lunedì 3 novembre 2008

Mōryō no Hako - Episodio 4

L'episodio in pillole: tra allucinazioni e nuovi sconvolgenti casi di ragazze assassinate - forse legate alla scomparsa di Kanako, si comincia a delineare un filo conduttore dietro alla vicenda...;

Highlights: Amemiya, e l'inaspettato ruolo che sembra attenderlo;

Giudizio: 9,5/10

Altra grande puntata carica di simbolismo e suspence. Rimanere ancorati a questa trama diventa sempre più difficile, uno sforzo degno di un naufrago aggrappato allo scafo divelto di una scialuppa sbattuta dalla corrente. I salti temporali non aiutano certo a sciogliere la già intricata matassa di questo giallo avvincente e crudo, sempre più vicino ad un genere - il noir d'autore - che da anni non regala più bestseller. Ma la ruota gira, e stavolta tocca a questa scatola degli spiriti essere al centro dell'attenzione.

La puntata parte da dove eravamo rimasti settimana scorsa, ovvero con tutti i protagonisti al capezzale del letto, ormai vuoto, di Kanako. Yoriko sembra quasi felice della scomparsa dell'amica: tuttavia è una felicità irreale, figlia della disperata convinzione che la giovane si sia davvero reincarnata in lei, diventando così la sua vera nuova esistenza. Kiba sembra richiamare alla memoria qualcosa che la giovane disse la notte dell'incidente riguardo ad un ulteriore piano dell'esistenza, ma non vi aveva prestato attenzione e così decide di lasciar perdere. Yoko non riesce a darsi pace nel sentire le allegre parole di Yoriko e Kiba la incalza nel disperato tentativo di farle confessare ciò che riguardo al mittente della lettera minatoria: la risposta della donna al "chi è il tuo nemico?" domandato da Kiba è però raggelante ed inappellabile. Segue un inciso molto lungo e surreale, dire quasi onirico soprattutto alla luce dei dialoghi e della regia, in cui Kanako è in un letto e vede delle braccia e delle gambe muoversi sulle pareti: sulle prime è spaventata all'idea che possano essere le sue (specie quando cadono nel vuoto) ma poi si tranquillizza sentendo il proprio corpo al suo posto. Quando scopre il lenzuolo dalle braccia, però, la realtà è ben diversa da ciò che credeva... Sul finale vediamo una retata della polizia in un quartiere a luci rosse con arresto di una prostituta mentre in un vicolo cieco una ragazzina, da poco "nel giro" cade nelle mani di quello che molto probabilmente è il killer delle studentesse. Colui che a pezzi i cadaveri e racchiude gli arti in scatole di legno... Kiba viene aggiornato da un collega sulla vicenda e Yoko lo supplica di ritrovare la sorella ad ogni costo.

Considerando che molti siti schedano questa serie con 13 episodi, rimango dubbioso sul fatto che a quasi metà serie mancano all'appello ben 2 personaggi. Importanti, a giudicare dalla sigla. Alla luce dei recenti sviluppi, anche il cast principale necessita di molto supporto scenico per non perdere tutto il grande potenziale che vi ruota attorno: Yoriko come specchio di Kanako è tutta da costruire, Yoko ed il suo passato che la tormenta è tutto da svelare, la stessa Kanako deve ancora dirci se è viva o se è davvero ascesa... Kiba, perché è tormentato dai fantasmi della guerra? Amemiya è scomparso e il dottor Mimasaka nasconde qualcosa, la morte di Suzuki di certo non è casuale. E poi c'è da capire chi è il killer delle studentesse e che rapporto ha con il fantomatico fidanzato di Kanako, ammesso che ci sia e sia stato lui a gettarla sotto il treno in corsa. 9 episodi alla fine potrebbero essere un po' pochi. La loro attesa sicuramente non lo è: per noi, ancorati ad una zattera frustata dalle onde, la cosa difficile è non cedere agli spoiler romanzati...

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