mercoledì 10 giugno 2009

Senjou no Valkyria - Episodio 10

L'episodio in pillole: Welkin ed Alicia si separano dal resto del gruppo e finiscono in una foresta innevata dove trovano una capanna nella quale passare la notte finché qualcuno non rovinerà la loro serata...;

Highlights: l'altruismo di Alicia, l'avvicinamento a Welkin;

Giudizio: 8,5/10

Un altro bell'episodio di quest'anime che per un paio di puntate mi ha fatto addirittura ipotizzare un drop che ora sembrerebbe scongiurato. Di nuovo sui protagonisti dopo l'excursus imperiale, Alicia e Welkin sono nuovamente sotto i riflettori della narrazione e ritornano alla grande con un episodio le cui scene madri non brillano per originalità e regia ma portano a casa egregiamente il loro compito: contribuire alla crescita dei personaggi e livellare l'aprioristica ostilità della bella soldatessa nei confronti del suo superiore. Iniziamo anche ad avere un quadro un po' più allargato del passato dei nostri due main characters che scoprono di avere molto in comune al di là delle apparenze e dei rispettivi caratteri, creando i presupposti per il primo vero approccio romantico... che ovviamente andrà a finire in niente: è ancora troppo presto per certe cose ^^ Tranquilli, non rischiate l'aumento di carie sui premolari da tanto romanticismo: la guerra è sempre in atto e non mancherà un incontro imprevisto che, oltre a mostrare l'umanità dei miliziani rispetto all'invasore imperiale, creerà i presupposti per un'analisi sociale delle istituzioni di entrambi i Paesi. Non male, decisamente non male...

In missione di scouting sull'innevata catena montuosa che circonda il Paese, Alicia e Welkin si rendono conto che una grande tempesta di neve si sta avvicinando verso di loro e non hanno tempo per far ritorno al campo base. Fortunatamente per loro nella foresta trovano una baita abbandonata nella quale trovare riparo dall'evento naturale che sta spazzando la montagna: resosi conto che quattro mura ed un tetto non saranno sufficienti ad impedirgli l'assideramento, Welkin accende un fuoco nella piccola capanna e regala alla ragazza l'unica coperta di cui dispongono per permetterle di scaldarsi e non avere problemi. Peccato che ora sia lui a tremare come una foglia nonostante il fuoco e la ragazza non esita ad offrirgli un posticino vicino a lei al caldo della vicinanza, del tepore della lana e del fuoco che continua a riscaldare, con fatica l'area. Un po' a disagio dal silenzio che si viene a creare e dalla situazione "equivoca", la bella Sergente cerca di trovare un argomento di conversazione e spinge il suo superiore a raccontarle qualcosa della sua infanzia: il racconto di Welkin le spiega i motivi della sua passione verso la natura, stimolato dagli interessi del padre. Vivere sotto l'egida di un padre eroe nazionale non deve essere stato semplice, ma certamente migliore di non aver avuto per nulla una figura paterna... si, Alicia è orfana e Welkin rimane spiazzato da questa rivelazione alla quale subito risponde che anche nella sua famiglia c'erano grossi problemi dovuti alla morte della madre nella precedente guerra ed ai sensi di colpa del padre per non averla salvata: impaurito dal sopraggiungere di queste paure, Welkin spera che la guerra termini presto per non dover vedere amici e cari morti prematuramente.

Ormai decisamente più intimi del solito e "conciliati" dalla situazione, i nostri iniziano a raccontarsi di tutto e Welkin coglie la palla al balzo per chiedere alla ragazza cosa rappresenti e perché indossi ancora quel fazzoletto rosso e bianco in mezzo ai capelli. La risposta è molto sincera ed anche in linea con il personaggio: è un ricordo del panificio dove lavorava nella sua vita normale prima che scoppiasse la guerra, dove tutte le mattine preparava l'impasto del pane ed aiutava ad infornare e - occasionalmente - a servire. E' un ricordo della vita che aveva, alla quale tiene moltissimo e che non ha intenzione né di perdere né di rinnegare ma - anzi - di riconquistare una volta terminata l'invasione nemica. La scena evolve con i due che si prendono per mano e gli sguardi che si incrociano... pronti per qualcosa di più... ma... Welkin suggerisce che forse, vista l'ora, è meglio dormire ^^''' (quante legnate sui denti, NdiMu). Alcune ore dopo è lo stesso Welkin che sveglia la sua sottoposta poiché c'è qualcuno fuori dalla capanna, probabilmente un imperiale: armi in pugno, i nostri tentano di studiare un piano ma il soldato fa irruzione dalla porta principale con una granata in mano - senza sicura inserita - che gli assicura l'incolumità. Nessuna delle due parti ha intenzione di cedere all'altra e nessuno ha intenzione di andarsene dalla capanna, mettendo tutto in stallo: Welkin inizierebbe anche una trattativa col ragazzo ma la situazione si complica terribilmente quando quest'ultimo inizia a perdere tanto sangue tossendo, segno evidente di un'emorragia interna. Alicia vorrebbe aiutarlo nei limiti delle sue conoscenze di primo soccorso ma per tutta risposta si vede sparare addosso un proiettile che fortunatamente non la centra e, invece di farla mettere a sedere, la sprona ad aiutare con ancora più convinzione il "nemico" al quale spiega di essere interessata non come tale ma, semplicemente, come persona.

Colpito dalle parole della ragazza, il soldato abbassa finalmente l'arma e si lascia curare dall'ex panettiera di Bruhl che gli guarda le ferite sanguinanti e scopre che sono due ferite causate da proiettili di fucili all'addome: il ragazzo è convinto a farsi aiutare ma ha sempre una mano sulla granata disinnescata, anche durante il bendaggio della ferite. Alicia non si rende conto del grande pericolo che entrambi stanno correndo ma Welkin ha preventivato tutto e sa benissimo che - qualora il ragazzo svenisse - la granata gli cadrebbe di mano e tutta la capanna esploderebbe, uccidendoli. Mentre il nostro animalista studia il da farsi, Alicia regala al ferito la sua acqua e la coperta con la quale si erano scaldati in precedenza mentre Welkin cerca di tenere cosciente l'imperiale facendolo parlare delle ferite e di come se le sia procurate: sorprendentemente, il soldato ammette che vorrebbe morire poiché stufo della guerra... semplicemente, non vorrebbe morire in quel posto dimenticato da Dio ma a casa sua circondato dai familiari. Proprio loro gli danno spunto per raccontare di come funzioni la vita nell'Impero, un Paese governato dalla nobiltà la quale, se non ne fai parte, non ti sarà possibile fare nulla tranne arruolarti e dimostrare il tuo valore sul campo. Peccato che la guerra abbia forzato i tempi e i "figli di papà" siano tutti ufficiali mentre chi, come lui, è il terzo figlio di un allevatore deve farsi il mazzo in prima linea.

L'ultimo grande colpo di scena arriva nel finale della puntata, quando il nostro soldato rivela di essere anche un disertore e che le ferite all'addome gli sono state causate proprio dai suoi ex-compagni che ne avevano scoperto le intenzioni di fuga. Alicia è dispiaciuta e non sa cosa dire per consolare il ragazzo, se non che l'immensa tristezza che la sta avvolgendo finirebbe subito le guerra cessasse ora di rovinare migliaia di vite di persone innocenti. Dopo aver appreso i nomi dei suoi due benefattori, il soldato rimette la sicura alla granata risolvendo la situazione e facendo finalmente tranquillizzare Welkin che, vedendo il sorriso sul volto del ragazzo, gli chiede da cosa sia causato e lui risponde che aver potuto parlare liberamente con due ragazzi come loro è il regalo più bello che poteva ricevere in punto di morte: supplicandoli di ricordare la sua esistenza ed il suo passaggio su questa terra l'imperiale si presenta come Michael Weber e - ironicamente - quelle saranno le sue ultime parole alle quali seguirà una degna sepoltura. L'indomani la pattuglia di imperiali che era sulle tracce di Michael raggiunge la capanna e trova la tomba del ragazzo con delle impronte che si allontano ma che decidono di non seguire poiché l'hanno trattato con onore nonostante fosse un disertore: ritrovato il sentiero principale, Alicia e Welkin raggiungono il luogo dove sarebbe dovuto esserci tutto il Settimo Plotone convinti di non trovare nessuno e invece sono tutti lì, felici di vederli ritornare sani e salvi.

Il tema della nobiltà come opportunità di crescita ma anche giogo dell'immobilismo sociale dell'Impero sembra poter essere un bel tema da sviscerare da qui in avanti, e con Alicia nel ruolo di paladina dei deboli e dei non-nobili ci sarà da ridere. Anche l'inizio delle rivelazioni sui passati dei protagonisti inizia, lentamente, ad emergere e la cosa non può che essere un bene alla luce del gran numero di puntate che ancora mancano alla serie: più battaglie, più Edelweiss e più introspezione! Sembra che settimana prossima si tornerà dall'altra parte della guerra... e se ciò vuol dire più Selvaria in azione (magari con meno vestiti ^^) beh, di certo non può che farci piacere! I difetti però non mancano in questo episodio e soprattutto a livello di militaria mi sento in dovere di sottolineare la "svista" sulla sicura della granata che viene rimessa al proprio posto evitando lo scoppio della stessa solo perché il romanticismo del momento lo prevede: grazie regia, ma un po' di fedeltà in più non guasterebbe...

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