sabato 17 gennaio 2009

Tales of the Abyss - Episodio 15

L'episodio in pillole: compresa l'impossibilità di fermare il piano di inabissamento delle Outer Lands messo in essere da Van, Luke e gli amici trovano un modo intelligente per sfruttare la caduta dei Sephiroth a loro vantaggio;

Highlights: Asch e le sue "incursioni" nei momenti migliori della trama;

Giudizio: 7,5/10

Un arco narrativo un po' piatto finalmente pare riprendere quota sulle ali di una brillante idea. L'idea per rendre inefficace il piano di Van sembra ben studiata e concretamente attuabile, benché necessiti dello sforzo di tutti: a giudicare dalla preview pare che la prossima puntata ci regalerà un bel duello, confidando che i God Generals possano guadagnare un po' di caratterizzazione extra...

Di ritorno a Baticul, Noelle introduce Luke ed il resto dei ragazzi a suo fratello Ginji. Qui i ragazzi fanno la conoscenza di Ienon e Aston, i nonni di Ginji e Noelle ai quali Jade e Guy spiegano la gravità della situazione in cui versano tutte le Outer Lands, sull'orlo della caduta nel mare di Qliphoth per mano di Van. I due arzilli vecchietti comprendono il problema e la necessità di agire in fretta, soprattutto sulla base dei dati rilevati nell'ultima missione di ricognizione, che dimostrano come il cuore del pianeta stia vibrando a livelli decisamente abnormi: a questi ritmi cadranno tutti i Sephiroth e la totalità delle Outer Lands sprofonderà nel Qliphoth. Il processo sembra inarrestabile e Ienon suggerisce l'unica soluzione attuabile: far si che la discesa sia graduale e non devastante come vorrebbe Van. Luke non crede alle sue orecchie e domanda come sia attuabile una strategia di questo tipo, costringendo Jade a scoprire le carte (ovviamente il Negromante ha già un piano ^^): prima di tutto dovranno fermare la vibrazione del cuore del pianeta, successivamente bloccare la liquefazione del mare di miasma, poiché l'assenza di uno scudo come quello di Yuljia City causerebbe l'immediata distruzione di qualsiasi corpo estraneo caduto dall'alto. Lo strumento che i due vecchietti dovranno creare per fermare queste due variabili sarà portato nel Qliphoth grazie al Tartarus, unica nave in grado di sopportare una così rapida caduta dall'alto delle Outer Lands.

Sulla via per l'albergo, dove Guy non vede l'ora di riposare, Luke ferma tutto il gruppo sottoponendo i compagni alla domanda "è giusto sconvolgere così radicalmente tutto l'equilibrio mondiale senza dir niente a nessuno?". Le reazione fra gli amici sono abbastanza ironiche, cosa che fa andare Luke su tutte le furie ^^: in realtà i ragazzi scherzano e sono seriamente colpiti dalla nobilità dei suoi sentimenti, cosa che spinge tutti a convocare un consiglio fra l'Imperatore Peony ed il padre di Natalia affinché le rivalità possano essere messe da parte una volta per tutte e i due regni possano cooperare per questo grande cambiamento che subirà il pianeta. La decisione presa, tuttavia, impone che tutti si rechino a Baticul per parlare con il padre di Natalia, con il quale non si sono lasciati esattamente bene nell'ultimo incontro (episodio 13, NdiMu) e che pare essere completamente sotto l'influsso negativo di Mohs. Luke preme per il "si" definitivo della principessa, che però pur essendo consapevole della bontà della decisione è ancora spaventata all'idea che il padre possa ripudiarla e lanciarle contro le guardie una seonda volta. Chiedendo un po' di tempo per riflettere, il gruppo decide di lasciar trascorrere una notte di riflessione prima della partenza.

La notte pare non aver portato grandi consigli a Natalia che, quasi all'imbrunire, decide di schiarirsi le idee sul belvedere di fronte all'hotel. Luke si accorge che la ragazza è uscita e decide di seguirla ma si rende ben presto che sul posto c'è già Asch e che i due hanno iniziato a parlare della situazione delle Outer Lands e della paura di lei a tornare dal padre. Il vero erede dei Fon Fabre cerca di capire cosa freni la ragazza dal correre a castello, visto e considerato che ci sono migliaia di abitanti pronti a dare la vita per lei, ma la giovane principessa spiega che sentirsi rifiutata una seconda volta dal padre potrebbe essere troppo per lei. Asch, memore della promessa che i due si scambiarono da bambini riguardo riuscire a cambiare il mondo, rincuora l'amica invitandola a seguire Luke e gli altri nel viaggio: rinfrancata nello spirito (e nel corpo, dopo la dormita^^) Natalia raggiunge tutti, pronta a partire.

Raggiunto il castello, 2 guardie provano a fermare il gruppo per arrestare Natalia ma Ion si fa avanti presentandosi come Capo dell'Ordine di Lorelei e chiedendo udienza con Ingobert VI, il padre della ragazza. Indecisi sul da farsi, le guardie tentennano di fronte alla richiesta del ragazzo che insiste nel suo volere, asserendo che un loro mancato ingresso causerebbe un grave dissidio con Daath, il cui esito finale non potrebbe essere nient'altro che il termine della lettura dello Score. Sconvolti, i due soldtati aprono la strada per le stanze reali, dove Ingobert VI e Mohs sono a colloquio. L'arrivo del gruppo causa il panico nel Gran Maestro, che prova invano a chiamare a raccolta le guardie già messe al tappeto da Guy e Luke per permettere a Natalia di parlare liberamente e di chiedere al padre... o meglio, Sua Maestà, di interrompere la guerra. Il re non vuole tenere in considerazione le parole della figlia di una serva ma Luke gli ricorda che 17 anni di ricordi condivisi fanno del loro rapporto un vero legame padre-figlia: questa considerazione pare mettere a rischio le certezze di Ingobert ma Natalia si limita a chiedere la fine delle ostilità da cittadina, evocando nel "padre" i ricordi dell'infanzia trascorsa assieme come una vera famiglia, cosa che lascia emergere i veri sentimenti e desideri dell'uomo ovvero incontrare Peony e siglare il trattato di pace. La missione è conclusa e Ingobert e Natalia si riabbracciano, in lacrime.

A Yuljia City, luogo neutro scelto per la firma congiunta dei reali, Peony e Ingobert siglano il trattato di pace fra i due paesi, ma la solennità del momento viene interrotta da Guy, che intima a Luke di chiudere il becco per un po' e lasciarlo parlare in pace, per chiedere spiegazioni concrete ai reali. Afferrando il contratto con aria di sufficienza, Guy afferma che anche dopo la fine della Guerra di Hod venne firmato un contratto simile, che però non venne rispettato e l'isola venne distrutta. Ingobert spiega che tutto quanto venne deciso in nome della bontà dello Score ma Guy non ne vuole sapere nulla ed estrae la spada puntandola alla gola del re. (!) Il padre di Luke si prende la responsabilità delle azioni a Hod e dell'uccisione dei conti genitori di Guy ma prima che il ragazzo possa reagire interviene anche Peony, rivelando clamorosamente a tutti che la distruzione di Hod fu colpa loro poiché l'isola era sede di un laboratorio di ricerca delle arti magiche di Jade, arti che causarono una iper-risonanza responsabile dell'affondamento dell'isola. Jade spiega che all'epoca dei fatti nacque un figlio nella casa dei Gardios, il cui nome in antico Ispaniano è Fende. Vedendo trasalire sia Guy che Tear, Luke chiede spiegazioni e apprende che il significato di Vandesdelca Musto Fende (Meglio noto come "Van Grants"...) è "colui che cerca la gloria": recitando lo Score dell'anno 2002 (anno della caduta di Hod) "colui che cerca la gloria sarà responsabile della caduta della propria patria natale, Hod" Guy capisce che tutto quanto era già stato scritto e preventivato da tempo. Ripiegando la spada nel fodero su suggerimento di Ion, Guy spiega che ha messo da parte i propositi di vendetta da molto tempo.

Col senno di poi, credo che ora Guy stia rimpiangendo di non aver messo fine alla follia di Van durante il loro breve incontro nei vialetti della città, tuttavia piangere sul latte versato è inutile. Nonostante credessi fosse giunto al termine il ciclo evolutivo dell'erede dei Gailardia, questa puntata ci mostra ancora una volta che il biondo spadaccino è un uomo dalle mille risorse ed ha ancora a cuore il ricordo della propria terra (anche se non credo sarebbe stato in grado di uccidere Ingobert o Peony a sangue freddo). Mi è piaciuto molto anche il rinfrancato rapporto padre-figlia dello stesso Ingobert con Natalia, anche se forse qualche altra puntata di intermezzo prima della riapacificazione avrebbe reso più solenne il momento: come sempre, la fretta è il principale problema di questa serie.

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