giovedì 9 aprile 2009

Ristorante Paradiso - Episodio 1

L'episodio in pillole: Nicoletta è la giovane figlia di Olga che ha sposato un imprenditore romano che ha aperto in una via del centro storico della capitale un ristorante, la "Casetta dell'Orso", nel quale lavorano degli inservienti tanto strani quanto fenomenali nel loro lavoro...;

Highlights: da quando gli occhiali sono così sexy?!?

Giudizio: 7,5/10

Si si, lo so che sono usciti i primi 2 episodi e che praticamente ogni blog li ha recensiti assieme ma c'è un motivo se ho deciso di separarli e lo capirete alla fine del post. Tornando alla serie: Fuji TV ha trasmesso assieme le prime due puntate dando una pausa settimana prossima, quindi la serie più filo-italiana dai tempi del mai troppo lodato "Gunslinger Girls" tornerà sugli schermi a fine mese. Il risultato è senza dubbio buono, considerando che i ragazzi di David Productions sono dei novellini e hanno preso tra le mani una serie con alto tasso di stranezze ed il cui ritmo lento e dichiaratamente slice of life ha delle oggettive difficoltà a far presa sul pubblico, il risultato non si può certo definire malvagio. Tecnicamente ben fatto, i disegni sono un po' particolari e per certi aspetti "artistici": possono anche non piacere, obiettivamente parlando. La Fumiko su Nicoletta porta a casa la parte con alcune scene particolarmente ispirate ed il ritmo narrativo procede lento ma costante, senza soffermarsi troppo sul ristorante in sé ma allargando da subito la scena ai suoi coloriti camerieri / inservienti, vera anima della vicenda: Furio, Teo, Vito e Gigi sono la vera essenza della "casetta dell'orso", teatro di una vicenda tutta italiana all'apparenza che però rivela abbastanza facilmente la "giapponesità" dell'atmosfera, nonostante i "grazie", "prego", "buonasera" e "ciao" che sovente ricorrono nei dialoghi.

Due note di trama: la ventenne Nicoletta è in visita a Roma per rivedere Olga, la madre che ha sposato Claudio in seconde nozze abbandonandola dai nonni. Costui è il titolare del ristorante teatro della vicenda, un locale molto particolare e rinomato fra i cultori della buona tavola e del buon vino, che però ha una caratteristica decisamente interessante ed insolita: il personale lavorativo è interamente composto da quarantenni bishounen con gli occhiali finti, perché alle signore di classe italiane piace questo "genere". ROTFL! Nicoletta è in città per confessare a Claudio che la sua bella moglie è in realtà una divorziata che per di più ha anche una figlia adulta, cosa che le rovinerebbe il matrimonio e - per arginare la crisi - Olga supplica la figlia di far credere al marito che sia la figlia di un'amica: Nicoletta accetta e cena con loro, mentre Claudio e gli altri camerieri iniziano ad avere un fascino particolare...

In buona sostanza, "Risotrante Paradiso" si rivela interessante e piacevole da vedere ma non vedo le premesse per un titolo da seguire settimanalmente: per carità, è un buon slice of life che seguirò con piacere nei suoi sviluppi squisitamente giapponesi nonostante il setting italiano visto dagli occhi trasognati di un regista che evidentemente ama in modo particolare il nostro Paese. Non ci sono né maghette né robot, quindi probabilmente la maggior parte di voi lo prenderanno sotto gamba e forse anch'io sbaglio a non dargli spazio, così come sbagliai all'epoca di "One Outs": solo il tempo saprà rispondere, ma ormai è quasi tutto iniziato ed è ora, per me, di fare delle scelte ragionate su cosa seguire e cosa no. Spero di aver fatto la scelta giusta.

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