sabato 25 aprile 2009

Tears to Tiara - Episodio 3

L'episodio in pillole: pronti a marciare verso la capitale dell'Impero, i nostri eroi ed in particolare Arawn devono fronteggiare l'entrata in scena di un personaggio nuovo: come Riannon, anche questa "new entry" si rivelerà una sorpresa...;

Highlights: le donne di questa serie sono tutte pazze!;

Giudizio: 8/10

Dopo le perplessità espresse settimana scorsa e alla luce di quanto riproposto in questa puntata... sembra proprio che le donne della serie amino presentarsi come il simbolo più alto di rettitudine e fedeltà morale ai loro ideali salvo trasformarsi in pochi secondi nella maido più melensa degli anime ^^' O così o così, quindi, e dato che la storia mi intriga ci passo sopra evitando di rimarcare settimanalmente le eventuali "stranezze" legate a questo particolare tratto identificativo dell'anime. A livello di gestione della storia nulla da dire, con una puntata che si divide bene fra la serietà e la voglia di regalare momenti soft, particolarmente significative le scene di Riannon e Morgan ora entrambe "mogli" del bel re tenebroso ^^''. I risvolti legati al passato di Arawn sembrano poter aggiungere ancora più spessore e solidità al background narrativo, sperando che almeno nelle ere mitologiche non fosse circondate da belle donne adoranti... ^^'

Mentre Arthur e la sua gente sono pronti a marciare per le lande di Albion, Arawn osserva il "suo" popolo dall'alto di una collina della zona sulla quale viene attaccato a sorpresa con una freccia scagliata dalla foresta. Il Demone non ha problemi a fermare il dardo ne a fronteggiare il successivo attacco di una ragazza armata di daga che sembra avere intenzione di ucciderlo nella maniera più violenta possibile. Dopo un paio di fendenti a vuoto, Arawn si stufa di "giocare" ed immobilizza senza difficoltà la ragazza che, ammettendo la sconfitta, chiede all'uomo di decapitarla secondo il rito Gael ma prima di poter rispondere arrivano sul luogo dello scontro Arthur e la sorella Riannon che riconoscono la ragazza: è Morgan, una spia del villaggio che Arthur aveva mandato in avanscoperta con l'ordine di preparare una nave per il loro imminente viaggio. Peccato che la nave sia stata sequestrata dai soldati imperiali e ora sia la ragazza che il Primo Guerriero chiedono ad Arawn di essere puniti con la decapitazione, secondo le leggi del villaggio: stufo di sentire queste idiozie, Arawn rimprovera entrambi per la loro negligenza ma gli ricorda che da morti avrebbero ancora meno valore che da vivi, quindi tantovale mettersi d'impegno e trovare una soluzione per recuperare la nave. Morgan è talmente felice della riconoscenza del suo "padrone" che decide di servirlo ad ogni costo... diventando in pratica la sua seconda moglie ^^''': Riannon avrebbe potuto prenderla peggio... La mattina seguente i nostri guidano un assalto al porto imperiale dove riescono ad eliminare il drappello armato, recuperare la nave e Arawn scambia un paio di battute con Gaius, il leader delle Forze di Spedizione Armata dell'Impero di Albion, che gli ricorda alcuni eventi del suo passato che il Demone avrebbe preferito non ricordare...

Arthur vorrebbe rimanere ad aiutare il suo capo ma Arawn gli ordina di recuperare la nave e prepararsi per la fuga aprendo i cancelli: una scusa per poter rimanere faccia a faccia con Gaius, che vuole avere la conferma di trovarsi di fronte al leggendario Re Demone. Per avere le prove che cerca, Gaius lancia una speciale daga ad Arawn, il quale è costretto ad usare i suoi poteri per bloccarne la corsa e rispedirla al mittente con estrema velocità ma mancanza (voluta?) di mira, dato che l'arma finisce per conficcarsi nella pietra. Poiché "'l'esperimento" non ha funzionato, Gaius prova a chiedere quale sia il motivo che spinge l'uomo ad agire ed il Demone risponde che non è spinto dal desiderio di ottenere dei poteri nobiliari, bensì dall'essenza della regalità: Gaius non riesce a cogliere la sottile differenza che esiste fra le due cose ma prima che Arawn possa rivelargli di più Arthur avvicina la nave al molo del suo Signore permettendogli di saltare a bordo e fuggire. A bordo, Riannon si accorge immediatamente della ferita alla mano del marito e si offre di curargliela con metodi... alternativi, nonché con la collaborazione di Morgan ^^''. Entrambe si riveleranno pessime guaritrici ed a salvare il povero Demone dalla situazione ci pensa Ogam, che si prepara all'evocazione di una magia curativa dopo aver gentilmente cacciato dalla stanza le ragazze: il mago riconosce immediatamente la ferita di un'arma "electrum" e ammonisce severamente Arawn, ricordandogli come sia stata proprio quel tipo di arma ad ucciderlo in passato.

Sempre nella stiva, dopo il termine della magia di cura, Arawn chiede ad Ogam spiegazioni su quanto raccontato da Gaius al porto riguardante l'Impero ed il mago narra che dopo l'ultima Grande Guerra gli umani fondarono un regno - Albion - che prosperò per 300 anni finché la linea di sangue della famiglia reale guidata da Pwyll, amico di Arawn, ebbe termine e si scatenò la lotta per la successione al trono vacante. La faida in atto divise il Regno e Arawn scopre con grande stupore che il loro attuale nemico è proprio un Impero fondato dagli uomini: il racconto occupa i pensieri del Re Demone per tutta la notte fin quando Arthur non si presenta dal suo signore chiedendogli un nuovo duello a fil di spada: Arawn non si tira indietro e dopo i primi fendenti a vuoto del Primo Guerriero non ha problemi a sfruttare un'apertura nella sua guardia per disarmarlo e porre fine al duello prima che potesse iniziare seriamente: il giovane spiega che non ha chiesto di incrociare le lame con lui in virtù di Primo Guerriero di Gael ma come fratello di Riannon, preoccupato che i sentimenti della sorella possano non essere corrisposti seriamente. Supplicandolo di amare Riannon come e più di come avrebbe fatto lui, Arthur chiede al suo signore di prendersi cura della sorella e Arawn sembra intenzionato a mantenere la promessa (Morgan permettendo, NdiMu che aspetta il triangolo ^^). La mattina seguente, all'alba, dalla cima dell'albero maestro Morgan avvista terra: mentre tutti accorrono a prua, Ogam riconosce immediatamente il profilo isolano di Albion... la loro meta.

Lo scambio di colpi con Gaius segna la fine dell'introduzione della serie dopo soli due episodi e mezzo, e gli aspetti chiari e ben definiti sono - come sempre - un numero limitatissimo rispetto all'insoluto. Il passato di Arawn sembra giocare un ruolo determinante al fine della comprensione della trama, legata a doppio filo alla politica di Albion negli anni della Guerra e soprattutto al ruolo dell'amico del Re Demone, la cui interruzione di linea reale sembra sospetta: complotto di palazzo? Sul ruolo delle "mogli" per ora non dico niente, anche se la scena di Arthur che supplica Arawn di amare la sorella con tutto sé stesso è toccante... Un paio di flashback sono lacunosi (così come alcune scene dei precedenti episodi) ma è ovviamente troppo presto per fare confronti e supposizioni concrete quindi aspettiamo e vediamo cosa faranno i nostri in un regno che gli umani considerano addirittura mitologico: scommettiamo che troveranno un sacco di rogne? ^^'

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