mercoledì 19 novembre 2008

Kurozuka - Episodio 6

L'episodio in pillole: Kuro salva il palazzo (o quello che ne resta) dopo l'assalto dell'Esercito; Izana decide di dare una svolta alla guerra... pagandone il prezzo;

Highlights: il Generale... o quel poco di umano che vi è ancora rimasto;

Giudizio: 8,5/10

Ecco, quando dopo un episodio relativamente introspettivo come il precedente ti trovi a fronteggiare un'orgia di sangue e arti tagliati, rimani spiazzato ma felice ^^ Spiazzato perché si, c'erano le premesse per un bell'uno-contro-tutti di Kuro, però mi aspettavo molta più enfasi data al ruolo di Kuromitsu, invece tutti ne parlano ma la "giovane" vampira non si vede. E' bastata la sua apparizione nell'allucinazione di Kuro a scatenarne la rabbia contro l'esercito invasore.

Nuovamente in possesso della sua katana Kuro non esita ad attaccare a testa bassa i soldati, riducendoli a brandelli con l'aiuto di Kuon. Resasi conto che l'obiettivo del Generale e dei soldati è il Miitsu, Saniwa chiama per radio Izana informandolo che loro sono sulla via della sala di controllo e che faranno di tutto per tornare il prima possibile. Nel mentre lui e Rai devono proteggere a tutti i costi il prezioso liquido: Izana la avverte di fare con relativa calma e di non preoccuparsi poiché se la situazione degenerasse sarebbe pronto ad usare lui stesso il Miitsu pur di non farlo cadere in mano nemica. Sconvolta, Saniwa intima a Izana di non commettere sciocchezze ma l'uomo, per tutta risposta, interrompe bruscamente la conversazione. Tutti in preda al panico per le parole di Izana decidono di ritornare al più presto alla sala di controllo, salvo scoprire che le vie di accesso principali stanno per essere invase dai soldati: i nostri saranno costretti ad usare delle vie alternative che però non si riveleranno affatto sicure.

Dopo la soppressione di un gigante, Saniwa chiama Rai e le ordina di chiudere tutti i gates di sicurezza di modo da guadagnare tempo e permettere un riordino ed una redisposizione delle forze in campo. Poco dopo aver chiuso le porte a tenuta stagna, Izana caccia Rai dalla sala di controllo e riapre i gates cogliendo di sorpresa i suoi stessi compagni che si credevano finalmente al sicuro e che invece vanno incontro ad una morte terribile: chiuso da solo con il Miitsu, Izana decide di iniettarsi il sangue di Kuromitsu nelle vene e debellare da solo - una volta per tutte - la minaccia dell'Esercito. Peccato che poco dopo l'arrivo del Generale, il Miitsu non dia l'effetto desiderato e Izana fa la stessa fine dei pover'uomini su cui abbiamo visto eseguire i test di compatibilità. Tocca a Kuro (e Kuon) combattere una volta per tutte questo fortissimo essere e cercare di sconfiggerlo. Dopo un lungo e faticoso combattimento che dura tutta l'ultima parte dell'episodio, Kuro riesce finalmente a decapitarlo ed a mostrarci cosa ci nasconde(va) sotto la divisa. Debellata la minaccia invasiva a quello che abbiamo scoperto essere il castello di Haniwa, Saniwa decide che è ora di andare da Kuromitsu, poiché lei ha le risposte che tutti cercano.

Decisamente un bell'episodio, carico di adrenalina e suspance che culmina nello psichedelico combattimeno finale sulle note di una techno-music pompata e d'effetto. E' vero che Madhouse ci ha fatto venire l'acquolina in bocca con la bontà tecnica del primo episodio, ma qui ci riavviciniamo a quegli standard qualitativi, se non propriamente in termini di animazioni, sicuramente per quelli di regia. Peccato, davvero, per Izana anche se fin dalla sua prima apparizione dava l'impressione del finto eroe che non riesce a resistere al fascino arcano del tesoro che deve proteggere. Ora che il gruppo è in marcia verso la vera dimora di Kuromitsu, la mia speranza è che non si arrivi a qualcosa stile "Wolf's Rain" in cui si cammina... si cammina... e si cammina ancora...

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