mercoledì 3 giugno 2009

Sengoku BASARA - Episodio 9

L'episodio in pillole: Nobunaga decide di lanciare l'offensiva a tutto campo contro l'alleanza nemica, decimando considerevolmente il numero dei suoi nemici;

Highlights: fine dell'alleanza?

Giudizio: 9/10

Ecco la puntata di rottura che chiude il libro di storia del Giappone medievale e lo sbatte a fare da sostegno ad un tavolo leggermente traballante: le "licenze" storiche che si erano limitate a fare capolino qui e là diventano ora una vera e propria riscrittura di quella che è stata la Sengoku Jidai con una drammatica e prematura morte di 3 grandi leader, oltre che di colui che nella realtà vinse il nemico e stabilì un periodo di pace e prosperità che durò 200 anni. Una scelta azzardata ma di sicuro impatto che, nel contesto di un anime così scenografico ed imprevedibile potrebbe anche risultare vincente fra poche settimane, quando dovremo tirare le somme: nel breve (leggasi, in questi 24 minuti) la scelta rulla perché i combattimenti e le scene topiche abbondano in quantità e qualità, a lungo termine ci sarà da valutare quanto sarà massiccia l'escalation di violenza che caratterizzerà l'ultimo arco narrativo. Non mi stupirei se alla fine il Re Demone dominasse l'arcipelago ^^.

La sequenza di apertura pre-OP ci mostra l'inizio della massiccia operazione di invasione del Kyusuu da parte di Nobunaga che, al comando solitario delle proprie truppe, non si fa nessuno scrupolo ad uccidere Shimazu Yoshihiro, il Signore di Satsuma, sparandogli a raffica con la sua pistola e finendolo con un colpo alla testa di fronte ai soldati di entrambi gli schieramenti. Senza pietà neanche per i monaci cristiani da poco arrivati nel Paese, Nobunaga conquista tutta l'isola mettendola a ferro e fuoco e mandando i suoi generali e la moglie ad attaccare direttamente i rivali dell'alleanza per dare uno scossone terminale ai loro propositi di lotta. Nel castello di Shingen, Masamune e Koujurou hanno appianato le divergenze sorte con il rapimento dei soldati ad opera di Matsunaga e sono nuovamente pronti a scendere in campo fianco a fianco per lottare in nome di un ideale comune mentre Yukimura, nella stanza di ricevimento del suo Signore, riceve in dono una nuova coppia di lance per rimpiazzare quelle andate distrutte nella piana di Nagashino contro Honda Tadakatsu: la gratitudine del focoso guerriero verso Oyakata-sama si manifesta nuovamente con una sequenza di "Oyakata-sama!" - "Yukimura!" tanto cara a questa serie che ci fa sbellicare dal ridere ancora una volta... peccato che Sasuke sia costretto ad interrompere il siparietto per portare la tremenda notizia di Tokugawa, caduto vittima di un attacco di Mitsuhide Akechi e morto lasciando il clan dei Mikawa allo sbando!

Nella provincia di Echigo, quello stesso pomeriggio, Kenshin e Kasuga stanno trascorrendo ancora una volta del tempo assieme parlando di come la guerra abbia sconvolto la vita del feudo ma abbia altresì contribuito a renderli più intimi di quanto non fossero prima, facendo nascere un rapporto che trascende (ma tanto! NdiMu ^^) quello che normalmente esiste fra daimyo e guardia del corpo: nell'attesa che le foglie di thé regalino tutto il loro intenso aroma all'acqua nel bollitore, Kenshin si avvicina alla sua "bellissima lama" e la invita a non abbandonarlo mai fino agli ultimi istanti di tempo che gli saranno concessi su questa terra e Kasuga (prima di orgasmare ^^) gli ricorda che la sua vita ha senso solo come protezione del suo Signore. Osservando l'imminente arrivo del temporale, metafora assolutamente calzante della catastrofe che sta per vivere il Paese sotto l'avanzata di Nobunaga, Kasuga percepisce la presenza di uno sconosciuto alle loro spalle e si schiera fra il suo Signore e l'intruso, che si presenta come kunoichi della squadra speciale al servizio di Sasuke e quindi di Shingen: un rotolo con impresso il marchio della Tigre di Kai sarebbe la prova della sua lealtà. Invitando Kasuga a tranquillizzarsi, Kenshin và a colloquio da solo con la kunoichi che lo informa della morte di Tokugawa... a cui farà seguito la sua! Due colpi di pistola tentano di uccidere il Signore di Echigo che però li schiva senza problemi e Kasuga, irrompendo nella stanza, obbliga la kunoichi nemica a rivelarsi: colei che si è spacciata per serva di Shingen è in realtà Noihime - la moglie di Nobunaga - venuta al castello di Kenshin per ucciderlo. Le pistole ed il gatling non bastano a fermare il suo bersaglio che respinge ogni proiettile con la katana e schiva la raffica di mitragliatrice riuscendo addirittura a farla a pezzi con disarmante facilità: catturata da Kasuga che le arriva alle spalle, Noihime invoca l'aiuto di Ranmaru che da un tetto scocca delle frecce destinate a Kenshin che però uccidono i suoi soldati arrivati in soccorso. Sfruttando la situazione, Noihime si libera di Kasuga e Ranmaru ferisce ad una gamba il Signore di Echigo che, a guardia abbassata, diventa facile bersaglio delle pistole di Noihime: Kasuga si lancia sulla traiettoria ma è lo steso Kenshin a gettarla a terra e prendersi i 3 colpi al cuore, gamba e braccio. La missione è compiuta ed il secondo membro illustre dell'alleanza muore fra le braccia della sua amata, sconvolta dal dolore.

A Kai la situazione non è più semplice poiché il forte temporale ha ingrossato il fiume che ora preme con violenza contro gli argini e le barriere artificiali che iniziano a mostrare concreti segni di cedimento: mentre Yukimura si continua ad allenare sotto la pioggia con le sue due lance, Shingen prende due uomini e raggiunge a cavallo il letto del fiume dove i suoi uomini stanno lavorando alacremente per contenere le falle. Comprendendo che c'è poco tempo da perdere poiché la sua presenza è molto importante a palazzo in vista dell'imminente discesa in campo, Oyakata-sama alza un'enorme e pesantissima roccia con la quale prende la rincorsa e la piazza proprio al centro di un muretto con delle perdite d'acqua che ora, grazie alla spinta dell'uomo, sembrano essere tappate: mentre tutti si danno da fare col morale nuovamente alle stelle per l'intervento del loro Signore arriva sul margine del fiume Mitsuhide Akechi, tornato dalla "missione Tokugawa" e pronto a portare a termine anche quella Takeda. Saltando nel letto del fiume ed estraendo la sua ascia obbliga Shingen a combattere per la propria vita... con una mano sola, poiché con l'altra continua a premere la grossa pietra! La situazione si fa sempre più insostenibile ed in soccorso del Signore di Kai giungono Yukimura e Masamune con Koujurou che però non fanno in tempo ad evitare il crollo della diga che travolge tutti e permette al generale di Nobunaga di ferire alla spalla Shingen e gettarlo in acqua, seguito a ruota da Yukimura che però non riesce a salvarlo dall'annegamento. Il dokuganryu ed il suo braccio destro sembrano essere l'ultima speranza di sopravvivenza del movimento anti-Nobunaga.

Ma quanto m'è piaciuta questa puntata?!? BELLISSIMA!!! Innanzitutto inaspettata: la piega degli eventi, che passano da "moderatamente fedeli" a "freaking fool!!!" lasciano spiazzati e sulle prime anche un po' straniti ma analizzando più nel dettaglio la puntata, le sue scene topiche e i possibili risvolti di scenari futuri notiamo che le morti dei daimyo sono notizie riportate e non testimoniate (vediamo Akechi trafiggere Ieyasu ma non lo vediamo fatto a pezzi, vediamo Kenshin ferito ma di solito queste scene hanno sempre un dialogo d'addio, vediamo Shingen andare alla deriva ma non lo vediamo blu e gonfio). Aspetto positivo nella sostanza, negativo per lo spreco a cui è stato sottposto è Ranmaru... che non vedevamo dalla prima apparizione di Nobunaga durante il rapimento di Yoshimoto nel secondo episodio: il ragazzino ha talento, ma il fascino di Noihime ed il sadismo di Akechi l'hanno purtroppo relegato ad un ruolo gregario. Peccato.

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