domenica 18 gennaio 2009

Zoku Natsume Yuujinchou - Episodio 2

L'episodio in pillole: Natsume incontra uno Youkai che prenderà forma di coniglio di neve (^^) e che dovrà aiutare a fronteggiare uno spirito malvagio;

Highlights: la triste storia di Gen;

Giudizio: 8/10

Confesso che il dubbio mi era venuto proprio mentre scrivevo il commento al primo episodio, settimana scorsa, ora però ne sono proprio certo: siamo di fronte più ad un vero e proprio "continuum" con la serie estiva piuttosto che una seconda stagiona vera e nettamente distinta dal prequel (penso a "Shikabane Hime: Kuro", per esempio). Sono stato sul punto di mettere tutto sotto la stessa etichetta ma la serie di fatto ha quello "Zoku" in più che basta a qualificarla come diversa dall'originale, quindi continuerò con i post separati. Ora basta questioni burocratiche, gettiamoci nel vivo dell'episodio!

L'inizio è votato decisamente alla comicità, forse per stemperare la lunga scia agrodolce che caratterizzerà l'intero episodio; ma andiamo con ordine. Di ritorno a casa da scuola (dove è stato sorpreso a dormire sul banco ^^), Natsume incontra Nyanko sul muro di cinta di una casa padronale, dove il simpatico gatto sta facendo impazzire il cane dei proprietari saltellando qui e la sul muretto innevato. Natsume avverte il sensei di stare attento perché con tutta la neve che c'è potrebbe scivolare e farsi male ma il gattone non lo ascolta, continuando a far arrabbiare il cane: dopo aver osato troppo e aver appoggiato male la zampa, Nyanko cade rovinosamente nella neve suscitando le risate del "padrone" che lo aveva avvertito del rischio. Maledicendolo per avergliela "tirata", Nyanko impone al suo discepolo di aiutarlo a cercare delle erbe curativa per la sua povera schiena felina ^^.

Nella foresta, Natsume e Nyanko si mettono alla ricerca dei medicamente naturali giungendo in una zona chiamata Shiba-no-Hara, dove Natsume non aveva mai messo piede. In mezzo agli alberi innevati c'è una statua dedicata alla divinità protettrice, unica superstite di quella che prima era una coppia di statue delle quali però Nyanko ignora le cause tali per cui ora sia sola. Mentre Natsume osserva la bellezza del paesaggio perfetto e senza l'ombra di un'impronta, il suo gatto casinista inizia a saltellare qui e la rovinando la bellezza eterea del paesaggio e costringendo Natsume a tirargli una palla di neve per farlo fermare: inutile dire che i due iniziano a giocare come bambini (^^) finché il dolore alla schiena di Nyanko lo costringe a cercare l'erba prima del sopraggiungere della sera. Mentre Natsume riposa appoggiato alla statua costruendo un coniglietto di neve, lo spirito dello Youkai emerge dalla stessa statua e si impossessa del coniglietto, chiedendo assistenza per lo sterminio di uno spirito maligno.

A casa, Gen (questo il nome dello spirito) racconta a Natsume dell'esistenza di un albero nella foresta il cui scopo era sigillare le barriere spirituali che intrappolavano certi Youkai ma ultimamente uno di questi spiriti vaga nella foresta, quindi evidentemente l'albero non è più utile ad eseguire il suo scopo ma Gen deve assolutamente riuscire a sigillare quello Youkai. Natsume prova a domandare maggiori informazioni riguardo la seconda statua di cui gli aveva parlato Nyanko, e Gen spiega che in quei giorni felici lui e l'altro spirito (Sui) proteggevano il villaggio di zona con i lori poteri poiché i contadini non dimenticavano mai di pregare e lasciare offerte davanti le statue. Un giorno però, tutto il villaggio si raccolse in preghiera a Shiba-no-Hara poiché le previsioni sul raccolto erano molto pessimistiche, quindi decisero di pregare con grande convinzione le divinità protettrici affinché li aiutassero. Tuttavia, far aumentare il raccolto non era cosa fattibile con i loro poteri e nonostante entrambi si diedero da fare chiedendo a tutti gli spiriti della zona come fare per aiutare la popolazione, non ottennero risultati ed il raccolto fu scarsissimo. Infuriati, gli abitanti del villaggio presero la statua di Sui e la gettarono nel burrone li vicino in segno di disprezzo verso una divinità che si era (a loro dire) fatta beffe del villaggio: Sui, nonostante il grande amore da sempre provato per la popolazione iniziò a domandarsi il perché di un trattamento così crudele e finì per lanciare una grossa maledizione che, ulteriormente alimentata dall'odio che ora provava per il genere umano, la trasformò in mostro.

La mattina dopo, a scuola, Natsume apprende da Haruka che l'albero di cui gli ha parlato Gen venne abbattuto per far spazio alla costruzione di una grande via di collegamento con le città al di fuori della valle: senza più la custodia, il kekkai di Sui si è spezzato ed ora è libera di vagare seminando il panico nella zona. Informato Gen (ora in forma umana) della cosa, lui e Natsume si recano sul posto accompagnati dall'immancabile Nyanko per cercare di avere una visione più chiara della situazione. Oltre l'albero abbattuto, il trio di esploratori trova una casa abbandonata nella quale li stava aspettando proprio Sui, che non esita ad attaccare e solo il provvidenziale intervento di Nyanko-Madara salva capra e cavoli: la furia di Sui è incontenibile e Gen non pare in grado di sigillarla da solo.

Di notte, Gen si trasforma in spirito maligno e prova a sorprendere Natsume nel sonno, ma l'intraprendenza del nostro protagonista gli permette di svincolarsi e, con l'aiuto del ritardatario Nyanko, capisce che i lunghi secoli di solitudine l'hanno trasformato quasi in un mostro, nonostante ce la stesse mettendo tutta per contenere questi sentimenti di malvagità. Ripreso forma umana "buona",grazie alle belle parole di amicizia e affetto di Natsume, Gen si scusa per l'accaduto e assicura che tali eventi non si ripeteranno più in futuro. Raggiunta in fretta la foresta di Sui, Gen decide di usare gli ultimi stralci di poteri rimasti per bloccare lo spirito che amava e farla rinsavire abbracciandola e ricordandole i bei momenti trascorsi assieme vigilando sul villaggio: ritornata ad uno stadio normale e riconosciuto l'amato Gen, i due si eclissano sigillandosi a vicenda.

Ancora una puntata molto toccante e dove lo spirito protagonista non è "uno dei..." ma un ottimo personaggio stupendamente caratterizzato e magistralmente diretto. La sua storia d'amore e di vendetta con Sui propone anche un tema nuovo per la serie, che ha sempre presentato degli Youkai buoni o al limite neutri verso gli umani ma mai cattivi o portatori di morte: oggi apprendiamo che così come un gesto semplice ha per uno spirito una valenza immensamente superiore del dovuto, anche un gesto negativo (in questo caso molto grave, per giunta) riesce a trasformare ciò che prima era pura essenza benevola in male personificato (un demone fatto e finito). L'unica cosa che ancora non mi spiego benissimo è l'essenza di Nyanko, non esattamente Youkai ma certamente non un gatto normale: nonostante diverse tipologie di spiriti presentati, non se n'è ancora visto uno simile a lui...

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