venerdì 17 luglio 2009

Tokyo Magnitude 8.0 - Episodio 2

L'episodio in pillole: dopo la prima fortissima scossa di terremoto Mirai si mette a cercare il fratellino Yuuki fra quello che rimane del centro congressi di Odaiba: a darle una mano (e salvarle la vita più volte) ci penserà Kusakabe Mari, la ragazza che ha lasciato ai fratellini il fiore-fermacapelli da regalare alla madre per il compleanno;

Highlights: la lenta apertura di Mirai al mondo degli adulti;

Giudizio: 10/10

Ragazzi... il realismo di questa serie! Pazzesco, roba da brividi lungo la schiena!Il taglio volutamente non hollywoodiano che hanno voluto dare in BONES è perfetto per farci comprendere come si viva, nella vera Tokyo, l'idea di un possibile terremoto di grandissime proporzioni. E vedere la gente uscire tranquillamente dal centro congressi, senza scene di panico o urla incoerenti è davvero toccante per chi, come me, ha un rapporto quasi simbiotico con il Paese, la città e i suoi meravigliosi abitanti: conoscendo molti giapponesi, sono assolutamente certo che il giorno che arriverà il "Big One" i giapponesi si comporteranno proprio come le comparse viste nella puntata. Con questa puntata confermo senza ombra di dubbio la copertura settimanale della serie e rinnovo i complimenti a BONES per l'ottimo e promettente lavoro appena iniziato e per i preparatori dei palinsesti: il noitaminA quest'anno ci sta regalando un altro capolavoro!

Con un'altra, interminabile sequenza di devastazione focalizzata su Odaiba ed i suoi palazzi a pezzi ed un Rainbow Bridge che è la copia carbone di ciò che era solo pochi istanti prima, la puntata inizia il suo racconto di distruzione e paura. La gente inizia lentamente ad uscire dal centro congressi, chi era fuori controlla di star bene e aiuta gli altri a rimettersi in piedi: la scossa è terminata ma non ha lasciato il panico dietro di sé, solo la consapevolezza che il tanto temuto "Big One" è arrivato. Mirai, ripresasi dallo shock, inizia a cercare il fratellino Yuuki senza però vederlo fra le persone in uscita: presa dal terrore che sia rimasto vittima del sisma, la ragazza inizia a correre per la struttura pericolante chiamando a voce alta il fratello finché un poliziotto non la vede e le ordina di tornare indietro poiché nella direzione che sta prendendo ci sono parecchi incendi. Prima di poter essere fermata arriva un'altra forte scossa che manda tutti a terra: in mezzo al corridoio, Mirai viene salvata dalla ragazza che avevano incontrato al negozio di articoli da regalo che la trascina via giusto in tempo, prima che un grosso calcinaccio le franasse addosso uccidendola. Dopo i ringraziamenti di rito, Mirai spiega che deve cercare il fratello e la ragazza decide di aiutarla. Avventurandosi fra i bagni (dove Yuuki aveva detto che sarebbe andato prima della scossa) le nostre chiamano a gran voce il nome del bambino, ma senza successo. Una giovane coppia incrociata in un corridoio spiega che alcuni bambini sono stati visti al negozio di giocattoli del primo piano e Mirai si getta a capofitto in direzione delle scale che però sono semidistrutte: ignorando la sua accompagnatrice, Mirai prende la rincorsa e salta da una rampa all'altra destabilizzandola ulteriormente: costretta ad inseguirla per non schiantarsi al suolo, la giovane donna si lancia anche lei ed entrambe atterrano sane e salve.

Le ricerche nel negozio di giocattoli non hanno esito positivo ed altre scosse arrivano a complicare la situazione. Il ritrovamento del cadavere di un bambino fa quasi svenire la piccola Mirai, ma vedendo che non si tratta del fratello trae un parziale respiro di sollievo: convinta dalla sua accompagnatrice a dirigersi verso l'uscita onde evitare di rimanere vittime di qualche crollo, le due cercano di raggiungere la più vicina rampa di scale esterna ma finiscono col passare davanti ad un bar e Mirai si ricorda che Yuuki le aveva chiesto di comprargli da bere prima di andare in bagno: sfuggendo alla presa della ragazza e dirigendosi verso il piccolo fast food, la ragazza chiama a gran voce il fratellino e lo trova con una commessa sotto ad uno scaffale caduto che però ha fatto si che i calcinacci del soffitto non cadessero in testa ad entrambi. L'abbraccio e la commozione di entrambi è probabilmente il momento più toccante della puntata ma non può durare troppo a seguito dell'instabilità della struttura: raggiunto l'esterno, il gruppo scopre che la pioggia sta battendo sulle macerie della città ed un incendio sembra essere scoppiato nel centro della città. Impossibilitati a raggiungere la terraferma, i visitatori di Odaiba raggiungono le scale del Big Sight dove si riparano dall'acqua e dove possono ascoltare sui videotelefonini i telegiornali che riportano la notizia del terremoto di grado 8.0 che si è abbattuto sulla città. Di fronte ad una torta (o quel che ne rimane) comprata da Mari per la figlia, i 3 si presentano e promettono di aiutarsi tornare dai propri cari.

Mirai protagonista attorno alla quale ruota tutto quanto? No, anzi: anche nella capacità di dare profondità ed importanza al resto dei protagonisti è un punto a favore della serie, sia per quanto riguarda il realismo di fondo sia per la capacità di rendere importanti e partecipi anche le comprase, il cui ruolo non è mai rilevante ma che qui sono essenziali per trasmettere l'idea di dramma collettivo che non vive solo il ristretto cerchio dei main characters ma milioni di persone in tutta la città. Non siamo di fronte ad una serie per tutti e l'aspetto catastrofico - drammatico è decisamente marcato rispetto alla media di un qualsiasi anime ma caspita, è una serie che non si può non vedere! Se si andrà avanti su questi livelli - e non ho dubbi che sarà così - potremmo avere un prodotto innovativo in un genere che non vanta molti esponenti e dove quei pochi titoli che compongono il catalogo di scelta non sono particolarmente degni di nota.

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