domenica 19 aprile 2009

Shangri-La - Episodio 2

L'episodio in pillole: dopo aver subito pesanti perdite dal misterioso attacco missilistico, Kuniko e gli altri membri del Metal Age decidono di indagare nella zona di foresta che una volta era Ikebukuro per trovare qualche indizio su chi ci sia dietro alla vicenda;

Highlights: il Sunshine Building ricoperto di piante! No scherzo... direi il sistema MEDUSA e la sua "curiosa" interfaccia ^^'';

Giudizio: 8/10

Continua la narrazione criptica dell'anime GONZO, che per ora non ne vuole sapere di aiutarci a focalizzare al meglio la sua ambientazione. Rimane una certezza: potrà non essere la serie più solida del panorama primaverile ma non le manca certo la creatività, elemento che in un periodo di sequel a catena è sempre apprezzabile. Spetta ai ragazzi in cabina di regia rendere grazie ad uno script - a mio avviso - di qualità: 24 episodi non sono esattamente un numero infinito ma con Bessho Makoto ("Noein - Mou hitori no kimi e")a dirigere le operazioni sono abbastanza tranquillo e mi aspetto anche dei plot twist non convenzionali. Lo staff non brilla per prodotti particolarmente interessevoli ma hanno il pregio di aver lavorato su molte serie, cosa che non garantirà successo ma almeno un po' d'esperienza: incrociamo le dita! ^^. Se devo trovare un difetto... i dialoghi, in particolare quelli fra Kuniko e Momoko, eccessivamente frivoli in rapporto alle situazioni che le circondano, ma probabilmente è parte della caratterizzazione che si vuole dare ad entrambe.

In città (beh, nel complesso centrale chiamato "Duomo") Kuniko e Momoko cercano di mettere al riparo i civili dall'improvviso ed assolutamente imprevedibile attacco che li sta devastando. Mentre gli edifici e le ciminiere cadono sotto il peso dei missili (?) dei quali sono inconsapevoli bersagli, alcuni cittadini non esattamente pro - Metal Age accusano Kuniko di essere l'unica responsabile di questo attacco, ma l'"esplosività" della situazione non le permette di potersi difendere come vorrebbe. Dopo la ritirata delle truppe militari, la scena si sposta su Ryoko ed i suoi sottoposti che cercano di capire da dove sia partito il lancio di artiglieria, determinando che l'epicentro è dove una volta c'era il quartiere di Ikebukuro. Cercando di capire chi possa essere stato, se un'organizzazione anti governativa od armate straniere infiltratesi nella giungla che ormai domina in quella zona, Ryoko schiaffeggia uno dei suoi e minaccia di sgozzare il fratello Sion sotto i suoi occhi: nel panico, Leon dichiara che investigherà personalmente nell'area identificata. Augurandogli di non fallire, Ryoko lascia cadere a terra il piccolo Sion, quasi senza fiato.

Al debriefing post-attacco, anche il Metal Age giunge alla conclusione che i missili siano stati lanciati da Ikebukuro e, nel tentativo di capire cosa fare per evitare il ripetersi di un simile evento, Kuniko suggerisce di andare ad investigare nella giungla che ora vi regna sovrana passando per la linea metropolitana. Dopo aver raggiunto l'ingresso seminterrato con le jeep (ed aver insultato Furukawa per averle fornito una tuta troppo stretta ^^), Momoko e Kuniko danno il via libera all'operazione di scouting nonostante la strada per l'ex quartiere della Sunshine City sia quasi completamente infestata dalle radici della giungla sovrastante. Passando a Karin, vediamo la piccola hacker nella sua stanza intenta a chattare con Zhang e Klaris che le fanno i complimenti per la gestione di MEDUSA: entrambi sono convinti che le ultime transazioni portate a buon fine con l'Associazione delle Banche Svizzere del Carbone abbia dato altra longevità al sistema il quale però, fin dalla firma del trattato con il Ministro giapponese, sta supplicando Karin di aiutarlo. Dopo avergli fatto identificare una nuova società da "prendere in carico", Karin piazza un altro affare con conseguente flusso di denaro in entrata che le fa prendere i complimenti dei suoi due interlocutori mentre un terzo, Tarsian, si limita a scriverle che i suoi genitori sarebbero fieri di lei... cosa che la manda in bestia e le fa troncare tutte le conversazioni.

All'interno della struttura di Atlas, Mikuni-sama chiede spiegazioni sulla strana risonanza del suo pugnale quando una delle sue damigelle se ne esce con una sviolinata sul come quest'evento sia in realtà un presagio portatore di fortuna, discorso che nelle intenzioni della ragazza servirebbe a farla entrare nelle grazie della padrona ma che in realtà la porta solo ad una terribile morte poiché la bambina-principessa legge nel pensiero e capisce subito che quelle frasi non sono sincere. Nei tunnel della Yamanote-sen (la linea ferroviaria che collega "Duomo" ad Ikebukuro), Kuniko e gli altri membri del Metal Age sono praticamente arrivati al tunnel d'uscita ed iniziano l'ispezione dell'area boschiva circostante, constatando che la vegetazione si è infittita ancor di più dall'ultima volta che sono passati per la zona che, ora, sembra essere sotto il controllo dei militari alla ricerca di qualcosa. Individuati abbastanza facilmente, Momoko usa la frusta come diversivo per dare la possibilità di fuggire a Kuniko e Takehiko: allarmati dagli spari, i compagni del soldato che li ha scoperti si dirigono verso l'origine della sparatoria costringendo le "donne" alla ritirata verso la stazione ma Kuniko cattura un soldato con un diversivo acrobatico: la ragazza cerca di fargli confessare il perché della presenza militare sul posto, senza però ottenere risposte. Dopo essere riuscita a scappargli sotto al naso, è tempo per gli scout del Metal Age di tornare al "Duomo".

Negli elicotteri militari, il soldato "prigioniero" di Kuniko racconta l'accaduto al suo superiore, avvertendolo anche che nessuno ha trovato la benché minima traccia di attività missilistica o quantomeno militare nell'area, cosa che si spiega solo con la presenza costante e nascosta di una forza militare straniera in grado di disporre a suo piacimento di armi a lungo raggio che non ha problemi a nascondere. Dalla stanza di Karin apprendiamo che l'attacco missilistico non ha prodotto alcuna emissione di Diossido di Carbonio né tantomeno dispersione di metalli pesanti, cosa che avrebbe fatto precipitare ulteriormente la situazione fra Metal Age ed Atlas: la situazione rimane comunque tesa perché nessuno sa cosa si nasconda nelle file nemiche e sono tutti contro tutti. Al "Duomo", Momoko e Miko parlano del loro sogno di andare ad Atlas per riportare indietro i pesci tropicali (???), cosa che però significherebbe la separazione da Kuniko: il solo pensiero è follia pura per i due transessuali ^^' Anche ammettendo di allontanarsi dalla loro leader, accedere ad Atlas non è così semplice poiché solo il vincitore della lotteria guadagna questo diritto: in piazza per l'estrazione odierna, il fortunato vincitore è... Miko! Nella struttura di comando, Ryoko informa il Signore di Atlas della "Risonanza dei Sigilli"

Ah, tante cose belle nella serie e nella puntata! La rovina in città, che magicamente non scompare dopo pochi minuti; l'impatto visivo di una Tokyo sommersa dalla giungla e quasi alienata dall'immagine caotica ed oppressiva che molti hanno (a torto) della capitale giapponese; le musiche, evocative a partire da una opening ben plasmata sulle scene d'azione e armoniosa nelle pose di Kuniko ma soprattutto la chimica che si vede già ben ponderata fra "le donne" del Metal Age. Ah, sul sito ufficiale millantano 18 anni per Kuniko... chi gliene dava più di 15? ^^'''. Nota di serietà: i temi "caldi" non passano in secondo piano nonostante il momento rori di MEDUSA a caccia di un nuovo lido dove poter proliferare e la modalità tsundere di Karin che passa "ON" dopo il messaggio del misterioso/a Tarsian, che sembra conoscere molto bene sia lei che i genitori...

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