domenica 17 maggio 2009

Kemono no Sou Ja Erin - Episodio 17

L'episodio in pillole: durante la festa del sessantesimo compleanno di Shin Ou, Iyaru sventa una terribile minaccia dopo aver intuito che Damiya potrebbe non essere il personaggio buone e generoso che appare al di fuori della cerchia nobiliare;

Highlights: Semiya e Shuunan, una relazione pericolosa;

Giudizio: 8,5/10

Pare che tutti si siano fermati alla sedicesima puntata, tanto i ragazzi che curano la traduzione quanto i colleghi blogger al commento: due settimane di pausa sono già state fin troppe per noi, e se saremo gli unici a seguire la serie fino in fondo... beh, meglio per noi e peggio per gli altri ^^. La permanenza in città di Erin e John prosegue nell'attesa della convocazione di Esaru alla sessione straordinaria di esami, che sembra essere leggermente in ritardo. Non accadeva da un po', ma stavolta Erin non è assolutamente la protagonista dei 24 minuti di puntata e lascia amplissimo spazio di manovra agli sceneggiatori, che ne approfittano per dedicare praticamente l'interezza della puntata alla triade nobiliare, con Damiya a tessere oscure trame di potere, la nipote Semiya per la quale sembra provare tanto affetto viene ridotta a poco più che una pedina sullo scacchiere politico e Shin Ou... sembra totalmente estranea a quanto le stia passando sotto al naso: una passività che ricorda molto Mikado, l'Imperatore padre di Chagum in "Seirei no Moribito".

La puntata inizia con Erin e John in albergo che si ritrovano ad osservare dalla finestra della loro stanza la sfilata di alcuni enormi carri per le vie della città: il contenuto è ovviamente coperto, ma il telone porta chiaramente il ricamo con il simbolo imperiale e John si ricorda improvvisamente che l'indomani sarà il sessantesimo compleanno di Shin Ou, evento che verrà celebrato a Palazzo che per l'occasione sarà aperto a chiunque vorrà partecipare alla cerimonia e successivo intrattenimento. Proprio nei giardini di Palazzo, in quel momento, la principessa Semiya sta raccogliendo i fiori da portare in tavola come segno di festività e quando si sente chiamare dalla sua ancella Nami, la invita a raggiungerla ed ammirare lo splendido prato fiorito che ha "costruito" con le sue amorevoli cure: il tempo per ammirare la Natura è però scarso e la principessa deve prepararsi a dovere prima dell'arrivo del Granduca e dei figlia Nugan e Shuunan, che appena viene nominato come prossimo ospite fa arrossire le guance della ragazza ^^. Discutendo dell'importanza del luogo in cui si trovano, sede del potere centrale a cui loro devono fedeltà assoluta e dovere di protezione, il Granduca ed il figlio Shuunan raggiungono la torre dove la famiglia imperiale li sta aspettando per il pranzo e dove la Regina stenta a riconoscere il giovane Shuunan, che non vedeva da 3 anni e che ha appreso per bocca del nipote Damiya essere diventato un valoroso guerriero e nobiluomo come suo padre, invitando nella discussione anche Semiya: il tentativo di capire le intenzioni sentimentali di Shuunan è evidente ma Damiya fa di tutto per ostacolare la possibile relazione fra i due ragazzi, mettendo in mezzo la politica ed i doveri militari che presto diventeranno la quotidianità del ragazzo... e che potrebbero causargli "brutte sorprese", visto le recenti problematiche con le tribù barbare al confine. Come al solito, Damiya è inquietante...

La sera, nelle sue stanze, Semiya sta ancora pensando al "suo" Shuunan quando Nami gli porta una lettera mandata da un emissario del figlio del Granduca nella quale il ragazzo chiede alla principessa di raggiungerlo di lì a poco nel parco del Palazzo, di modo da poter parlare più tranquillamente di loro. Con il cuore a mille, Semiya si dirige a passo svelto verso il parco convinta di non essere vista da nessuno ma non notando che proprio sul vialone principale di separazione fra le parti militari e quelle private, Iyaru e l'amico lancia-dadi (se è stato detto il nome in precedenza, non me lo ricordo ^^') stanno camminando verso i loro alloggi ed il giovane suonatore d'arpa la riconosce nonostante la pochissima luce. Nell'atmosfera romantica ma quasi onirica del parco imperiale tempestato di petali cadenti spinti dal vento ed illuminati dalla luna, i due ragazzi possono finalmente parlarsi, nonostante Shuunan abbia un registro linguistico e di postura decisamente formale e rispettoso dell'autorità imperiale che ha di fronte, nonostante l'ordine di alzare la testa e parlare alla Semiya ragazza e non alla Semiya erede al trono. Contrariamente a quanto probabilmente si aspettava di sentire, Shuunan non è lì per una dichiarazione d'amore, bensì per spiegarle che nonostante provi effettivamente qualcosa per lei, i doveri verso la famiglia imperiale e verso il Paese stanno per diventare preponderanti nella sua vita... tanto da spingerlo a riconsiderare la loro relazione, ostacolata anche dalle loro residenze distanti giorni e giorni di marcia. Semiya non si dispera ma rilancia chiedendo al ragazzo se ami il loro Paese... poiché lei lo ama incredibilmente, e può sentire questo grandissimo sentimento vivere dentro di lei anche ora, circondata dai petali di ciliegio portati dal vento ed illuminati dalla luna quindi anche lui dovrebbe semplicemente lasciarsi andare e... Semiya vorrebbe forse parlare ancora di romanticismo e "lieto fine" ma il problema dei Saika nominato da Damiya è serio ed incombente e Shuunan finisce per confermare all'amata i suoi sentimenti, solo che i suoi doveri vengono prima e non potendo agire diversamente non vuole rischiare di metterla in pericolo.

Dalla boscaglia emerge a sorpresa proprio Damiya, apparentemente interessato al meraviglioso ed inebriante profumo dei fiori ma che in realtà ha ascoltato tutto il discorso e probabilmente non è soddisfatto di come sia nata e cresciuta la relazione fra i due. Dopo aver educatamente chiesto alla nipote di raggiungere le sue stanza poiché Nami è sicuramente molto preoccupata dato che l'ora è già tarda, Semiya lascia la radura per ritirarsi lasciando lo zio e l'amato liberi di parlare: Damiya aspetta un attimo che la ragazza se ne sia andata e poi inizia a raccontare che fin da quando è nata, il suo unico obiettivo è stato quella di proteggerla da tutte le insidie nascoste nelle pieghe della vita ed ora non ha certo intenzione di consegnarla come "premio fedeltà" al bel figlio del Granduca, agli occhi del quale sicuramente non appare per com'è ai suoi di amorevole zio. Dopo aver invitato anche il ragazzo a tornarsene nei propri alloggi, Damiya volta le spalle al ragazzo che però riesce finalmente a proferire parola e ricordargli che in qualità di figlio del Granduca, il suo dovere è quello di servire a tutti i costi il Paese ed i suoi regnanti... cosa che non deve mai dimenticare. Se prima era Damiya che ascoltava la nipote e Shuunan, ora è Iyaru che da dietro un albero ha ascoltato tutta la tesa conversazione fra i due...

Nugan, a Palazzo, sta preparando le sue truppe di Touda e ne osserva la disposizione dalla balconata delle sue stanze finché non dietro le spalle non gli compare un misterioso e silenziosissimo soldato abbigliato come la spia inseguita sui tetti da Iyaru nel decimo episodio. L'uomo avrebbe facilmente potuto assassinare Nugan ma non l'ha fatto poiché è lì in veste di "postino", dato che ha una lettera da consegnargli: non ci è dato sapere il contenuto della missiva ma Nugan trasale leggendola e finisce per tentare di uccidere la spia urlandogli di essere un traditore... peccato che quando la spada tagli il mantello, all'interno non ci sia più nessuno: come miglior tradizione cinematografica sui ninja, la spia inviata da Nugan si è letteralmente smaterializzata di fronte ai suoi occhi! Non se ne è certamente andato definitivamente poiché una voce risuona nella stanza... la voce del misterioso uomo che gli suggerisce di cambiare fazione per il bene del Paese: dopo aver inscenato un'uscita molto teatrale e di sicuro impatto, Nugan rimane solo (stavolta per davvero) e tormentato da mille dubbi.

La notte passa senza altre sorprese e la mattina seguente porta con sé l'inizio delle celebrazioni per il compleanno della Regina, che ringrazia accoratamente tutti i partecipanti alle celebrazioni per il calore con cui sostengono da sempre la famiglia imperiale. Fra balli, canti e giochi di prestigio, la festa prosegue allegramente per tutti ma Iyaru, chiamato a fare da guardia di sicurezza, non è tranquillo: gli attriti fra Damiya (che non gli è mai andato a genio) e Shuunan potrebbero anche portare a qualche scossone pubblico e il Sezan non ha intenzione di farsi sfuggire la situazione di mano. Tutto prosegue normalmente ed i sospetti di Iyaru sembrano decisamente infondati finché l'enorme corteo di carri passati il giorno precedente per le vie della città imperiale giunge finalmente a palazzo e, al cospetto della zia, Damiya ordina di calare le tende e rivelare a tutti il contenuto delle gabbie nei carri: cinque meravigliosi esemplari di Ouju, catturati e consegnati come specialissimo regalo di compleanno. Sorpresa ed incredula, Shin Ou ringrazia ma Iyaru sospetta qualcosa e quando nota un cenno d'intesa fra Damiya ed un ragazzo accanto alle gabbie si lancia verso il palco imperiale: il ragazzo sospetto ha infatti in mano un fischietto come quello di Soyon con il quale "costringe" gli animali ad aprire le ali. Mentre corre a perdifiato verso la sua sovrana, Iyaru nota un luccichio su un albero in fiore: è la punta di una freccia che sta per essere scagliata! Ormai raggiunta la sua destinazione, il Sezan si tuffa davanti alla Regina per farle scudo con il proprio corpo e durante i pochi secondi di volo (nei quali si prende in pancia la freccia destinata alla Regina che ha ferito anche uno degli Ouju) riesce a scagliare a sua volta una freccia verso il misterioso assassino: mentre Iyaru viene soccorso per essere curato e medicato, la regia indugia sull'elmo della misteriosa setta di assassini con una freccia piantata in mezzo alle protezioni per gli occhi. Nessuna traccia di cadaveri o feriti, mentre in albergo Erin scopre che gli esami saranno l'indomani ^^

Bella, bellissima puntata con tanta carne al fuoco e molti aspetti da analizzare, in parte rovinata da un aspetto tecnico meno curato del solito: le scene ripetute, le inquadrature fisse ed i flashback sono abbastanza costanti dall'inizio, ma se di solito erano scene incastrate armoniosamente nell'economia della narrazione, stavolta stufano e si notano parecchio, specialmente gli "stacchi" sui fiori e sui petali durante l'incontro notturno di Semiya e Shuunan. Sempre in quella lunga sequenza, gli "stacchi" sui rispettivi palazzi spezzano troppo il momento, che vive certamente sul dialogo di entrambi ma non può essere scisso dall'armonia visuale dell'ambiente che secondo me si poteva e doveva rendere meglio. Iyaru che rivive tutto il flashback dell'inseguimento sui tetti con la spia è troppo ridondante, anche perché non aggiunge niente di significativo: non ci sono battute extra di cui non sapevamo nulla o rivelazioni/ricordi particolari, è semplicemente messo lì per togliere 3-4 minuti di puntata... peccato. Dal punto di vista narrativo, bella la decisione di portare avanti la teoria dei Seika colpevoli (stando alle parole di Damiya) mentre i due figli del Granduca sono schierati agli antipodi, con Nugan ciecamente al seguito del nipote di Shin Ou e Shuunan dalla parte dell'amata, ben consapevole dei doveri che lo aspettano.

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