giovedì 8 ottobre 2009

Saki (recensione)

Per mancanza di tempo non riesco a fare la recensione dell'ultimo episodio, che condenso qui in poche righe alle quali seguirà la recensione vera e propria: il training camp di preparazione al campionato nazionale vede le nostre ragazze vivere alcuni giorni assieme dove il relax dell'ambiente termale si unisce alla costanza delle partite di allenamento orchestrate da Hisa per far si che non solo le finaliste ma anche le altre compagne di squadra possano trarre beneficio dalla rotazione dei match: 3 coppie gioveranno particolarmente del "trattamento" e sono le 3 principali della serie, Hisa-Mihoko, Saki-Nodoka e Yumi-Momo. Saki e Nodoka, in particolare, vivranno un altro "momento magico" al tempio delle onsen dove si scambieranno un piccolo amuleto portafortuna che possa ricordare vicendevolmente l'affetto dell'una per l'altra e che possa essere di buon auspicio per la sfida nazionale che dovranno affrontare a breve. La panoramica finale ci mostra le ragazze di Kiyosumi alla cerimonia d'apertura del torneo dove le aspetteranno Teru ed altre ragazze apparentemente potentissime di cui apprezziamo, sulle note della sigla finale, la maestosità dei loro colpi.

Credo di poter affermare di non essere un grandissimo fan del MOE e di tutte le sue derive annesse e connesse, ciononostante non ho avuto nessun dubbio al momento della visione del primo episodio: questa serie l'avrei seguita tutta e con la consapevolezza di avere per le mani un buon prodotto al di là di uno studio d'animazione con degli evidenti problemi logistici. Diciamo subito che questa serie si è rivelata molto buona anche senza essere un capolavoro: si è lasciata guardare da due diverse tipologie di spettatori, da una parte i MOE-fan attirati dall'abbondanza di kawaii che permea ogni scena e dall'altra gli appassionati del mah-jong che hanno finalmente avuto un anime divertente e decisamente non realistico che va a colmare il buco nelle serie sportive che avevano già allietato i fan del classicismo nei giochi da tavolo giapponesi con Go e Shogi: "Hikaru no go" e "Shion no Ou" sono su un altro pianeta, tanto per qualità tecnica quanto per storia e gestione dei personaggi ma a modo loro, anche le ragazze di "Saki!" meritano la visione.

Lanterne e pozzi. Ovverosia alti e bassi, che sono poi i fattori determinanti per il successo o l'insuccesso di una serie: al di là di un lato tecnico complessivamente buono dove l'occhio ha abbondantemente la sua parte di godimento con disegni ben fatti e particolareggiati accompagnati da animazioni non miracolose ma sicuramente efficaci, gli aspetti che sono stati più determinanti di altri per il voto finale sono stati la gestione/caratterizzazione delle ragazze e lo svolgimento delle partite. Premessa: non sono un Nodoka-fanboy come praticamente tutti coloro che hanno seguito la serie, per me Hisa è la più bella ed è anche la più completa dal punto di vista strategico e di caratterizzazione. E' un personaggio un po' atipico per questo genere di anime che incarnano perfettamente i cliché tipici del MOE: c'è la rori, la tsundere, la senpai, la ragazza-mascolina, la gatta, ecc... peccato che Hisa non vada a collocarsi in uno "slot" specifico, facendo da raccordo per le amiche e veicolando sentimenti e paure nel modo migliore per ottenere sempre il massimo. Anche la stessa Saki, pur essendo la prescelta e la classica campionessa dal talento e capacità fuori dalla norma non acquisisce le capacità di diventare leader, rimanendo un po' nell'ombra e sfatando il mito del "main character full power". "Fullpowerness", passatemi il termine, che è la quintessenza del mah-jong rappresentato nella serie: probabilmente i ragazzi in cabina di regia non hanno mai giocato una partita vera perché ad ogni scontro ne succedono di ogni: combinazioni impossibili, vittorie all'ultimo punto, mosse speciali, arredi e corredi vari che impreziosiscono le chiamate... c'è di tutto, e il realismo và serenamente a prendersi una mezz'oretta di pausa: è un po' il cliché di questo genere di anime sportivi che vive e domina dai tempi di "Captain Tsubasa" e che divide il fandom fra chi lo ama e chi lo odia: normalmente siederei fra i secondi, ma stavolta non mi sento di dire che faccia male all'economia della serie. Anzi ^^.

Generali dietro la collina. Abbiamo già parlato dell'abbondanza del cast, con ben 4 ragazze per scuola e con 4 scuole a dominare la scena del prefetturale... quindi ben 16 protagoniste. Giusto? Anche no, e non perché io non sia bravo a fare di conto (cosa verissima, fra l'altro ^^'') ma perché di tutte queste graziose donzelle solo 3 hanno un ruolo di vero rilievo: Saki, Nodoka e Mihoko ovvero le 3 rappresentanti della prefettura al campionato nazionale individuale. La prima per ovvi motivi (dà il titolo alla serie ^^), la seconda per via dell'amicizia con Saki e la terza perché è oggettivamente fortissima, fatto stà che fin dalle prime puntate si capisce chi arriverà sempre fino in fondo: l'unica incognita è Touka che cade nel finale e non si rivela poi così importante come si sarebbe pensato alla vigilia. E Koromo con lei. In buona sostanza una bella serie, frizzante e divertente che decisamente non punta sul realismo del gioco ma fa bene perché porta a casa il risultato, con buona pace di chi avrebbe apprezzato qualcosa di più vicino ad un vero anime sportivo: rimane un grandissimo punto interrogativo sulla seconda stagione, che il finale di serie parrebbe introdurre alla grande con scuole, personaggi e rivalità tutte nuove ed avvincenti... Saki VS. Teru su tutte. Incrociamo le dita, almeno per il proseguimento del manga.

GIUDIZIO: 83/100

NARRAZIONE: 8/10

PERSONAGGI: 8,5/10

PRODUZIONE: 7,5/10

AMBIENTAZIONE: 8/10

MOMENTO MIGLIORE: il mah-jong con cui Saki batte Koromo;

MOMENTO PEGGIORE: i tacos di Yuuki >_<

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