domenica 21 dicembre 2008

Kurozuka - Episodio 10

L'episodio in pillole: Rai e Kuro si addentrano nella complessa struttura del castello nella quale li aspetta la battaglia più dura; Kuon vive un'esperienza traumatica; Kuromitsu forse ha preso tutti per il naso;

Highlights: Kuon e Kuromitsu sulla spiaggia...;

Giudizio: 8/10

Con soli 2 episodi prima della conclusione, "Kurozuka" prende il coraggio a due mani e ci regala finalmente un po' di spiegazioni sulla sua intricata trama. Ovviamente l'elemento più affascinante è il ruolo di Kuromitsu in tutta la vicenda, compresa le scene in cui rende possibile a Kuro vivere per così tanti secoli (dandoci una prima impressione legata ad un sentimento d'amore) e poi vedendola "lavorare" con Kuon ed Hasegawa per degli scopi che, se si avvicinano anche solo vagamente a quello che penso... beh, la vampira ci ha preso in giro con grande intelligenza fin da subito.

L'episodio inizia con Rai e Kuro che si addentrano nei tecnologici corridoi del castello. Kuro nota Kuon in un ascensore davanti a loro e la cosa è strana dato che sarebbero dovuti essere assieme. Il ragazzo sale ai piani alti della struttura lasciando i compagni nel corridoio ad interrogarsi su cosa stia facendo ma Kuro nota troppo silenzio nella struttura: proprio in quel momento delle gigantesche casse posizionate sulle pareti iniziano ad emettere un suono disturbante che paralizza i ragazzi al suolo, in preda ad un tremendo dolore. In quegli istanti si materializza davanti a loro l'ologramma di Hasegawa che informa Kuro che quella non è la loro prima visita (benché lui stese pensando proprio quello) ma che lo sta monitorando da 1000 anni, in attesa che arrivasse questo giorno.

Il cambio di scena è un flashback che ci mostra Kuro e Kuromitsu nei primi anni dopo la fine del cataclisma. Fra le rovine di Tokyo i 2 vampiri subiscono l'agguato di un drappello armato che Kuro elimina senza sforzi ma un cecchino non individuato in apertura di scontro lo ferisce alla spalla: con un ultimo sforzo, Kuro riesce a lanciare la katana ed uccidere il soldato, che si accascia. Riemersa dal suo riparo, Kuromitsu trascina il cadavere di uno dei soldati in luogo sicuro approfittando della momentanea perdita di conoscenza dell'amato. Dopo un tempo indefinito Kuro si riprende e cerca la compagna nella desolata distesa di neve e macerie senza successo: avendo notato un lunga scia di sangue partire proprio dal luogo dove prima giaceva uno dei cadaveri dei soldati, Kuro segue la traccia a ritroso fino ad una piccola caverna formatasi sopra l'accumulo delle macerie e scopre Kuromitsu intenta a trascinare il soldato, decapitato. Incredulo di fronte alla scena, Kuro chiede spiegazioni alla donna che nemmeno si era accorta della sua presenza la quale, con l'aria di chi è stata scoperta, risponde semplicemente "lo vedi".

Ritornando al presente, Kuro è legato ad una sedia nel laboratorio di Hasegawa. Qui lo scienziato gli mostra la stessa scena che noi abbiamo appena visto, ma Kuro non se ne ricorda minimamente. Insicuro su dove voglia andare a parare l'uomo con quel filmato, Kuro incalza chiedendo spiegazioni e Hasegawa lo accontenta raccontandogli come lui sia speciale. Hasegawa gli mostra la foto di Hiroaka Yokoyama, membro delle Forze Speciali JSDF con il compito di uccidere Kuro e Kuromitsu scomparso in azione 20 anni addietro (all'epoca dell'incidente di Kuro con i soldati visto nel filmato, NdiMu), chiedendogli se si ricorda di quest'uomo. Hasegawa spiega che siccome l'esercito dell'Imperatore Rosso scheda tutte le impronte digitali dei propri sottoposti, ogni persona che entra in contatto con l'esercito stesso viene schedato: nel prendere le impronte di Kuro, è emerso che sono le stesse dell'ex-soldato benché il codice DNA sia totalmente diverso. Ovviamente il ragazzo è travolto dalle notizie che sta apprendendo e non riesce a rispondere, cosa che spinge Hasegawa ad incalzare i toni e insultarlo additandolo come un mostro. Le spiegazione dello scienziato spingono però Kuro a riflettere e - purtroppo per lui - ricordare cosa fece per lui Kuromitsu, ovvero decapitare dei cadaveri ed "attaccarci" la sua testa al fine di prolungarne la vita. L'agghiacciante momento però non termina qui poiché Hasegawa spiega che dal momento stesso in cui mise le mani sul suo sangue, iniziò a lavorare... e creò Kuon.

La scena seguente mostra Kuon in una stanza in cima ad un edificio (probabilmente il castello). Il ragazzo non sembra aspettare nulla in particolare ma all'improvviso l'ascensore si apre ed emergono un ragazzo in tutto e per tutto uguale a lui e 4 soldati. Dopo un "vivace" scambio di convenevoli, il ragazzo si presenta come "Kuon" rivelando di essere la matrice genetica da cui 5 anni prima è stata creata la prima cellula del "nuovo Kuon" (che poi è il "nostro" Kuon). Non ancora compresa esattamente la situazione, il nuovo Kuon cerca di chiedere spiegazioni ma il gemello lo blocca porgendogli le sue congratulazioni per come si è evoluto in rapporto all'originale ma immediatamente dopo gli spara in pancia, rammaricandosi per come sia stato costretto a sparare di fatto a sé stesso: negli occhi del clone, vediamo i ricordi del passato in cui era chiuso in una camera di vetro ed era osservato da Kuromitsu (con la quale ha addirittura avuto dei rapporti sessuali!) e Hasegawa. Convinto di aver eliminato il clone, Kuon riprende la via dell'ascensore salvo ritrovarsi alle spalle il gemello che, senza pietà, lo uccide. Al laboratorio, Hasegawa preleva un campione di sangue puro del giovane vampiro con il solo intento di iniettarlo nel corpo di Rai, legata ad un tavolino nella penombra. Deciso ad evitare l'avverarsi di questa possibilità Kuro tenta il tutto per tutto per aiutare l'amica in lacrime tant'è che con una forza disumana spacca i fermi in ferro e si prepara ad attaccare a viso aperto lo scienziato, il quale però ha preso le sue precauzioni: raggiunta una strana apparecchiatura piena di siringhe, Hasegawa se le inietta trasformandosi in un mostro ben peggiore di come aveva descritto lo stesso Kuro. Lo scontro per la vita di Rai ha inizio.

Premesse e speranze, due cose che credo non andranno a combaciare. Al di là dell'intrigante coinvolgimento di Kuromitsu con l'Imperatore Rosso (la maschera Noh già vista in una delle prime, alienanti, puntate e che vediamo recitare il preludio all'episodio?) di cui però avremo qualche ragguaglio solo nel finale, direi che settimana prossimo vedremo Hasegawa VS. Kuro, scontro che purtroppo credo avrà poco da dire visto che lo scienziato aveva del potenziale ma si è trasformato nel classico boss idiota e forzuto (peccato). Forse avremo anche un flash su Rai e Kuon in cui almeno uno dei due morirà lasciando a Kuro le chiavi per aprire l'ultima stanza e finalmente vedere Kuromitsu per riallacciare gli ultimi fili sparsi. La puntata è stata come al solito molto tesa, anche se devo confessare di essere preoccupato per il finale: 2 episodi sembrano effettivamente pochi...

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