giovedì 6 agosto 2009

Tears to Tiara - Episodio 18

L'episodio in pillole: mentre Gaius distrugge anche il secondo portone delle mura e si appresta ad aprire il terzo per giungere direttamente al trono di Avalon, Arthur ritorna in aiuto dei suoi amici e risveglia Arawn per affrontare il generale nemico;

Highlights: il duello Gaius VS. Arthur;

Giudizio: 7/10

Si va verso un finale non esattamente di alto profilo in cui tutto appare troppo prevedibile e i personaggi non riescono ad elevarsi sopra una mediocrità che pervade con continuità la serie fin dai primi episodi e che solo sporadicamente ha dato spazio a momenti degni di nota. Il duello con Gaius avrebbe dovuto rappresentare l'apice dello scontro fra i ribelli e l'Impero e nonostante fosse evidente chi si sarebbe aggiudicato la palma della vittoria era giusto e doveroso aspettarsi molto in termini di suspence, salvo poi ritrovarsi per le mani un gruppo di scene (ottimamente animate, per carità) in cui Arthur ne prende veramente tante ma poi, in virtù di un deus ex machina di dubbia natura, riesce a portare quell'unico fatale fendente che gli consegna (a sua insaputa) il trono di Avalon e l'etichetta di "raccomandato" della serie: roba che Luke di "Abyss" era un signor personaggio a confronto. Chi di voi mi ha seguito sul blogging di Abyss penso sia consapevole della gravità di queste parole...

Consapevoli che la battaglia finale per la difesa del castello è alle porte, i nostri si preparano al meglio ad affrontare quello che potrebbe essere il loro ultimo giorno sulla terra e per una Riannon che veglia al capezzale di Arawn ci sono 2 amiche, Morgan ed Octavia, che si scambiano un segno della loro amicizia e rispetto l'una per l'altra (yuri vibe della puntata) ed un gruppo di elfi che si incoraggiano l'un l'altra a non mollare e combattere al massimo delle loro possibilità. Il tramonto del giorno prima della battaglia tinge il cielo di un rosso sangue che Gaius interpreta come buon auspicio ma che Decimus, il suo secondo, suggerisce possa essere anche segnale di sventura. lo stesso cielo lo stanno guardando Arthur e Taliesin in marcia su Avalon e dove in una radura trovano Ogam nuovamente in forma umana con un manipolo di uomini al suo comando pronti a seguire il Primo Guerriero dovunque glielo ordinerà. Non sentendosi pronto ad un incarico simile, Arthur sembra rifiutare la fiducia che tutti ripongono in lui ma le parole di conforto e il grido di esultanza dei soldati lo sprona a dare l'ordine di marciare sul castello dove ormai è l'alba e l'assedio finale ha inizio: nonostante gli sforzi di tutti, l'ariete avanza possente e raggiunge l'ultimo portone d'accesso al castello che si prepara a sfondare definitivamente... peccato che l'arrivo di Arthur e dei suoi imponga a Gaius di cambiare schieramento ai soldati e concentrarne un numero maggiore nelle retrovie per contrastare l'avanzata delle tribù. Chiamando a gran voce Arawn, Arthur lo sveglia appena in tempo per poter bruciare portone e ariete e fronteggiare Gaius a viso aperto.

Riannon è la prima ad accorgersi della presenza di Arawn e gli corre incontro per abbracciarlo mentre Gaius li attacca alle spalle e vengono entrambi difesi dal potenziale intervento di Arthur che salva la situazione e para il fendente nemico mentre Arawn mostra per la prima volta parte del suo potere. Giocando con il significato e il doppio senso delle parole, Arawn suggerisce che sarà Arthur a governare il paese dal trono di Avalon e non certo Gaius ma il generale, al grido di "il destino me lo plasmo da solo!" si lancia sul nemico che schiva il fendente e lo trasfoma in ferita mortale per l'aggressore. Mentre ora Gaius capisce veramente tutto quanto volesse dire Arawn su "Regulus" e sul resto delle profezie, Decimus esaudisce l'ultimo desiderio del suo superiore che è quello di far arrendere tutti al nuovo sovrano nemico che ha giurato al morente nemico che avrebbe risparmiato la sua vita. Mentre Gaius si spegne ringraziando tutti per quanto fatto per lui, la scena si sposta al Palazzo imperiali dove i senatori vengono bruciati vivi da un personaggio misterioso che appare improvvisamente in Senato.

Beh, almeno la parte tecnica si è finalmente stabilizzata ed anche questa puntata presenta disegni ed animazioni di buon livello: latita, come avrete capito, il contenuto. Tralasciando la puntata con la trasformazione di Ogam, purtroppo l'unica eccezione positiva da qualche settimana a questa parte, il resto è solo "i buoni che menano i cattivi senza complimenti" e la cosa non basta a suscitare l'interesse dello spettatore. Vedere Arawn incazzarsi pesantemente e rivelare parte del suo potere demoniaco è bello e tutto quanto ma è dal furto della nave imperiale che non lo si vedeva in "berserk mode" (e già allora non è che si poteva definire completamente incazzato); dall'altra parte abbiamo Gaius che si crede figo e potente ma non riesce a uccidere Arawn neanche quando lui è girato ad abbracciare la sua donna e cade sotto i colpi di un ragazzino che le aveva prese per tutta la puntata e riesce a trafiggerlo proprio quando lui si autoconvince di fregare gli dei e plasmare il destino a suo volere: troppo telefonata e di conseguenza EPIC FAIL. Sugli elfi che chiacchierano tranquillamente di ribes e frutti di bosco vari mentre le loro case bruciano è meglio che non dica niente...

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