domenica 28 settembre 2008

Mahou Tsukai ni Taisetsu na Koto ~ Natsu no Sora ~ (recensione)

All'inizio ammetto che non ero molto interessato alla visione di questa serie. Un po' perché era il seguito di "Mahou Tsukai ni Taisetsu na Koto" - una serie di cui dicevano "è una figata pazzesca" e altri "è di una noia mortale", un po' perché le prime immagini e il trailer mi lasciarono davvero a bocca aperta per lo stupore. Anche se il genere non è che sia esattamente il mio preferito (per chi non avesse letto il mio post di presentazione, diciamo che ho una velata avversione per le majokko ^^). Ma davanti a contanto sfoggio di vitale originalità ho messo a tacere l'orgoglio decidendo di dare una possibilità alle aventure di Suzuki Sora.

E' fantastico quando uno studio di animazione decide di colpire il possibile spettatore con idee semplici ma originali. "Facciamo a modo nostro!" è il gioioso urlo contenuto in ogni singolo fotogramma di questo toccante slice-of-life drama estivo, che ci mostra le avventure scolastiche di una giovane ragazza nativa di Biei, Hokkaido trasferitasi a Tokyo... in una scuola per giovani maghi ^^' "Natsu no Sora" (concedetemi l'abbreviazione) si dimostra immediatamente un prodotto fuori dagli schemi. Il charades molto semplicistico e a tratti addirittura abbozzato, cozza vertiginosamente con il fotorealismo dei fondali, che non sono nient'altro che foto reali della capitale giapponese passate con un filtro per renderle leggermente più anime. Detto così sembra veramente un pugno in un occhio, ma il risultato finale prima spiazza, poi cattura. D'accordo, serve per risparmiare sul già limitato budget della serie, ma è il risultato che conta, giusto? E allora, in nome della bontà del prodotto finale, "Natsu no Sora" è un incantesimo perfettamente riuscito!

Speciale solo dal punto di vista grafico? Beh, no. La narrazione, o meglio il suo evolversi nel modo di essere e di presentarsi a noi tramite i raporti interpersonali fra i giovani maghi compagnio di classe è molto particolare. Pensate a "Beck: mongolian chop squad", ma andate ancora oltre. C'è un substrato misterioso dietro, ma che non ha nulla a che vedere con segreti inconfessabili, mistiche maledizioni e argomenti del genere più legati alle (dis)avventure "Hary Potter" che non a quelle di questo genere di drama, di cui per altro è meglio specificare che và interpretato nella maniera più possibilmente "British". Questa serie prosegue nel suo viaggio in maniera tranquilla e serena, molto "estiva" se mi concedete l'aggettivo. Non ci sono climax forzati: in un paio di occasioni c'è il rischio di non accorgersi di essere nel bel mezzo di un momento cruciale, talmente è rilassante! ^^ Proprio a seguito di ciò i personaggi sono bellissimi e facili da amare: l'identificazione con loro da parte dello spettatore è immediata e naturale e ognuno offre un possibile specchio di noi stessi.

Nonostante qualche incertezza nei primissimi episodi, la serie cresce e termina alla grande: tipico esempio di "più si và avanti, meglio è" da cui molte serie contemporanee dovrebbero prendere esempio, soprattutto visto il rapporto con i finali. E' proprio negli ultimissimi episodi che "Natsu no Sora" chiude bene ciclo narrativo e definizione/inquadramento dei personaggi. Molto ben scritti e pensati, complimenti agli autori. Consigliato a chi è alla ricerca di qualcosa di rilassante ma non troppo fantastico (alla "Natsume Yuujinchou", per intenderci); ma anche a chi vuole un cast semplice ma credibile, con cui identificarsi e vedersi riflessi. Dedicato a chi è stufo della recente tendenza a proporre anime un po' troppo iperdrammatici.

A volte non fà male ^^

VOTO: 85/100

NARRAZIONE: 9/10

PERSONAGGI: 9/10

PRODUZIONE: 8/10

AMBIENTAZIONE 7,5/10

MOMENTO MIGLIORE: Sora in aeroporto la prima volta: esilarante ^^;

MOMENTO PEGGIORE: non è proprio un momento peggiore, ma avrei voluto vedere meglio la vita al paesino natìo di Sora. Se ne sono un po' dimenticati ^^';

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