giovedì 21 maggio 2009

Phantom - Requiem for the Phantom - Episodio 7

L'episodio in pillole: Zwei inizia ad avere dei "flash" del suo passato che però crede siano solo sogni: la freddezza di Ein non lo aiuta a capire cosa gli stia capitando mentre la sensualità di Claudia potrebbe rivelarsi un'arma a doppio taglio;

Highlights: la "secondaria importanza" di Zwei ed il gioco di spionaggio fra "Inferno" e Scythe Master;

Giudizio: 9/10

Se nell'adattare romanzi e manga nella loro controparte animata può non essere particolarmente complicato (e sappiamo benissimo che non è sempre così), quando la trasposizione è da videogioco ad anime, la matassa diventa particolarmente aggrovigliata e trovarne il proverbiale filo è una missione nella quale molti - anche fra i migliori - possono fallire: la semplice trasposizione della storia non è infatti sufficiente a riprodurre le emozioni del prodotto originale poiché il gameplay gioca un ruolo troppo determinante e toglierlo brutalmente senza un adeguato rimpiazzo diventa, nella stragrande maggioranza dei casi, la causa principale del risultato mediocre che questo genere di anime ottiene. Per realizzare un prodotto di qualità, gli sceneggiatori sono chiamati a metterci del loro per dare ai personaggi la profondità di caratterizzazione e la complessità psicologica con la quale elevarsi oltre la media... ed è qui che Bee-Train eccelle.

Claudia e Scythe Master a cena in un piccolo ristorante danno inizio alla settima puntata della serie: non fraintendete, i due non sono certo a cena per questioni sentimentali ma - ovviamente - per lavoro. La prosperosa vice presidente di "Inferno" chiede supporto al Master ed ai suoi Phantom per un "piccolo lavoretto" a Los Angeles del quale McGwire non sa e non dovrà sapere nulla poiché gli interessi dell'azienda si stanno spostando sulla East Coast e questo piccolo screzio nella città degli angeli è un "bonus" che vuole prendersi Claudia per aumentare la sua influenza nel direttivo. L'ambiguo padrone di Ein e Zwei non ha alcun problema a dare la sua disponibilità e l'accordo viene facilmente raggiunto: il giorno seguente Zwei si offre di accompagnare la sua partner al lavoro part time che usano come copertura delle loro attività ma proprio mentre si stanno per accomodare in auto la roboante F40 di Claudia irrompe nella via per portare il suo "boy toy" a fare pratica di guida... proprio con la Ferrari! Ein scende dalla loro piccola utilitaria e informa freddamente entrambi che andrà a piedi, di modo da far provare a Zwei il brivido di sfrecciare sull'autostrada a 300 KM/H: la guida del ragazzo necessita grande miglioramento e l'avere di fianco una bella bionda che a tutto gas ti mette una mano in zona inguinale non semplifica assolutamente le cose, tanto che Zwei perde il controllo dell'auto e dopo un 720° riesce miracolosamente a fermare il mezzo in corsia d'emergenza. Sorpresa delle capacità istintive di Zwei, Claudia afferma di aver voluto valutare la sua reattività in situazioni "al di là del limite"... espressione che mette il ragazzo sulla difensiva: "al di là" del limite - ovvero della morte - non c'è proprio nulla.

Mentre Ein va a rapporto dal suo padrone - mostrandoci che la chiamata dal lavoro part time era una scusa - per ricevere i nuovi ordini, Zwei accompagna Claudia ad un incontro al quale non può partecipare poiché deve fare pratica con il mezzo. La donna deve incontrare l'esponente principale della famiglia Godo, con la quale vuole costruire un'alleanza ed ottenere un favore: l'accordo prevede armi e soldati perfettamente operativi in cambio di 500 KG di cocaina il cui valore si aggira più o meno sui 200 milioni di $. Le condizioni di scambio troppo favorevoli ai Godo li mettono in guardia ma Claudia spiega che per "Inferno" 200 milioni sono nulla... soprattutto se ci possono guadagnare qualcosa il cui valore trascende quella cifra. Mentre Zwei sfreccia sull'autostrada con aria compiaciuta ed Ein ritorna a casa, la regia incastra un meraviglioso e discretamente lungo flashback sul passato di Zwei e su come sia riuscito a diventare ciò che è ora: un assassino. Durante un viaggio a Los Angeles, il ragazzo incontra un giornalista bersaglio di Ein che fa in tempo a dargli un pacchetto dicendogli di consegnarlo alle TV poco prima che Ein lo trovi e lo uccida a sangue freddo: testimone di un omicidio, Zwei scappa e si nasconde per molti giorni senza mangiare e con pochissima acqua certo che qualora avesse tentato di abbandonare il suo rifugio sarebbe stato trovato dall'assassina mascherata. Ormai debilitato e praticamente allo stremo delle forze, Zwei viene trovato da Ein e da Scythe Master che intuisce le grandi potenzialità del nuovo soggetto e decide di portarlo con sé al capannone nel deserto, dove la storia è cominciata.

Il flashback era in realtà un sogno di Zwei, appisolatosi sul divano di casa e bruscamente svegliato da Ein che lo informa della missione che dovranno compiere quella notte e del fatto che ora devono uscire per fare un sopralluogo sul posto. Il teatro delle operazioni saranno dei binari morti con delle carrozze abbandonate dove "Inferno" ed un altra famiglia mafiosa scambieranno cocaina... peccato che ci sarà il doppio gioco e una squadra d'assalto eliminerà gli pseudo nuovi alleati: inutile dire che Ein e Zwei agiranno da supporto alle operazioni con i fucili di precisione. Dopo aver trovato i punti migliori per gli appostamenti ed aver preso visione di ogni possibile interferenza col piano i ragazzi tornano verso casa e Zwei sfrutta il momento per chiedere alla partner se abbia mai avuto sogni come quello avuto poche ore prima e la risposta ci lascia tutti basiti: spesso Ein sogna un posto dominato dai colori blu, bianco e verde dove la tranquillità regna sovrana ed un fortissimo vento soffia incessantemente. Alla domanda: "ti sei mai chiesta cosa sia questo posto", la fredda Ein torna in sé e intima al ragazzo di smetterla di fantasticare poiché qualunque cosa i sogni vogliano mostrare, quella non è la realtà. E quindi non conta nulla. La sera, poco prima di uscire per la missione, Zwei riceve una chiamata da Lizzie che lo informa che alle dovrà essere da Claudia per farle da guardia del corpo e che gli ordini ricevuti da Scythe Master non contano nulla: il ragazzo vorrebbe ribattere ma Ein lo rassicura dicendogli di andare e che compirà lei la missione... nel frattempo la stessa Claudia informa McGwire che l'ambiguo padrone dei Phantom sta portando avanti un'operazione senza averla informata di nulla...

Per la prima volta da due mesi, una puntata non autoconclusiva ma che si preoccupa solo di creare la giusta tensione per quello che sarà un grandissimo climax nell'ottava puntata dove i nostri due protagonisti saranno impegnati in due fronti diversi. L'aspetto più rilevante rimane senza dubbio il ricordo di Zwei, che timidamente torna ad affacciarsi dal cassetto della memoria dove è stato a lungo segregato dal plagio psicologico (e probabilmente farmacologico) di Scythe Master: la consapevolezza di vivere e lavorare fianco a fianco con una persona che è stata in grado di tenerla sotto scacco per alcuni giorni nonostante non avesse ricevuto un addestramento specifico contribuisce (ben più di Claudia, secondo me) al continuo crescere della tensione emotiva fra i due assassini, fra i quali Ein continua a sembrare la più fragile nonostante l'aura di freddezza che traspare dai suoi gesti e dalle sue parole. Vedere cosa sta diventando Zwei sia come assassino che come uomo credo la stia portando ad avere sempre maggior paura di lui e di eventuali "momenti" che potrebbero risultarle fatali se non continuasse a mantenere una certa distanza da lui.

Nessun commento: