domenica 7 dicembre 2008

Tytania - Episodio 8

L'episodio in pillole: Zarlisch porta a compimento il piano per debellare i pirati ribelli ai Tytania; Lydia FINALMENTE diventa un personaggio utile (si spera);

Highlights: la decisione di Lydia;

Giudizio: 8/10

Ancora una solida puntata di sviluppo del cast in cui i Tytania dimostrano di essere cinici e bastardi, ma i pirati sono decisamente troppo tonti nel dare per vinta una battaglia ancora da cominciare. Fan è l'unico a capire il vero piano di Zarlisch e giustamente non si fa coinvolgere nella missione suicida degli uomini di Doorman, troppo annebbiati dal profumo della vittoria per vedere la trappola nella quale stanno cadendo. Il Dottor Lee, invece, da l'impressione di poter entrare prestissimo nella ciurma di Miranda.

La puntata si apre con Ajman ed i Duchi Tytania a colloquio dopo la perdita di Little Big Horn. Idris punge ancora Ariabart imputando alla sua sconfitta (nella prima puntata, NdiMu) tutte le ribellioni in corso nei possedimenti della famiglia ma Ajman blocca il diverbio sul nascere, asserendo che nessuno ha intuito la bontà di quanto sta succedendo: aver perso un potente avamposto militare non farà altro che spingere tutti i pirati favorevoli alla ribellione a dare manforte all'esercito che si radunerà per difendere la fortezza. Pensando che i Tytania abbiano a cuore le sorti di Little Big Horn, i pirati saranno convinti che non attaccheranno a pieno regime, ma siccome ad Ajman non importa nulla della perdita di un avamposto, sfrutterà la schiacciante potenza bellica imperiale per debellare una volta per tutte le rogne nemiche. Zarlisch chiede il permesso di guidare l'assalto ed Ajman acconsente di buon grado, affidando a Jouslain l'incarico di vice comandante.

A Kaganoto, Miranda e la sua ciurma stanno caricando la nave di tutti i beni necessari, gentile omaggio di Doorman al gruppo. Proprio il capo dei pirati arriva a salutare Miranda e Fan, per l'appoggio del quale offre il comando di una modernissima ammiraglia interstellare, da mandare in prima fila contro i Tytania nella battaglia per la fortificazione di Little Big Horn. Prima che il giovane ammiraglio possa rispondere, Doorman l'ha già portato al cospetto degli ultimi arrivati nella flotta dei ribelli: il generale Henrik (già visto durante la ribellione di Tyrandia), il generale Mackensen ed il generale Toscani. Degli ultimi 2 Doorman non vuole rivelare la nazionalità per "motivi circostanziali": ovviamente Fan ha capito che sono disertori ^^. Miranda e Fan concordano nel disapprovare la condotta degli altigrado, benché lo scopo sia la sconfitta dei Tytania ma Doorman taglia corto asserendo che loro non faranno la fine né di Euria né di Tyrandia: informando i presenti che il numero di navi della flotta arriva oltre le 5.000 unità, Doorman chiede a Fan di comandare la difesa del fortino in nome della livertà per tutti i sistemi sotto il controllo della famiglia Tytania. Prendendo tempo e lasciando il gruppo, Fan spiega ai suoi amici che la flotta non ha chances di vittoria poiché il piano del nemico è raggrupparli in un unico punto ed attaccare senza pietà, cosa che nessuno ha capito poiché annebbiati dalla certezza di poter vincere.

Ad Elbing, Lydia ed il maggiordomo osservano dal balcone del palazzo reale il giardino interno "invaso" dalle navi dei Tytania a cui il padre di Lydia (il re) ha dato il permesso di atterrare e rifonire. Discutendo, il maggiordomo afferma che il re non ha avuto altra scelta se non acconsentire ad ospitare l'esercito dei Tytania poiché il loro sistema stellare è in mano ai pirati e non acconsentire al supporto sarebbe stata considerata una dichiarazione di guerra: ora però c'è la paura di essere attaccati dagli stessi pirati, benché il rischio sia remoto a causa dei preparativi per la battaglia a Little Big Horn. Dando sfogo di insospettate conoscenze geopolitiche, la piccola Lydia afferma che la decisione del padre è corretta poiché la famiglia Tytania non tarderà molto a disfarsi di quello che per loro non è altro che "un problemino".

Sul Typhoon, la nave ammiraglia di Zarlisch, fervono i preparativi per lo scontro mentre in una sala di colloquio ad Uraniborg, Ariabart e Jouslain discutono le scelte di Ajman per questa missione, ovvero Zarlisch al comando e Jouslain come vice. Lo stesso duca dai capelli di fuoco si domanda perché sia stato scelto lui e non il più esperto Ariabart per il vice comando della missione, ma il biondo comandante replica che la sua posizione in qualità di vice sarebbe stata scomoda per l'impulsivo Zarlisch. Prima che i 2 possano continuare la discussione, Ajman convoca con urgenza Jouslain nel suo studio. Arrivato a colloquio, Jouslain chiede il motivo della convocazione ed Ajman domanda se conosca il Marchese Estrades Tytania. Jouslain snocciola le proprie conoscenze famigliari, spiegando come il Marchese sia fratello dello stesso Ajman e Ministro della Guerra di Vardhana. Ajman spiega che sospetta un tentativo del fratello di deporlo come Clan Lord, facendo trasalire Jouslain il quale cerca di spiegare che in questi casi è meglio agire con prudenza onde evitare di commettere sciocchezze. Pur essendo consapevole dei rischi, Ajman è sicuro che i nobili di Vardhana stiano complottando e per avere successo nei loro piani devono assicurarsi di avere l'appoggio di suo fratello: per tenere in scacco la nobiltà del pianeta, Ajman ordina a Jouslain di nominare il visconte Bal'ami (figlio di Estrades) come suo generale aggiunto nell'assalto a Little Big Horn. Prendendolo, di fatto, in ostaggio.

Ad Uraniborg, Jouslain e Bal'ami si incontrano per la prima volta. Desideroso di capire il suo ruolo nella vicenda, il giovane visconte prova a forzare la mano col Duca, che però lo avverte di non tirare troppo la corda, perché se con lui certi atteggiamenti sono anche apprezzabili, altri a bordo potrebbero non essere dello stesso avviso. Informato dei preparativi quasi ultimati e dell'imminente partenza per Little Big Horn, Bal'ami torna sull'Austra (la nave ammiraglia di Jouslain, NdiMu) in attesa di ordini. Nel giardino del palazzo orbitante, il Duca si confida con la sua dama di compagnia Francia, perplesso di come tutti lo temano, sia come nemico che come alleato... Nelle stesse ore nella camera di consiglio di Kaganoto, Doorman ed i generali preparano la strategia di difesa della fortezza: disporsi sul perimetro della stessa e respingere le sicuramente deboli iniziative dei Tytania, che si preoccupaeranno più di non distruggere Little Big Horn che di eliminare i pirati. Mai scelta fu più errata...

Appena avvistata la disposizione dei pirati, Zarlisch scoppia in una fragorosa risata poiché la loro scelta di mettesi a difesa della fortezza pone fine alla battaglia prima di cominciare: asserendo che una fortezza invasa non è altro che un disonore per i Tytania, Zarlisch ordina il totale ed indiscriminato attacco alla base perduta, con tutto il materiale bellico a disposizione. Schiantata la prima linea, Doorman si rende conto che i loro piani erano totalmente sbagliati e prova ad ordinare alle navi ammiraglie in prima fila il ritiro e la ridisposizione a difesa, ma i Tytania ormai hanno fatto breccia nella linea difensiva ed eliminato sia Mackensen che Toscani. Incapace di stabilire una reazione in tempi così brevi e vistosi annientare la flotta sotto il naso, Doorman è costretto ad ordinare il segnale di resa al Typhoon: i Tytania hanno dominato ed annichilito il nemico. Poco dopo sull' "Onesto Vecchietto" (la nave di Miranda, NdiMu) avviene l'incontro fra il Dottor Lee, Fan ed il resto delle rispettive ciurme nel quale tutti apprendono della devastante sconfitta di Doorman, che sia Fan che Lee avevano ampiamente previsto. Lee spiega che odia i Tytania in quanto sono la cosa più potente nell'universo, ma la sconfitta di uno dei 4 Duchi ad opera di Fan dimostra che niente è impossibile, per quanto la difficoltà dell'impresa possa farlo pensare. Unendo le forze, loro possono lanciare un'onda di cambiamento in tutto l'universo.

Ad Elbing, Lydia domanda al padre il perché della sua preoccupazione, ed egli spiega che i Tytania hanno perdonato il regno di Elbing per non aver attaccato direttamente la fortezza ma che, a supporto della rinnovata alleanza, devono devolvere l'intero ricavato dell'estrazione mineraria unica sorgente di ricchezza del pianeta alla famiglia reale, cosa che manderebbe le finanze del paese sull'orlo della bancarotta. Prendendo le responsabilità che le impone il ruolo di principessa di Elbing, Lydia decide che si farà prendere come ostaggio in cambio della mancata fornitura di energia.

Dopo una decina di puntate, finalmente Lydia abbandona lo stereotipo di principessa viziata e si prende le sue responsabilità verso il regno che rappresenta, mettendo in salvo la vita dei sudditi e l'economia del paese sacrificandosi come ostaggio ad Uraniborg. La speranza è che non diventi una macchietta comica negli intrighi di palazzo ma che possa continuare a dimostrare una certa maturità e determinazione, compatibilmente con la propria età. Questo è sicuramente lo spunto più interessante della puntata, che per il resto mostra ancora una volta la disarmante potenza militare dei Tytania, seconda forse solo allo smisurato ego dei propri rappresentanti. Ajman si rivela un abile doppiogichista affine alle congiure di palazzo, che sembra non avere nessun problema ad eliminare fratello e nipote pur di conservare il suo status. Jouslain continua ad essere tratteggiato come il più "umano" dei 4 ma non esita a schierarsi con il Clan Lord appena gli viene chiesto. Vediamo se la presenza della giovane Lydia lo renderà più malleabile.

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