lunedì 25 maggio 2009

Phantom - Requiem for the Phantom - Episodio 8

L'episodio in pillole: mentre ai binari morti Ein elimina sistematicamente le truppe di "Inferno" portando involontariamente a termine il doppio gioco di Claudia, la ragazza ha un incontro decisamente ravvicinato con Zwei che si troverà davanti alla scelta della vita;

Highlights: amore, destino e una .44 Magnum;

Giudizio: 10/10

Sapevo che era solo questione di tempo: una serie come "Phantom" doveva esplodere, e non ci ha messo nemmeno troppo. L'episodio praticamente perfetto è questo, l'ottavo, dove i critici di Bee-Train e delle sue - a loro dire - serie-fotocopia perdono ogni argomentazione valida poiché anche il più piccolo legame rimasto fra "Noir" e "Phantom" viene brutalmente reciso da una scelta di trama palesemente orientata sulla continuità piuttosto che sulla sporadicità: che pensava di avere puntate tutte uguali in cui i due pupazzi di Scythe Master eseguono alla lettera gli ordini impartiti rimarrà certamente deluso, gli altri possono iniziare a preparare popcorn e bibite perché i fine settimana sotto il segno di "Inferno" stanno per diventare sempre più scottanti ^^.

Mentre Ein raggiunge la postazione individuata nel pomeriggio per sparare col fucile di precisione senza essere identificata, Zwei è a casa di Claudia anche se vorrebbe andare dalla sua partner per aiutarla nello svolgimento di una missione particolarmente pericolosa: le argomentazioni della leader di "Inferno" risultano tuttavia essere oltremodo convincenti per il ragazzo, che si vede passare sotto al naso il passaporto che gli è stato sequestrato dal momento in cui l'organizzazione ha deciso di fare di lui un assassino. Avvolto dalle braccia di Claudia (che fa scivolare una mano sotto la cintura...), Zwei si trova di fronte la possibilità di recuperare la propria identità e tornarsene a vivere in Giappone - suo Paese natale - ma la proposta di Claudia di diventare un suo dipendente ancora più fidato e sicuro di sé tramite il ricordo della vita che ebbe e la prospettiva di quella che potrebbe avere come suo compagno (e sottolineo compagno) gli annebbiano la capacità di ragionare lucidamente. A leggere il suo vero nome, Reiji, tutto inizia a riaffacciarglisi alla mente e la cruda realtà di assassino cozza violentemente con la vita che aveva e che gli è stata brutalmente tolta: incapace di reagire né di distinguere quale delle due realtà ora gli appartenga di più, Reiji è completamente in balia di Claudia e dei suoi propositi di sottomissione.

Contemporaneamente, Ein sta eliminando ogni membro di "Inferno" presente allo scambio di droga supportando la squadra armata della famiglia Godo chiamata in causa dall'accordo stipulato fra di loro e Claudia. Lizzie, una delle poche a non essere caduta sotto le chirurgiche esecuzioni "sniper" di Ein, riconosce la ex-alleata e la costringe ad abbandonare la postazione sopraelevata per combattere in un ambiente più normale per la quale però la marionetta di Scythe non è degnamente equipaggiata: dopo aver eliminato un notevole numero di sottoposti di Lizzie, è la stessa guardia del corpo di Claudia a ferirla - incredibile! - all'addome. In fuga per la prima volta da quando lavora per "Inferno", Ein si dirige a tutta velocità verso il capanno nel deserto teatro dell'avvento di Zwei come sua spalla: il ragazzo, sulla via di casa dopo le rivelazioni della serata, prima telefona a casa ma non riesce a rispondere alla probabile voce di sua madre e viene in un secondo momento informato da Claudia che la missione allo scalo merci abbandonato si è tramutata in una strage... perpetrata da Scythe Master che ha tradito "Inferno" mandando Ein a fare il lavoro sporco ed esponendola a rischi altissimi dato che è stata ferita ed è in fuga in una città praticamente blindata. Costretto a decidere sui due piedi come agire per il meglio del suo futuro, Zwei esce di corsa dall'abitazione.

Abituato a pensare sulla stessa lunghezza d'onda della sua partner, Reiji si dirige immediatamente al capanno e trova delle sospette tracce di sangue che portano fino al bagno dell'edificio dove trova Ein intenta a puntargli una pistola sospettando che l'organizzazione l'abbia mandato per terminare il lavoro di Lizzie. Prima che il ragazzo possa risponderle, Ein crolla svenuta e Zwei si trova giocoforza costretto a distenderla sul letto e fronteggiare il fatto che ha un proiettile nell'anca senza foro di uscita: sulle prime deciso a portarla in ospedale, ben presto si rende conto che saranno tutti piantonati dagli sgherri di "Inferno" e quindi l'unica soluzione possibile è operare lui stesso, senza anestesia né strumentazione adeguata, la povera ragazza. All'inizio priva di conoscenza, ben presto il coltello disinfettato alla meno peggio sulla candela la riporterà al lato reale dell'esistenza dove il dolore della carne lacerata da una lama rovente sarà l'unico compagno di eterni minuti: al termine dell'operazione, Zwei racconta alla partner la rivelazione sul suo nome convinto che i postumi della rimozione del proiettile la tenessero ancora in coma ma Ein ha sentito tutto e consiglia al ragazzo di tornare indietro e lasciarla lì alla fine che le spetta... cosa che Reiji non può minimamente fare. Il non essere riuscito a parlare con la madre a casa è indice di impossibilità al ritorno alla vecchia vita: costretto a scegliere fra l'organizzazione e la consegna dell'amica, Zwei carica in macchina la ragazza ed entrambi decidono di fuggire verso una nuova vita, in fuga da "Inferno" sperando di lasciarsi tutto alle spalle.

Premio Oscar per la scena dell'operazione: sequenza breve e spezzata all'inverosimile con primi piani forzati e grande importanza data a musiche ed alla voce di Ein, mai così viva ed umana dall'inizio della serie, eccezion fatta per le sequenze al centro commerciale ma quella era tutta una messinscena: qui Ein è veramente sul punto di morire sotto "i ferri" di Zwei che ha tanto, tantissimo cuore ad agire per salvare la ragazza che gli ha dato tutto. Tasso emotivo altissimo, complimenti vivissimi ai ragazzi di Bee-Train che continuano a consolidare le ottime premesse ed il fantastico intreccio della trama, ora più "on the road" che mai.

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