lunedì 20 aprile 2009

Sengoku BASARA - Episodio 3

L'episodio in pillole: nel tentativo di formare una coalizione che possa contrastare l'avanzata delle truppe demoniache di Nobunaga, Kenshin e la famiglia Maeda cercano alleati;

Highlights: Kasuga orgasma ancora (evvai!), Shingen ha decisamente intenzione di cambiare i connotati a Yukimura ^^''

Giudizio: 8,5/10

Abbiamo avuto solo un abbozzo di presentazione dei personaggi principali, la maggior parte dei quali ancora non hanno avuto modo di fare la loro discesa in campo ed ecco comparire all'orizzonte non uno, non due ma ben tre nuovi esponenti della nobiltà al potere in questo Giappone lacerato dalla guerra civile. I nuovi protagonisti sono Maeda Keiji, la sorella Matsu e Toshie Inuchiyo-sama... il fidanzato/promesso sposo di Matsu che però non sembra avere la stoffa necessaria per battagliare con Yukimura e soci: poco male, una spalla comica in questa serie serve e penso proprio che l'abbiamo trovata ^^. Chi ha giocato al videogame può dirmi se ho visto giusto e questo terzetto è destinato a rimanere nelle retrovie della vicenda? Anche se sarebbe meglio parlare di coppia, dato che Keiji è effettivamente abbastanza utile...

La casa dei daimyo Maeda "festeggia" il rientro nelle patrie terre del figliol prodigo Keiji, di ritorno da un viaggio che l'ha portato in esplorazione per tutto il Giappone. Peccato che il "comitato di benvenuto" sia decisamente ristretto e con poca voglia di festeggiare: la sorella Matsu, infatti, si getta subito contro il ragazzo senza timore di usare il suo naginata per far sparire dalla faccia di Keiji l'espressione compiaciuta di fronte allo spettacolo dei sakura ken che il ragazzo avrebbe voluto ammirare con la sorella in compagnia di un otre di buon saké: Matsu non è della stessa idea e attacca a testa bassa, incazzata nel vedere il ragazzo cresciuto solo nel fisico e non nel cervello ^^''. Matsu lo rimprovera di non contribuire attivamente nella gestione politica delle faccende diel feudo e Keiji cerca di difendersi asserendo che lui non è tipo da deidcarsi a quel tipo di questioni, cosa che riesce molto meglio a Toshie, che sta governando da tempo e con la benevolenza dei sudditi le terre di Kaga. Incredula nel sentir parlare ancora a quella maniera il fratello, Matsu gli lancia contro maiali che corrono sui tetti (ROTFL!) e falchi vagamente ubriachi (doppio ROTFL!) prima di sfoggiare la vera arma segreta: Goromaru, un orso ENORME che però scambia Inuchiyo - nel frattempo accorso nel cortile - per il suo bersaglio e lo scaraventa in aria facendolo ricadere al suolo con violenza ^^' Il ragazzo è influenzato, pare per colpa di Keiji, e Matsu accorre subito in suo soccorso, scusandosi per l'irruenza dell'animale: sentirsi rassicurare dalla voce del fidanzato la manda in estasi ^^.

Al castello di Kenshin, Keiji racconta al daimyo di Echigo - col quale sembra essere molto in amicizia - la scenetta tragicomica di Matsu e Toshie, suscitando le sincere risate dell'ambiguo signore feudale. Riflettendo sulla bellezza e importanza dell'amore, Keiji non fa riferimento solo alla sorella e Toshie ma anche al rapporto che c'è fra Kenshin e Kasuga, facendo arrossire ed arrabbiare la prosperosa kunoichi, non ancora preparata a sentirsi appellare come la compagna del suo daimyo: mentre i due battibeccano criticando le rispettive maniere, Kenshin si avvicina alla sua spia e le chiede di preparare un'altra tazza di thé per lui e per il suo giovane ospite: l'estrema vicinanza ed il fascino del daimyo di Echigo... le fanno avere la reazione della foto qui a lato ^^ Nel tentativo di essere simpatico, Keiji punzecchia ancora la bella Kasuga chiedendo se anche i suoi amici delle sue terre d'origine siano così pazzi ma la ragazza risponde di non avere più nessun amico, "costringendo" Kenshin a prendere la parola e spiegare che l'attacco di Nobunaga a Mino ha probabilmente sterminato la popolazione locale, come monito della sua potenza e malvagità verso coloro che gli sono alleati (per non pensare di tradirlo) e verso chi lo deve ancora fronteggiare, portando finalmente il discorso su chi si può scegliere come alleato nella guerra contro il Signore del Male.

Ad Oshu, Masamune sembra aver perso la sua carica battagliera ed i suoi soldati sono abbastanza preoccupati: dopo aver incontrato Nobunaga durante l'inseguimento del carro di Yoshimoto, il loro signore passa le giornate ad allenarsi con la spada oppure in meditazione, senza dare alcun segno di interesse per l'ascesa politico-militare dei feudi confinanti. Kojuro si è reinventato contadino e nonostante abbia l'ammrazione di tutti i compaesani, vuole lavorare nei campi fianco a fianco con loro anche se qualche privilegio continua ad averlo, tipo un simpatico vecchietto che gli prepara il thé ed al quale spiega che per placare le ire delle province confinanti si è deciso di lasciare Odawara a Shingen e Suruga a Nobunaga, nell'attesa di vedere l'evolversi della situazione. Un acquazzone improvviso costringe tutti a smettere di lavorare ma Masamune insiste ad allenarsi con la spada nonostante la pioggia finché è lo stesso Kojuro che gli annuncia l'arrivo di un visitatore: Keiji. Masamune non ha la più pallida idea di chi sia il ragazzo e l'allegria che porta con sé - paradossalmente - lo fa incazzare ancora di più... finché non sente cosa ha da dire, ovverosia l'ipotesi di allearsi con Shingen, Kenshin e Tokugawa per combattere Nobunaga e la sua tremenda armata di mercenari. Kojuro tenta di spiegare che il ragazzo non è uno sprovveduto qualsiasi ma il messo mandato dai Maeda, tuttavia il suo signore non è dell'umore giusto per parlare ed entrambi si rendono conto che la questione deve essere risolta con le armi poiché "essere al servizio di qualcuno non è proprio il mio forte". Lo scontro è impari nonostante la destrezza di Keiji che combatte con la spada lunga ma anche con le parole giuste per cercare di far ragionare il Dragone di Oshu che però riesce a mettere fine allo scontro in poco tempo "evocando" le sue sei lame.

Shingen e Yukimura intanto si godono la vittoria e la conquista del castello, ma la Tigre di Kai pensa già alle prossime mosse e vorrebbe che anche il suo pupillo comprendesse la difficile situazione in cui si trovano tutti i daimyo del Paese. La cieca fiducia del ragazzo nelle abilità strategiche di Shingen non è un pregio agli occhi dello stesso, che chiede al suo guerriero cosa abbia provato guardando negli occhi Nobunaga sulla collina di Okehazama: Yukimura non riesce a rispondere con coerenza ma taglia subito corto con le sue paure ostentando grandissima sicurezza nella facile vittoria di Shingen quando si troveranno costretti ad incrociare le lame. La Tigre incalza il ragazzo chiedendogli come mai - secondo lui - Date non abbia più alzato la cresta recentemente e Yukimura ancora una volta fa arrabbiare il suo padrone rispondendogli che è una scelta dettata dalla volontà di rinforzare il suo esercito. Il cazzotto che si prende in faccia e che lo manda contro il muro non basta a fargli capire che aver paura del nemico è essenziale in battaglia, e ne ha bisogno ancora un paio per capire che combattere solo per servire ciecamente il suo padrone non ha senso in un'epoca come quella che stanno vivendo, popolata da daimyo che pensano solo al proprio tornaconto.

Dopo lo scontro con Keiji, Masamune e Kojuro sono a colloquio nelle stanze private del Dragone: tema del giorno le parole dae messaggero dei Maeda: Kojuro parla a briglia sciolta e spiega al suo padrone che l'aver visto con i propri occhi Nobunaga gli ha fatto provare una paura mai conosciuta prima di allora e - soprattutto - gli ha fatto capire che non potrà morire né tantomeno rinunciare alla battaglia per il bene dei propri uomini e la prosperità delle sue terre, a rischio di saccheggio per mano del Signore del Male. Tutti loro sono pronti a seguirlo qualunque decisione decida di prendere, ma bollare a prescindere le parole di Keiji nonostante abbia avuto l'ardire di sfidarlo a duello potrebbe essere una scelta sbagliata. Masamune non lo rimprovera, probabilmente conscio della veridicità delle parole di colui che è il suo occhio destro oltre che un fedele amico e compagno di mille battaglie: la mattina seguente, radunate le truppe ed alzato a mille il morale, l'esercito di Masamune parte alla conquista di Owari e relativo signore del castello. Nobunaga.

Pare che alla fine Masamune abbia agito di testa sua ignorando le parole di Keiji e Kojuro... o forse è tutto un piano studiato per accerchiare il nemico e costringerlo a combattere su più fronti. Certo è che l'alleanza prevede(rebbe) parecchi attriti: Yukimura e Masamune su tutti, ma anche Kenshin e Shingen sono acerrimi rivali e Tokugawa all'epoca era abbastanza legato a Nobunaga, come faranno ad inserirlo nell'alleanza? Shingen e Yukimura continuano a portare avanti un rapporto molto padre-figlio costellato però da un escalation di violenza veramente gratuita che sembra propedeutica alla crescita del ragazzo ma che per ora non regala delle perle di saggezza imperdibili: "imparerai col tempo..." è una liquidazione un po' troppo frettolosa della faccenda... >_> E' anche vero che le mazzate hanno più importanza del dialogo, ma la trama sta entrando nel vivo: speriamo Yukimura non impari troppo tardi...

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