sabato 4 aprile 2009

Phantom - Requiem for the Phantom - Episodio 1

L'episodio in pillole: un ragazzo viene "testato" come un topo da laboratorio per verificare le sue capacità di reazione in situazioni-limite con lo scopo di farne il partner di Ein, l'assassino perfetto;

Highlights: un duo di personaggi già ottimamente sviluppati;

Giudizio: 9/10

Oh, si! QUESTO è quello che ci voleva per inaugurare alla grande i titoloni della primavera: una portentosa serie Bee-Train di nuovo in onda! Ne sentivo proprio la necessità, dato che questi ragazzi realizzano serie che mi soddisfano sempre alla grande: colonna sonora assolutamente azzeccata, narrazione lenta e criptica, massiccia componente di mistero/thriller, personaggi assolutamente interessanti e psicologicamente vulnerabili, armi a profusione ed un'atmosfera misticheggiante che non fa certo male, soprattutto in una serie di questo genere. Fino ad ora il miglior primo episodio della serie, titolo che vince a mani bassissime vuoi perché non è iniziato niente di "pesante", vuoi perché quando hai 13 episodi a disposizione e devi stupire è obbligatorio l'inizio scoppiettante: la parola d'ordine è "stile", idea che prende forma da ogni fotogramma, da ogni inquadratura, da ogni attacco musicale, da ogni sguardo e da ogni pensiero. Comparto grafico ben fatto ma che non spicca per originalità, eppure non poteva essere più adatto ed "aderente" alle necessità di trama e narrazione: tranne qualche stacco troppo netto fra CG e disegni, tutte le scene sono ben studiate e altrettanto ben realizzate, dove la realtà riesce a farla sempre da padrone e sebbene si accenni a qualche particolare capacità soprannaturale di Zwei, i proiettili ammazzano ed i coltelli feriscono per davvero, causa-effetto che a volte gli anime si dimenticano...

Spendo due parole sulle musiche, cariche d'atmosfera e ben incatenate ai momenti salienti dell'episodio in particolare i cori gregoriani apparentemente senza legami con la mafia di Los Angeles ma che in realtà fanno molto "The Godfather". La combinazione armi/ragazzi invece richiama il ben noto ed amato "Gunslinger Girls": anche lì avevamo un cast di ragazze psicologicamente instabili ed un organizzazione alle spalle che le muoveva come marionette (emblematico l'ultimo frame della sigla di "Phantom") ma il senso generale della vicenda qui è diverso nel risultato, non nel mezzo per arrivarci. Chi ha già familiarità con l'opera di Aida Yu capirà presto cosa intendo dire ^^ In buona sostanza: l'azione c'è ed è ben fatta, il ritmo è quello giusto, a livello grafico si difende, le musiche sono meravigliose ed i personaggi hanno tanto da dire, pur nel loro essere complessati. Quanto manca a settimana prossima? ^^

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