domenica 7 giugno 2009

Sengoku BASARA - Episodio 10

L'episodio in pillole: i protagonisti fanno il punto della situazione ora che la battaglia finale con Nobunaga è imminente; Kenshin e Shingen non sono morti come ci era stato fatto credere settimana scorsa;

Highlights: Sasuke e la sberla a Kasuga: è nato un amore? ^^;

Giudizio: 7/10

E' quindi durato solamente una settimana l'inganno messo in piedi da Production I.G sulla sorte di 2 dei 3 daimyo dati per morti al bilancio stilato dopo l'assalto di Mitsuhide al feudo di Kai: se Ieyasu pare effettivamente andato all'altro mondo (ma certezze non ce ne sono), i Signori di Kasuga e Yukimura giacciono allettati ed in gravi condizioni ma ancora in lotta per vivere e dare una mano ai loro pupilli in quella che sarà la battaglia per le sorti del Paese: la storia vera vuole che Kenshin muoia prima di raggiungere Kyoto e Mitsuhide dovrebbe incendiare il tempio di Honno-ji dove Nobunaga e Ranmaru dormivano, il tutto in una sosta nella lunga marcia verso l'assedio del castello di Takamtsu ai piedi del quale Hideyoshi Hashiba stava conducendo l'assedio e richiese l'intervento del suo signore. Dalla preview dell'11° episodio vediamo un tempio che brucia e probabilmente ci si riferisce proprio all'incidente di Honno-ji, anche se le premesse per una ricostruzione fedele degli eventi non ci sono minimamente ^^''.

Il precoce completamento della missione di uccisione di Kenshin permette a Mitsuhide di giocare un po' col dokuganryu ed il suo braccio destro, che finiscono per scambiarsi insulti e colpi di katana "potenziati" dalle loro aure. La salute ancora cagionevole di Masamune unito allo scherno di Mitsuhide che non ritiene il daimyo un rivale alla sua altezza fanno sì che lo scontro si concluda - di fatto - ancora prima di iniziare poiché il generale di Nobunaga salta il fiume e atterra proprio in sella al suo cavallo dirigendosi verso l'orizzonte e lasciando i due avversari a bocca asciutta. Saltando fra i rami degli alberi di una foresta a metà strada fra i feudi di Echigo e Kai, Sasuke e Kasuga incrociano nuovamente i loro viaggi e l'imprevisto incontro dell'uno con l'altra fa perdere ad entrambi l'appoggio sulle piante e quindi cadere a terra: finalmente in grado di parlarsi senza pressioni, i due si riferiscono le reciproche condizioni dei loro daimyo constatando che gli sgherri di Nobunaga hanno agito simultaneamente per ottenere il massimo risultato. La ragazza si addossa la responsabilità di tutto quanto accaduto con Noihime e Ranmaru per non aver agito come il suo ruolo avrebbe imposto e per non essere morta per difendere il proprio Signore ma invece di ricevere parole di conforto dal collega ninja, la bella kunoichi si prende un sonoro schiaffo a cinque dita che le arrossisce la guancia: invitandola a riflettere su come si sarebbe sentito Kenshin vedendo morire al suo posto la "bellissima lama",di cui è tanto orgoglioso, Sasuke fa riecheggiare un pensiero nella mente di Kasuga, e più precisamente il recente ed intenso dialogo fra lei ed il Signore di Echigo nelle sue stanze private.

Alla villa di Shingen, il grosso dell'alleanza anti-Nobunaga si interroga sul da farsi: la Tigre di Kai è a letto priva di conoscenza e Yukimura non sembra avere intenzione di alzarsi dal fianco del suo padrone ma Masamune, Koujurou e Sasuke stanno lavorando per capire il modo migliore di affrontare la situazione. La giovane tigre agli ordini di Shingen sta vivendo gli stessi sentimenti di impotenza già visti in Kasuga ma a differenza della ragazza, la cieca fedeltà del ragazzo nei confronti del suo Signore gli impone di rimanergli al fianco fino a che non riaprirà gli occhi: stanco di stare alla mercè di un generale di nome ma che in realtà si comporta come un bambino, Masamune rompe gli indugi e dichiara di volersene andare da solo ad affrontare il Re Demone: le possibilità di vittoria diminuiscono sensibilmente ma in caso di riuscita nell'impresa, il suo nome sarà scolpito a caratteri cubitali negli archivi della Storia. Prima di vedere la decisione di Yukimura, la regia taglia su Owari e la residenza di Nobunaga, all'interno della quale il Re Demone viene accolto nella sala del trono dalla sorella Oichi tormentata dai continui omicidi perpetrati dal fratello in nome del potere: cercando di farlo ragionare, la ragazza viene quasi uccisa da una lancia scagliatale contro che però si arresta pochi centimetri prima di colpirla a morte. Mitsuhide, arrivato a rapporto per confermare il successo delle missioni di eliminazione di Tokugawa, Kenshin e Takeda informa il suo Signore che i piccoli servitori dei Signori dell'alleanza molto probabilmente si recheranno ad Owari per tentare un disperato assalto al castello e, con grande coraggio, il generale chiede ed ottiene il permesso di potersi occupare della questione. Di nuovo alla villa di Shingen, Koujurou mostra a Yukimura il pugno serrato del suo Signore che testimonia l'approvazione ad unirsi alla battaglia finale contro il Re Demone: senza più alcuna paura, Yukimura si unisce a Masamune nella cavalcata verso Owari.

Utilità dell'episodio pari praticamente a zero, dato che ci viene mostrata la reazione dei singoli schieramente agli eventi della scorsa settimana ma non c'è niente di sconvolgente dato che tutti sono ovviamente preoccupati per la salute dei daimyo feriti e per il futuro del Paese che sembra ormai destinato a cadere in mano al Re Demone. Al di là della bella scena di Kasuga e Sasuke nella foresta ed il dialogo finale fra il dokuganryu e la giovane tigre di Kai la puntata è utile solo per chi si fosse persa la precedente: all'80% è recap, il restante 20% è inutile ai fini della trama. Cosa salviamo? le inquadrature piccanti sulla kunoichi di Echigo (che sono pure poche >_>) e l'alleanza a tempo di Masamune e Yukimura che non hanno intenzione di depositare l'ascia di guerra nonostante ora combattano fianco a fianco.

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