giovedì 5 febbraio 2009

Kemono no Sou Ja Erin - Episodio 4

L'episodio in pillole: per aiutare la sorella di Saju colpita da un grave avvelenamento alimentare a pochi giorni dal matrimonio, Erin e Soyon chiedono aiuto al villaggio natale della Sou Ja, Kiri;

Highlights: Erin e la vita fuori da Ake;

Giudizio: 9/10

OK, forse la presentazione porterà via ancora qualche puntata e settimana scorsa mi ero sbilanciato troppo presto, ma questa settimana usciamo finalmente dai ristretti confini del villaggio e ci viene mostrato qualcosa del "resto del mondo", in particolare il tanto nominato villaggio Kiri in cui nacque Soyon e che abbandonò per motivi ancora non del tutto chiari: mi piace come la storia prenda piano piano una forma più compiuta senza stravolgere o forzare le caratterizzazioni ed i ritmi narrativi, ora come ora adeguati all'aura fiabesca che circonda la serie.

Arrivate a casa per ammirare la sorella di Saju pronta a provare l'abito del matrimonio, Erin e la sua piccola amica la trovano assieme alla madre intenta a pettinarle i capelli prima della prova finale del vestito. La nonna delle ragazze entra in casa portando dei dolci tradizionali riservati alle spose e vieta a Saju di mangiarli poiché sono stati portati assieme al resto della dote solo per Soju (grandissima fantasia dei genitori ^^). La ragazza, che non è esattamente entusiasta del matrimonio, accetta comunque di buon grado il dono offertole. Alle piscine dei Touda, vediamo che il padre di Soju sta lavorando sodo nonostante gli sia stato concesso un giorno di riposo per poter racimolare gli ultimi soldi con i quali fare un bellissimo regalo di nozze alla figlia che ora, a casa, si accinge a provare il vestito da sposa ma appena si alza un capogiro la fa barcollare e successivamente cadere a terra, svenuta.

Erin, spaventata dall'aver visto svenire Soju davanti a lei corre alle piscine a chiamare la madre che subito accorre a visitare la ragazza. Dopo averla visitata, Soyon capisce che i sintomi sono quelli dell'avvelenamento alimentare poiché attorno alla bocca della ragazza si sente il profumo di un fiore che potrebbe essere velenoso. Erin ricorda che i dolci nuziali avevano un intenso aroma floreale e riferisce la cosa alla madre, portandole il dolcetto avanzato da Soju: compreso che quella è la fonte dell'avvelenamento, Soyon chiede ad Erin di andare a prendere gli ingredienti con cui sono stati fatti e subito capisce che l'erba usata è diversa da quella della vera ricetta, benché le piante siano molto simili alla vista quella usata per questi biscotti è la Jijimodoki, una specie molto velenosa. La sera accorre a casa anche il padre, al quale viene brevemente riferita la vicenda e viene detto che ora Soyon è a colloquio col capovillaggio per cercare di trovare una soluzione: mentre Wagan pensa solo alla pessima reputazione che guadagnerà il villaggio se morisse in circostanze misteriose la promessa sposa di un matrimonio già organizzato e di cui si sono accettati anche i doni nuziali, Hasson e Soyon pensano a come salvare la ragazza.

Mentre Erin spia dalla porta, a casa del capovillaggio arriva anche il padre di Soyon che lo supplica di fare il possibile per salvare la figlia e, in segno di umiltà, mette a disposizione il costosissimo fermacapelli acquistato dal mercante viaggiatore come regalo di nozze per la figlia. Colpito da questo gesto, Hasson autorizza Soyon a fare di tutto per recuperare le medicine e mette anche a disposizione lo speciale fondo cassa del villaggio, nato proprio con lo scopo di fronteggiare le emergenze improvvise. La richiesta della dottoressa del villaggio è semplice: tornare a Kiri ed ottenere in breve tempo la medicina per Soju, solo che il solo nominare il villaggio fa trasalire Hasson, il quale le ricorda che è stato deciso di non avere mai più rapporti con quel villaggio. Ovviamente i motivi non vengono citati esplicitamente ma per il bene di Soju Hasson autorizza Soyon a tornare al villaggio natio e procurarsi la medicina barattandola con il fermacapelli e il fondo di emergenza. Tornata a casa per preparare lo zaino per la partenza, Soyon si vede di fronte la figlia che vuole venire con lei per imparare ad essere una brava dottoressa oltre che una veterinaria:vedendo la determinazione negli occhi della figlia, Soyon non può far altro che darle il permesso di accompagnarla.

Durante il viaggio c'è l'occasione per Erin (e per noi) di sapere qualcosa in più sul passato di Soyon, dell'epoca in cui viveva a Kiri e di come si sia trova a "traslocare" ad Ake. Sulla via verso il villaggio, Soyon racconta di come conobbe colui che sarebbe diventato suo marito nonché padre di Erin: camminando nella foresta durante "la ricognizione" (che ancora non si capisce esattamente cosa sia...) Soyon trovò un ragazzo ferito alla testa e con la gamba fratturata che decise di curare e poi... non è dato sapere ^^. Fatto sta che si sposarono, Soyon rimase incinta ma il marito morì prima che partorisse. Dopo il lungo racconto, madre e figlia raggiungono la foresta nebbiosa dove Soyon lascia i doni e la richiesta di baratto nel pertugio nascosto di un albero, dove sa già che passeranno le sentinelle di Kiri a raccogliere la richiesta e dove poi lasceranno le medicine, al primo giorno di nebbia: preoccupata di aver lasciato Soju sola così a lungo, Soyon decide di tornare immediatamente indietro con Erin affidando però alla figlia il compito di vigilare da casa sullo stato metereologico della montagna ed accorrere immediatamente all'albero all'apparire della nebbia.

Preoccupata di perdersi l'arrivo della nebbia, Erin trascorre i giorni ad Ake fissando continuamente l'alto albero dello scambio, distraendosi dai suoi compiti giornalieri come fare da mangiare o anche solo preparare le balle di fieno per l'Acqua Speciale dei Touda. Soju continua ad ad avere la febbre alta e l'unico rimedio che possa salvarla, a distanza di quasi 5 giorni dall'avvelenamento è la medicina di Kiri. Quella notte, svegliatasi all'improvviso per guardare fuori dalla finestra, Erin si accorge che la nebbia sta scendendo e corre scalza ed in vestaglia sul sentiero percorso giorni addietro con la madre arrivando fino all'albero dello scambio, nel quale non trova più i doni e la lettera ma non c'è neanche la medicina. Decisa ad aspettare, Erin si sistema nella cavità della pianta addormentandosi nell'attesa finché verso mattina arriva una guardia in ricognizione per effettuare lo scambio ma spaventandosi nel vedere Erin, si allontana in fretta. La piccola esce dalla pianta e supplica la guardia di lasciarle la medicina perché la vita di Soju è in pericolo e manca poco al matrimonio: accortasi che l'uomo è ancora lì e le ha lasciato il sacchetto con le medicine, Erin ringrazia e torna al villaggio in tempo per salvare Soju. Salva e pronta per il matrimonio dopo aver ricevuto dal padre un fermacapelli sicuramente meno costoso ma decisamente più personale, fatto a mano con le scaglie color arcobaleno dei Touda, Soju abbraccia i genitori e si prepara a lasciare Ake in abito da cerimonia, ammirata e festeggiata da tutti. Un ringraziamento particolare lo dedica a Erin e Soyon che le hanno salvato la vita ma subito dopo saluta in lacrime (di gioia) i genitori, ringraziandoli di tutto mentre sale sul carro nuziale che la porterà al suo nuovo villaggio, da colui che sta per sposare.

Con una semplice storia di aiuto fra abitanti dello stesso villaggio, che sembra all'apparenza abitato da persone interessate solo ad accudire i Touda, gli sceneggiatori ci presentano una visione ad ampio spettro di quello che è stato il passato e quello che dovrebbe essere il futuro dei protagonisti. La storia d'amore di Soyon ha sicuramente avuto dei risvolti tristi, altrimenti non si spiegherebbe l'esilio in un villaggio che ha evidentemente dei pessimi rapporti con Kiri: al di là della concessione forzata di Hasson a trattare con il villaggio delle montagne, mi viene in mente la prima reazione di Wagan alla vista di Erin nella prima puntata, in cui faceva riferimento con tono abbastanza sprezzante agli occhi verdi della bimba, evidentemente tratto distintivo dei "Kiriani" (passatemi il termine ^^'). Dal poco che si vede nel flashback di Soyon e nella scena con la guardia che porta la medicina, Kiri ed Ake non paiono avere molto in comune e non vedo il perché della rivalità, anche se forse la distanza che li separa fa si che appartengano a due regni diversi in lotta...

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