4 novembre 2009

Kemono no Sou Ja Erin - Episodio 41

L'episodio in pillole: Erin viene invitata da Shin Ou a cena con lei ed il nipote Damiya per ringraziarla dei servigi resi durante l'assalto dei Touda e per chiederle di scortarla nella capitale con Lilan, una richiesta che Erin non può proprio esaudire...

Highlights: la morte di Shin Ou!

Giudizio: 10/10

Secondo episodio di rottura della serie, che dopo la morte drammatica di Soyon obbliga una già tormentata Erin, ancora vittima delle ombre di morte figlie della strage al Fiume Kazarumu, a fronteggiare una nuova e sconvolgente perdita: Shin Ou, la leale e nobile custode del potere di Holon e simbolo di unità per tutte le genti muore all'improvviso al termine della puntata causando un vuoto di potere nel quale - non ho dubbi - Damiya non esiterà a tessere il proprio piano di ascesa al trono. Caso vuole che la morte della sovrana sia giunta immediatamente dopo aver parlato con Erin e Iaru ed aver compreso la vera natura della casa reale ed i segreti di morte e violenza che ne stanno alla base, oltre che le bugie sulla sua natura divina...

E' trascorsa una settimana dall'attacco dei Touda alla flotta reale e la situazione è ora tornata alla normalità, tanto che l'imperatrice si è svegliata dal coma senza conseguenze fisiche particolarmente gravi. Per ringraziare Erin del suo intervento che ha salvato la vita di molte persone comprese la sua, Shin Ou invita la giovane professoressa a cena nelle stanze riservate di Kazarumu: al tavolo siedono solo la sovrana, il nipote ed Erin che viene subito omaggiata di un regalo per il coraggio dimostrato a cui fa seguito l'esternazione del vero motivo per cui è stata convocata... una richiesta formale di accompagnamento alla Capitale in sella a Lilan come scorta in caso di attacco dei Touda. Esaru aveva previsto tutto ed aveva messo in guardia Erin sulla necessità di non esporsi troppo con la famiglia imperiale e ora che tutti hanno visto le sue abilità con gli Ouju ne vogliono trarre beneficio. Con educazione ma con altrettanta fermezza, Erin rifiuta per ben 2 volte l'ordine di protezione e Damiya le spiega che questo rifiuto le costerà la vita... una conseguenza che Erin è ben conscia di dover fronteggiare assieme ai suoi superiori ma che tuttavia non le farà cambiare idea: decisa a capire perché sia disposta a tanto pur di non proteggerla, Harumiya interroga Erin sul perché della sua decisione ma la ragazza le chiede di far uscire tutti dalla stanza e di rimanere sola con lei ed Iaru per avere le risposte che cerca.

Sola con i due ragazzi, Harumiya chiede ad Erin di spiegarsi e la ragazza le domanda il perché del mantenimento in vigore di una legge, la direttiva Ouju, che obbliga gli animali a bere l'acqua speciale ed i loro padroni a controllarli col fischietto (elementi che ne limitano la capacità di volare e di riprodursi) nonostante abbia detto lei stessa che siano metodi barbari. Non capendo dove vuole andare a parare con questo discorso, Shin Ou non sà cosa rispondere ed Erin la incalza chiedendole se non sia forse la paura del ripetersi della tragedia di Afon-Noa e della Prima imperatrice Jem a far si che l'architettura della legge rimanga invariata. Ascoltando la storia di Erin sulla vera origine dei suoi antenati, criminali e non divinità, la sovrana ha un leggero mancamento ma viene subito tranquillizzata da Iaru che la sostiene e la invita a calmarsi per la sua salute ma la rabbia della donna verso il Psi-Gamul e le sue intenzioni sovversive esplodono all'improvviso ma Erin, con il dovuto rispetto, le spiega che nonostante l'affetto che provi per lei non ha intenzione di essere la possibile causa di una nuova Afon-Noa e per questo non metterà Lilan chiuso in una gabbia e farlo uscire solo per lottare ed uccidere: tuttavia, se questa decisione si rivelasse errata, Erin promette alla sovrana di offrirle la sua vita in sacrificio.Più tardi, sola con Iaru, la sovrana viene informata della possibilità che il Gran Duca non sia stato il responsabile degli attacchi e appena arriverà a corte promette di occuparsi personalmente della cosa (ignara che ne frattempo Seimiya ha restituito tutti i regali ricevuti negli anni dalla famiglia di Shunan). La mattina dopo, sulla via di Ohto, un'improvvisa emorragia cerebrale di cui nessuno sospettava l'avanzamento stronca la vita della sovrana e le speranze di Erin di vivere serena senza il peso della legge su di sé.

E ora, è caccia al colpevole. Al di là delle dichiarazioni di facciata è evidente che qualcuno abbia origliato la conversazione "privata" della notte prima ed abbia deciso di porre fine all'alleanza già precaria fra il Gran Duca e la famiglia reale dando il colpo di grazia che non si era riusciti ad ottenere con l'assalto alle navi e cogliendo l'occasione per incastrare nuovamente Erin che senza l'aiuto dell'imperatrice non ha più nessuno che possa lottare per l'abolizione di una legge per la quale rischia la vita a causa dell'ignoranza che dilaga nella nobiltà di corte. Dalla preview del 42° episodio, Seimiya sembra essere la prescelta per l'ascesa al trono ma Damiya non se ne resterà con le mani in mano e se sposare la nipote potrebbe risultare una scelta troppo azzardata, trovare un marito-burattino da metterle al fianco potrebbe essere il piano perfetto per iniziare la corrosione del sistema dalle fondamenta.

Kemono no Sou Ja Erin - Episodio 40

L'episodio in pillole: dopo l'uccisione di tutti i Touda, Erin cerca di dare una mano ai superstiti feriti della scorta armata, fra cui Iaru, scoprendo però che l'imperatrice è rimasta ferita battendo la testa contro il muro e versa ora priva di conoscenza...;

Highlights: la confessione a Iaru;

Giudizio: 9,5/10

Al termine dei drammatici eventi dello scorso episodio, è tempo per tutti di pensare alla gestione delle conseguenze di quanto accaduto e stabilire le prossime mosse: se Erin si sente interamente responsabile di quanto accaduto, Damiya è alle prese con la salute di Shin Ou che giace a terra svenuta e Iaru inizia ad ipotizzare un coinvolgimento del Gran Duca nell'attacco perpetrato ai loro danni... un mosaico i cui pezzi appaiono lungi dal raggiungimento della loro perfetta collocazione ed il cui completamento sembra pesantemente condizionato dagli uomini dietro a Kiriku, in particolare ad un "lui" al quale il finto professore fa riferimento a proposito dell'attacco di Lilan ai Touda: un personaggio molto importante si nasconde ancora nelle pieghe della trama...

Ora che dell'esercito di Touda non rimane altro che una pila di cadaveri, Lilan si è calmata ed è seduta tranquilla a poppa dello yacht imperiale mentre Erin, ancora sconvolta per l'accaduto, cerca di dare una mano ai feriti ed a chi ne ha bisogno: dopo aver liberato una bimba da un asse di legno franatole addosso e che la stava schiacciando, l'attenzione della professoressa viene attirata dalla richiesta di aiuto che giunge dalla cabina imperiale dove una damigella di Shin Ou chiede aiuto per la sua padrona che giace a terra priva di conoscenza! Al capezzale di sua maestà, Erin cerca di capire cosa sia successo ma la scarsità di mezzi e medicinali a bordo la obbligano ad ordinare il trasferimento della paziente a Kazarumu per ulteriori accertamenti, dove anche le navi verranno attraccate in attesa di ripartire per la Capitale e riordinare le idee dopo l'attacco del Gran Duca che però Erin sospetta non essere coinvolto poiché gli animali uccisi non hanno nessun marchio sulla coda. Mentre Damiya beneficia del trattamento speciale che Erin gli ha gentilmente offerto per alleviargli il dolore alla spalla, la nostra ritorna a scuola con Lilan ed inizia a dare una mano per la preparazione di posti letto e medicinali per i feriti.

A Palazzo, Semiya apprende con orrore la notizia dell'attacco e delle gravi condizioni in cui versa la nonna finendo per quasi svenire ma la situazione alla riserva è ancora più tesa: a colloquio con Damiya e gli ufficiali di alto grado dei Sezan, Iaru viene accusato di negligenza durante l'attacco e per non aver saputo proteggere l'incolumità dell'imperatrice viene anche chiesta la sua testa... decisione che tuttavia viene rimandata in seguito, quando si avrà un'idea più chiara di quanto accaduto e sui mandanti dell'operazione. Informato che Erin sta visitando i feriti, Iaru la raggiunge ringraziandola per aver mantenuto la promessa fattagli ore prima e adesso è giunto finalmente anche il suo turno per potersi far medicare e prendere l'antidoto contro il veleno contenuto nelle zanne Touda. Nella stessa stanza con gli altri soldati ora addormentati, Iaru ed Erin possono scambiarsi i propri pensieri più profondi ed è l'occasione per avvicinarsi ancora di più ora che il destino li ha uniti in una lotta più grande di loro: mentre il Sezan spiega alla ragazza che i suoi grandi sforzi sono stati comunque vani poiché la spina dorsale del Paese è ormai distrutta, corrosa da un potere enorme che è arrivato ad intaccare anche la purezza di Shin Ou, Erin gli spiega che non può essere stato il Gran Duca ad attaccare poiché gli animali dei suoi possedimenti sono tutti marchiati. Ignara che Kiriku sta ascoltando tutto da un pezzo, Erin racconta a Iaru la storia della sua infanzia fino ad oggi...

Puntata priva di azione, e ci sta bene dopo un episodio intenso come il 39, ma molto molto bella dal punto di vista della gestione emotiva dei personaggi rapportati fra di loro ed in relazione alla storia che li circonda e li "avvolge come un mulinello", per usare la stessa metafora di Soyon prima di titoli di coda. Iaru - Erin sono di fatto LA coppia della serie, con buona pace di Tomura che resterà il "buon amico" che ogni donna vorrebbe avere e che ogni uomo vorrebbe non essere ^^ Trovo affascinante il ruolo che si stanno ritagliando nella vicenda Kiriku e Damiya, entrambi coinvolti nei giochi di potere fra i regni ma con valenze diverse rispetto alle premesse: Kiriku sembra ora meno cattivo di come era stato dipinto fino adesso e, soprattutto, appare sinceramente intimorito dalla figura misteriosa che potrebbe essere il suo capo; Damiya sembra invece sinceramente sorpreso da tutto quanto accaduto finora ma alla prova dei fatti credo nasconda terribili segreti.

Kemono no Sou Ja Erin - Episodio 39

L'episodio in pillole: al termine della visita alla riserva, l'imperatrice e tutto il suo entourage ritornano alla capitale usando lo yacht e passando per la via del fiume che credono essere più sicura finendo però preda di un esercito di Tohda!

Highlights: Erin mostra a tutti le sue abilità;

Giudizio: 9/10

La visita del corteo imperiale a Kazarumu poteva finire in tragedia ed Erin è dovuta in qualche modo esporsi per evitare la catastrofe, riuscendo a sistemare la situazione e a non esporsi più del necessario anche se Damiya sembra aver intuito il suo potenziale; il ritorno verso la Capitale, tuttavia, è l'occasione perfetta per i nemici dell'autorità imperiale per tendere un violento ed imprevisto attacco al cuore pulsante del potere per soverchiarne l'autorità e dare il via ad un repentino processo di mutazioni politiche ed assassinii mirati al fine di avere alleati di fiducia ad ogni livello di potere: un piano complesso e ben orchestrato che forse trova in Damiya un alleato prezioso, eppure quella che sembrava essere un ingranaggio ben oliato verrà mandato "fuorigiri" dalla determinazione di una "normale" ragazza...

La partenza di Shin Ou e del suo entourage contribuiscono al rientro alla normalità in quel di Kazarumu, ma la notizia del rientro a casa con la flotta navale imperiale esalta i bambini ma anche i professori, che tanto vorrebbero poter vedere di persona lo sfarzo di uno yacht che viene usato solo pochissime volte l'anno: con la scusa di una "gita" in mezzo alla natura per mostrare ai piccoli le meraviglie della vita di piante ed animali, Tomura e gli altri professori chiedono il permesso ad Esaru che accetta alla sola condizione che i piccoli non facciano troppo chiasso sul promontorio che dalla montagna dà direttamente sul fiume... proprio dove deve passare la flotta ^^ Con l'approvazione della preside, tutta la scuola si muove "in gita" mentre al castello del Gran Duca Shunan legge con apprensione i rapporti sull'esercito di Touda che si sta creando ai confini di Horon e Nugan rientra dal fronte per far visita al padre, che versa ora in pessime condizioni di salute. A Palazzo, invece, Semiya aspetta il rientro della nonna ammirando la bellezza della fioritura nei giardini privati sorseggiando una bevanda rinfrescante: nessuno immagina l'imminente catastrofe in agguato.

Arrivati al promontorio , i ragazzi iniziano a studiare fiori e piante finora visti solo su carta e chiedono notizie ai loro professori mentre la piccola Shiron, già proiettata all'arrivo della flotta, prende il cannocchiale che si è portata da scuola e inizia a mettersi di vedetta in attesa dell'arrivo dello yacht che di lì a poco darà sfoggio del proprio sfarzo a tutti i presenti: l'ammirazione per la bellezza del castello galleggiante dura lo spazio di pochi minuti perché un esercito di Touda arriva da un affluente secondario del Fiume Kazarumu ed inizia l'assalto alle navi! Terrorizzata alla vista degli animali, Erin decide di ricorrere a misure estreme per salvare sua maestà e corre indietro alla riserva dove prepara Lilan per attaccare e dove viene fermata da Kiriku che la supplica di non volare, poiché darebbe la certezza di essere nella ragione a chi vorrebbe usarla per rovesciare la monarchia: dubbiosa, Erin esita per un attimo ma ordina all'Ohju di librarsi in volo e raggiunta la flotta imperiale inizia a volare a pelo d'acqua per spaventare i Touda e farli allontanare ma alla vista di così tanti lucertoloni per la sua razza storicamente nemici giurati, Lilan impazzisce e come una furia inizia ad attaccare e squarciare i corpi di soldati ed animali fino a che l'acqua attorno alle navi diventa completamente rossa del loro sangue. La scena di Erin in sella all'Ouju richiama nella mente di Damiya l'immagine di Jem e della caduta di Afon-Noa da secoli tramandata nella famiglia imperiale come l'inizio della casata reale divina, mandandolo in estasi.

Sono ufficialmente iniziati i problemi per Erin, che ora si è dichiaratamente messa in mezzo ad una guerra più grande di lei e che la obbligherà a fare delle difficili scelte di campo, contesa fra l'amore per Lilan e per Kazarumu e gli obblighi di legge verso sua maestà e la famiglia imperiale tutta. Il dramma di aver più o meno indirettamente causato la morte di decine di Touda è un pensiero, ed un'immagine, che la ragazza farà fatica a dimenticare ma l'essere stata riconosciuta da praticamente tutti sulla nave è un problema che deve essere risolto con ampie priorità e le mosse di Damiya non tarderanno a farsi vedere, ora che l'imperatrice è in coma...

martedì 20 ottobre 2009

Cambi di prospettiva

Come avrete sicuramente notato, le attività del blog si sono drasticamente ridotte nonostante la nuova stagione sia entrata pienamente nel vivo delle operazioni, pur con tutti i pro ed i contro già sviscerati qui e là in vari post. I più attenti fra di voi avranno notato anche che alcuni post sono stati scritti e poi successivamente cancellati: perché tutto ciò? Beh, è giusto che sappiate che queste pagine non vedranno più aggiornamenti multipli e costanti nell'arco della settimana, non perché abbia perso interesse per il settore o perché sia venuta a mancare la voglia di scrivere e condividere opinioni sul tema anime... anzi, è l'esatto contrario: poco prima di partire, a fine settembre, sono stato contattato per partecipare ad un progetto di più ampio respiro e di più ampie prospettive legato al sito/blog Komixjam, un portale dove gli anime, i manga, il Giappone e la sua "lifestyle" sono il pane quotidiano, motivo per cui lo staff ha pensato che potessi essere utile come loro nuovo membro scrivendo sulle loro pagine quello che facevo qui: poiché Google avrebbe segato le gambe ad entrambi scrivendo lo stesso testo in 2 posti diversi, troverete la solita grandissima dose di analisi quotidiane nella mia "nuova casa" che vi invito numerosi a visitare mentre qui potrete continuare a trovare le analisi delle avventure di "Erin" e le recensioni di tutte le serie finite, oltre ad altri interventi vari ed eventuali che avrò voglia di condividere.

Sperando che possiate essere felici per la mia nuova avventura con lo staff di Komixjam, vi invito numerosi sul portale ma senza dimenticare "l'isola felice" che per poco più di un anno vi ha fatto da bussola nella scelta delle migliori serie da seguire: con l'augurio che possa essere un "arrivederci" e non un "addio", vi abbraccio con affetto per tutto il sostegno che mi avete donato.

sabato 10 ottobre 2009

Darker than black: ryuusei no gemini - Episodio 1

L'episodio in pillole: in Siberia, due ragazzini col padre assistono ad una pioggia di meteoriti... peccato che uno di essi si schianti sul loro campo facendo diventare uno dei gemelli un Contraente. Anni dopo, la minaccia dei figli del finto cielo stellato e dei cancelli si abbatterà pesantemente su questa sfortunata famiglia;

Highlights: Kei is back!;

Giudizio: 9/10

E' partita la serie non-originale più bella del panorama autunnale: il sequel di "Darker than black", la serie-shock di Studio BONES che nella primavera del 2007 non mancò di stupire e suscitare pareri contrastanti nel fandom, equamente diviso fra chi rimase scettico e chi iniziò a sbavare potentemente: per chi non l'avesse capito, io ero nel secondo gruppo ^^. Questo sequel, tuttavia, non riceverà trattamenti di favore e dovrà sottostare alla regola d'oro dell'entryplug: non verrà bloggato in quanto figlio di una serie non trattata né settimanalmente né in sede di recensione, quindi dovrete accontentarvi di questo post e della recensione a gennaio/febbraio. Probabilmente esagererei dicendo che questa è la miglior serie autunnale ma certamente è una visione imprescindibile per tutti coloro che hanno adorato l'originale e sono desiderosi di sapere cosa accadrà ai nostri eroi. Per tutti gli altri solo un consiglio... recuperatevi la prima serie!

La puntata è nettamente divisa in due: all'inizio vediamo i gemelli Suou e Shion Pavlichenko nella fredda steppa siberiana ammirare le stelle cadenti e venire colpiti da una di esse che trasforma il povero Shion in Contraente, un essere legato ai misteriosi "Gates" apparsi in Giappone e Brasile che hanno portato alla comparsa di un cielo finto con stelle fine che non sono altro che i Contraenti sparsi nel mondo. La seconda parte ha luogo alcuni anni dopo e nella quale vediamo la giovane Suou a scuola intenta a scattare foto agli animali ma anche all'amica Tanya ed al giovane Nika che trova il coraggio di confessarsi e dichiararle il suo amore: tutto sembra filare per il verso giusto e anche a casa Suou racconta la scena al fratello che però declina tutto freddamente poiché l'amore per gli essere come loro è una semplicenza sequenza chimica, essi non hanno un cuore con il quale poter amare. Rimproverata anche dal padre per aver trascorso troppo tempo con Shion a sperare in un futuro irrealizzabile, Suou si chiude in camera fino l'indomani quando raggiunge la scuola e l'amica Tanya, stranamente diversa: solo al termine delle lezioni si renderà conto che anch'ella è diventata una Contraente e quasi ucciderà Nika pur di essere lasciata libera di raggiungere un mezzo militare poco distante. I militari prendono anche in custodia la casa della famiglia Pavlichenko dove il padre dei ragazzi viene ucciso e Shion saluta la sorella dicendole di prendere un portafortuna e di raggiungere Bella, la scienziata collaboratrice del padre che è in realtà April dell'MI6: durante la fuga nella foresta, la ragazza uccide un altro contraente sulle loro tracce ma viene a sua volta freddata da Hei, nome in codice BK201, tornato all'attacco dopo 2 anni di inattività...

Chi ha visto la puntata senza sapere di cosa si stesse parlando probabilmente ha avuto una reazione fra lo stupore genuino e una frase del tipo "ma che è 'sta m***a?!". Sbaglio? ^^ E' normale, anche noi spettatori della prima serie reagimmo così, e qui c'è solo un po' meno azione rispetto all'esordio di Hei sullo schermo in una prima puntata scoppiettante dove il sangue e le teste volavano di pari passo: i poteri del giovane sono immutati, è forse ancora più spietato di prima e mosso da ragioni ancora ignote anche se la vita con Yin in questi due anni non deve essere stata semplice. Volemo una puntata riassuntiva e, soprattutto, ri volemo Mao!!!

Kemono no Sou Ja Erin - Episodio 38

L'episodio in pillole: Hasamiya si reca in visita alla riserva per ammirare lo spettacolo della famigliola felice, Erin finisce per compromettere il suo status di fronte ai reali e Damiya le avanza delle audaci avances...

Highlights: Hasamiya e la nuova linea di pensiero sull'uso del fischietto;

Giudizio: 9/10

Chiuso in gloria il ciclo di Erin studentessa, la nuova variante della storia con la nostra protagonista in veste di "prof." sembra intenzionata a regalare sorprese a volontà: non nascerà solo una bella amicizia fra la ragazza e la sovrana, frutto del salvataggio in extremis dalla furia di Lilan, ma anche e soprattutto per una comunanza di idee sul come gestire i giovani Ouju che non prevede l'uso del fischietto silenzioso, oggetto che tanto Erin quanto (a sorpresa) Sua Altezza non vedono di buon occhio nonostante i dettami scritti nel libro-guida che troppo ciecamente si segue da tanti anni. Damiya ovviamente non è d'accordo con i "nuovi metodi" ma sarebbe probabilmente disposto a chiudere un'occhio se la bella professoressa dagli occhi verdi fosse disposta a trasferirsi nelle riserve reali di Lazal...

Il corteo imperiale si mette in movimento di buon ora per raggiungere la riserva degli Ouju e, sulla strada, Shin Ou non può non notare il gran numero di persone affiancate alla strada e in ginocchio devotamente rispettose dell'autorità imperiale che non sembra vivere alcuna agitazione politica. Alla scuola giungono anzitempo Iaru ed un suo collega per le doverose ispezioni precedenti l'arrivo ed il soggiorno di Sua Maestà e Kiriku si offre volontario per un tour della riserva ma il Sezan declina educatamente l'invito spiegando di voler girare per i fatti suoi: l'unica cosa di rilievo che troverà sarà Erin intenta ad educare la sua classe su come comportarsi di fronte alle personalità della famiglia imperiale. Nell'aula magna, Hasamiya viene accolta da tutti i bambini della scuola riuniti per cantarle in coro una canzone di benvenuto che si chiuderà con la consegna da parte della piccola Shiron di un mazzo di fiori: la sovrana è felicissima ma è impaziente di vedere Lilan, Ekku ed il piccolo Aru e Esaru esaudisce volentieri la sua richiesta, portando la sovrana ed il nipote nella riserva dove osservano, rapiti, la bellezza degli animali.

Tuttavia, chi troppo vuole nulla stringe, e Hasamiya non si accontenta di vedere gli animali da lontano ma vuole avvicinarsi spinta da Damiya nonostante Esaru e gli altri glielo sconsiglino: una volta avvicinati agli animali, questi immediatamente reagiscono alzandosi e digrignando i denti ma la sovrana non ne vuole sapere di allontanarsi e, anzi, si avvicina alle bestie che si sentono minacciate e si preparano ad attaccare: viene dato l'ordine di fischiare ma nessuno osa per la presenza del piccolo Aru (il fischietto nuoce alla salute) e deve pensarci Erin ad arrivare e salvare la situazione con la propria arpa, calmando gli animali ed invitando Hasamiya ad allontanarsi. Nella sala da pranzo, la sovrana ed Esaru parlano dei metodi di interazione umani-Ouju e cercare di non rivelare nulla su Erin è una gimcana notevole per la povera direttrice che si salva in corner con un paio di spiegazioni verosimili... che però non convincono il sagace Damiya: congedandosi anzitempo dai commensali, il ragazzo raggiunge la stalla di Lilan dove trova Erin intenta a parlare con l'animale e, complice la loro solitudine, avanza dei complimenti allusori che mettono in imbarazzo la giovane insegnante salvata dal tempestivo intervento della sovrana che riporta all'ordine il nipote, scusandosi a nome suo. Prima di lasciare la riserva, Hasamiya ed Erin si scambiano le reciproche opinioni sull'accaduto convergendo nel definire dannose le pratiche legate all'uso del fischietto sugli Ouju.

Come interpretare le parole dell'Imperatrice relative al fischietto? Sincero desiderio di cambiare le regole di controllo degli animali o trollata galattica per prendere in castagna Erin, Esaru e tutta la scuola? Difficile credere che una persona buona e gentile come Hasamiya potesse perpetrare un giochetto così basso e meschino (il nipote, lui riuscirebbe senza problemi...) eppure la possibilità non è poi così remota e anche le nostre protagoniste si interrogano sul da farsi: Shin Ou ora ha lasciato la riserva ma la proposta fatta ad Erin di trasferirsi a Lazal con gli Ouju è concreta e sicuramente allettante dal punto di vista lavorativo ma per ora l'amore per la sua casa adottiva prevale. Nel prossimo episodio avremo il ritorno del corteo alla Città Imperiale, e le cose non sembrano destinate ad andare lisce anche per il ritorno di vecchi "amici"...

venerdì 9 ottobre 2009

Kemono no Sou Ja Erin - Episodio 37

L'episodio in pillole: inizia il nuovo anno scolastico e subito Erin ha a che fare con una classe scatenata ed una giovane studentessa problematica, Shiron, che vede in Erin un modello da imitare. A qualsiasi costo... E a complicare ulteriormente la situazione, arriva anche l'ora del travaglio di Liran;

Highlights: imparare con l'esperienza;

Giudizio: 9,5/10

Una bellissima puntata che esalta i punti di forza di questa serie: raccontare la quotidianità facendo brillare di luce propria ogni singolo momento che viviamo, il più delle volte senza renderci conto di quanto sia prezioso. L'introduzione di un personaggio come la piccola Shiron, studiosa e determinata come una certe ragazzina del villaggio della nebbia, lascia intendere (con quelle 15 settimane d'anticipo ^^'') che il dopo-Erin in quel di Kazarumu ha già un nome ed un cognome: quando si dice essere previdenti ^^. Ancora una volta i ragazzi di Production I.G dimostrano di saper fare bene il loro lavoro e bilanciano sapientemente il personaggio di Erin, ora in equilibrio fra la tensione di avere un lavoro (l'insegnante) dove ha ancora tutto da imparare ed una missione (la veterinaria) per la quale ha studiato anni ma che ogni giorno le presenta sfide sempre diverse e impegnative: oggi la nostra protagonista vince, ma dalla preview si vede già che i pericoli sono imminenti...

L'inizio dell'anno scolastico è l'inizio di una nuova sfida per Erin, che è ora alla testa di una nuova classe di giovani leve aspiranti veterinari fra cui spicca la figura della giovane Shiron, 4^ studentessa femminile nella storia della scuola dopo Esaru, Erin e Yuyan e che è spinta dal fortissimo desiderio di diventare la migliore di tutte per dimostrare al padre che l'essere nata donna non è una discriminante che le possa impedire di diventare un'ottima insegnante. Le prime lezioni all'aperto e quelle dedicate alla pulizia degli Ouju mettono subito in risalto la determinazione di Shiron rispetto agli altri compagni di classe tant'è che la ragazza non si vergogna a chiedere ad Erin di potersi occupare di Liran dato che anche lei iniziò a prendersene cura quando aveva pressappoco la sua stessa età. Sorpresa, Erin non sà cosa rispondere ma non può lasciare in mano ad una bambina Liran e la sua gravidanza... decisione che non favorisce certo i buoni rapporti fra le due ^^''. Nemmeno un colloquio con Esaru le semplifica la vita, poiché ogni studente và trattato a modo suo: quella notte, chiacchierando con Liran, Erin non si accorge che Shiron la stà spiando mentre abbraccia un Ouju, cosa che nel libro che la piccola porta sempre con sé non viene certo scritto...

Il giorno seguente Shiron tempesta di domande il povero Tomura che cerca di deviare il discorso senza successo, finendo col perdere Shiron desiderosa di parlare faccia a faccia con Erin: raggiunta la stalla di Liran la trova vuota e vedendo l'animale assopito decide di avvicinarsi per vedere com'è ma finisce per svegliarla e farla arrabbiare! Pietrificata dalla paura di venire sbranata, Shiron viene salvata dall'intervento di Erin che calma l'animale e permette loro di uscire tranquillamente dalla gabbia. Shiron ha notato che Liran risponde perfettamente ai comandi di Erin e la cosa, ancora una volta, non è scritta nel suo libro quindi la piccola chiede spiegazioni ed Erin è costretta a spiegarle in parte il legamen che la unisce a quei maestosi animali ma l'inizio del travaglio di Liran la obbliga a troncare il discorso a metà: ordinando a Shiron di chiamare Esaru e far preparare nuova paglia ed acqua calda, Erin inizia ad aiutare l'amica Ouju a partorire. L'animale è agitatissima e con un battito d'ali scaraventa a terra anche Erin che però non molla e ritorna ad incitare Liran a spingere per partorire il cucciolo: terrorizzata, Shiron vorrebbe scappare via ma viene fermata da Esaru che le ordina di guardare il parto dell'Ouju, una cosa che non troverà mai scritta nei libri ed una lezione sulla vita e - forse - la morte - che tutti a Kazarumu devono imparare: incitando insieme agli altri Erin e Liran, Shiron assiste allo spettacolo più emozionante della sua vita.

Inutile girarci attorno, la vera protagonista della puntata è Shiron e la sua voglia di imporsi no matter what. Il passato che la tormenta, i genitori oppressivi, un destino avverso e l'obbligo di lottare per ottenere ciò che si desidera sono i temi che da sempre "Erin" porta avanti con successo, stavolta traslati su una nuova piccola protagonista destinata - è facile prevederlo - ad un futuro radioso in quel della riserva più famosa dei domini imperiali. Ah, a proposito... Shin Ou si stà per muovere proprio in direzione di Kazarumu, e con lei ci saranno Semiya e Damiya! Dopo 37 puntate, il fatidico incontro fra Erin e la Casa Imperiale... esattamente ciò che tutti cercano da anni di impedire! Ne vedremo delle belle...

Kemono no Sou Ja Erin - Episodio 36

L'episodio in pillole: mentre la gravidanza di Liran procede senza grosse difficoltà, il consiglio docenti decide di informare la Casa Imperiale della gravidanza dell'Ouju mantendendo la promessa di non rivelare nulla su Erin e le sue capacità, lasciandola libera di affrontare con serenità l'esame di maturità;

Highlights: la fine di un ciclo;

Giudizio: 9/10

E così, il sogno di un'intera infanzia ed adolescenza arriva al fine a diventare realtà: il mito della madre Soyon, da inseguire ed imitare il più possibile si plasma sulla giovane Erin che ne rappresenta ora la degna erede, al termine di una complessa sequenza di esami di fine ciclo che promuoverà tutta la classe della "vecchia guardia" , chiudendo così un ciclo durato 4 anni (beh, per noi "solo" una quindicina di puntate ^^') e facendo finalmente passare Erin (e Tomura) dall'altra parte della barricata... con la divisa da insegnanti! Una nuova, avvincente sfida per i nostri neo-diplomati alle prese con quella che sicuramente sarà una classe di scalmanati e con un'animale in gabbia che ormai sembra davvero pronta a partorire il suo piccolo...

La gravidanza di Liran obbliga tutti alla riserva a razionare il cibo poiché l'animale, ovviamente, adesso deve mangiare per due: il consiglio docenti è riunito con Esaru proprio per decidere in merito al comunicare o meno la presenza di un' Ouju incinta, decisione che garantirebbe un approvigionamento extra di fondi e cibo ma che potrebbe indurre la Casa Imperiale a dei controlli che metterebbero in pericolo l'anonimato di Erin. Al termine della riunione, tuttavia, Esaru ordina di comunicare la gravidanza e Kiriku si offre volontario come emissario asserendo di avere un amico a Palazzo che potrà dare una mano a tutti loro. Raggiunta la corte di Shin Ou, Kiriku informa della gravidanza di Liran e Damiya ricorda alla zia che l'animale incinta è la stessa che le regalò per il suo compleanno, il giorno che tentarono di assassinarla: felice per la bella notizia, l'Imperatrice assicura a Kiriku che Kazarumu avrà tutta l'assistenza necessaria e l'insegnante viene invitato da Damiya ad un colloquio privato dove vuole sapere tutto quanto stia accadendo a scuola: Iaru, presente anche lui al colloquio in veste di Sezan ufficiale, inizia a sospettare qualcosa...

A scuola, intanto, Erin e Tomura discutono sulla necessità o meno di rimodulare le quantità di cibo e naturalmente la ragazza si offre di dare una mano... anche solo per pelare le patate, l'importante è rendersi utile ma Tomura le intima di non pensarci e concentrarsi esclusivamente sullo studio. Facendola cadere letteralmente dal pero, perché la gravidanza di Liran le aveva fatto scrodare l'imminenza dell'esame di maturità!!! Senza dimenticare i suoi obblighi verso la giovane neo-mamma ma ritagliandosi ogni angolo di tempo per studiare e ripassare (compresa la tarda notte), Erin inizia la preparazione per quello che sarà il grande test finale per ottenere il diploma veterinario di Kazarumu. Le giornate trascorrono intense e finalmente il giorno del test arriva, mettendo i ragazzi faccia a faccia col loro destino: come spesso accade in questi casi, tanta era la paura della vigilia quanta la disillusione alla fine dell'esame, che tutti passano a pieni voti anche se la prima della lista non poteva essere nessun'altra che Erin. Dopo aver salutato i compagni di 4 anni e in particolare Yuyancon cui ha diviso gioie e dolori nella stessa camera, Erin si prepara alla sua nuova vita da insegnante.

E' un aspetto che gli sceneggiatori hanno saputo ben nascondere, tra la gravidanza di Liran il test d'ammissione e gli addii agli amici, ma la visitia di Kiriku a Palazzo non era certo un caso e soprattutto il colloquio privato avuto con Damiya sarà servito per illustrare nel dettaglio la posizione di Erin, sempre più influente nell'economia di Kazarumu e - di riflesso- in quella delle attività che legano la scuola alla Casa Imperiale. Chissà quanto durerà l'alone di mistero attorno alla conversazione fra malfattori, e chissà quanto ha già capito Iaru dell'intrigo politico dentro al quale vive ogni sua giornata...

Bakemonogatari - Episodio 12

L'episodio in pillole: Koyomi e Hitagi hanno il loro primo appuntamente, tutto particolare ^^, che si risolverà in una confessione sotto il cielo stellato;

Highlights: finalmente, una coppia;

Giudizio: 10/10

Per fortuna che non sarebbe dovuto essere un finale: ci sono serie che non riescono a regalare un finale di questo livello, questa serie è talmente geniale che chiude il suo passaggio TV con un episodio meravigliosamente completo che però sappiamo benissimo sarà seguito da altre 4 puntate online-only: Shinbo-san è un fottuto genio, concedetemi l'espressione. Ci aspettavamo tutti, ovviamente, più Tsubasa e invece ci troviamo di fronte a quello che è probabilmente il miglior episodio dedicato a Senjougahara e Koyomi, con la consacrazione del loro rapporto di coppia, ora reale e non più funzionale alla storia: non sò se anche per voi è stato così, ma dal mio punto di vista non sono mai riuscito ad inquadrarli come "fidanzati"... non fino ad ora, perlomeno.

A pranzo con Hitagi, Koyomi viene invitato dalla sua ragazza a quello che è - di fatto - il loro primo appuntamento. Dopo aver trascorso le ultime ore di scuola con Tsubasa e Nadeko per studiare, Koyomi corre a casa di Hitagi dove la trova già pronta per uscire... in macchina con il padre! Un primo appuntamento atipico sui sedili posteriori del SUV dove Hitagi tormenta verbalmente il povero ragazzo prendendolo in giro e discutendo ad alta voce di cose che Koyomi non vorrebbe far sentire al padre di lei, che però sembra totalmente disinteressato alla conversazione nonostante un paio di tentativi della figlia di portarlo nei loro discorsi. Tsubasa con la sua intelligenza superiore e Kanbaru con la sua sensualità inconscia sono i due argomenti sviscerati dai ragazzi e che fanno agitare Hitagi, che sentendo parlare della sua kouhai in "malo modo" stuzzica il fidanzato dicendogli nell'orecchio cose probabilmente non adatte ad una ragazza di buona famiglia ^^ La SUV del loro autista raggiunge il parcheggio e Hitagi chiede a Koyomi di aspettare un attimo mentre và a vedere che tutto sia pronto per il loro appuntamento: è l'occasione per il ragazzo di parlare con il padre di Hitagi che lo ringrazia per aver reso così felice la figlia, che ora sorride come non gli capitava di vedere da tempo. Spiegando di essere veramente innamorato di lei, Koyomi promette di prendersi cura di Hitagi proprio mentre lei torna e lo accompagna ad uno spiazzo nel bosco dove entrambi guardano la volta stellata e si dichiaranoil loro reciproco amore, scambiandosi anche (forse) un bacio.

La prima parte dell'episodio si lascia godere per le grandi capacità dialettiche di Hitagi che mette costantemente in crisi il fidanzato con discorsi decisamente "borderline" e troppo vicini ad orecchie indiscrete ^^ La seconda parte è uno spettacolo che culmina nell'ultima scena alla luce delle stelle dove i due, finalmente, si dichiarano sinceramente i propri sentimenti con una sequenza dialogata molto bella per quanto al sapore di "déjà vu". Fantastica la ED specifica con chiaro riferimento alle stelle citate da Hitagi parlando con Koyomi pochi minuti prima, accompagnate da una meravigliosa musica di pianoforte che dà il là ai titoli di coda... di una serie che non è ancora finita! L'appuntamento con "Bakemonogatari" è il 28 ottobre con il 13° episodio trasmesso esclusivamente online da SHAFT.

giovedì 8 ottobre 2009

Senjou no Valkyria (recensione)

Il finale della serie, tutto sommato, non si discosta poi molto da quello del gioco: sulla via di Randgriz, Welkin & Co. vengono ingaggiati dai militari imperiali che gli impediscono di raggiungere la capitale dove Maximilian sta negoziando la resa incondizionata del nemico con Cordelia: nessuno sà ancora della rivelazione riguardo la vera identità della principessa né tantomeno del fatto che Maximilian si è impadronito della torre più alta del castello all'interno della quale si nasconde la Valkof, una enorme lancia Valkyrur con la quale è sicuro di annientare il nemico. Mentre il Marmota equipaggiato con la nuova arma si dirige in campagna per testarne la potenza, Alicia li insegue seguita molto da lontano dal Settimoche si è liberato dei militari e vuole fermare Maximilian. Il test dell'arma distrugge una montagna ma Welkin non demorde e nemmeno Alicia, che attacca la punta della lancia interrompendone temporaneamente l'utilizzo ma viene a sua volta attaccata dalle mitragliatrici di bordo: costretta a difendersi, Alicia non può impedire il ricarico dell'arma ma qui entrano in scena i compagni di squadra che irrompono nel mezzo e costringono Maximilian a scendere in campo di persona con un aggeggio che riproduce artificialmente la potenza delle Valkyrur: ingaggiato da Welkin e Alicia, l'imperatore dà sfogo alla sua rabbia e le esplosioni che seguono separano Alicia e Welkin, che si lancia fra le fiamme per lei e finalmente la bacia dandole la possibilità di attaccare Maximilian, uccidendolo. E' la fine della guerra, e tutti tornano alle proprie vite... con Alicia e Welkin finalmente sposati in quel di Bruhl.

Termina anche "Valkyria", e recensire una serie tratta da un meraviglioso videogioco che ho visto perdersi inesorabilmente nelle ultime settimane mi è assai difficile: cercherò di essere il più obiettivo possibile, come ho sempre cercato di fare. Partiamo dalla storia, che nel videogioco è di una bellezza indefinibile e che qui rimane accettabile per circa metà serie prendendo una deriva assolutamente originale (nel senso peggiore del termine) ed imprevista proprio quando nel gioco si raggiungevano vette altissime di storytelling e caratterizzazione dei personaggi: forse proprio qui risede il più grande limite della serie, l'aver voluto innovare un canovaccio già di suo perfetto solo per distinguersi dall'originale... se solitamente questa scelta paga, stavolta è una sconfitta senz'appello per tutto l'esercito SEGA e A1 Productions.

Ugole d'oro e bocche di fuoco. Guardando la serie sotto il suo aspetto più tecnico, non si può non notare il grande sforzo di doppiaggio che è stato portato avanti, richiamando in massa il cast di seiyuu del gioco con voci del calibro di Inoue Marina, Fukuyama Jun e Noto Mamiko ad allietare la visione (e soprattutto l'ascolto) di ogni episodio. Peccato che i ruoli "marziali" di gran parte dei personaggi non permetta lo sviluppo di grandi battute o monologhi, eccezion fatta per qualche proclama di Maximilian, che però si perde nell'infinita apatia che contraddistingue il suo personaggio. I suoi sottoposti, al contrario, vivono il campo di battaglia come le loro mura domestiche e le voci si adattano bene ad un ruolo non semplice in cui devono sapersi gestire sia come generali che come persone e Ohara e Ohtsuka (Akio e Chikao) riescono assolutamente bene nella missione. Peccato che la trama non li supporti a dovere come personaggi, ma qui apriamo un'altra, profonda ferita...

Caduti sul campo. Probabilmente non avrei mai dovuto iniziare il gioco, o perlomeno avrei dovuto aspettare di finire la visione dell'anime che è stata tremendamente influenzata da quello che è, a detta di molti, il miglior JRPG strategico della storia. Pur non condividendo questa linea di pensiero, è evidente come il paragone con la controparte animata seghi nettamente le gambe alla serie, battendola sul piano della gestione di storia e personaggi introducendo un forzatissimo triangolo amoroso che fa tanto anime ma che in realtà nulla ha a che vedere con quanto accade nell'originale e che da semplice orpello narrativo finisce per obbligare gli sceneggiatori a riscrevere gli eventi di Naggiar rovinando un bellissimo momento vissuto nel gioco: è solo uno dei tanti momenti "no" della serie, che nel finale superano ampiamente gli aspetti positivi affondando qualunque ancora di salvezza si sarebbe potuta lanciare. Era una delle serie che aspettavo con più interesse, è probabilmente la delusione più cocente del 2009.

GIUDIZIO: 68/100

NARRAZIONE: 7/10

PERSONAGGI: 6/10

PRODUZIONE: 7/10

AMBIENTAZIONE: 6/10

MOMENTO MIGLIORE: Selvaria VS. Alicia

MOMENTO PEGGIORE: la gestione dello sparo di Faldio ad Alicia

Tears to Tiara (recensione)

Mercadis usa un attacco energetico per smantellare una montagna in lontananza, giusto per far capire quant'è forte: Ogam spiega che per annientarlo ci vuole il "Word of Power" che solo Riannon può recitare ma che al momento non ricorda! Arawn ed Arthur combattono assieme per dare tempo alla ragazza ma il Re Demone viene ferito e Riannon non può curarlo: mentre spiega alla ragazza di credere in sé stessa, Riannon ha una visione di Primula che le spiega come la risposta alla sua domanda sia dentro di sé: ricordando le parole latine, Riannon recita l'incantesimo ed elimina il dio salvando Arawn ed Arthur. Nuovamente al castello, Arawn ha una visione di Pwyll che gli suggerisce di nominare Arthur nuovo re e l'indomani, con cerimonia solenne, si insidia il nuovo reggente con nome reale Pendragon. E vissero tutti felici e contenti.

Sinceramente mi viene il voltastomaco a scrivere a scrivere la recensione di una serie che ho già cancellato dall'HD per troppo ribrezzo. Da dove partiamo? Massì, dai lati positivi: è una serie accettabile dal punto di vista tecnico. Fine. Il resto non si salva da nessun lato lo si guardi: i personaggi sono una cosa indegna, da metà serie in poi non ce n'è uno che si salvi: Arthur è un idiota fatto e finito (Luke esce vincitore a mani basse dallo scontro, ed è tutto dire), Arawn è l'overpowered main character che tutto può e non perde occasione di dimostrarlo, Ogam... lasciamo perdere e le ragazze della serie sono tutte assolutamente ridicole, si salva in parte Octavia per la parentesi narrativa con la sua rivale d'infanzia ma è davvero troppo poco per una serie di 26 puntate. La storia c'è ma è come se non ci fosse visto la precocità con cui và a farsi un giro lasciandoci in mano ad un branco di idioti senza capo né coda a caccia di un nemico che fino alla fine nemmeno è ben chiaro chi sia: la trama di fondo del JRPG da cui è tratto non ha aiutato gli sceneggiatori (più che un JRPG è un eroge...) ma questo non serva assolutamente a giustificazione per gli scempi perpetrati qui e là nella serie: arrivare alla fine è stata dura, ce l'abbiamo fatta ma per un po' non ne voglio sapere di anime tratti da giochi di ruolo. A farne le spese è "Seiken no Blacksmith", serie anonima ma sicuramente migliore di questo "Tiara" che però non credo proprio bloggherò (e forse nemmeno guarderò, ma ne parleremo in separata sede).

GIUDIZIO: 45/100

NARRAZIONE: 5/10

PERSONAGGI: 4/10

PRODUZIONE: 6/10

AMBIENTAZIONE: 4,5/10

MOMENTO MIGLIORE: la fine

MOMENTO PEGGIORE: una qualsiasi delle ultime 15 puntate -_-

CANAAN (recensione)

Alphard e CANAAN combattono sul treno finché la terrorista non cerca di scappare tramite l'elicottero che arriva per l'estrazione ma viene inseguita e raggiunta da CANAAN che le impedisce di scappare: Alphard le urla di preoccuparsi più di Maria che di lei ma CANAAN risponde che è sicura che Maria stia bene pur non sapendo che Yunyun è tornata indietro fra le macerie dell'esplosione del treno per salvarla: durante la lotta sul tetto del vagone, Alphard scivola e CANAAN le afferra un braccio entrando in sinestesia con lei e comprendendo come anche lei sia "morta" con la morte di Siam: mentre cerca di tirarla su dal vagone si sente dire che non vuole più essere una maledizione per nessuno e osserva impotente la rivale di sempre spararsi al braccio finché si spezza e la fà cadere nel fiume a fondo valle lasciando CANAAN con un braccio sanguinante in mano. Più tardi Maria si sveglia all'ospedale di Shanghai con Minoru che la và a trovare e le racconta di non voler più scrivere nulla sul villaggio bensì di voler raccontare la storia di Hakko e Santana: appena tornati in Giappone, Maria apre una mostra fotografica degli scatti cinesi mentre un flash finale ci mostra CANAAN alle prese con una nuova missione di assassinio...

"CANAAN" è senza ombra di dubbio la serie tecnicamente più bella di tutto il panorama estivo e la consacrazione definitiva dello studio PA Works, che dimostra di avere nelle proprie fila numerosi e talentuosi artisti sia al disegno che alle animazioni. Peccato che la tecnica non sia l'unico aspetto fondamentale per realizzare un buon anime: ci vuole una storia avvincente e dei personaggi solidi, aspetti che in questa mini-serie arrivano solo a fasi alterne relegando il prodotto non in prima fascia, un vero peccato visto il tasso tecnico decisamente basso dell'ultimo periodo. Il primo episodio aveva sorpreso anche come trama, và detto, e per essere una serie tratta da una visual novel per Nintendo Wii, ci si poteva aspettare molto meno e invece la serie riesce a difendersi abbastanza bene... finché arriva un momento in cui tutti decidono di prendersi sul serio, e tutto và a rotoli. La storia di CANAAN, Maria e gli esperimenti del villaggio sono un'ottimo spunto narrativo ma personaggi come Liang "tsundere little crazy bitch" Qi e Cummings non possono assolutamente essere spacciati per realistici. Eppure PA Works ci prova, suicidando il prodotto "CANAAN".

TerrE PromessE. "CANAAN" si lascia vedere solo per la main quest, interessante e ben strutturata ma purtroppo non per merito dei ragazzi dello studio bensì di chi ha pensato il gioco per console: CANAAN VS. Alphard è il leitmotiv che si risolve solo nel finale e che - purtroppo - è intervallato da spezzoni assolutamente soporiferi e palesemente inutili per l'economia della serie, se non per qualche fanboy desideroso di vedere tsundere-chan ovunque, pena il drop della serie: è come se vi trovaste di fronte ad un videogame arcade puro e semplice, dove spegnere il cervello è il modo migliore per vincere; qui spegnere il cervello è il modo migliore per godere della fantastiche scene d'azione senza chiedersi "perché tutto ciò?". Una domanda che purtroppo non ha una risposta. Fortunatamente per noi, le due CANAAN (non vi dico nulla, almeno avete un motivo per vedere la serie ^^) assieme a Maria e Hakko compongono un fantastico cast femminile oltremodo enfatizzato da grandi voci al microfono: c'è la Noto su Hakko-san ma grazie a Dio è un personaggio che tutti credono muto fino praticamente alla fine quindi miss gatta morta parla poco: un punto in più per la serie ^^. In fin dei conti una serie "action" pura e semplice che, per sua sfortuna, si crede di essere qualcosa di più sopraffino, mancando clamorosamente il bersaglio: si lascia guardare per l'alto tasso tecnico e per una trama che, quando non prende derive ariose, è anche ben strutturata: ci sono troppe resurrezioni "for the lulz" ma... hey, it's showtime, baby.

GIUDIZIO: 77/100

NARRAZIONE: 7/10

PERSONAGGI: 7/10

PRODUZIONE: 9/10

AMBIENTAZIONE: 7/10

MOMENTO MIGLIORE: Hakko che mostra "le grazie" a Mino ^^

MOMENTO PEGGIORE: le derive perverse di Liang Qi

Phantom - Requiem for the Phantom (recensione)

L'ultima puntata chiude favolosamente la storia, con i nostri due protagonisti che annientano Scythe Master e le sue Zahlenschwestern, con una scena fantastica in cui Helen/Ein si prende finalmente la rivincita con gli interessi su colui il quale la soggiogata per anni facendola diventare una bambola vuota... fantasma senza passato al soldo del miglior offerente. Anche Reiji ottiene la sua vittoria riuscendo a portare finalmente "a casa" l'amata compagna dopo aver vissuto 6 mesi di pace vera, non come l'illusoria convinzione di essere sfuggiti ad "Inferno" dopo la fuga dal Messico al Giappone. I minuti finali, tuttavia, veicolano il nichilistico messaggio che da sempre accompagna le gesta dei nostri, e cioè che il male alla fine vince sempre in una società vera: con lo sguardo perso nella luce del tramonto sulle montagne (probabilmente in Europa), Reiji muore trafitto da un colpo di pistola sparato da un perfetto sconosciuto probabilmente operante per conto di "Inferno" che fa si che colui che ha osato tradirli e metterli in scacco possa essere punito nonostante tutto. Reiji muore, Helen si è vendicata ed è finalmente libera di vivere un futuro lontano dalla malavita... ma ancora una volta, ineluttabilmente sola. E sulle note di "Transparent", cala il sipario su una serie che lascia a noi il compito di scrivere le ultime postille di chiusura, come più ci piace immaginarle.

Inizio con grandissimo piacere a recensire quella che credo entrerà di diritto nella top5 se non nella top3 (per ora è al terzo posto) degli anime che più ho apprezzato in questo 2009. Dietro solo a due mostri sacri come "Eden" e "Tokyo Magnitude", questo "Phantom" si avvicina alla scena anime come quasi tutti i titoli Bee-Train: funestato dai preconcetti della stragrande maggioranza del fandom convinto di essere alla visione dell'ennesimo clone di quel "Noir" che tante fortune ha regalato ai ragazzi alla regia. Se è vero che gran parte dei titoli successivi a quella trasmissione hanno avuto in comune più di un tratto somatico con l'apripista, è altrettanto vero che "Phantom" si prende le sue distanze portando avanti una storia più complessa e sicuramente più "presente" nelle puntate, molto meno slegate rispetto a "Noir" ed alla sua natura episodica che qui difficilmente si riesce ad individuare: una trama di mafia ed assassini in una società malavitosa americana underground tanto lontana dalla realtà quanto realistica nella sua rappresentazione fà da base su cui si gettano le fondamenta per una storia nella storia in cui due ragazzi, Ein e Zwei, vengono "plasmati" come assassini perfetti per conto dell'organizzazione regina che li utilizzerà per i propri loschi affari ma che ben presto li abbandonerà al loro destino in quanto troppo attaccati alla vita ed ai ricordi che si è cercato di fargli dimenticare. Dialoghi "intensi" contribuiscono a rendere avvincente ogni incontro: il non-detto supera ampiamente il contenuto di quanto eloquentemente spiegato ed il mistero è evidentemente un punto di forza della serie.

Concerti. Come da tradizione Bee-Train, le musiche giocano un ruolo fondamentale ed ogni momento topico della puntata è messo in risalto da spartiti che ne esaltano la drammaticità, la suspence o qualunque altra emozione rappresentata: l'orchestra di archi e l'orchestra dei fucili mitragliatori suonano sempre all'unisono, dirette dal grandissimo Nanase Hikaru che si sarà certamente esaltato nelle sequenze teatrali sparse qui e là per gli episodi. Così come il direttore delle musiche, altrettano divertimento avranno sperimentato disegnatori ed animatori nel rappresentare un cast di personaggi vario e ben strutturato che nonostante la giovine età risaltino allo spettatore come decisamente più maturi e consapevoli dei loro mezzi e delle loro potenzialità: l'aggiunta di Drei/Cal al duo iniziale è forse la scintilla che eleva la natura drammatica della serie nella sua parte finale facendola riprendere ampiamente dopo il tracollo della trama con la scoperta che Helen non era morta nel tentativo di difendere Scythe Master. La bella bionda è il contrappasso di Reiji che deve ucciderla nonostante le voglia ancora bene per permetterle di riapacificarsi con sé stessa e concedere a sé stesso una pace che da anni insegue ma che il destino, l'abbiamo visto, non gli concederà.

Assassino senza volto. Il titolo dell'omonimo romanzo di Mankell mi permette di spendere le ultime parole sulla serie prima dei freddi numeri finali, e cioè il nichilismo che inderogabilmente accompagna Helen e Reiji dall'inizio: l'uso di maschere per annullare la personalità, la ciclicità quasi sacra con cui Scythe Master impone alle sue creature di "vivere" (se così si può chiamare...) e l'opprimente senso di impotenza che si vive guardando ogni puntata rappresenta per la trama ciò che Cal è per il cast: una molla sempre in tiro che porta il messaggio già di per sé multistrato della serie a livelli ancora più alti che sublimano in un finale meravigliosamente tragico, come le figure del classicismo greco tanto care a Scythe Master. Il suo finale, ucciso per mano dalla discepola prediletta e mai dimenticata che egli stesso implora di sparargli in preda ad un orgasmo intellettuale (e non solo...), è forse quello che meglio spiega la natura morobosa che sta alla base della dicotomia Scythe - Zahlen. Riuscire a mettere da parte i preconcetti su Bee-Train potrebbe farvi scoprire un prodotto notevole.

GIUDIZIO: 92/100

NARRAZIONE: 9/10

PERSONAGGI: 10/10

PRODUZIONE: 8,5/10

AMBIENTAZIONE: 9,5/10

MOMENTO MIGLIORE: Helen che spara a Scythe

MOMENTO PEGGIORE: la scoperta della non-morte di Helen;

Saki (recensione)

Per mancanza di tempo non riesco a fare la recensione dell'ultimo episodio, che condenso qui in poche righe alle quali seguirà la recensione vera e propria: il training camp di preparazione al campionato nazionale vede le nostre ragazze vivere alcuni giorni assieme dove il relax dell'ambiente termale si unisce alla costanza delle partite di allenamento orchestrate da Hisa per far si che non solo le finaliste ma anche le altre compagne di squadra possano trarre beneficio dalla rotazione dei match: 3 coppie gioveranno particolarmente del "trattamento" e sono le 3 principali della serie, Hisa-Mihoko, Saki-Nodoka e Yumi-Momo. Saki e Nodoka, in particolare, vivranno un altro "momento magico" al tempio delle onsen dove si scambieranno un piccolo amuleto portafortuna che possa ricordare vicendevolmente l'affetto dell'una per l'altra e che possa essere di buon auspicio per la sfida nazionale che dovranno affrontare a breve. La panoramica finale ci mostra le ragazze di Kiyosumi alla cerimonia d'apertura del torneo dove le aspetteranno Teru ed altre ragazze apparentemente potentissime di cui apprezziamo, sulle note della sigla finale, la maestosità dei loro colpi.

Credo di poter affermare di non essere un grandissimo fan del MOE e di tutte le sue derive annesse e connesse, ciononostante non ho avuto nessun dubbio al momento della visione del primo episodio: questa serie l'avrei seguita tutta e con la consapevolezza di avere per le mani un buon prodotto al di là di uno studio d'animazione con degli evidenti problemi logistici. Diciamo subito che questa serie si è rivelata molto buona anche senza essere un capolavoro: si è lasciata guardare da due diverse tipologie di spettatori, da una parte i MOE-fan attirati dall'abbondanza di kawaii che permea ogni scena e dall'altra gli appassionati del mah-jong che hanno finalmente avuto un anime divertente e decisamente non realistico che va a colmare il buco nelle serie sportive che avevano già allietato i fan del classicismo nei giochi da tavolo giapponesi con Go e Shogi: "Hikaru no go" e "Shion no Ou" sono su un altro pianeta, tanto per qualità tecnica quanto per storia e gestione dei personaggi ma a modo loro, anche le ragazze di "Saki!" meritano la visione.

Lanterne e pozzi. Ovverosia alti e bassi, che sono poi i fattori determinanti per il successo o l'insuccesso di una serie: al di là di un lato tecnico complessivamente buono dove l'occhio ha abbondantemente la sua parte di godimento con disegni ben fatti e particolareggiati accompagnati da animazioni non miracolose ma sicuramente efficaci, gli aspetti che sono stati più determinanti di altri per il voto finale sono stati la gestione/caratterizzazione delle ragazze e lo svolgimento delle partite. Premessa: non sono un Nodoka-fanboy come praticamente tutti coloro che hanno seguito la serie, per me Hisa è la più bella ed è anche la più completa dal punto di vista strategico e di caratterizzazione. E' un personaggio un po' atipico per questo genere di anime che incarnano perfettamente i cliché tipici del MOE: c'è la rori, la tsundere, la senpai, la ragazza-mascolina, la gatta, ecc... peccato che Hisa non vada a collocarsi in uno "slot" specifico, facendo da raccordo per le amiche e veicolando sentimenti e paure nel modo migliore per ottenere sempre il massimo. Anche la stessa Saki, pur essendo la prescelta e la classica campionessa dal talento e capacità fuori dalla norma non acquisisce le capacità di diventare leader, rimanendo un po' nell'ombra e sfatando il mito del "main character full power". "Fullpowerness", passatemi il termine, che è la quintessenza del mah-jong rappresentato nella serie: probabilmente i ragazzi in cabina di regia non hanno mai giocato una partita vera perché ad ogni scontro ne succedono di ogni: combinazioni impossibili, vittorie all'ultimo punto, mosse speciali, arredi e corredi vari che impreziosiscono le chiamate... c'è di tutto, e il realismo và serenamente a prendersi una mezz'oretta di pausa: è un po' il cliché di questo genere di anime sportivi che vive e domina dai tempi di "Captain Tsubasa" e che divide il fandom fra chi lo ama e chi lo odia: normalmente siederei fra i secondi, ma stavolta non mi sento di dire che faccia male all'economia della serie. Anzi ^^.

Generali dietro la collina. Abbiamo già parlato dell'abbondanza del cast, con ben 4 ragazze per scuola e con 4 scuole a dominare la scena del prefetturale... quindi ben 16 protagoniste. Giusto? Anche no, e non perché io non sia bravo a fare di conto (cosa verissima, fra l'altro ^^'') ma perché di tutte queste graziose donzelle solo 3 hanno un ruolo di vero rilievo: Saki, Nodoka e Mihoko ovvero le 3 rappresentanti della prefettura al campionato nazionale individuale. La prima per ovvi motivi (dà il titolo alla serie ^^), la seconda per via dell'amicizia con Saki e la terza perché è oggettivamente fortissima, fatto stà che fin dalle prime puntate si capisce chi arriverà sempre fino in fondo: l'unica incognita è Touka che cade nel finale e non si rivela poi così importante come si sarebbe pensato alla vigilia. E Koromo con lei. In buona sostanza una bella serie, frizzante e divertente che decisamente non punta sul realismo del gioco ma fa bene perché porta a casa il risultato, con buona pace di chi avrebbe apprezzato qualcosa di più vicino ad un vero anime sportivo: rimane un grandissimo punto interrogativo sulla seconda stagione, che il finale di serie parrebbe introdurre alla grande con scuole, personaggi e rivalità tutte nuove ed avvincenti... Saki VS. Teru su tutte. Incrociamo le dita, almeno per il proseguimento del manga.

GIUDIZIO: 83/100

NARRAZIONE: 8/10

PERSONAGGI: 8,5/10

PRODUZIONE: 7,5/10

AMBIENTAZIONE: 8/10

MOMENTO MIGLIORE: il mah-jong con cui Saki batte Koromo;

MOMENTO PEGGIORE: i tacos di Yuuki >_<