giovedì 16 aprile 2009

Sengoku BASARA - Episodio 2

L'episodio in pillole: Date attacca la carovana di Yoshimoto a sorpresa, inseguito da Yukimura ed un manipolo di uomini: Oyakata-sama conquista il castello di Hojo eliminando Ujimasa, una delle pedine sullo scacchiere della Sengoku Jidai che però vede entrare in scena l'immenso Nobunaga...

Highlights: Kenshin e Kasuga, dal minuto 4:54 a 4:57 (SBRODOLOL!);

Giudizio: 9/10

Quessta serie mi fa male. Tanto. Così tanta sboronìa di classe in soli 24 minuti mi crea un grosso problema: se la guardo la mattina prima di andare al lavoro rischio di essere sovraeccitato e schiantarmi in moto, se la guardo prima di andare a letto la sera non chiudo occhio. Decisions, decisions... ^^. Tornando seri, come da premesse l'azione non manca e sebbene Masamune e Yukimura dominino la scena e le battaglie, gli altri daimyo hanno il loro da fare per cercare di ridurre il numero di rivali per ambire al titolo di Shogun... specialmente Kenshin ed Oyakata stanno preparando nei minimi dettagli la battaglia che dovrebbe presto vederli protagonisti: Kasugi che orgasma per la semplice richiesta di pattugliamento del suo (che poi è una donna ^^) Lord è l'apice dell'ignoranza - assolutamente positiva - della serie.

Kasuga, la sensuale ninja al servizio di Kenshin-sama è a colloquio nelle stanza private del daimyo per cercare di capire le motivazioni che l'hanno spinto a non incrociare la katana con Shingen il giorno prima, sul letto del fiume. Kenshin le spiega che la decisione è un tacito accordo fra i due ma la giovane e bella kunoichi ancora non è soddisfatta e suggerisce che ora sarebbe il momento giusto di attaccare poiché la Tigre di Kai sta assaltando il castello di Hojo e - con le truppe impegnate - non riuscirebbe certo a difendersi da un improvviso attacco alle spalle, ma Kenshin le spiega che vuole essere ricordata nelle cronache della guerra come colei che sconfisse la tigre indomabile prendendola di petto e non sfruttando delle debolezze temporanee, aggiungendo però la richiesta di spiare le sue truppe e quelle di Nobunaga Oda: la ninja accetta con tanto entusiasmo ^^ Contemporaneamente Date Masamune, il cui Bushido non è esattamente dei più nobili, non si preoccupa certo dell'onore del nemico e attacca alle spalle l'esercito di Yoshimoto in marcia verso la capitale, sbaragliando le unità di arcieri e lancieri con disarmante (e spettacolare) facilità: l'esito dello scontro è praticamente già scritto, con Date signore delle terre di Yoshimoto e padrone del suo esercito (o ciò che ne rimane) ma Yukimura, che l'aveva seguito dalla separazione con le truppe del suo daimyo, è deciso ad eliminare personalmente Yoshimoto in nome di Oyakata-sama: i due iniziano così il secondo duello della loro storia, per decidere chi dovrà uccidere il povero daimyo ^^''.

Contendendosi la testa di Yoshimoto, il Dragone blu e la Furia rossa riprendono le ostilità "sopite" dopo le reciproche ritirate al termine dello scorso episodio, continuando a combattere al massimo delle rispettive abilità ma continuando ad equivalarsi, senza riuscire ad avere quel guizzo decisivo che garantirebbe la vittoria. Yoshimoto sfrutta la situazione per farsi portare sul campo i suoi doppioni e dopo aver allestito 3 carrozze identiche, gli Yoshimoto fuggono nella foresta costringendo i due ad interrompere lo scontro e lanciarsi all'inseguimento (assieme o Kojuro): nessuno riuscirà però ad uccidere i rispettivi obiettivi poiché degli strani personaggi entrano in scena... In quegli istanti, Shingen sta sbaragliando l'esercito di Oda e si prepara alla conquista del castello di Hojo, difeso fino all'ultimo da Ujimasa e da un ninja al suo servizio che per poche frazioni di secondo non riesce ad assassinare la Tigre di Kai: lo scontro non risparmia nessuno dei due duellanti e la velocità del ninja senza nome compensa la devastante forza fisica di Shingen. Lo scambio di colpi porta la battaglia ad uno stallo apparentemente irrisolvibile ma le superiori doti strategiche del padrone di Yukimura gli permettono di studiare le tecniche dell'avversario e riuscire a coglierne le intenzioni una mossa avanti, abilità che gli permette di scaraventare l'avversario contro l'ultimo piano del castello (da terra ^^), uccidendolo. Privato del suo asso nella manica, Ujimasa tenta l'assalto solitario ma Shingen lo elimina senza problemi: il castello di Hojo e relativo casato sono caduti.

Nelle foreste vicino a Hojo, Kasuga sta saltando di albero in albero per investigare sul dispiegamento militare di Shingen da riferire a Kenshin: uno dei rami però è minato, e l'esplosione non uccide la kunoichi ma attira l'attenzione di Sarutobi Sasuke, il ninja al servizio di Shingen, che si presenta alla bella collega rivelandole un paio di informazioni da riportare e suggerendole di unirsi all'esercito della Tigre, dove ci si diverte di più che al servizio di Kenshin al quale lei è devota solo perché l'ha presa con sé dopo che fallì nel tentativo di ucciderlo. Sorpresa che Sasuke conosca questi dettagli del suo passato, Kasuga rifiuta e se ne va decisa a continuare la missione. La puntata si chiude sul fallito tentativo di inseguimento dei 3 Yoshimoto, eliminati dall'improvvisa comparsa in scena di mercenari più svelti ed abili di loro nel catturare la carrozza ed eliminarne il proprietario: raggiunta l'area sgombra della foresta, Masamune, Yukimura e Kojuro si trovano di fronte all'armata demoniaca di Nobunaga Oda, di fronte al quale nessuno (tranne Yukimura, sborone e spavaldo come sempre ^^') ha il coraggio di proferire parola: sulla collina più alta, Nobunaga si fa portare il corpo di Yoshimoto appeso ad una forca e, imbracciata una pistola, gli spara alla testa come nulla fosse sotto lo sguardo esterrefatto dei nostri protagonisti, che si vedono recapitare a terra il cadavere del daimyo. Mentre Nobunaga si allontana seguito dai suoi mercenari, Date è decisamente incazzato per essersi fatto soffiare sotto al naso qualcosa che era già suo...

Non so se succeda così anche nel gioco, ma vedere ben sfruttato un momento che pensavo filler come la battaglia per decidere la sorte di Yoshimoto mi ha fatto davvero piacere: sapere che lo scontro non era fine a sé stesso o alla spettacolarità d'intrattenimento dà sicurezza, oltre che l'ennesima ottima prova di gestione della trama di Production I.G, che usa tutta una puntata solo per introdurre un personaggio, seppur immenso, come Nobunaga Oda e la sua aura demoniaca, tanto cara a molti giochi/serie ambientate in questo particolare periodo storico del medioevo giapponese.

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