venerdì 12 giugno 2009

Kemono no Sou Ja Erin - Episodio 22

L'episodio in pillole: Erin e Tomura raggiungono la città per farsi fare le modifiche all'arpa necessarie per addomesticare Liran; Iaru continua le sue indagini verso la misteriosa organizzazione che lo perseguita ed ha attentato alla vita di Shin Ou;

Highlights: il ricordo sul dialogo precedente la morte di Hagaru;

Giudizio: 8,5/10

Ah-ha! Come sospettavo, la scena del sedicesimo episodio dove Iaru e Hagaru combattono all'ultimo sangue non è stata un semplice inseguimento culminato con l'assassinio del mentore (diretta conseguenza di ordini superiori) bensì una precisa intenzione del giovane Seizan di capire le motivazioni che hanno spinto il maestro a "tradire" l'ordine. E le rivelazioni del sogno di Iaru vanno ben oltre ogni aspettativa, andando a comporre finalmente un ordine logico a molte scene ed avvenimenti che ancora non avevano ricevuto risposta: a quasi metà serie Erin diviene finalmente la "Sou Ja" del titolo e Iaru è l'icona del secondo filone narrativo totalmente incentrato sull'aspetto politico e gli intrighi di palazzo abilmente orchestrati da Damiya.

Erin e Tomura si recano in città per far si che l'arpa della ragazza possa essere modificata secondo le esigenze del piccolo Liran che vede in Erin la madre che non è lì con lui ad aiutarlo nella crescita. Non sono però gli unici nostri protagonisti in città poiché anche Iaru sta facendo un giro di ricognizione sperando di trovare qualche indizio sui mandanti del tentato assassinio della Regina e assiste per caso all'arresto di un mercante ad opera delle guardie reali, ormai al limite della sopportazione e desiderose di trovare colpevoli a tutti i costi. Accortosi di essere seguito dagli uomini in maschera con cui già ebbe a che fare 4 anni prima, il ragazzo raggiunge la zona del porto e si fa attaccare salvo rispondere colpo su colpo agli avversari: nonostante tutti e 3 siano su una piccola barchetta a remi, la lotta è furibonda e senza esclusione di colpi tanto che Iaru rompe un altro elmo e vede parzialmente in faccia uno dei suoi assalitori che lo schernisce per farsi inseguire ma la ferita all'addome dl ragazzo improvvisamente sanguinante gli impedisce la rincorsa al nemico. Dopo aver fermato anche l'altro che voleva riprendersi l'elmo recuperato durante l'attentato a Shin Ou, Iaru si accascia definitivamente e sviene proprio quando l'imbarcazione inizia a lasciare i suoi ormeggi...

Nel frattempo Erin & Co. raggiungono il negozio di strumenti musicali di Yantoku che subito riconosce la ragazza e si sorprende di vederla lì, chiedendole il motivo della visita. La richiesta di costruire qualcosa che possa riprodurre il suono degli Ouju sorprende oltremodo il ragazzo che però sta chiudendo il negozio e invita tutto il gruppo a tornare l'indomani mattina ma - non avendo soldi - sarebbero costretti a tornare a Kazarumu e poi rifare il viaggio: desiderosi di aiutare la loro amica, Moku e fratello si inginocchiano supplicando il mastro artigiano di ospitarli in negozio per la notte. La dervia della barca di Iaru lo porta all'ansa del fiume che è a poche centinaia di metri dal negozio e Iaru, riconoscendo la zona, si alza a fatica con la ferita ancora sanguinante e si incammina verso il vicolo attirato anche dalla melodia di un arpa: è Erin che sta suonando per allietare le ore notturne degli amici che però sentono un tonfo fuori dalla casa e corrono a vedere di cosa si tratti: Iaru, in gravi condizioni, non ha retto al dolore e si è accasciato all'ingresso del negozio. Erin, dopo 4 anni, ritrova finalmente colui che l'ha avvicinata al mondo della musica.

Al Palazzo di Shin Ou, la Regina e Damiya discutono con il capo delle guardie di Kezarumu sulla situazione dell'animale ferito dalla freccia e sui pericoli che ultimamente stanno appestando le lande reali. A sorpresa il nipote di Shin Ou lascia i commensali con grande anticipo sulle regole del galteo poiché asserisce di volersi godere i magnifici fiori di Kazarumu portati dal loro ospite. I fiori della riserva degli Ouju sono però un'esca che il nobile usa nei confronti della nipote Semiya: facendole recapitare un vaso con una lettera firmata a nome di Shuunan, la ragazza rimane piacevolmente sorpresa... ma una regia particolarmente sibillina non ci permette di ascoltare altri commenti preferendo glissare su Damiya nascosto fuori dalla porta, compiaciuto che il suo piano proceda secondo quanto preventivato. La parentesi di palazzo termina così, in sole due brevi scene, riportando il focus della narrazione su Erin e Iaru in particolare, il quale sta vivendo un sonno agitato dopo aver ricevuto le prime cure e bendaggi di pronto soccorso: in sogno, il ragazzo rivive la notte in cui uccise Hagaru ma finalmente scopriamo cosa si dissero i due prima di scontrarsi. Il maestro di Iaru non è un traditore bensì un fedelissimo della Regina che ha intuito i giochi di potere dei loschi figuri che tramano nell'ombra da quando, anni prima, la famiglia reale morì in un misterioso incendio del quale si salvarono solo Harumiya e l'allora in fasce Semiya. Gli unici che ne uscirono rafforzati furono i Sezan, che strinsero ancora di più il proprio laccio attorno ai reali con la scusa di garantire maggiore protezione. Poiché Hagaru non ha mai avuto intenzione di fare comunella con questi individui, è stato additato come nemico dell'ordine pubblico arrivando all'epilogo che tutti abbiamo visto: le ultime parole dell'uomo al suo miglior discepolo saranno il consiglio di non fidarsi di nessuno al di fuori del proprio istinto.

L'ultimo respiro del maestro è una scena troppo viva e "reale" nella mente del ragazzo che finalmente si sveglia dopo ore di come indotto dalla ferita ricevuta poche ore prima. Appena svegliato e rimessosi in piedi, il ragazzo raggiunge la zona frontale del negozio dove Erin lo saluta e lo ringrazia per averle regalato l'arpa quel giorno di 4 anni prima, chiamandolo per nome e facendo sussultare il ragazzo che - sulle prime - non ricorda che il proprio nome era inciso sullo strumento musicale. Dopo un attimo di smarrimento Iaru ricorda tutto e chiede come mai Erin sia tornata al negozio di Yantoku dandole così modo di raccontare la storia di Liran: colpito dalla determinazione della ragazza, Iaru la guida passo passo nella costruzione di un secondo arco di corde costruito a 45° rispetto all'arpa ed un panno che unisce le "due arpe" formando una cassa di risonanza adatta alla formazione di quel particolare suono necessario per stimolare l'animale. Tornati alla riserva, i compagni di classe di Erin vorrebbero assistere alla sonata della ragazza di fronte all'animale ma Moku blocca tutti tranne Tomura ed Esaru che assistono, increduli, a Liran che finalmente mangia la carne a lungo snobbata. In lacrime per la felicità, Erin è finalmente in grado di controllare l'animale.

Che bello vedere Erin vincere ogni battaglia che decide di intraprendere! L'animale stava bene, nessuno è mai riuscito a fare niente per lui ma lei, con costanza e determinazione, ha analizzato ogni aspetto del problema riuscendo a giungere a conclusioni logiche e razionali frutto del suo spirito di osservazione, della sua insaziabile curiosità ed anche della fortuna che ogni tanto si ricorda di assisterla. Le puntate con Iaru protagonista sono sempre le più interessanti perché allargano la storia a confini che trascendono il locale ed abbracciano questioni politiche che interessano gran parte dei personaggi coinvolti... tranne Erin, che però potrebbe essere pronta per il "salto" nella storia che conta grazie ai "poteri" che ora padroneggia. E c'è anche la storia di Soyon e della misteriosa morte dei Touda da chiarire, dietro alla quale sono sempre più convinto ci sia Damiya...

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