lunedì 29 settembre 2008

Nijuu-Mensou no Musume (recensione)

Ora che molte serie della stagione primavera-estate sono al termine mi rendo conto che molte di queste - per quanto totalmente diverse a livello di trama e lato tecnico - condividono un main theme di fondo: "ingannare" lo spettatore. Studio BONES ci presenta una serie in cui una ragazzina 12enne, Chiko, viene adottata per vie traverse da un affascinante ed enigmatico ladro noto al mondo come Nijuu-Mensou ("Venti Facce"), immediatamente dopo la fine del secondo conflitto mondiale. Complici le prime puntate in cui si respira la magica atmosfera di serie come Lupin, lo spettatore è convinto di essere alle prese con uno spy-drama in salsa rosa in cui la giovane e il suo mentore svaligeranno i manieri più protetti del mondo. Beh, niente di più lontano dalla verità ^^'

Non voglio accennare minimamente alla trama perché dovrei spoilerare troppo, e non mi và: sappiate che ad un certo punto la storia cambia completamente ed inaspettatamente di 360°. Salvo poi riservarsi il diritto di proporre altre drastiche metamorfosi della sua identità. Un tributo degli autori alle capacità mimetiche del loro stesso personaggio? Difficile dirlo, certo è che i personaggi sono il punto di forza della serie: la loro imprevedibilità e la loro camaleontica evoluzione tiene vivo l'interesse dello spettatore, alla continua ricerca di una possibile collocazione all'interno della serie. E' impossibile capire dove la serie andrà a parare, e dato che il mistero è l'ingrediente principale di questa ricetta anime, direi che gli autori hanno lavorato bene.

Chiko è perfetta come personaggio principale: intelligente, educata e composta ma allo stesso tempo reattiva e intraprendente. All'inizio sembra la classica ragazza con del potenziale ma troppo ancorata al suo faro-guida senza il quale perde la quasi totalità del suo fascino, ma fortunatamente non prenderà questa piega. Si dimostrerà anzi solida e poliedrica, capace di pensare ed interagire con il mondo che la circonda seguendo i consigli di Nijuu-Mensou. Anche il misterioso ladro è ben caratterizzato, nonostante le fugaci e provvidenziali apparizioni: bisogna arrivare in fondo alla serie per inquadrarlo perfettamente, ma i ragazzi di Studio BONES sanno il fatto loro e non si nascondono dietro all'ambiguità della sua figura per non rivelarne le motivazioni che lo spingono ad agire. Un ottima coppia di personaggi principali, supportata da spalle non sempre all'altezza. Personaggi come Ken e Haruka potevano e dovevano essere sfruttati meglio, invece rimangono un po' sfocati e faticano a trovare la loro collocazione nel puzzle.

Sfortunatamente, tutto quanto di buono costruito per 2/3 della storia cola a picco nell'ultimo arco narrativo. Fino alla puntata 18-19 procede tutto benissimo, con momenti di riflessioni intervallati da intelligenti ed esplicative puntate d'azione. Per la chiusura viene scelto di presentare un personaggio nuovo, solo marginalmente legato a quanto visto finora e forzatamente inserito nel passato di Nijuu-Mensou. Mancando pochi episodi al termine, la bilancia pende drammaticamente verso l'azione piuttosto che sulla presentazione del "big boss", che di conseguenza risulta anonimo, piatto e forzatamente motivato ad agire come lo vediamo. In poche parole, cattivo per il gusto di esserlo. Se al mancato supporto di caratterizzazione aggiunte anche dei deus ex machina qui e là, capirete facilmente che le ultime 7-8 puntate sono un po' troppo forzate per essere coerenti con quanto visto fino a quel punto. Se la penultima puntata è il punto più basso, l'ultima puntata riabilita un po' la situazione ma il danno è già stato fatto. Un vero peccato perché bastava seguire un filo leggermente più logico per dare più senso al tutto.

Per questi motivi, la serie manca le valutazioni più alte possibili. Quello che poteva essere un capolavoro da vedere assolutamente diventa una serie molto buona rovinata da un finale che è troppo forzato per essere credibile. La maledizione dei finali ha colpito ancora.

VOTO: 80/100

NARRAZIONE: 7,5/10

PERSONAGGI: 8/10

PRODUZIONE: 8,5/10

AMBIENTAZIONE: 8/10

MOMENTO MIGLIORE: la scena sul treno in fiamme;

MOMENTO PEGGIORE: la penultima puntata;

Nessun commento: