sabato 27 dicembre 2008

Tales of the Abyss - Episodio 13

L'episodio in pillole: l'aiuto mandato da Peony si chiama Noelle e, grazie al suo velivolo, Luke & Co. riescono a mettere in salvo McGovern e scorta; Mohs però trama alle spalle e darà dei seri grattacapi al gruppo...

Highlights: l'amore del popolo per Natalia;

Giudizio: 7/10

L'ennesima puntata di costruzione della psicologia dei personaggi, stavolta però con degli interessanti risvolti di trama che movimentano le acque della politica fra i 2 regni delle Terre Esterne ed i piani segreti di Mohs da una parte e Van dall'altra. Gli sforzi dei ragazzi nel tentativo di far ragionare i rispettivi regnanti non hanno successo e la scelta di far entrare in scena Mohs proprio ora che la situazione è destabilizzata può dare uno sconvolgimento abbastanza netto degli equilibri visti finora, benché Luke non sia più il pavido e viziato principe delle prime puntate ma un leader riconosciuto e desideroso di riparare agli errori del passato.

L'"Albiore" è l'aereo di supporto pilotato da Noelle che Peony ha inviato a St. Binah per aiutare Luke nell'evacuazione. L'arrivo della bionda aviera non avrebbe potuto essere più provvidenziale poiché permette al gruppo di planare sulla città in caduta libera verso il Qliphoth e salvare il governatore McGovern e tutti i suoi fedelissimi rimasti intrappolati sul fazzoletto di terra isolato dal terremoto dello scorso episodio. Disperato di assistere ancora una volta impotente (benché stavolta non sia colpa sua) al crollo di un altro Sephiroth e relativa porzione di terra, Luke cerca di ingegnarsi per trovare un modo di salvare la città dal suo destino di distruzione ma mentre Jade gli urla che ormai non c'è più niente da fare la città si schianta nel mare sotterraneo, venendo totalmente sommersa. Rincuorato dagli amici, Luke cerca di convincersi che hanno fatto il massimo ma prima di poterne gioire, dall'alto dell'Albiore i nostri assistono ai primi scontri fra Kimlasca e Malkuth, combattuti tra piccoli gruppi di soldati e navi corazzate simili al Tartarus, supportate da eserciti di stregoni. Mentre Natalia e Jade cercano un modo di convincere i rispettivi regnanti su come fermare gli scontri, Tear si rende conto del viscido e subdolo piano del fratello per catturare 2 piccioni con una fava: sfruttando la caduta di 2 Sephiroth, Van conta di far cadere anche l'albero che sostiene la pianura dello scontro fra gli eserciti, annientando così in un colpo solo entrambe le fazioni in lotta e traendo il massimo vantaggio col minimo sforzo: è così che il gruppo si divide decidendo di andare a parlare con i rispettivi regnanti: peccato che Jade, Ion e Anise non riescano a convincere Peony su come dietro a tutto ci sia Mohs, ma d'altra parte nemmeno Natalia, Luke e Guy convincono il padre della principessa a fermare la mobilitazione delle truppe, e anzi vengono arrestati per ordine dello stesso Mohs, improvvisamente apparso in scena.

L'alto capo dell'Ordine di Lorelei accusa esplicitamente la principessa Natalia di essere una "finta principessa", portando a testimonianza della veridicità delle propri affermazioni una serva che spiega come la vera figlia del re morì durante il travaglio della madre, la quale svenne per lo sforzo. Resasi conto della gravità di una simile perdità per il regno, la serva decise di donare la propria figlia (Natalia, appunto) alla regina per farne la sua legittima consanguinea ed erede al trono del regno, a Baticul. Luke e la stessa Natalia rimangono ovviamente attoniti dall'apprendere questa notizia ed il giovane cerca di convincere lo zio del fatto che Mohs stia mentendo per approfittare della situazione ma il padre di Natalia, seppur con riluttanza, autorizza l'alto prelato a far arrestare Luke e la figlia e preparare il plotone per l'esecuzione. Sicuro di aver vinto la partita, Mohs convoca 2 dei suoi God Generals (Dist e Largo) per l'esecuzione ma i boia vengono fermati dall'inaspettato intervento di Asch, che libera i ragazzi nel frattempo "invitati" a suicidarsi con onore bevendo del veleno: scelta che ovviamente i 2 rifiutano con sdegno. Compreso che convincere il padre è impossibile, Natalia ed il resto del gruppo fugge per le strade di Baticul inseguite dalla Guardia Reale che però viene inaspettatamente fermata dal popolo, che comprende l'ingiustizia di una simile scelta e in nome dell'amore per la principessa fermano le guardie ed aiutano i ragazzi nella fuga per organizzare un nuovo piano.

Posso che mi sembra tutto un pochino troppo forzato? Allora, la storia della finta principessa potrebbe avere anche avere dei risvolti interessanti, soprattutto se ci ricamano sopra qualche intreccio legato a Jade ed alla sua arte di replicare le persone... tuttavia un padre (re, per giunta!) tanto idiota da sacrificare la figlia perché un alto capo religioso glielo ordina, mi pare troppo idiota come cosa. Sarà un tentativo di mostrare la cieca devozione del sovrano verso la religione o questo benedetto Score di Yuljia, ma continuo a pensare che sia troppo forzata come scelta, messa lì solo per far rientrare in scena Asch. Anche se prima di ordinarne l'esecuzione, il padre di Natalia tentenna (caspita, facciamo progressi... >_>) e quindi forse una piccola speranza che prenda a calci Mohs c'è. D'altra parte bisogna vedere se la storia della principessa finta è vera o meno, perché l'ipotesi che Mohs abbia inventato tutto per ottenere il controllo delle alte sfere del regno è più che concreto: rimane il fatto che ogni volta che Largo incrocia Natalia, le sue espressioni ed il suo tono di voce cambiano... uhm...

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