venerdì 5 giugno 2009

Tears to Tiara - Episodio 9

L'episodio in pillole: l'idea geniale di Rusty non si concretizza proprio al 100% ma i nostri eroi raggiungono comunque la base di Rublum dove Arawn e Arthur otterranno un assaggio della vendetta che cercavano;

Highlights: il sadismo di Lydia;

Giudizio: 8,5/10

Altra settimana, altro miglioramento! Settimana scorsa avevamo solo metà puntata, oggi tutti i 24 minuti regalano spettacolo audiovisivo: il pericolo sembra definitivamente passato! Le donne di Arawn continuano a pensare più alla guerra che al MOE (tranne Morgan ^^'), le donne del nemico ci regalano una bella parentesi acida e sadica sul loro passato di odio ed il loro futuro, incerto ma sicuramente vissuto da due argini opposti dello stesso fiume: la fermezza di Octavia traspare anche nella situazione critica in cui giace mentre Lydia è un personaggio totalmente diverso da quello visto settimana scorsa: gettata al vento la maschera di generale freddo e calcolatore, si mostra sotto una luce più umana ma altrettanto inquietante...

L'inizio dell'episodio è equamente diviso fra quanto accade all'interno della base militare e l'irruzione di Arawn e compagni: la fredda e tagliente luce lunare illumina la cassa di un magazzino nella quale giace, legata ed imbavagliata, la giovane Octavia che aveva scoperto al termine dello scorso episodio dei cadaveri in altre casse. La carceriera della bionda soldatessa imperiale è Lydia di Rublum, con la quale c'è un trascorso di violenza che però non sembra affliggerla come invece lo è la rivale che aspettava l'arrivo di quel momento da anni: mentre Lydia rivive un duello nel quale venne brutalmente sconfitta da Octavia che ora ha l'occasione di vendicare, la situazione all'esterno richiede la sua presenza. Arawn ed il resto di Gael hanno raggiunto la base grazie al piccolo Rusty che ha scavato da solo un tunnel sotterraneo che però esce decine di metri prima del cortile della base, obiettivo stabilito in precedenza: il nano si scusa col suo Signore che però lo tranquillizza e lo rassicura dicendogli che ha fatto un ottimo lavoro. Arthur prende un gruppo di uomini e, sfruttando le ombre della notte, prendono possesso della torre di sorveglianza permettendo ai compagni di entrare.

Una volta dentro, i soldati iniziano a saccheggiare tutte le casse di viveri ed armi presenti nei magazzini e mentre Morgan si scola una bottiglia di vino l'attenzione di Arawn viene richiamata da Ogam sulle stesse casse di cadaveri che scoprì Octavia: riflettendo su cosa se ne possano fare gli Imperiali di così tante casse di cadaveri, Arawn inizia a girovagare nel complesso finché non trova una cassa isolata e sotto al chiaro di luna all'interno della quale c'è proprio Octavia. Il Re Demone non riconosce immediatamente nella ragazza colei che gli diede filo da torcere nella foresta fuori del castello e prima di poter approfondire l'argomento irrompe nel magazzino Arthur informandolo che i soldati nemici li hanno scoperti: nascondendo il contenuto della scatola poiché sà benissimo che i Gael non fanno prigionieri di guerra e, qualora li facessero, li decapiterebbero, Arawn lascia la giovane Octavia esattamente dov'è. Raggiunta la piazza d'armi, Arawn e Arthur attirano il grosso delle truppe mentre Riannon, Morgan e gli altri scappano con la refurtiva caricata sui carri. Prendendo delle fiaccole da un braciere, i nostri due protagonisti danno fuoco a praticamente ogni edificio del complesso militare, costringendo i soldati a spegnere l'incendio piuttosto che inseguirli ma la voglia di vendetta è tanta e gli Imperiali finiscono per cedere ed attaccarli salvo venire miseramente uccisi: mentre la struttura brucia ed i nostri fuggono, Lydia ritorna ed osserva impotente alla distruzione della sua caserma.

Ritornati ad Avalon, per i nostri eroi è tempo di dividere le numerose casse di provviste recuperate e banchettare allegramente senza granchi, che hanno un po' stufato tutti in città ^^. Morgan non se lo fa certo ripetere due volte ma anche Riannon inizia ad aprire le casse finché ne trova una vuota: intuendo cosa (o meglio, chi) contenesse, Arawn lascia i suoi uomini al razionamento del cibo mentre se ne va in armeria per affrontare a quattr'occhi il problema. Come facilmente intuito, la cassa era vuota perché conteneva Octavia che ora è libera e vuole vendicare il furto della merce imperiale: l'incontro con il Re Demone non è un match per lei che, essendo ferita, finisce presto per cadere a terra svenuta costringendo Arawn a correre in suo aiuto. Urlando imprecazioni agli umani ed alla loro continua voglia di gettare le loro vita al vento, Arawn decide di prendersi cura anche di questa spadaccina dalle spiccate abilità gestionali.

Arawn mi sembra un capo leggermente incapace a volte ^^'. Si accorge del nemico in mezzo al suo magazzino provviste e non dice niente, ci torna da solo incurante del fatto che il nemico visto da lui potrebbe in realtà essere uno di mille al seguito ed in marcia verso il castello... La reazione alla vista della ragazza e della sua volontà di combattere all'ultimo sangue, poi, lo mandano definitivamente in bestia perché vede tutti gli umani così desiderosi di buttare via stupidamente e nel nome degli ideali che più hanno fatto loro la loro vita, incuranti di chi pensa a loro e chi non vorrebbe ricevere brutte notizie dagli alti grado militari: vedere Arawn spaccare una cassa di legno con la la forza delle mani è una caratterizzazione un po' contrastante per un come il Re Demone, abituato a fare del sarcasmo, più che della lama, la sua arma migliore.

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