domenica 19 aprile 2009

Kemono no Sou Ja Erin - Episodio 14

L'episodio in pillole: sostanzialmente un recap della serie narrato dal punto di vista di Nason durante un Consiglio degli Anziani di Kiri... 4 anni dopo la morte di Soyon!

Highlights: Erin quindicenne *_* Kawaii, desho? ^^

Giudizio: 7,5/10

Ecco, queste sono cose che mi mandano potentemente in bestia >_< style="font-style: italic;">kawaii che cercherò di trattenere per essere obiettivo, questo episodio ha una sua ragion d'essere: chiude il primo arco narrativo, introduce nuovi elementi di analisi, porta sotto i riflettori i momenti salienti di quanto accaduto finora e fa risparmiare un po' di soldi perché l'80% delle scene è roba già vista. Si, la voglia di saperne di più sull'emblematica frase finale di Soyon nella scorsa puntata è tanta... ma un paio di frasi di Nason lo sono altrettanto: poiché narrativamente c'è poco da raccontare, mi soffermerò su queste.

Il ritorno di Nason dai Kiri porta con sé tragiche conferme per gli anziani del villaggio ma noi che ne eravamo già al corrente possiamo soffermarci su un paio di questioni portate alla luce dal ragazzo: prima di tutto scopriamo che è un Kataribe, vale a dire un cronista autorizzato a segnare ogni evento importante di una famiglia o clan (nel Giappone feudale era riferito esclusivamente alla famiglia imperiale, qui molto probabilmente non ha anche fare né col Granduca né tantomeno con Shin Ou ma aspetto a sbilanciarmi, NdiMu). In virtù del suo titolo ereditario, il ragazzo inizia a raccontare la vita di Soyon dall'inizio della serie e - fra un aneddoto e l'altro - scopriamo (ma il sospetto c'era già) che i due erano promessi sposi prima che lei conoscesse il figlio di Hasson e lo sposasse: nonostante questo smacco personale, Nason ha continuato a sorvegliare la donna fino in punto di morte (legge dei Kiri?) senza però interferire con il corso del destino. Ora che Soyon è deceduta, la missione di Nason è stata quella di trovare e sorvegliare Erin... e l'ha fatto per quattro lunghi anni!

Eh si, la macchina del tempo si è attivata ed ha spostato le sue lancette di un bel po' sulla timeline, presentandoci una bellissima Erin ora quindicenne e finalmente libera da quegli orrendi codini che era solita portare da piccola. Anche il vestito è lo stesso (come diavolo fa ad andarle bene ancora? ^^'') così come la vita sembra essere la stessa: al servizio di John (molto invecchiato) e della Natura, verso la quale sembra nutrire lo stesso interesse dell'infanzia. Salto temporale utile solo per presentare un personaggio meno "fiabesco" e più "reale" o narrativamente motivato? Eh, bella domanda... Quattro anni non sono pochi, e da quello che vediamo qui (1 minuto scarso) non possiamo certo capire come sia la Erin attuale rispetto alla bambina intraprendente e combinaguai che abbiamo imparato a conoscere ed amare da inizio anno, certo è che le linee-guida del suo personaggio non sono cambiate poiché sta aiutando John a far partorire Tochi, la loro cavallina. Vive ancora con John, ma l'evoluzione della loro relazione dall'incontro con Ouju può avere preso infinite strade: le avrà insegnato le sue conoscenze? O l'avrà lasciata crescere "naturalmente", facendo si che la sua curiosità ed il destino facesse il resto? Qual'è il suo scopo nella vita, adesso? Imitare la madre come veterinaria dei Touda? O imitare John nell'arte dell'apicultura? E Ouju, che fine ha fatto? Dal discorso di Nason con gli anziani trapela un certo "feeling" nato e cresciuto con l'animale (l'avevo detto che lo cavalcava! ^^) ma non è dato sapere nulla di più preciso. La domanda più importante - secondo me - resta una sola: sarà ancora la bambina sognatrice ed idealista che si mette di fronte a due guardie armate per proteggere chi neanche conosce, o la vita con John l'avrà resa più pragmatica?

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