giovedì 2 aprile 2009

Zoku Natsume Yuujinchou (recensione)

E' finita anche la seconda, meravigliosa stagione dell'anime più heartwarming della stagione. E ancora una volta, come già era successo al termine della prima sessione di 13 episodi quest'estate, siamo di fronte ad una serie che si solidifica ancor di più sulle caratteristiche che hanno garantito successo di critica e pubblico: spiritualità, tradizione, folklore... e un po' di divertimento ^^. La prima stagione delle avventure di Natsume era sostanzialmente una sequenza di avventure nel mondo a cavalla fra quello reale e quello spirituale in cui il nostro protagonista (col suo amico gatto-dragone ^^) interagiva con gli spiriti per aiutarli e - contemporaneamente - stimolare sempre nuovi interessi sotto il profilo umano e caratteriale. Questa seconda stagione, invece, parte dall'amicizia e dalla "solidità" affettiva raggiunta nella festa di fine estate immortalata nell'ultimo episodio estivo per proporre una continuità di narrazione con il nuovo "io" di Natsume, ora in cerca della risposta alla domanda "perché il mio passato mi ha fatto diventare come sono?". Per tutta risposta, i ragazzi di Brains Base hanno deciso di dare più importanza alla storia generale dietro alle singole esperienze con gli Youkai, che pur rimanendo variegate ed indipendenti l'una dall'altra sono molto più evidentemente legate tra di loro e con la Storia di Natsume, non più mezzo per narrare gli incontri spirituali ma ora anche fine a cui gli incontri e relativi insegnamenti tendono.

Questione di feeling. Suona ripetitivo, me ne rendo conto, ma in una recensione non si può essere superficiali - non lo sono mai, neanche nelle analisi settimanali ^^ - e quindi mi trovo "costretto" ancora una volta a sottolineare la bontà tecnica di questo "Zoku Natsume Yuujinchou", che ancora una volta ci propone disegni di ottima fattura, animazioni di pregevole qualità, musiche coinvolgenti (fantastica la sigla, diventata in poco tempo la mia suoneria del cellulare ^^) quando serve e più soft quando l'accento è posto sui sentimenti o sulle rivelazioni particolarmente toccanti degli Youkai o dello stesso Natsume. Tutta questa bontà tecnico realizzativa potrebbe tuttavia pagare dazio agli occhi di chi - non sono io, ma cerco di essere sempre obiettivo - si aspettava un'evoluzione da parte della serie rispetto alle precedenti 13 puntate, evoluzione che credo si sia volutamente deciso di non fornire per permettere un approccio più consolidato a quella che già era stata definita dai più come "la slice-of-life del 2008": se c'è chi come il vostro recensore preferito ha apprezzato questa presa di posizione in favore di una linea di continuità narrativa, mi rendo conto che molti avrebbero apprezzato una ventata di novità sulle tematiche. Non fraintendetemi: ogni episodio è a modo suo fantastico e si incastra perfettamente nell'arco narrativo iniziato in estate ma chi si aspettava altro dopo le vette narrative dell'episodio di Hatori e quello delle lucciole... beh, qui non lo troverà.

Sinfonia (forse) incompiuta. Qual'è - in buona sostanza - il vero problema di "Zoku Natsume Yuujinchou"? Che termina sul più bello. Mi spiego meglio: il manga prosegue ancora per molti volumi dopo il 26° episodio di Zoku, e la serie stava ancora ingranando dal punto di vista dello sviluppo del cast e delle relazioni alchemiche tra di loro, in una misura talmente importante che "il finale" non è per nulla finito! Come la scena sulla collina di notte coi fuochi d'artificio della prima parte, così ora l'evoluzione di Natsume appare più come in pausa piuttosto che come totalmente terminata, scena che andrebbe anche bene qualora si decidesse di puntare su una terza stagione ma che, presa così com'è nella sua interezza, non può assurgere ad essere il punto d'arrivo di Natsume e del suo viaggio nella memoria alla ricerca del perché sia il ragazzo che è. "Zoku Natsume Yuujinchou" è e rimane una meravigliosa serie slice-of-life in cui il divertimento, il relax e la pausa dalla realtà sono i punti forti di una produzione che nel complesso non ha difetti rilevanti ma che vive troppo nell'ombra della prima parte estiva: se il legame a doppio filo con l'estate è stata la chiave di successo di "Natsume Yuujinchou", voler riproporre lo stesso legame con l'inverno ha portato un prodotto di sicuro gradimento per i fan "hardcore" della prima serie ma non abbastanza per catturare l'attenzione di una larga fetta di pubblico.

GIUDIZIO: 87/100

NARRAZIONE: 9/10

PERSONAGGI: 9/10

PRODUZIONE: 8,5/10

AMBIENTAZIONE: 9/10

MOMENTO MIGLIORE: la puntata di Tama-chan ^^

MOMNTO PEGGIORE: la storia della sirenetta

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