sabato 18 ottobre 2008

Chaos; Head - Episodio 2

L'episodio in pillole: La polizia scopre un filmato in cui si vede Takumi fuggire dal vicolo in cui Rumi (o chi per essa ^^') ha ammazzato e torturato il cadavere del primo episodio. E Yua si dimostra diversa da come si era presentata...;

Highlights: la rivelazione su Shogun/Taku, prevedibile ma comunque d'effetto;

Giudizio: 9/10

OK, fate finta di non aver letto i miei dubbi nel post di settimana scorsa. Questa serie spacca! ^^ Merita assolutamente la visione e il blogging settimanale. Ho talmente tanto da scrivere a riguardo che non neanche da dove partire... Uhm... massì, cominciamo dal protagonista: in fondo è la scelta più logica. Il nostro Takumi, per sua stessa ammissione è un otaku e, cosa ancora più grave, un hikikomori. Se la prima non è poi così grave, la seconda è una vera e propria piaga sociale che stà colpendo le giovani generazioni giapponesi da qualche anno a questa parte. In pratica i ragazzi colpiti da questa turba psicologica hanno paura della vita stessa, rifuggono qualsiasi contatto con la realtà e non escono mai dalla propria camera, fonte di sicurezza e vero e proprio rifugio dal mondo, se non per acquistare feticci atti a peggiorare la loro già grave condizione. Taku è atipico sotto questo aspetto, poiché come sottolineato da Yua cerca di combattere la sua condizione facendo di tanto in tanto capolino in classe e cercando di fronteggiare le sue fobie.

Proprio le sue fobie, o meglio la sua (presunta) schizofrenia è la quintessenza della serie. Non posso non fare un ennesimo applauso ai ragazzi di Madhouse, che anche stavolta confezionano un episodio perfetto, pieno, di ampio respiro, che ci porta dalle scene comiche dello shopping con Yua alle drammatiche fasi della rivelazione finale, passando per i flash con la Rumi "evil side" desiderosa di sangue e morte violenta. Magistrale il modo in cui siano riusciti a mantenermi vigile (e come me chiunque abbia visto l'episodio): per tutti i 23 minuti della puntata non ci si rende mai esattamente conto di cosa stia vivendo Taku, se la vera e cruda realtà oppure la sua distorta visione del mondo, popolata dei fantasmi della sua mente. Da brividi l'alternanza fra la Rumi compagna di classe e il suo alter ego omicida, così come è perfettamente riuscita la metamorfosi di Yua che nonostante non si sia rivelata completamente nel suo ruolo, dimostra di essere tutt'altro che la giovane studentessa modello innamorata del povero studente sfigato. L'inizio della rivelazione con lei silenziosa e lui in ansia è una scena veramente ben studiata e surreale, soprattutto alla luce delle precedenti allucinazione di Taku in cui vedeva nella ragazza una sua potenziale assassina. il crollo della fiducia che aveva cominciato a nutrire verso di lei credo si rivelerà essere l'inizio della caduta nel baratro della follia.

Da pelle d'oca anche i momenti "reali" a scuola, in cui il nostro non riconosce più quasi nessuno e perde il suo già sottile contatto con la realtà: proprio qui entra in scena la figura di Seira, la personificazione della ragazza di una serie TV molto amata da Takumi, che nelle sue più evidenti allucinazioni lui si immagina al suo fianco, mentre gli parla e lo consiglia. Probabilmente è la rappresentazione del suo ego più pavido, che lo invita a fuggire la realtà e rifugiarsi nei MMORPG in cui "sei il Dio del tuo mondo". Un sogno tanto bello quanto letale.

Due righe anche sul versante dialoghi, fondamentali per trasmettere la tensione palpitante delle scene a video. Assolutamente da Oscar il misto allucinato - misto reale con cui Yua mette le carte in tavola e dimostra come Taku e Shogun siano in realtà la stessa persona: ritmo incalzante, frasi corte e taglienti, atone, dure, volte a pugnalare il già sanguinante io psicologico di un ragazzo allo sbando e privo dell'unica certezza che si stava creando dopo tempo immemore: quella di avere un'amica che lo apprezzasse per ciò che è. E ora voglio vedere come farà a non impazzire del tutto.

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