L'episodio in pillole: alla disperata ricerca di fondi per finanziare le spese della guerra contro l'Impero, Arawn propone al party di raggiungere la propria tomba dove sono conservate casse di tesori: non saranno l'unica cosa ad attenderli...;Highlights: la visione di Riannon: se voleva mettere suspence non c'è riuscita per nulla ^^'';
Giudizio: 7/10
La qualità complessiva della serie non sembra aver intenzione di scendere dalle montagne russe sulle quali sta viaggiando senza sosta (e con sicuro interesse, a questo punto è così per forza) praticamente dai primi episodi: se settimana scorsa eravamo a dei minimi difficilmente eguagliabili, oggi la situazione migliora ma non eccelle: la trama cerca di fare del suo meglio per creare aspettative e farci arrovellare sui misteri dietro a Riannon ed Arawn... con scarsi risultati. Il flashback della ragazza con protagonisti Pwyll e la misteriosa dama avrebbero dovuto avere altri seiyuu per essere credibili, se poi non avete capito la vera identità del 13° Angelo con i capelli bianchi e corti e il viso sfregiato... beh, o siete dei novizi del genere o avete bisogno di un paio di occhiali. O di un buon caffè, delle due l'una ^^.
A colloquio nella sala riunioni del castello, con Arawn portato a spalla da Morgan poiché la sera prima si è dato ai piaceri dell'alcool, i nostri cercano di fare il punto della situazione. Un ottimo thé di Ermin risveglia completamente il Re Demone che suggerisce a tutti la soluzione più rapida ed efficace per ovviare ai loro problemi monetari: raggiungere la tomba dove era stato messo a riposare per i millenni a venire e saccheggiarla senza pietà delle offerte portate negli anni dai fedeli! (LOL!). L'idea coglie di sorpresa praticamente tutti tranne Epona, che dalle ombre della sala ricorda che sarà necessario il aiuto per rivendere i tesori al miglior prezzo: quando si dice essere attaccati ai soldi ^^''. Dopo una lunga marcia nella foresta, il party raggiunge le rovine della foresta... che ad Arthur appaiono proprio per quello che sono: decisamente scettico sulla presenza di tesori nell'area, il Primo Guerriero non vorrebbe neanche scendere ad ispezionare ma Ogam lo rassicura che le grandi gallerie e stanze celebrative sotterranee sono perfettamente conservate. Mentre Riannon viene colpita da un improvviso capogiro, Arawn apre la porta magica con un disarmante "apriti sesamo" che lascia Arthur letteralmente a bocca aperta ^^.
Come aveva annunciato Ogam, tutto all'interno è conservato alla perfezione e solo il grande silenzio che regna ovunque testimonia l'assenza di pellegrinaggi nel luogo da ormai molti anni. Nella prima grande sala, il gruppo viene accolto da un gruppo di Talos (sostanzialmente dei golem meccanici, NdiMu) che Arawn identifica come guardie venute a rendere omaggio al loro redivivo signore... ma che in realtà sono soldati pronti a difendere la posizione ad ogni costo! Senza minimamente pensare a trattenersi, i "robot" attaccano il gruppo e i nostri hanno il loro bel da fare per tenerli a bada: solo lo sforzo congiunto di Arawn, Morgan e Llyrl porrà fine alla minaccia robotizzata. Si spiegherebbe così la presenza di alcuni cadaveri imperiali nella zona ed un area non totalmente razziata dagli stessi che, come noto, distruggono qualsiasi cosa dopo averne tratto il massimo beneficio. Avanzando nella tomba i nostri raggiungono anche la sala del riposo dove giacciono due bare e... un ogre che difende il posto! Stavolta la battaglia è veramente impervia e oltre alle spadaccine e Arthur è necessario l'intervento di Rusty e soprattutto di Ogam che sfrutta le proprie arti magiche per evocare una sfera energetica da lanciare al nemico: colpito al petto il mostro si accascia e Octavia può saltargli sul collo per infliggergli il fendente fatale.
Nella sala ora finalmente libera da minacce, i nostri possono mettere mano ai tesori rimasti e mentre il gruppo decide sul da farsi, Riannon ha un altro capogiro ma stavolta assistito da una visione nella quale sono presenti sia Pwyll che una donna misteriosa: entrambi sono al cospetto della bara di Arawn appena entrato in trance millenaria ed al suo fianco una seconda bara in cui non si sà che sia conservato. La visione termina quando la ragazza viene raggiunta da Ogam, il quale la sostiene e le "spiega" (indirettamente ^^) il rapporto che esisteva fra Arawn e Myrddin, la divinità di cui lei e lo stesso Arawn la sera di alcune settimane addietro osservando il tramonto del sole ed evocando la leggenda omonima. Quando ormai sono praticamente tutti pronti a rientrare con il bottino, Riannon si ferma ad osservare un grande affresco dipinto sul muro alle spalle delle bare sul quale sono dipinti il dio Watos (nella forma del Sole) e i 12 Spiriti che risplendono nella sua immensa luce. Riannon però nota la presenza di 13 persone nel quadro ma Arawn taglia corto spiegandole che il 13° non è importante come gli altri ed invitandola a tornare col gruppo. Nel mentre, alla capitale imperiale, Gaius viene chiamato a rapporto dal Consiglio che chiede spiegazioni sui continui insuccessi che stanno caratterizzando la sua campagna contro i Gael e la prospettiva di una radiazione a breve termine è sempre più concreta... cosa che spinge il militare a far arruolare mercenari e riservisti pur di catturare ed eliminare Arawn.
La sequenza su Gaius sarebbe teoricamente importante ma il fatto che sia stata relegata in chiusura di episodio e liquidata in pochi minuti alimenta più di un sospetto: considerando che finora il militare imperiale è l'unico vero grande nemico della serie, pare strano che sia sul punto di essere "tagliato" dalla storia in virtù di un resoconto unilaterale dei fatti riportato dalla spia che da giorni segue Arawn e le sue "scorribande" notturne. Chi ha giocato il titolo su PS3 si faccia avanti, grazie ^^. E' però evidente come la visione di Riannon sia in realtà il fulcro dell'episodio poiché inizia a spiegare, in parte, il legame che univa Pwyll, Arawn e Myrddin... che forse non è propriamente una divinità ma qualcosa di molto simile al grande amore del Re Demone che però sembra stia facendo di tutto per mascherare o comunque dare poco peso alla vicenda.
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