venerdì 19 settembre 2008

Sekirei (recensione)

Ah! Una delle serie più simpatiche e con meno ambizioni della stagione estiva, che tuttavia si è rivelata una interessante visione (non che le mancassero le premesse per esserlo, viste le misure delle protagoniste ^^). Onestamente, nel genere c'era già la nuova stagione di "Ikkitousen" a farla da padrone, ma ben presto mi sono reso conto che "Sekirei" era tutta un'altra cosa. Non solo tette e natiche al vento senza motivo, ma anche una storia che dà una ragione alle suddette per essere mostrate! Una svolta epocale per il genere! ^^. Non tanto a livello di spunto iniziale della trama, che anzi è molto banale, ma nell'evoluzione della stessa e nel taglio sentimentale ma non sdolcinato e prevedibile che è stata a mio avviso la fortuna di questa miniserie. Bellissima e funzionale idea dgli autori.

Il solito ragazzo belloccio ma sfigato che non_si_sà_come entra in contatto con delle strafighe da antologia è solo la punta dell'iceberg, poiché le ragazze (Sekirei, in questo caso) sono lì per un motivo ben preciso e si innamorano del protagonista per un altrettanto ben preciso motivo legato al loro destino: le Sekirei si innamorano del loro Ashikabi perché solo così possono trarne il massimo beneficio e sfruttare al massimo le loro potenzialità in battaglia. E' evidente anche da questo semplice dettaglio che c'è una profondità ben maggiore rispetto alle solite harem series in cui le dolci donzelle sono ansiose di farsi possedere dal loro padrone per il semplice intrattenimento dello spettatore. Intrigante.

Dato che comunque prima di metà serie l'harem di cui sopra si è già creato, ecco che proprio la profondità della caratterizzazione dei personaggi fà la differenza. C'è un ampia scelta nel cast: la bella e buona Musumi, la bellissima ma permalosa Tsukiumi, la senpai informatica Matsu, la prosperosissima e fascinosa Kazehana e la piccola Kuu-chan. Grazie a loro (e alla lungimiranza degli autori) la serie segue dei binari diretti ma non scontati, e narra la sua storia con semplicità ma in modo bilanciato. Solo all'inizio ci sono troppi incontri simil-casuali che mettono già sul ghiaccio l'evoluzione degli snodi narrativi, ma visto il genere è un difetto secondario. Il risultato finale, comunque, è che la serie si rivela molto meglio dei presupposti con cui è partita.

Solo pregi, quindi? Ovviamente no. Benché ne abbia scritto bene finora, non tutti i personaggi sono così efficaci nella storia. Menzione speciale per Kuu-chan, che è poco più di una macchietta comica (e marcatamente lolicon). Impossibilitata a competere con le altre Sekirei per l'amore di Minato, farà ricorso a travestimenti ammiccanti e affettuosità fraterne per rendersi utile. Peccato che anche a livello di poteri in battaglia sia la più scarsa... In definitiva, un po' troppo bidimensionale rispetto alla preponderanza delle altre giovani combattenti, Musumi su tutte.

Tuttavia, il vero problema della serie è il finale. Che poi in prospettiva non è un problema, però alla luce della coerenza narrativa della singola serie non si può non criticare. Premessa: Sekire è un manga tuttora in corso e lungi dal termine. La serie però è di sole 12 puntate, e prende in esame solo la prima parte della storia. Peccato che nel bel mezzo della presentazione e caratterizzazione del cast, arrivi il problema che darà vita alla seconda parte della serie: Minato e Musumi incontrano Shigi e la sua Sekirei (Kuno). Non volendo entrare a far parte della trama principale della serie (che non spoilero) i nostri decidono di aiutarli a fuggire dalla città. Peccato che il tutto si svolga troppo caoticamente, senza i giusti tempi di sviluppo e con un finale decisamente debole. In pratica tutto il buon lavoro di introduzione, a cui sarebbe naturalmente dovuto seguire un periodo di transizione e specificazione, viene vanificato dall'obbligo di accelerare i tempi per chiudere la serie. Viene detto a chiare lettere che ci sarà un seguito, però il Deus ex machina del 12° episodio è troppo pesante. Considerando anche che sono più di uno ^^'''

Chiaramente lontana dall'essere un capolavoro, non mi sento tuttavia in grado di bocciare una serie che ha saputo comunque dare nuova linfa ad un genere che con "Kanokon" e "ToLOVEru" aveva raggiunto imbarazzanti abissi di originalità. C'è da essere soddisfatti per il buon lavoro svolto per questa prima serie, ma soprattutto c'è da sperare che gli errori visti qui siano presi e migliorati nelle loro debolezze per la stagione che seguirà. Per ora un grande in bocca al lupo ai ragazzi di Seven Arcs, e un augurio di farci rivedere presto queste bellissime combattenti ^^

Voto: 76/100

NARRAZIONE: 8/10

PERSONAGGI: 8/10

PRODUZIONE: 7/10

AMBIENTAZIONE: 7/10

MOMENTO MIGLIORE: Musumi vestita da maid che quasi bacia Minato ^^

MOMENTO PEGGIORE: Ogni volta che le Sekirei sono vestite LOL

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