martedì 21 ottobre 2008

Tales of the Abyss - Episodio 4

L'episodio in pillole: Il party si ricongiunge con Anise, persa nella battaglia sul Tartarus; Luke e il party vengono costretti a recarsi al castello di Choral - dimora di Luke negli anni del rapimento - per salvare un amico;

Highlights: episodio che urla "sidequest" da ogni fotogramma;

Giudizio: 7/10

Piccoli passi in avanti per questo progetto di Sunrise, sempre meno anime e sempre più vicino al concetto di videogioco non interattivo. Questo episodio più di altri ha tutte le carte in regola per essere considerato niente più di una sidequest di un classico JRPG, dove il party deve prendere una piccola deviazione dalla storia principale per salvare un gregario che potrebbe risultare utile per il futuro. Benché relativamente importante come missione in sé, il luogo scelto da Arietta & Co. per attirare in trappola il party (ops, il cast dei protagonisti ^^) è il castello di Choral, guardacaso dimora di Luke negli anni della prigionia dopo il rapimento ad opera del regno di Malkuth. Il nostro pessimo protagonista ovviamente non ricorda nulla, in compenso riesce ad essere doppiamente idiota facendosi rapire mentre girovaga con il gruppo nell'androne principale >_<''' Rapimento che dura lo spazio di una scaramuccia con il mini esercito di Arietta, subito sconfitto da Tear & Co. Veramente un ragazzo inutile, questo Luke... A livello tecnico siamo sui soliti, alti standard qualitativi sia a livello grafico che di animazione: da Sunrise questo ci si aspetta, c'è poco da dire a riguardo. Nota stonata a mio parere, su cui spero i ragazzi dello staff possano rimediare, è la transazione da uno scenario all'altro: mancano i "tempi morti" nel cambio di location. Il viaggio verso Kaitzur presentava solo qualche scaramuccia con dei mostri in una valle aperta (rappresentazione simbolica degli incontri casuali tipici degli spazi cuscinetto dei JRPG) ma lo stacco fra l'attacco al porto e il raggiungimento del castello è immediato, senza scene di combattimento o dialoghi fra i membri del gruppo: due occasioni mancate per cercare di aumentare la chimica fra i personaggi e dargli un minimo di evoluzione. Peccato. Molto bella invece la scena finale con il party in primo piano e la nave su cui si sono imbarcati subito dietro: come a dire "il viaggio vero inizia ora".

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