venerdì 1 maggio 2009

Tears to Tiara - Episodio 4

L'episodio in pillole: Arawn e la tribù di Gael raggiunge l'isola di Albion e relativo castello dove incontrano due elfe dei boschi che riconoscono in Arawn il legittimo erede al trono... e probabilmente finiscono per innamorarsi anch'esse del Demone ^^'';

Highlights: nuovi amici... e zuppa di granchio!;

Giudizio: 8/10

Prosegue il viaggio di Arawn, Arthur e tutta la tribù di Gael alla ricerca della nuova terra promessa dove costruire un nuovo e stabile insediamento ma stavolta non ci sono scontri e duelli all'ultimo sangue ma tanta crescita dei personaggi, tanto in rapporto ai compagni d'arme quanto - per alcuni - in rapporto alla loro pesante eredità legata agli avi che sembrano conservare ancora intatta la loro influenza sul mondo che governavano. L'episodio è sostanzialmente lento - ma non noioso - e rimane l'aura di vago ed indefinito che avvolge la trama della serie come le nebbie attorno al castello di Avalon, calme ma costantemente presenti da qualunque lato del perimetro fortificato: sto ancora cercando di capire dove ci voglia portare la storia delle diverse tribù e relative divinità, anche perché Arawn sembra sinceramente imbarazzato quando afferma di conoscere personalmente il dio del sole di cui parla Riannon... chissà perché... Si, mi sembra già di sentire molti di voi suggerire la visione di "Utwarerumono" e quindi vi blocco subito dicendo che l'ho visto ma non sono convinto si andrà in quella direzione ^^: la storia di Myrddin che regala il fuoco agli uomini grida "Prometeo" da ogni sillaba pronunciata da Arawn e le porte giganti del castello suggerirebbero la presenza di giganti in zona, perlomeno in passato. Facciamo 2+2 e azzardiamo "Prometeo" e "Titani"? E per la serie "frullato di mitologia" Arthur e Avalon cosa vi richiamano alla mente? Tu, in quinta fila, rispondi pure... eh già, miti celtici e ciclo arturiano... ben detto! ^^.

Morgan aveva avvistato terra dalla cima dell'albero maestro e la nave si dirige dritta a prua raggiungendo le dolci e sabbiose terre costiere dell'isola di Albion, dove il gruppo era diretto: la meta finale è però il castello di Avalon e il party si mette subito in marcia con buona pace di Morgan e la sua paura di trovare gli elfi nascosti nei boschi ^^. Nella foresta, la ragazza non si fa mancare una pessima figura spaventandosi per dei corvi che in realtà credeva fossero elfi nascosti suscitando l'ilarità di tutto il popolo di Gael al seguito del suo Signore e Primo Guerriero. Usciti dalla foresta, i nostri si trovano di fronte alle mura di un imponente castello con delle porte d'ingresso enormi che però non ne vogliono sapere di aprirsi: Arawn ovviamente sa come aprire ed Arthur lo sprona a farlo ma il Re Demone lo invita a rifletterci bene sopra poiché entrare lì dentro significa iniziare una lunga e logorante guerra con l'Impero dove la fuga non sarà più un'opzione attuabile. Il Primo Guerriero si dichiara ovviamente pronto a combattere e Arawn recita la formula magica che rompe il sigillo posto sulle porte, che si aprono e permettono il passaggio di tutte le genti al seguito dei nostri protagonisti. La prima cosa che i nostri vedono all'interno del primo cerchio di mura è un frutteto di meli dove due elfe dei boschi - Limwris ed Ermin - stanno raccogliendo un po' di frutti. Decisamente sorprese nel vedere le porte del castello aperte e soprattutto qualcuno entrare dopo migliaia di anni, le ragazze corrono incontro agli ospiti per sincerarsi delle loro intenzioni: mentre tutto il popolo si rifocilla di mele, Arawn si presenta come legittimo erede del castello che ha riconosciuto il suo padrone aprendogli le porte e presenta Arthur e Riannon alle due elfe spiegando che entrambi sono discendenti di Pwyll, ma Arthur taglia corto spiegando che per lui gli avi sono morti e non hanno rilevanza nella politica dei vivi. Mentre tutti iniziano a prendere possesso degli immensi spazi abitativi nelle cerchie di mura attorno al castello, Limwris porta Arawn & Co. in "gita turistica" raccontando una leggenda secondo cui gli elfi migrarono in un mondo irraggiungibile per gli umani lasciandogli però l'eredità di Albion e relativo castello di Avalon, che in lingua antica significa "mela" e che fu materialmente costruito dagli angeli su mandato elfico: questa postilla manda in escandescenze Arthur, il cui padre è stato ucciso proprio da un angelo.

Nel tentativo di placare lo spirito indomito del suo Primo Guerriero, Arawn raggiunge Arthur per parlare di quanto accaduto a suo padre anni prima ma il ragazzo per ora non ne vuole parlare. Girovagando per il castello i nostri raggiungono l'armeria, piena zeppa di spade, scudi, lance, archi e frecce che dovranno essere distribuiti a tutti gli uomini che si vorranno arruolare e che dovranno iniziare subito gli allenamenti e l'arruolamento dei più giovani. Prima di poter uscire dalla stanza però, i nostri si trovano immobilizzati e bloccati al pavimento da due cerchi magici: la responsabile di questa magia è Epona, un'altra elfa amica di Limwris che non sapeva dell'arrivo del Re e che quindi ha scambiato i due per comuni ladri di armi: dopo che Arawn le ha dimostrato il suo lignaggio l'incantesimo viene sciolto e la piccola chiede di essere punita per quanto accaduto ma i due ragazzi la tranquillizzano poiché erano arrivati da poche ore e la voce non si era ancora comprensibilmente sparsa nei boschi e nelle aree circostanti. Armati i soldati e riempita la faretra di Morgan, i nostri decidono di indire una spedizione di caccia e raggiunta la spiaggia l'arciera seconda moglie di Arawn usa un particolare flauto che chiama a raccolta tutti i granchi giganti nascosti nella zona che avrebbero anche intenzioni ostili ma vengono falcidiati senza problemi dai nostri che ceneranno al tramonto con una visuale meravigliosa e tanta... tantissima zuppa di granchio ^^. Arawn si allontana dal banchetto improvvisato per raggiungere una sporgenza a strapiombo sul mare dove giace un monumento: Riannon lo segue e - guardando il tramonto - i due si raccontano la storia del dio Myrddin che rubò il fuoco agli dei per regalarlo agli uomini finendo per essere severamente punito, tant'è che la leggenda vuole che ogni volta che il sole si rifletta così lungamente sul mare, la scia di luce riflessa siano le lacrime di sofferenza del dio per il quale ogni uomo deve pregare con fede. Arawn però le rivela che Myrddin non sta affatto soffrendo e vive con tutti loro nell'immanenza naturale del mondo, proteggendoli, e per questo va comunque pregato con devozione: sospettando che Arawn conosca il dio, Riannon non sa cosa rispondere e finisce per godersi il bel momento con il marito: sono tutti ignari del fatto che Gaius sta arrivando con una nave carica di soldati...

Due parole sul lato tecnico, che difficilmente prendo in analisi in chiusura di articolo ma stavolta alcune righe sono doverose perché la qualità di disegni ed animazioni sembra stranamente in aumento: una controtendenza, visto che di solito si spara forte all'inizio per poi risparmiare qualcosa "sul proseguimento" e tenersi gli ultimi soldi per un finale che rimanga ben marchiato in testa: qui, a fronte di un inizio accettabile ci si sta portando a livelli ancora migliori... eppure la trama è ancora acerba per giustificare certi investimenti. Ho il sospetto che le ambientazioni "dark" dei primi episodi abbiano un notevole peso specifico in questo giudizio, ma ora che siamo fuori da dungeon e villaggi in fiamme nel cuore della notte si nota il marcato salto di qualità (vero o "presunto"). Prossimamente su questi schermi: Arawn VS Gaius... pugnali magici pronti a volare!

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