domenica 20 settembre 2009

Bakemonogatari - Episodio 11

L'episodio in pillole: Tsubasa racconta a Koyomi i problemi familiari che la assillano e che tenta di nascondere dissimulando un'apparente normalità dietro la quale cerca di nascondersi; Shinobu entra nel vivo della storia uscendo dall'anonimato dell'aula di Oshino;

Highlights: la kawaii-ness di Sengoku;

Giudizio: 8/10

La storia continua, un nuovo arco si apre eppure rimangono nitide le sensazioni percepite settimana scorsa: c'è qualcosa di diverso nell'atmosfera che aleggia per le puntate e non è semplice da spiegare, eppure è una presenza costante e ben definita. Ci sono i soliti dialoghi lunghi e complessi, ci sono le solite scene al limite del visionario, c'è la solita regia frammentaria e discontinua che alterna primissimi piani a campi lunghi in giustapposizione sincopata... tutto nella norma, eppure qualcosa non torna. Sarà la storia-nella-storia, essendo tutto raccontato da Tsubasa in un flashback dei giorni della Golden Week, sarà che manca Senjougahara da TROPPO tempo, ma le prime puntate della serie erano qualcosa di nettamente diverso... Godiamoci la performance di Horie Yui, attivissima questa stagione e qui decisamente ispirata.

La scena è un flashback, il giorno è indefinito ma sappiamo che è la fine di aprile poiché la Golden Week è ormai alle porte: Tsubasa e Koyomi stanno andando a scuola come ogni mattina e la ragazza ha un vistoso cerotto in faccia che colpisce l'attenzione di chiunque la guardi. Dopo qualche frase interlocutoria con cui entrare nella normalità delle discussioni fra capoclasse e studente, Koyomi le chiede cosa le sia accaduto e la ragazza le spiega che è stato il padre... o meglio, il padre adottivo dato che lei non ha alcun legame di sangue con i genitori che hanno avuto un giro pazzesco di seconde, terze, quarte e quinte nozze. Per loro Tsubasa è un impiccio e a volte può scappare qualche parola di troppo o - peggio - qualche ceffone ben assestato come è accaduto quella mattina durante una dimostrazione di affetto troppo sentita da parte della ragazza e non ben recepita dall'altra parte: facendo promettere a Koyomi di non fare parola con nessuno dell'accaduto, i due si dirigono verso la scuola ma sulla strada si imbattono nel cdavere di un gattino bianco che Tsubasa raccoglie e vuole seppellire con l'aiuto del compagno di classe. Nuovamente ai giorni nostri, Koyomi esce da scuola e trova Sengoku ad attenderlo con il costumino usato per il rituale che voleva dare a Kanbaru ma che non è riuscita a consegnarle perché era troppo di fretta. L'arrivo di Tsubasa spaventa la piccola che si imbarazza e scappa via di frettissima.

Sulla strada di casa con Tsubasa, Koyomi le racconta di come lui e Kanbaru abbiano risolto la questione del serpente di Sengoku ma la ragazza spiega che tutti gli aspetti soprannaturali della vita di Koyomi poterbbero avere delle brutte ripercussioni sia su sé stesso che su Hitagi: non ha modo di approfondire il suo pensiero perché un improvviso male alla testa colpisce la povera Tsubasa costretta ad accasicarsi a terra con la testa fra le mani ed un grandissimo dolore che cerca di dissimulare dicendo di star bene ma Koyomi ricorda che la stessa cosa accadde proprio nei giorni della Golden Week quando un forte mal di testa assalì la ragazza che si trasformò, ottenendo capelli bianchissimi ed orecchie da gatta: consultando Oshino a riguardo, l'esorcista riconobbe immediatamente i sintomi del sawarineko e dello sdoppiamento della personalità causato da forte stress. Vittime della violenza di Tsubasa-neko sono stati i genitori ed anche Shinobu, la piccola vampira in classe di Oshino che però ha saputo difendersi ed attaccare a sua volta morsicando la ragazza e facendola tornare normale. Nuovamente ai giorni nostri, Tsubasa sembra essersi ripresa e tranquillizza Koyomi che non è successo niente.

Parlando di animazioni, dopo la débâcle di settimana scorsa le cose sembrano essere tornate al loro posto: personaggi e scenari hanno una buona resa complessiva e sono caratterizzati dalla solita presenza di dettagli e sfumature che hanno caratterizzato lo stile della produzione SHAFT fin dal pilot di luglio. Speriamo che rimanga tutto invariato anche con gli episodi online-exclusive che seguiranno il termine della trasmissione televisiva la prossima settimana. Shinobu che attacca Tsubasa e la stessa Tsubasa versione evil-nekomimi sono le sorprese di una puntata che, come dicevo in apertura, risulta essere decisamente atipica e ancorata ai binari del dualismo temporale flashback - present day: è una tecnica nuova per la serie, vediamo se paga proprio nel finale.

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