venerdì 27 febbraio 2009

Zoku Natsume Yuujinchou - Episodio 8

L'episodio in pillole: durante un ritiro in montagna da dedicare allo studio, Natsume ed i suoi amici sono ospiti di un'anziana signora che vive nelle vicinanze di un lago, residenza di una sirena;

Highlights: ero convinto che la sirena sarebbe stata dolce e simpatica, invece...;

Giudizio: 9/10

Una puntata simile a tutte le altre della serie in cui Natsume aiuta qualcuno a risolvere un problema del passato scoprendo che anche lui ne ha ricavato qualcosa di importante ma che, per certi aspetti che ancora fatico a spiegarmi, c'è un fascino tutto nuovo e particolare che traspare dalla visione della puntata che stupisce, ma in maniera differente. Sarà che mi aspettavo tutt'un altro tipo di approccio con la sirena, sarà che Chizu-san è molto diversa dalla Tohko-san che siamo abituati ad avere come riferimento per quel ruolo ma le sensazioni che ci regala la puntata sono nuove e decisamente sorprendenti.

Natsume e gli amici hanno in programma un ritiro di studio in una piccola località di montagna isolata da tutto e perfetta per il riposo: Tohko-san ha fatto incetta di dolciumi e viveri necessari per tutti e 3 (con grande gioia di Nyanko che aiuta a modo suo ad alleggerire il carico ^^) e Natsume non sa come ringraziarla per il gentile gesto. Dopo il lungo viaggio in pullman i ragazzi raggiungono la località montana e si incamminano verso la casa dove trascorreranno il fine settimana passando però sopra il ponticello di un piccolo lago dove Natsume vede nuotare una grossa ombra che fa a tratti capolino dal pelo dell'acqua: poiché Nishimura non vede nulla di sospetto, Natsume intuisce che si tratti di uno Youkai e porta via gli amici con una scusa e tutti raggiungono l'abitazione meta del loro viaggio. Apparentemente non sembra esserci nessuno in casa e dopo aver richiamato l'attenzione i ragazzi decidono di entrare a vedere se effettivamente non ci sia nessuno in casa e scoprono che la padrona di casa è fuori... mentre Nyanko-sensei si era intrufolato nella borsa dei viveri!

Dopo essersi messi a studiare, è il momento del bagno e della cena con conseguente serata all'insegna della battaglia dei cuscini in camera ^^. La notte sembra trascorrere tranquilla ma Natsume sembra inquieto ed infatti nella stanza irrompe uno Youkai che afferra il ragazzo per il collo e gli intima la consegna dello Yuujinchou: dopo essere caduti fuori dalla veranda nella lotta Natsume sembra sopraffatto dalla sirena-Youkai quando Nyanko salva la situazione morsicando la donna-pesce sulla coda e facendola urlare, cosa che richiama l'anziana Chizu-san in giardino la cui presenza spaventa la Youkai e la mette in fuga. Dopo aver inventato una scusa sulla base dell'insonnia, il ragazzo e l'anziana si siedono sulla panchina e la signora racconta al nostro protagonista la storia della sirena che si dice viva nelle acque del lago, sirena che stando alle parole della signora le si presentò davanti quando lei era bambina e le consegnò una fiala contenente il suo prezioso sangue in grado di curare e rendere immortale l'amico d'infanzia di Chizu-san, gravemente malato. Ora però la donna è convinta che aver reso immortale questo ragazzo sia stato un gravissimo errore poiché l'avrebbe costretto a veder morire tutti i suoi cari senza poter fare niente.

Deciso ad aiutare la donna, la mattina seguente Natsume incontra la sirena che però è interessata esclusivamente allo Yuujinchou. Dopo un acceso scambio di opinioni col ragazzo, la Youkai fugge e i nostri rimangono con un palmo di naso. Dopo aver dato il permesso agli amici di tornare senza di lui, Natsume decide che non può lasciare Chizu-san con il dubbio di aver fatto del male ad una persona che amava e ritorna al lago, chiamando la sirena ed obbligandola a raccontargli la verità su quanto accadde anni prima. Dopo essere apparsa, Natsume si getta nel lago per bloccarla e parlarle ma la Youkai è decisamente forte e mette sotto il ragazzo che non riesce a reagire alla pressione e che nella foga della lotta lascia cadere lo Yuujinchou a terra: dopo essersi aperto, Natsume capisce che il nome della sirena è contenuto nel Libro e con l'aiuto di Nyanko/Madara riese a perfezionare il rito della restituzione davanti agli occhi stupefatti di Chizu-san, che può finalmente ascoltare per bocca della stessa Sasafune (il nome della sirena) la verità. Quella notte di tanti anni fa lei consegnò alla giovane Chizu un flacone contenente solo del succo di lampone non il suo miracoloso sangue, cosa che non contribuì alla guarigione dell'amico di Chizu-san in alcun modo. Risollevata dalla notizia, l'anziana donna può ora fare la conoscenza del nipote del suo amico d'infanzia (morto da qualche mese) e raccontargli tutto della loro amicizia giovanile.

Come sempre, il finale è obbligatoriamente agrodolce: la sequenza di Chizu-san che incontra il nipote dell'amico Keiichi è molto toccante nella sua dolcezza, così come l'addio di Sasafune e il pensiero di Natsume su come l'esistenza immortale di Nyanko sia indubbiamente legata all'aver visto morire tanti amici senza poter fare nulla (Reiko anyone?) la dice lunga sulle tematiche decadenti che compongono in egual misura la quintessenza della serie. Se la freschezza della serie estiva era legata alla gioia della stagione di trasmissione, anche qui si deve sottolineare come la decadenza e la solitudine predominanti nei primi episodi stiano lasciando il posto alla speranza ed alla riconciliazione con gli amici, il mondo ed il vissuto personale di Natsume come il freddo dell'inverno lascia giorno dopo giorno il posto ad un sole determinato a riscaldare con i suoi raggi il futuro che si staglia limpido sul nostro cammino. Come si può non amare una serie così?

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