domenica 31 maggio 2009

Sengoku BASARA - Episodio 8

L'episodio in pillole: Koujurou sfida i 3 demoni della morte nello spiazzo del tempio ai piedi della montagna dove sorge la residenza di Matsunaga Hisahide mentre Yukimura e Sasuke raggiungono la zona portando con sé la sacra armatura di Shingen;

Highlights: ninja bombaroli... Matsunaga come Bin Laden! ^^';

Giudizio: 8/10

Che la fantasia non facesse difetto ai ragazzi di Production I.G era cosa abbastanza nota: dopo la rivisitazione di Honda Tadakatsu con un'armatura degna del miglior Gundam, ecco serviti i ninja al servizio di Matsunaga armati di enormi bombe sulla schiena pronte a far esplodere i nemici del loro signore... poco importa se dovranno sacrificarsi anch'essi. Come avevo preventivato la scorsa settimana, il daimyo dei feudi occidentali non è esattamente un mostro di potenza e l'esaltante battaglia dei suoi 3 shinigami prima e dei ninja poi non è fonte di particolari problemi per i nostri protagonisti, che liquidano la pratica rimanendo abbondantemente nei 24 minuti dell'episodio. Interessante il nuovo rapporto di alleanza/amicizia che nasce fra il dokuganryu e Shingen contemporaneamente alla nuova, solida alleanza che sembra legare il duo Yukimura/Sasuke a Koujurou: la sua battaglia per liberare i sottoposti li ha veramente impressionati...

Raggiunto lo spiazzo del tempo e resosi conto che il proprio avversario sono in realtà 3, Koujurou non si lascia intimorire e risponde colpo su colpo agli strani attacchi dei nemici che si dividono e riuniscono all'occorrenza per rendergli impossibile la preparazione di una strategia. I due grossi vasi posti all'interno dell'area di combattimento iniziano ad emanare uno strano gas viola che rende l'aria difficile da respirare ma, soprattutto, annebbia la vista ed indebolisce i sensi del guerriero di Masamune il quale si trova costretto a dover semplicemente parare gli attacchi senza avere possibilità di contromosse. Sfruttando un momento di pausa in cui i 3 avversari lo irridono e lo invitano a riflettere sugli ultimi istanti prima della morte, Koujurou nota che tutti e 3 portano una maschera antigas (nel 1500?!?! LOL! NdiMu) che gli permette di attaccare come se si trovassero in una situazione normale: scansandosi pochi istanti prima di essere trafitto dal primo shinigami alla carica, Koujurou lo immobilizza per la schiena e gli taglia la maschera facendogli respirare il gas velenoso che lo manda K.O. Intimoriti per la scoperta del loro trucco, anche gli altri due attaccano contemporaneamente ma vengono a loro volta fermati e, recisa la maschera, crollano al tappeto privi di sensi. Risalita la scalinata che dal tempio porta alla residenza (in rovina) di Matsunaga, il daimyo e Koujurou si trovano per la prima volta faccia a faccia.

Sorpreso di vederlo arrivare intero dopo lo scontro con i suoi guerrieri più forti, Matsunaga và in estasi nel vedere che il braccio destro del dokuganryu ha portato veramente con sé le Sei Spade di Masamune che ora giacciono lì, a pochi passi dall'essere prese e messe in un posto d'onore nella sua collezione. La richiesta di liberazione era però soggetta alla consegna del tesoro di Takeda, la sacra armatura fonte di benessere che però l'uomo non ha portato con sé e senza la quale il rilascio degli ostaggi vivi non è possibile. Koujurou sta per intimargli di prendere le spade e non fare troppe storie quando sulla scena irrompe Yukimura a cavallo portando con sé una scatola contenente proprio il secondo tesoro richiesto dal Signore di Yamato: Koujurou è sorpreso nel vedere che il primo generale di Shingen sia riuscito a convincere il suo signore a mettere in palio un tesoro di così alto valore ma la furia rossa di Kai lo rassicura dicendogli che andrà tutto bene. Mentre Hisahide assapora la conquista di questi due tesori, Yukimura cerca di farlo parlare per distrarlo dal fatto che Sasuke si sta infiltrando fra le rovine alle sue spalle per liberare gli uomini di Masamune e colpirlo alle spalle mettendo fine a questa caccia del gatto col topo ma Hisahide, che non è certo un sprovveduto, ha già percepito con la coda dell'occhio i furtivi movimenti del ninja di Takeda e siccome aveva preventivato una mossa di questo tipo ha fatto minare tutta la zona, che allo schiocco delle dita inizia ad esplodere permettendogli di avanzare fra le macerie e recuperare i tesori.

Poco prima dell'esplosione della cima della montagna, alla residenza di Shingen, la tigre di Kai ed il dokuganryu parlano per la prima volta a quattr'occhi della guerra, di Nobunaga e della critica situazione del Paese da troppi anni in guerra per avere un leader che fatica ad emergere nel puzzle di generali in lotta per la supremazia. Shingen, più realista del neo alleato, lo invita a passare tranquillamente i momenti di riposo che gli restano prima che la realtà della guerra lo costringa ad indossare nuovamente i paramenti blu e rigettarsi nella mischia... anche perché l'alleanza anti-Nobunaga è formata e solida ma senza le Spade né l'armatura diventa impossibile dare un aiuto concreto quindi, per ora, tocca aspettare che i loro pupilli facciano la cosa giusta e riportino a casa i tesori. Sulla montagna devastata dalle esplosioni a catena Hisahide recupera i tesori e si appresta ad uccidere i soldati di Masamune quando Koujurou, ripresosi dall'inferno scatenato dal daimyo, lo invita a duellare seriamente ed assicurarsi di aver sconfitto il nemico prima di cantare vittoria: Hisahide chiama a sé un esercito di ninja bombaroli che si lanciano sui nemici sperando di attirarli in qualche esplosione ma le abilità magiche di Yukimura spazzano letteralmente il campo da ogni sorta di pericolo e permettono a Koujurou e Hisahide di fronteggiarsi una volta per tutte. Dopo aver fatto appello a tutte le sue ultime energie, Koujurou lancia l'attacco finale al nemico che si schianta contro la statua gigante del Buddha e muore ricordando loro che lo scontro finale con Nobunaga sarà la loro tomba. Dopo aver liberato i compagni catturati, i nostri fanno ritorno verso la residenza di Shingen.

Dopo un trittico di puntate "all action", una pausa riflessiva (ma non troppo) sugli ideali che muovono gli Shogun della Sengoku Jidai e i retroscena delle inaspettate alleanze contro la minaccia comune: Nobunaga, che al termine della puntata vediamo per pochi secondi bere saké dal solito teschio ed ordinare alla moglie Noihime di marciare verso Kai per eliminare una volta per tutte Shingen mentre Akechi è già quasi arrivato da Kenshin e Kasuga, pronto a portare le loro teste al suo padrone: con Masamune ancora convalescente e Koujurou/Yukimura in marcia di ritorno dall'Ovest, il Re Demone sembra aver trovato il momento migliore per infliggere il danno massimo ai suoi nemici.

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