sabato 20 giugno 2009

Higashi no Eden - Episodio 11

L'episodio in pillole: Akira e i NEET riescono, nonostante i loro burrascosi trascorsi, a collaborare per il bene del Giappone e si adoperano al meglio delle loro possibilità per evitare che i missili di Yuuki colpiscano i loro obiettivi;

Highlights: il travolgente finale che apre la strada ai film di quest'inverno;

Giudizio: senza voto (troppo al di là dei numeri, siamo sui livelli del settimo episodio);

Una serie normale avrebbe scelto di regalare il proprio finale al coronamento della storia d'amore fra i suoi protagonisti, o perlomeno ci avrebbe fatto capire che le speranze di un happy ending ci fossero tutte. Ma come abbiamo imparato in questi 3 mesi di programmazione, "Higashi no Eden" è tutto ciò che la normalità non può essere e l'ultimo episodio prima dei film invernali non poteva certo scadere nel conformismo: ecco che quindi tanti nodi vengono al pettine sciogliendosi, uno su tutti la questione dei NEET che tanto ci ha fatto scervellare in queste settimane che invece ora acquisisce una sua dimensione logica e ragionata talmente forte che lascia a bocca aperta per la sua genialità. Tutte le paure di trovarci di fronte ad un finale esasperato che lasciasse a noi l'interpretazione di quanto visto nelle puntate che l'hanno portato ad arrivare sui nostri monitor si disintegrano con un gesto della mano, come solo il nostro Akira potrebbe fare: con classe.

Sulla strada del ritorno verso il centro commerciale di Akira a Toyosu assieme a Micchon, Saki telefona ad Hirasawa per spiegargli cosa ha saputo e, di conseguenza, cosa ha potuto capire delle azioni solo all'apparenza sospette del ragazzo durante gli eventi precedenti "Careless Monday". Le due ragazze chiedono al loro senpai di analizzare con cura i dati che Itazu ha caricato sul server di "Eden" non sapendo però che in questo momento il gruppo è alle prese con i 20.000 NEET ritornati dal Dubai che hanno invaso il centro commerciale, nudi ed incazzati con il loro "padrone". Costoro sono scesi dai container della nave e si sono immediatamente recati allo spiazzo dove Akira li teneva in custodia per recuperare i loro telefoni cellulari e rimetterli in funzione, dando tempo a Hirasawa e soci di nascondersi in uno stanzino con i monitor di sorveglianza di tutto il complesso: al riparo dagli ignudi invasori, possono spiegare alle ragazze che il PC è stato dimenticato al bar e che analizzare i dati diventa leggermente complicato. La tranquillità del momento permette a Saki di spiegare che Akira reclutò i 20.000 NEET su internet solo perché era alla ricerca di tante persone in grado di aiutarlo durante l'evacuazione del sito sensibile agli imminenti eventi di "Careless Monday" e l'unico modo di trovare tante persone in poco tempo era usare il server di Eden e dei suoi aficionados, ovverosia costoro. Il problema è che alcuni di essi iniziarono a sospettare di lui e del fatto che sapesse dell'attacco, così il ragazzo radunò tutti con la volontà di spiegare tutto ma in realtà si spacciò per terrorista e mandante stesso degli attacchi di modo da concentrare il loro odio su di sé, assieme a quello dell'opinione pubblica dalla cui gogna mediatica salvò i ragazzi spedendoli in Dubai: tradito dalla mancanza di fiducia di chi aveva più a cuore, Akira si fece cancellare la memoria.

Arrivate finalmente al centro commerciale di Toyosu, Saki spiega ai suoi amici al telefono che il modo migliore per prevenire gli attacchi missilistici della mattina sia quello di postare online, sul server di "Eden", le location esatte che saranno teatro dei tragici eventi di rifondazione del Paese... il problema è sempre che il PC è in mano ai NEET al bar ^^'. Kasuga avanza un'idea tanto folle quanto obbligata se vogliono davvero cercare di dare una mano nella prevenzione del disastro: lui, Ohsugi e Hirasawa dovranno uscire dalla stanza nudi e farsi passare per NEET in modo da recuperare il PC e postare gli allarmi sul server. Non esattamente felice della decisione, Ohsugi accetta comunque per il bene del Paese e si aggrega agli amici muovendosi nella massa di uomini nudi che li circonda: tutto va per il meglio e nessuno li nota, tanto che riescono a raggiungere indisturbati il gruppetto che ha in mano il PC, ai cui dati non riescono ad accedere per colpa di una password. Chiedendo se possa provare lui a lavorarci un attimo, Hirasawa riesce quasi a farsi dare il PC ma i ragazzi notano che i 3 individui che hanno di fronte sono di carnagione chiara e hanno i capelli non tagliati: con le spalle al muro, Hirasawa frega letteralmente il portatile dalle mani del ragazzo e fugge seguito a ruota da Ohsugi e Kasuga ^^. I 20.000 si lanciano al loro inseguimento e quando Kasuga viene travolto dalla massa, Hirasawa lancia il PC ad Ohsugi dicendogli di portarlo al sicuro prima di essere anche lui assoribto dalla massa. In quel momento Saki e Micchon raggiungono il centro commerciale e si imbattono... in Ohsugi nudo, al quale chiedono cosa diavolo stia facendo ^^' Dopo avergli spiegato brevemente la situazione (coi NEET a guardare, intimiditi dalla presenza delle due ragazze) i 3 raggiungono la stanza sicura e danno finalmente un'occhiata ai dati... realizzando che anche Toyosu è uno dei bersagli delle testate! Prima di poter agire sul server, tutti i cellulari dell'edificio suonano all'unisono: è Akira, che dal tetto del centro commerciale annuncia di voler lanciare un secondo attacco missilistico e che, se loro vogliono sopravvivere, dovranno raggiungerlo al grande parcheggio dell'ultimo piano.

Le rampe di scale che portano al parcheggio esterno sono presto intasate dai tantissimi NEET che vogliono uscire, nudi nonostante il freddo, per capire cosa ha intenzione di fare il loro "ex-carceriere" e così Saki e gli altri devono cercare di prendere l'ascensore senza essere visti: il campanello che ne annuncia l'arrivo al piano però li tradisce e i NEET si accorgono di loro che si buttano nell'ascendosre sperando che la presenza di ben 3 ragazze basti a fermarli e invece uno di loro, evidentemente più spavaldo degli altri, riesce a mettere un braccio fra le porte dell'ascensore evitandone la chiusura: Ohsugi cerca di cacciarlo ma il braccio diventa presto spalla e con lui anche gli altri cercando di fermare il mezzo. Convinti di non potercela fare, i nostri vengono salvati dall'arrivo di Akira tramite la seconda porta dell'ascensore che caccia via gli intrusi, sigilla le porte, si rivela abbasandosi il cappuccio e facendo imbestialire i NEET, fa i complimenti presentandosi ad Ohsugi e porta Saki con sé nel parco giochi che c'è sul tetto dopo che lei gli dice che ha capito come sia tutta una messa in scena e che in realtà lui abbia intenzione di salvare tutti. Il parco giochi è un'area sopraelevata e separata dal parcheggio dove sono ora radunati tutti i ragazzi, ai quali Akira ordina di postare su "Eden" le loro idee per abbattere in fretta e con precisione i missili che stanno per arrivare: ammirandone l'immenso potenziale quando possono lavorare fianco a fianco, Akira stringe a sé Saki e chiama Juiz chiedendole di usare le idee migliori postate dai ragazzi per eliminare le 60 minacce volanti: quando il primo missile entra in raggio visivo, Akira lo abbatte con un "Bang!" mimato con la mano a forma di pistola, così come Kondou con gli strozzini molte puntate addietro.

I cieli del Giappone sono lacerati dalle scie dei missili che si dirigono verso i loro bersagli preimpostati ma le contromisure prese dai NEET sono efficaci e la marina imperiale schierata in acque nazionali unite a delle postazioni di missili "Patriot" abbattono uno alla volta tutti i bersagli, con buona pace di Mononobe, Yuuki e Tsuji che osservano - ognuno da un luogo diverso - come Akira sia ancora una volta riuscito a sventare i piani della Seleção Numero I e Numero X non sono però gli unici due personaggi noti a guardare il successo del ragazzo poiché anche Diana sta osservando tutto (probabilmente dalla suite dell'"Insomnia") e anche, incredibile ma vero, il nostro Itazu/Pantsu che è sopravvissuto al tentato omicidio di Mononobe! Quando tutti i missili sembrano essere stati abbattuti, un' ultima testata si dirige proprio verso il centro commerciale, e precisamente verso la giostra sulla quale si trova Akira in veste di "Comandante delle Forze di Difesa" che non viene colpita solo perché il nostro ha un ultimo, fulmineo riflesso alla John Wayne in uno dei suoi tanti film western con il quale "estrae la pistola" e fa esplodere la testata. Lo schianto di detriti lo lascia indenne ma Saki viene scagliata a terra dalla forza dell'impatto e subito il ragazzo si precipita da lei per verificarne le condizioni: sentendola respirare, Akira si sente veramente sollevato e chiama Juiz chiedendole di usare tutti i soldi rimasti per nominarlo Re del Giappone (!): una scelta alla quale nemmeno lui sarebbe voluto arrivare dato che la fuori ci sono molte persone più adatte di lui ma che non hanno le palle per interpretare questo ruolo, che lui sente di poter portare avanti al meglio dato che c'è una persona che crede in lui. Mentre assistiamo al risveglio di Saki, vediamo Akira chiedere un'ultima cosa alla voce telefonica... ma non sappiamo cosa, poiché la scena è vista dagli occhi di Saki che riprende conoscenza (anche se probabilmente è un'altra cancellazione della memoria). La scomparsa della voce della donna e la fine del credito di Mr. Outside decreta la morte del telefono, che Akira fa scivolare nella tasca di Saki che, con voce fuori campo, ci ricorda che quel giorno il suo Akira divenne principe di un paese senza re.

Sarò stringato perché la maggior parte delle idee che mi frullano in testa dall'altra notte voglio analizzarle per bene in sede di recensione; mi limito solo a dire che il tassista che accompagna Saki e Micchon a Toyosu e sul quale la regia indugia alcuni interminabili secondi, secondo me è Mr. Outside (il fatto che guidi un taxi della ATO mi sembra un buon indizio). Sono molto felice per Itazu e per il suo essere sopravvissuto all'incidente di Kyoto, anche se rimango dell'idea che per i canoni della serie il suo personaggio aveva fatto ciò per cui era stato pensato, quindi poteva anche morire in pace... evidentemente i film gli daranno di nuovo la gloria che merita un personaggio con un soprannome così curioso ^^ Bellissimo anche il taglio su Numero XI - Diana Shiratori che è ancora viva e vegeta dopo l'allucinazione che ne ha permesso la fuga alla fine del settimo episodio... e se possibile, è ancora più bella di prima... In attesa dei film (e della recensione, che arriverà stasera), ricordo che a breve inizierà la distribuzione dei DVD e dei Blu Ray nei negozi giapponesi: mi raccomando, non fatevi sfuggire queste chicche!

2 commenti:

blackjack31 ha detto...

Belle recensioni, complimenti, dal primo all'ultimo episodio.
Secondo me il secondo desiderio chiesto a Juiz da Takizawa è proprio quello di farsi nuovamente cancellare la memoria; infatti il suono che sentiamo poco prima che il cellulare venga dato a Saki è esattamente identico a quello sentito nel primo episodio nel momento in cui Takizawa si fa cancellare la memoria, forse questo è un modo per poter ricominciare tutto da capo e poter svolgere nel migliore dei modi le sue future mansioni, oppure chissà quali altri segreti piani avrà in serbo per noi il nostro Takizawa... Solo il film potrà risolverci questi dubbi ;)

Grande Mu ha detto...

Wow, che memoria! Il suono sentito nel primo episodio me l'ero proprio scordato, o forse non ci avevo proprio fatto caso dato che ho capito l'importanza riposta nei dettagli solo dal 4°episodio, con l'allucinazione dei Johnny. Ho ricontrollato ora e... si, hai proprio ragione!

E ora sotto con la recensione! (solo dopo aver corretto il titolo del post: ho messo 12 invece che 11 ^^''')