martedì 27 gennaio 2009

Mōryō no Hako - Episodio 8

L'episodio in pillole: Kiba continua a cercare indizi su Kanako e la sua presunta morte, riuscendo finalmente a riunirsi con tutti gli altri "detective" della storia;

Highlights: finalmente si torna alla storia vera e propria;

Giudizio: 9/10

Il motivo principale per cui questa serie si giocherà fino alla fine le sue chances di vincere il premio come miglior serie autunnale risiede nel semplice fatto che benché la storia sia volutamente complessa ed intricata, gli sceneggiatori non hanno usato questa prepotenza narrativa per mascherare le lacune di caratterizzazione. Unire due elementi così antitetici non è esattamente la cosa più semplice del mondo, ma i ragazzi di Madhouse stanno ottenendo un risultato veramente degno di lode.

Dopo le due complesse precedenti puntate in cui non si è fatto altro che parlare, oggi ritorniamo sui personaggi e sul loro ruolo nella vicenda. Partiamo con Yoriko sulla via della scuola, circondata dalle sue compagne di classe che continua a considerare feccia indegna della loro compagna Kanako, con la quale loro non hanno nulla da spartire e lei altrettanto da condividere. Contemporaneamente vediamo Sekiguchi a casa, intento a riflettere sul romanzo di Kubo Shunko che tanto l'ha portato ad interessarsi alla vicenda degli omicidi delle ragazze inscatolate. Proprio per questo il giovane scrittore si sta recando in visita ad un dottore, che anche Kiba incontrerà di lì a poco: in uno dei tanti salti temporali che caratterizzano la serie, assistiamo proprio all'incontro.

Il ruolo del medico nella vicenda non mi è ancora totalmente chiaro ma Kiba ha collegato la sparizione (non è convinto che sia morta) di Kanako con gli omicidi delle studentesse messe in scatola e ne parla con il dottore per sentire la sua opinione a riguardo. Il dottore (incaricato delle autopsie) non vuole sbilanciarsi sul perché degli omicidi, trincerandosi dietro un eloquente "é compito dei detective scoprire la verità" ma spiega che le ragazze non sono state fatte a pezzi dopo l'omicidio ma prima, quando erano ancora probabilmente coscienti: la supposizione del medico è che ci sia una precisa motivazione dietro, ben più logica del volersi separare meglio del cadavere (che poi non è vero, perché gli arti sono stati esposti in bella vista ma lui non può saperlo perché la polizia non ha rivelato la cosa alla stampa). L'ipotesi più probabile e concreta, comunque, è che dietro ci siano delle speculazioni mediche o dei militari e Kiba si ricorda di un colloquio avuto in precedenza con un militare, riguardo al progetto di un soldato immortale: i flashback che seguono suggeriscono la disturbante idea che Kanako possa veramente essere ancora in qualche modo viva. Quando il dottore racconta a Kiba che anche Sekiguchi gli ha fatto visita in mattinata per parlare della vicenda e gli ha lasciato addirittura un quaderno, la notizia lo mette in agitazione spingendosi a chiedersi quali siano i motivi che spingono il giovane scrittore ad indagare: è il momento di andare a trovarlo.

Nella seconda parte della puntata vediamo che Enokizu è in qualche modo riuscito ad incontrare Akihiko, ovviamente in compagnia di Toriguchi e Sekiguchi. Il giovane editore ha indagato su Onbako e relativi misteri secondo le direttive fornite dal nostro libraio antiquario, scoprendo che un individuo abbastanza sospetto, che pare avere lo stesso tipo di depressione di Sekiguchi (mai notata, perlomeno io...) ha ordinato un ingente quantitativo di scatole dall'Onbako-sama. A riprova delle sue affermazioni, Toriguchi mostra un registratore prestato dal suo capo in cui il gruppo ascolta una preghiera rituale dell'Onbako-sama, giudicata però non attendibile. Decisamente pieno di risorse, il nostro se ne esce anche con una piantina del dojo in cui vive l'Onbako-sama. Enokizu dichiara che lui e Sekiguchi andranno in cerca di una ragazza di nome Kusumoto Yoriko, figlia di Kusumoto Kimie la quale è iscritta nel registro dei cultori della setta: la notizia non sembra sorprendere Akihiko, il quale però deve capitolare al successivo scoop del giovane detective: sempre stando ad alcune indagini fatte incrociando i dati del registro degli adepti e le indagini sul campo ha appreso che Yuuko non è la zia di Kanako, bensì la madre. Quando si dice "notizia bomba"...

Arrivando dal nulla (penso sia andato a casa di Sekiguchi senza tuttavia trovarlo), Kiba raggiunge il gruppo da Akihiko. Il poliziotto è parecchio nervoso per l'aura di mistero che aleggia sul gruppetto di piccoli investigatori ma Akihiko gli taglia le gambe, invitandolo a raccontare cosa ha appreso recentemente di modo da mettere a disposizione di tutti la maggior parte dei dati e giungere ad una conclusione che possa aiutarli a capire cosa sia realmente successo a Kanako. La scena salta nuovamente su Yoriko, la quale ha incontrato il famoso "uomo misterioso" del grande quantitativo di scatole, il quale la avvicina parlandole dell'importanza della vita eterna, dissipando i dubbi della giovane che sente di potersi fidare di chi parla senza paura di quello che le raccontava anche Kanako. Dopo un fugace incontro in un bar, l'uomo è riuscito a convincere la giovane ad andare da lui: dopo averla invitata in una stanza piena di scatole... beh, è facile intuire il destino che attende la giovane...

OK, ora finalmente il colpevole di tutto si è presentato. O meglio, se ne è sentita la voce (tralaltro, è doppiato da un impegnatissimo Tohru Furuya ^^). Ora la domanda - scontata - è: chi è questo "uomo misterioso"? E ovviamente cosa ha a che fare con Onbako e tutto il giro di discorsi sull'immortalità e l'ascensione che tanto ammaliavano Kanako e Yoriko. Sono contento che dietro tutto questo grandissimo alone di mistero ci sia effettivamente una persona vera e non un cattivo astratto e simbolico che avrebbe potuto essere interpretato in diversi modi a seconda dello spettatore: ora mi auguro che si riesca a portare una soluzione definitiva e "reale" anche della vicenda di Kanako.

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