venerdì 22 maggio 2009

Higashi no Eden - Episodio 7

L'episodio in pillole: nel disperato tentativo di aiutare Ohsugi e liberarlo dalla prigionia di Shiratori, Akira sfrutta le conoscenze di Juiz (e gran parte del denaro rimastogli...) e le capacità del programma "Eden". Il risultato? Probabilmente l'episodio one-shot più impressionante da quando seguo anime...;

Highlights: Hollywood - Diana!;

Giudizio: senza voto (scrivere 2000/10 avrebbe poco senso);

I momenti come questi sono quelli in cui ti rendi conto che lassù qualcosa o qualcuno ha deciso di farti nascere appassionato di animazione, e scopri che probabilmente è il più bel regalo mai ricevuto poiché pochi altri come te possono vivere emozioni così forti ed essere testimoni della Storia - quella con la "s" maiuscola - che si crea e si annota proprio mentre noi guardiamo... rabbrividiamo... ci impersonifichiamo... e cadiamo, dolcemente, vittime di un flusso di pensieri e sensazioni grazie al quale tutto ci appare diverso. Signore e signori, ecco a voi l'episodio (e probabilmente la serie) più sconvolgente dei primi anni 2000.

Dal momento che Akira non segue molto le notizie al telegiornale e non sa esattamente i retroscena della vicenda di "Johnny Hunter" e della message board sul quale il presunto Ohsugi sta postando disperate richieste di aiuto, Kasuga gli spiega che costei è un'assassina spietata che uccide, evirando, praticamente ogni uomo che le capita a tiro e che secondo le prime indiscrezioni avrebbe già raggiunto un ammontare di 20.000 vittime. La citazione di questo particolare numero manda in crisi Akira, che si domanda se non si stiano confondendo con i suoi 20.000 NEET fatti emigrare negli Emirati ma prima che le considerazioni del ragazzo possano prendere forma lo stesso Kasuga inizia a piangere a dirotto poiché la colpa di tutto quanto è solo sua, che non avrebbe dovuto lasciare Ohsugi solo e depresso dopo il "due di picche" di Saki... peccato che nessuno sapeva che la cena prenotata fosse per loro due e la povera ragazza si sente veramente male. A salvare l'insostenibilità della situazione ci pensa Micchon, che richiama tutti al PC poiché l'utente prigioniero di Diana ha postato un'altra immagine della stanza d'albergo dove si nota un pianoforte: analizzato col rilevatore d'immagini "Eden" si scopre che è un modello molto particolare e veramente costoso di cui sono arrivati pochi pezzi in Giappone. A sorprendere Akira ci pensa lo stesso utente prigioniero, che lascia un commento relativo ad un complice con il quale la sua carceriera parla spesso: il suo nome è Juiz. Inforcato il suo scooter deciso ad entrare in contatto con questa "Johnny Hunter", Akira chiama Juiz e si fa spiegare dove e come raggiungere questa Seleção con la quale necessita assolutamente di parlare e scopre che la sua identità è Kuroha Diana Shiratori, presidentessa di un'agenzia di moda di giorno e assassina seriale di notte.

Durante il viaggio verso il centro della città, Akira scopre che la donna risiede sotto falso nome all'"Insomnia", un prestigioso hotel di Roppongi che usa come abitazione ed ufficio. Deciso a fermarla e parlarle ad ogni costo, Akira ordina a Juiz di fermarla tramite controllo di documenti da parte della polizia e puntualmente una moto-vedetta parte a sirene spiegate non appena entra nel quartiere: sorpresa del controllo poiché andava a velocità veramente contenuta, la donna scopre tramite Noblesse Phone che è stato Numero IX a farle questo simpatico scherzetto e decide di ricambiare il favore scappando dal posto di blocco (Cayman S VS. motoretta della polizia non c'è storia ^^) e ordinando a Juiz di causare un incidente sull'autostrada che porta a Roppongi. Puntualmente, l'autocisterna che viaggia davanti ad Akira si ribalta e quasi lo ammazza se il ragazzo non facesse grande sfoggio di riflessi e coordinazione nonostante al momento dell'impatto fosse al telefono con Saki, che "assiste" in diretta all'incidente ma perde i contatti col ragazzo. Dopo aver estratto incolume l'autista dell'autocisterna (che esplode per la perdita di liquido infiammabile), nonostante le gravi ferite riportate il nostro Seleção gioca d'anticipo... comprando l'intero hotel, per evitare che la donna raggiunga la camera! I tentativi del receptionist di fermarla non hanno alcun effetto e la Shiratori raggiunge la stanza dove si appresta a compiere l'ennesimo omicidio salvo venire fermata all'ultimo momento da Akira che si trova di fronte l'assassina in lingerie decisamente sexy. Dopo aver commentato la sua prorompente bellezza e come non avrebbe mai detto - incontrandola in situazioni normali - che una così bella donna potesse essere una "mutila Johnny", si sente rispondere che è più giovane di quanto si aspettasse, soprattutto in virtù del fatto che lui è la mano dietro i fatti di "Carelesse Monday". Sorpreso, il ragazzo vorrebbe qualche informazione in più ma la donna infittisce il mistero dicendogli che, essendo lui il Supporter, dovrebbe conoscere la situazione molto meglio di lei...

L'arrivo di Akira non basta a convincere la Shiratori a consegnare il prigioniero e la donna rivela che la convinzione di uccidere gli uomini tramite evirazione fosse radicata in lei da molto tempo prima di ricevere il Noblesse Phone e la missione di Mr. Outside: il suo obiettivo è sempre stato quello di eliminare i nemici delle donne ed "importare" uomini stranieri atti a soddisfare le esigenze delle sopravvissute alla moria maschile... di vincere il gioco non le è mai importato un bel niente, né tantomeno dei soldi. La curiosità di Akira lo spinge a chiedere come mai abbia scelto proprio quel modo di uccidere gli uomini e Diana gli conferma che ha sempre odiato i "Johnny", motivo per il quale il nostro Numero IX decide che anche lei è una "vittima" da salvare nella sua missione di salvaguardia del Paese, sospettando che la donna in vita sua non abbia mai ricevuto amore da un "Johnny": desideroso di provarle quanto si sbaglia, Akira la abbraccia e i due quasi si baciano ma le ferite del ragazzo riprendono a sanguinare e la visione di Diana praticamente nuda e pronta a concedersi non gli impediscono di svenire fra le sue braccia. Saki, che ha sentito tutto a causa della connettività lasciata aperta, corre a perdifiato per l'hotel e quando raggiunge la camera di Diana trova lei in intimo sul letto accanto ad Akira, svenuto e bendato al suo fianco (si, il suo Johnny è ancora a posto).

Lady Shiratori alza la testa per salutare l'ospite misteriosa che sospetta sia la fidanzata di Akira e la rassicura che niente di scabroso è successo tra di loro nonostante siano entrambi praticamente nudi in una camera da letto e - soprattutto - la tranquillizza sul fatto che anche "Johnny" sta bene. Dopo aver raccomandato alla ragazza di prendersi cura di Akira, un ragazzo veramente speciale, Diana chiama Juiz al telefono e le ordina di dare il via a "qualcosa" di molto particolare: dopo aver fatto levitare il corpo del "prigioniero", che non è Ohsugi come tutti noi temevamo, ed averlo portato a sé, la donna spiega un enorme paio di ali nere con le quali inizia ad alzarsi sopra il letto. Con un gesto della mano manda in frantumi i vetri della suite e si getta fuori dalla stanza in bikini con la sua vittima sottobraccio, volando verso l'infinito. Incapace di credere ai propri occhi, Saki ritorna in sé dopo la fuga della donna e cerca di svegliare il povero Akira, che sembra aver perso molto sangue e necessiti di molto riposo: mentre Saki abbraccia il corpo nudo dell'amico (alla faccia della verginità dei membri di Eden ^^), la regia ci mostra il Noblesse Phone di Akira impostato sugli ultimi movimenti finanziari di "Numero XI" Diana, la cui ultima voce - spese riguarda un'enorme illusione ottica...

Confesso di aver iniziato a sacramentare in maniera molto colorita alla comparsa delle ali di Diana: sarà l'ambientazione, sarà il momento ma a me è subito tornato alla mente "Mnemosyne no Musume-tachi". Gli epiteti a svariati santi sono durati un bel po' (la scena era in pausa) perché non è possibile rovinare una serie così potentemente radicata sul realismo e la feroce critica al Giappone degli anni duemila con una deriva così potentemente fantasy da compromettere l'intera valutazione dell'episodio (e non solo). Furente, proseguo la visione con la fuga e... la rivelazione finale sul Noblesse Phone che tutto quanto visto nel finale era un'incredibile, hollywoodiana illusione ottica per coprire la fuga della donna. Quindi? Quindi ho bestemmiato venti minuti per niente... e Kamiyama-sensei è Dio. Easy enough. Passare dalla rabbia più nera all'estasi più profonda è missione realizzabile solo da chi vive la perfezione come quotidianità, e pochi possono farsi vanto di rivaleggiare con il direttore di "Ghost in the Shell". Resta da capire cosa ne è stato di Shiratori al di là del velo di Maya costruito grazie a Juiz: durante l'illusione lei si è gettata davvero dalla finestra, suicidandosi? Oppure è fuggita? E Ohsugi, dove diavolo è finito? Probabile che nei minuti trascorsi fra lo svenimento di Akira e l'arrivo di Saki sia successo molto di più di un semplice bendaggio curativo: i prossimi 4 episodi... non vedo l'ora che arrivino! Il personaggio di Diana è il gregario meglio riuscito finora, che è riuscita a mutare la sua immagine di assassina spietata a donna di sensuale ma non più perverso fascino in poco meno di due puntate... pazzesco! Anche Juiz sembra aver preso in simpatia la donna e le sue richieste, benché mi rimanga il dubbio del perché siano dovuti ricorrere ad inscenare incredibili incidenti e spendere miliardi di Yen per riuscire ad incontrarsi: feroce critica alla frenesia contemporanea di un Paese dove ormai la semplicità diventa argomento grottesco oppure esistono più Juiz che non si parlano fra di loro?

2 commenti:

puresoul ha detto...

Volevo commentare prima ma la mia connessione non ha permesso (maledetta telecom).
Grazie per il chiarimento del sesto episodio ,stavo prendendo un abbaglio.
Ritornando al discorso della "fine" della serie ti posso dire che, se fanno un finale aperto fatto bene ,stai certo che non mi lamento :D .I finali aperti, da un certo punto di vista ,li trovo pure affascinanti.Come hai detto tu molti capolavori hanno un finale aperto come ad esempio Evangelion ,Kino no Tabi,Haibane renmei, Mushishi tanto per citarne qualcuno.
Per farti capire meglio che cosa intendo con "cascare sul finale" ti faccio l'esempio di Chaos Head..Questo è il classico esempio di come una serie dalle grosse potenzilità sia stata rovinata da un finale a dir poco ridicolo.Se metti a paragone le prime puntate della serie con le ultime sembra di vedere due anime completamente diversi.Ora non voglio dire che sarebbe stato meglio un finale con fiumi di sangue e squartamenti vari però non mi è piaciuto nemmeno quel lieto fine cosi forzato.Nelle ultime puntate non solo si perde tutta quell'atmosfera che caratterizzava la serie ma anche certe scene che dovevano essere drammatiche sono state rese a dir poco ridicole(quanto mi ha irritato la scena in cui tutte le ragazze pronunciano il nome del protagonista nell'ultima puntata per dargli coraggio >___< odio gli harem). Un altro esempio di finale che non centra niente con il resto della serie è Mai-Hime (mi sono pentita amaramente di aver seguito questa serie).
Comunque voglio essere fiduciosa con Higashi ,se no vado in Giappone è ammazzo regista e tutto lo staff XD (scherzo ovviamente).

Per quanto riguarda il settimo episodio ho avuto la tua stessa reazione quando ho visto le ali nere della Johnny Hunter.Meno male che poi hanno inquadrato il cellulare.L'elemento fantasy non ce lo vedo nemmeno io in una serie con tematiche cosi attuali .
Però di una cosa mi devo lamentare :DANNAZIONE PERCHé FANNO FINIRE COSI LE PUNTATE!!!Mannaggia voglio la otto ,la nove , la dieci e la undici tutte assieme XD.Aspettare un episodio a settimana è una tortura ..

Grande Mu ha detto...

Anche tu a pensare a Mnemosyne!

LOL

Con te, siamo a 15 testimonianze di associazione mentale Shiratori - Rin: mi viene il sospetto che Kamiyama abbia voluto esplicitamente citare il titolo Xebec...

L'esempio di "Chaos Head" come titolo da scrivere alla voce "cose da non fare" direi che calza perfettamente, ma è bene specificare che l'unica cosa in comune fra le due serie è forse solo il ridotto numero di episodi: Kamiyama è capace di orchestrare un finale perfettamente autoconclusivo alle "Seirei no Moribito" e zittirci tutti quanti in un attimo ^^