sabato 29 novembre 2008

Tales of the Abyss - Episodio 9

L'episodio in pillole: a colloquio col padre di Tear, i nostri ritrovano un modo per ricreare il Sephiroth distrutto dalla risonanza fonica di Luke; Asch decide di partire all'inseguimento di Van... e il gruppo si spacca;

Highlights: il taglio dei capelli simbolo di rottura col passato;

Giudizio: 6,5/10

Partiamo con le brutte notizie: Luke NON è morto. Purtroppo niente sorprese dell'ultim'ora. Con la consapevolezza di avervi dato una bruttissima notizia, passo all'analisi dell'ennesimo episodio di viaggio senza né capo né coda, che però ci regala un finale con del potenziale migliorativo notevole per la nostra Replica (anche se per migliorare l'infimo ci vuole davvero poco ^^).

La puntata si apre con la sconvolgente notizia che... Asch e Luke sono in comunicazione telepatica. Ma và? >_> Mieu "salva" il suo padrone dalla rabbia di Asch che da buon bastardo qual'è vorrebbe infierire su un nemico addormentato. A colloquio con il padre di Tear, il gruppo apprende che ricostruire il Sephiroth crollato è possibile, e che nel processo il Tartarus può ritornare alle Terre Esterne. Con grande sorpresa di tutti, Tear decide di rimanere col padre a decidere del destino delle loro terre dopo il disastro avvenuto: Qliphoth è nelle loro mani, così come in quelle di Luke (ancora incosciente) e Mieu. Di sopra, intanto, il party composto da Asch, Ion, Anise, Jade, Guy e Natalia raggiunge una città portuale dove si sospetta sia diretto Van a causa della presenza di uno dei più grandi esperti nell'arte della creazione di repliche. Raggiunta la fabbrica il gruppo incontra Spinoza, maestro della replica nonché criminale coinvolto nel rapimento di Asch anni prima: messo alle strette dall'interrogatorio serrato di Jade e Asch, lo scienziato resiste per un po' ma non riesce a nascondere che Van ha in mente un grandioso piano per la caduta delle Terre Esterne. Sorpresi, i nostri abbassano la guardia e Spinoza fugge tramite una porta protetta da un sigillo magico: l'inseguimento è inutile ed il party decide di seguire le informazioni scoperte da Jade per anticipare le mosse di Van. Subito fuori dalla struttura di ricerca Asch e Jade suggeriscono di recarsi alla caverna di Ortion ma Guy decide di non seguire Asch per tornare dall'amico Luke: cosa che farebbe anche Natalia, ma per ora decide di rimanere al fianco di Asch e con il resto del party. Alla caverna, i nostri scoprono il vero piano di Van: far cadere un Sephiroth ha causato l'indebolimento del sistema di portata delle Terre Esterne, che ora sono a rischio sismico e di crollo nel baratro di Qliphoth: Luke, che è connesso con Asch, sente tutto e decide di porre rimedio ai suoi danni, tagliandosi i capelli e promettendo a Tear che da oggi combatterà per proteggere chi ama.

La cosa migliore rimane la determinazione di Luke a migliorarsi: come da tradizione di ogni shounen degno di tale nome, l'eroe passa dal dolore per aver causato tanta sofferenza alla determinazione per combattere chi può ancora salvare, e Luke ora decide di vivere per combattere chi - come Van - nutre odio verso le persone indifese. Il dialogo con Tear lo mette a dura prova nelle motivazioni ma il giovane clone decide che è ora di finire di vivere nascondendosi dietro al "Van dice che...", "Asch dice che..." e concentrarsi su cosa lui crede sia giusto fare: lo sguardo dolce di Tear è la molla che lo spinge a continuare su questa strada.

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